Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Berta__D    08/02/2014    1 recensioni
Questa FanFiction ha partecipato al Contest "Mielandia: A Very Sweet World" di Allisonmonster e si è classificata al I posto.
________________________________________________________________________
“Cosa diavolo avete fatto alla mia gatta?!” Gazza indicò Crosta con aria di accusa.
“NIENTE!” dissero velocemente all’unisono i due rossi.
Fred, sottovoce, bisbigliò “Reducio..” ed il roditore tornò alle dimensioni naturali.
“Quel topo gigante!” sbottò il guardiano del castello, avvicinandosi sempre più.
“Cosa?! E dove lo vedi?” rispose George con aria innocente, mostrando Crosta agli occhi ridotti in fessure dell’uomo “Io non vedo nessun roditore gigante!”
I ragazzi intorno a loro iniziarono a ridere e ad annuire convinti.
“Amico dovresti farti controllare la vista, secondo me hai perso parecchi gradi negli ultimi tempi..” disse Fred con aria comprensiva, mentre il gemello annuiva solennemente.
“Maledetti ragazzacci, ora vi porto diretti dal preside!!” urlò spazientito, ormai a due passi da loro.
I due gemelli indietreggiarono leggermente e poi urlarono “VIA!”.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelina, Johnson, Argus, Gazza, George, e, Fred, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia ha partecipato al Contest 
"Mielandia: A Very Sweet World" di AllisonMonster
e si è classificata al I posto.
 
Nome su forum: Berta__D
Nome su EFP: Berta__D
Titolo: La felicità è nata gemella.
Rating: Verde
Tipo di Coppia (se c'è): /
Tipologia di storia: Generale
Pacchetto: Calderotti al cioccolato
Avvertimenti: /
Genere: Comico, Generale, Slice of Life
Note Autore: Missing Moments -> Uno squarcio di vita dei due gemelli più belli, simpatici e malandrini di sempre! Spero vi piaccia ;)
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________
La FELICITÀ è nata gemella.
                

Il corridoio del quarto piano della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non era mai stato così affollato.
“Engorgio!” la bacchetta del ragazzo dai capelli rossi sprigionò una luce colorata. L’incantesimo si andò a scagliare contro un topo malandato, il quale crebbe improvvisamente diventando il doppio del gatto al suo fianco. Il felino gonfiò la coda innervosito ed iniziò a soffiare in direzione del ratto.
“Ben fatto fratello.” decretò George con aria solenne, dando una pacca sulla spalla di Fred. “Bene ragazzi..” si girò verso la folla di persone, che a cerchio si era radunata intorno ai due animali. “Si accettano scommesse! Chi vincerà? La vecchia gattaccia Mrs Purr o Crosta, il topo gigante?!”
I ragazzi in numerosi puntarono, chi sul roditore e chi sul felino, incitando gli animali.
“Tranquilli, animalisti, è tutto secondo le regole, non si faranno male!” concluse rassicurante il rosso, rivolto alle facce contrariate di alcuni spettatori. Dopo quelle parole, altri si unirono al cerchio.
“Ottimo.” sussurrò Fred, contando i galeoni che aveva racimolato “Con questi soldi riusciamo a svaligiare Mielandia!”
George gli sorrise soddisfatto “Già fratello. Sarà tutta nostra!” accompagnò le parole con un cenno teatrale della mano. Urla e risa rimbombavano sui muri freddi del castello.
Dopo alcuni minuti di “combattimento”, Mrs Purr si allontanò terrorizzata soffiando e miagolando.
 “Bene, bene, bene.. signori e signori, per abbandono del Ring, Crosta il super topo.. VINCE!” Fred, raccolse il ratto e lo sbandierò davanti al pubblico, che acclamava. Un forte applauso si stagliò nel corridoio per il vincitore del round.
“Bravissimo non è vero?!” sorrise guardando il topone “Un vero temerario!”
