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Autore: Ace of Spades    07/02/2014    9 recensioni
Crocodile scoprirà a sue spese quanto possa essere dannoso fare scommesse con Mihawk e quanto il colore rosa, nonostante sia per lui così maledettamente fastidioso, sia peró necessario nella sua vita.
"Sai come si dice Croco-chan, 'un affare in cui si guadagna solo del denaro non è un affare.' " disse appoggiando la propria mano su quella dell'altro.
"Doflamingo, allora saprai anche che quando due uomini in affari sono d'accordo, uno dei due è superfluo." rispose togliendo la mano con uno scatto. "E non chiamarmi Croco-chan!"
Genere: Comico, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo, Drakul, Mihawk | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Crocodile non era mai stato un uomo paziente. Ma questo era del tutto ridicolo. E se si trovava in quella situazione era per colpa di uno dei suoi migliori nemici. Perchè di amici lui non ne aveva e non ne sentiva il bisogno. Se l'era sempre cavata da solo fin da piccolo, brillando per intelligenza ed astuzia, per poi affermarsi come uomo d'affari ed aprire un'agenzia tutta sua, la famosa Baroque Works. Che non conducesse affari del tutto legali, bhe quella era un'altra storia, ma nessuno sano di mente aveva il coraggio di mettersi contro di lui.
D'altro canto anche il suo aspetto incuteva un po' di paura: capelli corvini portati all'indietro con un ciuffo che gli ricadeva davanti all'occhio sinistro, una cicatrice che gli percorreva tutta la faccia in orizzontale da orecchio ad orecchio, occhi neri e penetranti e muscoli ben definiti. Ma la cosa che lo rendeva unico era l'uncino d'oro che portava al posto della mano sinistra. 
Il motivo per cui si trovava in in quel luogo era a causa di una stupida scommessa con uno degli uomini meno raccomandabili in circolazione: Drakul Mihawk. Quell'uomo era un famoso cecchino professionista e nella sua lunga carriera di assassino su commissione non aveva mai sbagliato un colpo; per questo gli avevano affibbiato il soprannome di "Occhi di Falco". Anche organizzazioni come l'FBI e la CIA lo avevano assoldato per qualche lavoretto sporco. 
Ma la cosa che nessuno sapeva tranne lui e un'altra persona era che Mihawk non fosse solo un maestro con qualsiasi arma da fuoco, ma anche con le armi da taglio.
"Non uso la spada per uccidere della spazzatura. Sarebbe come usare un cannone per far fuori una formica". Questo era quello che pensava. Crocodile in parte lo capiva; avrebbe usato la spada solo contro avversari degni di nota.
Mihawk era un uomo alto poco meno di Crocodile, con capelli neri corti, baffi a punta e un fisico ben sviluppato e formato grazie ai lunghi allenamenti a cui si sottoponeva giornalmente. Il soprannome Occhi di Falco gli era stato affibbiato anche a causa dei suoi occhi: gialli, ipnotici e taglienti, con uno sguardo metteva in soggezione chiunque.
Crocodile e Mihawk si conoscevano fin da bambini e qualche volta si vedevano per bere insieme. Quella sera Occhi di Falco lo aveva invitato a casa sua per fargli assaggiare un vino famoso e piuttosto raro. Crocodile aveva accettato di buon grado senza sapere in che cosa si stava cacciando. 
Arrivato davanti a casa di Mihawk suonó il campanello ed entró. La casa rispecchiava appieno il proprietario: arredamento spartano, c'erano solo le cose indispensabili, un salotto con un divano scuro, un tavolo con tre sedie, un camino e nell'angolo un computer nuovo di zecca , la cucina, un bagno, una camera da letto e una per gli ospiti. Il tutto immerso in un'atmosfera lugubre data dai candelabri sparsi un po' ovunque. A Crocodile ricordava tanto il castello di quello psicopatico di Gekko Moria, un fissato di zombie e film horror che veniva al liceo con loro.
Una volta entrato nell'appartamento Crocodile si sedette in salotto sul divano e inizió a sorseggiare il vino che Mihawk gli aveva offerto.
"Niente male" disse, mentre Occhi di Falco si accomodava di fianco a lui.
