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Autore: ElizabethSwann666    07/02/2014    4 recensioni
David e Valentina sono completamente diversi, uno è un playboy e l'altra è un po' imbranata con i ragazzi. Diventeranno presto amici, ma quanto durerà la loro amicizia? Soprattutto quando ci si metteranno di mezzo la gelosia e il lavoro di lui? Leggete per scoprirlo!!!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Maschera d'Amore




Capitolo 20: Piccola, Grande Svolta…
 


“Sono un fottuto genio!” è questa la frase che ripeto da 6 giorni a questa parte. Sono momentaneamente nella fase più eccitante di tutta la mia vita e devo cercare in tutti i modi di non far capire nulla a David, che in questi giorni sembra uno zombie in attesa di andare al patibolo!
 
Poverino. Se sapesse cosa mi frulla in testa non sarebbe così triste!
In realtà lo capisco: oggi è il grande giorno! Abbiamo, cioè ha l’aereo per Los Angeles tra 2 ore e ancora non è pronto!
 
Infatti ha indosso solo i boxer e mi guarda con i suoi inconfondibili occhi da cucciolo bisognoso di coccole, pregandomi di non lasciarlo partire e di farlo restare con me.
Povero David! Non so come, ma mezz’ora dopo riesco almeno a farlo vestire e uscire dal palazzo.
Per un momento penso ai miei genitori e a come li abbia salutati così frettolosamente; spero che un giorno capiscano quale sentimento forte mi lega a Dav e spero soprattutto di aver fatto la scelta giusta!
 
Perché il mio piano funzioni, ho bisogno di qualcuno che lo convinca a prendere l’aereo; io ho cercato di convincerlo, ma è più testardo di un mulo e non vuole sentire ragioni!
 
Così decido di fare una sosta prima di andare all’aeroporto, cioè il pub di Frank!
 
Indico gentilmente il locale di Frank, ma David non sembra avere alcuna intenzione di entrare, così gli dico:

 
  • “David, non credi che Frank si meriti un saluto prima che tu parta? Insomma ci ha aiutato un sacco di volte, è il minimo che tu possa fare…..”
 
Naturalmente David si sarebbe sentito in colpa se non avesse salutato Frank prima di partire; ovviamente far venire i sensi di colpa a Dav fa parte del mio piano!
 
Mentre Dav entra nel pub, io leggo la lista che ho stilato stamattina:
 

FASE 1) Convincere David ad entrare nel pub di Frank;

FASE 2) Frank cerca di convincerlo a partire con le buone;

FASE 3) Se la fase 2 non è andata in porto, procedere con la fase 4;

FASE 4) Offrirgli un Martini, in nome dei vecchi tempi, e aggiungere un “ingrediente segreto”;

FASE 5) Se “l’ingrediente segreto” ha avuto effetto, prendere letteralmente in braccio David e portarlo dentro al taxi;

FASE 6) Salutare Frank e portare Dav all’aeroporto seduta stante;

FASE 7) Dare una piccola mancia al taxista, per evitare che faccia troppe domande, sul perché abbia dato dei sonniferi al mio ragazzo;

FASE 8) Raggiungere l’aeroporto e aiutare Dav a salire sull’aereo.

 
Ok forse sono completamente matta, ma che cavolo, Dav non voleva salire su quel maledetto aereo e dovevo pur inventarmi qualcosa!
 
Faccio il check-in e vedendo che l’hostess guarda sospettosa Dav, invento la balla che il mio ragazzo ha bevuto come una spugna, ed è completamente ubriaco. Per fortuna funziona e saliamo sull’aereo.
 
Appena sistemo Dav sulla sedia, do istruzione all’hostess di dargli un bicchiere d’acqua appena si sveglia.
 
In quel momento lui borbotta parole quasi senza senso, tranne una frase che mi fa toccare il cielo con un dito: “Vale…..non mi lasciare….”.
 
Ovviamente riesco a capire per miracolo, perché ha ancora la voce impastata dal sonno e non riesce a parlare normalmente.
 
Io, intanto chiedo all’hostess dove si trova il mio posto e lei mi indica il sedile 20B, cioè tre file più indietro rispetto a dove si trova David; perfetto perché lui non mi veda una volta sveglio.
 
Mi sistemo e cerco in tutti i modi di rilassarmi anche se sono eccitata da morire: il mio piano sta procedendo bene e spero che niente vada storto.
 