Angelina lanciò un’occhiata, a metà fra il divertimento e l’ammonimento, ai gemelli “La dovreste smettere, voi due..!”
“Oh avanti Angie, sappiamo tutti che ti piacciono gli uomini combattivi!” rispose Fred, con un sorriso smagliante ed ammiccante. Lei roteò gli occhi al cielo e si allontanò ridacchiando.
“Ah, le donne..! Non capiranno mai la gioia dei combattimenti.” decretò George, osservandola allontanarsi. Fred guardò la ragazza fin quando non sparì alla fine del corridoio. Sospirò e aggiunse voltandosi verso il fratello “Già! Comunque la prossima volta dobbiamo chiedere due capponi ad Hagrid, sarà molto più divertente.”
Fred non rispose; aveva gli occhi sgranati, nella direzione in cui era sparita Mrs Purr.
Il  gemello seguì lo sguardo dell’altro e capì la sua reazione: Gazza avanzava verso di loro.
“Cosa diavolo avete fatto alla mia gatta?!” indicò Crosta con aria di accusa.
“NIENTE!” dissero velocemente all’unisono i due rossi.
Fred, sottovoce, bisbigliò “Reducio..” ed il roditore tornò alle dimensioni naturali.
“Quel topo gigante!” sbottò il guardiano del castello, avvicinandosi sempre più.
“Cosa?! E dove lo vedi?” rispose George con aria innocente, mostrando Crosta agli occhi ridotti in fessure dell’uomo “Io non vedo nessun roditore gigante!”
I ragazzi intorno a loro iniziarono a ridere e ad annuire convinti.
“Amico dovresti farti controllare la vista, secondo me hai perso parecchi gradi negli ultimi tempi..” disse Fred con aria comprensiva, mentre il gemello annuiva solennemente.
“Maledetti ragazzacci, ora vi porto diretti dal preside!!” urlò spazientito, ormai a due passi da loro.
I due gemelli indietreggiarono leggermente e poi urlarono “VIA!”.
Corsero lungo l’androne del quarto piano il più veloce possibile. Ridendo come matti, schivando i numerosi studenti che incontravano. “Attenzione, pistaaaa!” la loro voce rimbombava nella scuola.
Dovevano seminare Gazza a tutti i costi, o sta volta avrebbero passato guai seri.
Dopo averlo torturato il primo anno con quelle due Caccabombe, non si erano dati pace.
Trovavano ogni occasione per farlo imbestialire e poi se la davano a gambe.
Erano il suo tormento, così potevano definirsi.
Ad esempio un anno avevano creato una passaporta a forma di bacchetta: era lucente e particolarmente elegante. I due gemelli avevano lo scopo di farla raccogliere al custode, invidioso di tutti gli studenti della scuola che ne possedevano una personale, e di far sì che costui venisse trascinato nel luogo prestabilito, ovvero il lago del castello. Infatti la bacchetta finta era stata impostata per collegare l’interno della scuola con il fondale del gelido stagno di Hogwarts. Ovviamente Gazza, nel momento in cui vide l’oggetto, non esitò neanche un secondo, lo afferrò orgoglioso di poter finalmente anche lui destreggiarsi con la magia e si ritrovò nel centro della pozza d’acqua, nel bel mezzo della notte. Aveva quasi preso una broncopolmonite, ma la cosa li divertì da matti. Non riuscivano a fare a meno di organizzare scherzi simili.
Il momento più importante della loro carriera scuolastica fu, in assoluto, un giorno di ben quattro anni precedenti quando nello studio di Gazza, il quale aveva intenzione di punirli per una Caccabomba sganciata nel corridoio, scoprirono una cosa che gli cambiò la vita: una vecchia pergamena. La rubarono, distraendo il guardiano con un altro di quegli aggeggi e fuggirono allegri.