"Sapevo ti sarebbe piaciuto" rispose "mentre beviamo giochiamo a scacchi"
'Tipico di Mihawk porre una domanda come se fosse un'affermazione' pensó Crocodile alzandosi e raggiungendo il tavolo. Mihawk, dopo aver preso la scacchiera dall'unico mobile presente, lo raggiunse e si sedette di fronte a lui, per poi disporre i pezzi. 
"Come va al lavoro?" 
"Mihawk, come mai tutta questa curiosità?"
"Così"
"Se vuoi sapere se va tutto bene, sì va tutto bene, il mio lavoro va bene, ho dei buoni collaboratori, scopo con chi voglio e quando voglio, quindi direi che non mi va affatto male"
"Mm"
Iniziarono a muovere i pezzi in silenzio. Essendo entrambi molto orgogliosi, nessuno dei due aveva intenzione di perdere. Dopo un'ora, quando erano rimasti pochi pezzi a ciascuno dei due, Mihawk parló.
"Perderai anche stavolta"
"Solo perchè l'ultima volta mi sono distratto e ti ho fatto vincere, non vuol dire che succederà di nuovo"
"Se sei tanto sicuro allora scommettiamoci su"
"Certo, che cosa? Soldi? Donne? Uomini?"
"Se vinco io dovrai eseguire un mio capriccio, al contrario se vinci tu, Crocodile, potrai darmi tu un ordine. Allora ci stai?"
"Tsk. Ovvio, potrei sempre ordinarti di tagliarti quei baffi"
"Mi fa piacere che tu sia così sicuro di te. Ah Crocodile?"
"Si?"
"Scacco matto"
Mihawk si godette la faccia attonita di Crocodile, anche se duró per pochi secondi. 
"Maledetto. Bene, togliamoci il dente subito." disse, sbuffando e passandosi una mano tra i capelli corvini che portava all'indietro. "Cosa devo fare?"
Mihawk lo guardó per qualche secondo come se stesse pensando seriamente a che ordine dargli. 'Che attore terribile, sa benissimo cosa vuole chiedermi di fare ma deve comunque fare scena'
"Nulla di particolare" gli rispose Mihawk, sfoderando un ghigno che non prometteva nulla di buono.
"Devi solo andare al supermercato e fare la spesa per me."
Crocodile pensó di aver sentito male, anzi lo speró vivamente con tutto se stesso. Mihawk sapeva bene che lui odiava mischiarsi con gente inferiore, per questo faceva svolgere questo genere di mansioni a qualcuno dei suoi impiegati.
"Tra tutte le cose che puoi chiedermi, perchè questa" sibiló Crocodile assotigliando lo sguardo.
"Perchè ho il frigo vuoto" rispose tranquillamente Occhi di Falco con un'espressione rilassata. "Quindi domani mattina, all'orario di punta, andrai al supermercato più vicino e comprerai quello che ho scritto su questa lista" concluse porgendogli un foglietto.
Crocodile prese il foglietto e se lo mise in tasca per poi alzarsi e prendere il cappotto dirigendosi verso la porta.
"Sappi che questa me la paghi" disse soltanto prima di uscire.
Mihawk, dopo aver visto l'uomo uscire, si versó un altro bicchiere di vino sorridendo leggermente. "Ci sarà da divertirsi" 
Ecco spiegato perchè ora Crocodile si trovava di fronte all'entrata del supermercato vestito con abiti scuri e, per non farsi riconoscere, con il cappuccio della felpa calato sulla testa.
"Mihawk, razza di bastardo, questa la paghi con gli interessi" 






Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction spero vi piaccia! La storia parlerà del rapporto tra Doflamingo, Crocodile e Mihawk, approfondendo ilrapporto che lega il fenicottero e il coccodrillo. Ebbene sì sarà una DoflaxCroco :3 ovviamente ci saranno momenti imbarazzanti e comici ma anche tristi. I tre personaggi saranno caratterizzati sia prendendo spunto dal manga di One Piece del grande Eichiro Oda, sia prendendo spunto da alcune persone che conosco. 
Detto questo, lasciate un commento e mi farete immensamente felice! Un bacione a tutti!
  
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