So di essere stata stronza a non dire subito a Dav che avevo l’intenzione raggiungerlo in America, ma volevo fargli una sorpresa, dopotutto tra pochi giorni sarà il nostro primo anniversario da quando ci siamo messi insieme.
Non sembra che sia passato tutto questo tempo, ma quando ci si diverte il tempo passa in fretta!
 
Comunque resta il fatto che ho dovuto cambiare il mio piano; recupero dalla borsa il foglio con il mio vecchio piano:
 
PIANO A:
 
Portare David all’aeroporto e obbligarlo a prendere quel maledetto aereo. Intanto prenotare il volo successivo diretto a Los Angeles e raggiungerlo a casa.
 
Purtroppo il mio piano era pieno di difficoltà:

 
  • 1) Portare Dav sull’aereo sarebbe stato difficile se non l’avessi fatto “dormire”.
  • 2) Non avrei potuto raggiungerlo una volta arrivata, perché non so dove abita e avrei dovuto cercarlo per giorni alla cieca.
 
Perciò ho dovuto passare direttamente al PIANO B:
 

 
  • 1) Convincere Frank a farsi prescrivere dal farmacista dei sonniferi, abbastanza potenti da far durare il sonno per tutta la durata del volo.
  • 2)Portare Dav sull’aereo e sperare che si svegli quando è ora di atterrare e non prima.
  • 3) Rimanere nascosta finché non sarà ora di scendere dall’aereo, e rivelare a Dav che era tutto un mio piano per farlo andare in America, senza che andasse in escandescenza.
  • 4) Sperare che Dav non si incazzi e che non mi molli all’aeroporto, come una a cui gli manca qualche rotella.
 
Mi assopisco leggermente, ma dopo pochi minuti un rumore mi sveglia improvvisamente: all’inizio non riesco a mettere bene a fuoco ma il rumore a poco a poco si trasforma in un grido di un uomo. È David!
 
  • “…lasciatemi scendere! Voglio tornare in Italia…..” un’hostess gli si avvicina e cerca di calmarlo, ma lui sembra in preda alla disperazione. Povero!
  • “Signore, la prego si calmi! Vuole un po’ di tranquillante?” chiede gentilmente l’hostess.
  • “Non me né faccio un cazzo del tranquillante! Io devo tornare in Italia immediatamente! Devo parlare urgentemente a Valentina!” l’hostess in quel momento mi guarda e capisco che è ora che intervenga, se non voglio che David perda completamente la testa.
 
Come se stessi andando al patibolo, mi avvicino lentamente (forse fin troppo, a dire il vero!) a Dav, mentre lui ancora si dimena e chiama a gran voce la sua amata Valentina……
 
Appena arrivo di fronte a lui, noto che ha la fronte completamente sudata e quel che è peggio il sonnifero di Frank è durato per poco più di un’ora, contro le 12 ore di viaggio!
 
Lui ha gli occhi chiusi e non mi vede, ma appena lo chiamo lui spalanca gli occhi e mi guarda come se fossi un fantasma.
Io ho il dubbio che il sonnifero gli abbia dato alla testa! Che cosa diavolo mi è saltato in mente!
 
Intanto l’amore della mia vita resta immobile e non mi stacca gli occhi di dosso, tanto che non capisco se stia bene o no. Così lo chiamo altre volte e dopo alcuni minuti, in cui penso di averlo quasi ucciso, lui sussurra un flebile “Vale….sei tu?”.
 
L’espressione che ha in volto dice tutto del suo stato d’animo: non capisce come faccia a trovarmi sull’aereo con lui e cosa più importante non credo che si sia davvero reso conto di trovarsi nell’aereo diretto a Los Angeles. Una vera sorpresa! Peccato che dia segnali di vita solo dai borbotti che escono dalla bocca, ma l’intero corpo non si muove e mi sto davvero preoccupando!
 
Vicino a lui c’è un posto vuoto e decido che è ora di finirla di dare spettacolo alle altre persone e cominciare a parlare tra di noi! Se magari Dav desse segni di vita.
 
Finalmente dopo pochi minuti, il suo viso torna abbastanza sereno, ma non meno sospettoso e mi chiede:

 
  • “Vale ma davvero sei tu?” io per la 800esima volta rispondo di sì e lui sembra rilassarsi; questo rilassamento però dura solo alcuni secondi, poi torna vigile e diffidente:
  • “Ma che ci fai qui? E soprattutto dove diavolo mi trovo?” è ora di dirgli tutto, o quasi…..
  • “Stai scherzando vero??? Ma sai che non mi ricordo di essere salito sull’aereo?! L’ultima cosa che mi ricordo è che sono andato a salutare Frank, dopo poco mi ha offerto un Martini e poi più nulla!”
  • “Oh beh….avrai avuto sonno!” si gira verso di me e mi guarda stupito:
  • “Aspetta, mi stai dicendo che mi sono addormentato e tu mi hai portato di peso sull’aereo?”
  • “Ehm sì!”
  • “Sei completamente pazza! Avresti dovuto riportarmi a casa e farmi partire domani o la settimana prossima!”
  • “Tuo padre voleva che a tutti i costi prendessi quest’aereo e non volevo deluderlo…..”
  • “Ah mio padre! Si deve sempre mettere in mezzo! È la mia vita in fondo e devo essere io a decidere quando e come partire……comunque se mi avessi detto che avevi intenzione di venire anche tu a Los Angeles, sarei partito subito, lo sai?”
  • “Lo so ma volevo farti una sorpresa…”
  • “Ci sei riuscita perfettamente……”
  • “Comunque prima hai detto all’hostess, che volevi tornare in Italia al più presto per dirmi qualcosa…..cos’è dunque?”
  • “Oh beh sì! Oddio mi hai preso alla sprovvista e in questo momento non mi sono preparato un discorso vero e proprio e……..”
  • “Aspetta! Non mi stai scaricando vero?”
  • “No no tranquilla! È solo che avrei qualcosa da chiederti…. È da molto che volevo farti questa domanda……ecco io…..”
 
In quel momento il comandante ci avverte che l’aereo atterrerà con circa 15 minuti di ritardo. Sai che novità! Però che tempismo! Proprio nel momento in cui Dav mi stava facendo una domanda a suo dire molto importante! Uffa, sono troppo curiosa!
 
  • “Allora Dav che cosa volevi chiedermi?” sono eccitata, preoccupata, terrorizzata e felice! Tutto insomma!
  • “Ok! Vale, amore mio!” improvvisamente si slaccia la cintura del sedile e si inginocchia di fronte a me. Ora mi accorgo che sono totalmente impreparata a tutto questo….
  • “Mi vuoi sposare?” Dav sorride a 32 denti e io sono immobile perché non mi aspettavo che mi chiedesse una cosa del genere! Sono assolutamente un fascio di nervi!
 
Prima che Dav cominci a preoccuparsi di un mio possibile NO, mi desto dal mio intorpidimento, gli salto addosso, tanto che lui cade di schiena sul pavimento e rispondo con tutto il fiato che ho in corpo “SI’!!!”.
 
Ci sorridiamo e ci baciamo appassionatamente, finchè non arriva l’hostess che ci chiede educatamente di sederci e di evitare di saltarci addosso. In quel momento Dav mi mette al dito un bellissimo anello con un diamante gigantesco! Oddio non riesco a contenere la gioia!
 
Passiamo il resto del viaggio a sorriderci e baciarci leggermente, per evitare di finire avvinghiati nei sedili!
 
Quando è ora di scendere, arrivano i genitori di Dav e vedendo che non è solo ma ci sono anch’io rimangono leggermente stupiti e sembra che stiano per svenire; ma quando Dav gli spiega cosa è successo sull’aereo e mostrandogli l’anello (del potere!?) sembrano riprendersi.
 
Ci accompagnano in quella che sarà la casa di me e David e non posso essere più felice di così.
Con questo non voglio dire che i suoi genitori mi accettino completamente, ma adesso che ci dobbiamo sposare e intendiamo fare le cose sul serio, hanno deciso di mettere da parte il risentimento che provano nei miei confronti, soprattutto per non ferire Dav che ha finalmente messo la testa a posto.
 
Non so come andrà la nostra vita, ma la cosa più importante e che noi ci amiamo e questa è l’unica cosa che conta davvero.
 
Ora mi viene in mente che prima di conoscere Dav avevo letto in un libro che la protagonista incontrava il suo grande amore in un bar. E a pensarci bene a me è successo esattamente così: wow mi è accaduta una cosa che proprio non avrei mai pensato mi accadesse! Innamorarmi del mio migliore amico che tra breve diventerà mio marito! Mi chiedo, il destino cosa avrà in serbo per me e Dav………non vedo l’ora di scoprirlo!
 



L'Anello di Fidanzamento: *_* Maschera d'Amore







Capitolo conclusivo! Mi scuso per avervi fatto aspettare tanto, ma spero di essermi fatta perdonare! Spero che il capitolo, come anche la storia vi siano piaciuti! Recensite in molti! Infine voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto e amato questa storia! Grazie di cuore! Alla prossima <3
 
 
 
 

 
 
 
  
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