Ora però, dall’alto dei loro quindici anni, avevano deciso di fare un’azione di beneficenza e di donare quell’oggetto sacro al buon Harry Potter. Quello si che si cacciava sempre nei guai! Avrebbe avuto bisogno di una mano prima o poi e solo la Mappa del Malandrino poteva donargliela. Tanto loro la conoscevano a memoria. Soprattutto i suoi passaggi segreti. E poi Harry era come un fratello, di sicuro più intelligente di Ron!
“George!”
“Fred!”
I loro sguardi scintillanti si incrociarono e si capirono al volo.
Girarono improvvisamente a destra, imboccando le scale che conducevano al terzo piano.
Saltarono i gradini affannosamente, spingendo qualcuno contro il muro.
“Angelina! Prendi Crosta e riportalo a mio fratello, grazie, sei fantastica!”disse velocemente Fred, scaricando il roditore nelle mani della ragazza mora, che si dirigeva nella Sala Grande. Le fece l’occhiolino e si affiancò di nuovo al fratello. Lei rise divertita e continuò il suo tragitto, notando Gazza che arrancava dietro di loro.
Quei due erano proprio dei matti, ma le piacevano così com’erano. La scuola senza di loro non sarebbe stata la stessa, ne era sicura!
I due gemelli continuarono la loro fuga, ignorando le proteste delle persone: ormai dovevano abituarsi, Santi Numi! Ne combinavano una al giorno e dovevano darsela a gambe, che c’era da meravigliarsi?
Corsero ancora, imboccando il famoso corridoio del terzo piano e la videro dopo pochi istanti.
La vecchiaccia orba! Sorrisero divertiti e sfoderarono le bacchette.
“Dissendium!”
La gobba della statua si aprì ed i gemelli, agilmente, passarono attraverso la fessura uno alla volta.
Sentirono le imprecazioni di Gazza, che avanzava zoppicando verso di loro.
“Via, via!” urlò George, spingendo il fratello giù per lo scivolo di pietra.
Dopo alcuni minuti atterrarono entrambi sul terriccio umido. Si alzarono e corsero lungo il passaggio a zig-zag, girando ogni curva che incontravano. Salirono divertiti la lunga gradinata di pietra e, una volta arrivati in cima, aprirono con cura la botola sopra le loro teste. Con attenzione osservarono se vi fosse qualcuno e poi sgusciarono fuori, salendo agilmente la scala di legno.
Erano arrivati: eccola, Mielandia.
“Ci siamo.” disse Fred, dando una pacca sulla spalla di George.
Entrambi si mischiarono alla folla di ragazzi con autorizzazione e di quelli maggiorenni. Quel giorno non sarebbero dovuti andare ad Hogsmeade, anche perché stavano già scontando una punizione, ma con tutta quella gente chi li avrebbe notati?
George era entusiasta ed iniziò a riempire una busta di tutti i tipi di dolci che trovava. Fred rise divertito alla vista del fratello così emozionato e anche lui si diede da fare.
Mentre raccoglieva tutte quelle leccornie, vide i calderotti al cioccolato. Si morse il labbro pensieroso e prese due di quei tortini a forma di calderone, mettendoli in un sacchetto a parte.
“Allora, hai preso tutto?” chiese il gemello raggiungendolo.
“Si!” esclamò, nascondendo la seconda busta.
“D’accordo, dai andiamo a pagare, ho una fame da lupi!” intimò George, trascinandolo alla cassa.
Una volta fatti gli acquisti uscirono dal negozio e andarono nei pressi della Stamberga Strillante a mangiare. Risero a lungo della giornata e della loro fuga da Gazza.
“Chissà quanto c’è rimasto male!” disse Fred divertito.
“Parecchio penso!” bofonchiò George, mentre addentava una Piperilla. “Lui e quella gatta... dovremmo celebrare il loro matrimonio, che ne dici?”
Un forte fumo si sprigionò dalla bocca del rosso e i due gemelli risero di gusto.
"Qualcosa ci inventeremo, questo è sicuro!" rispose Fred convinto.
Quando erano insieme, nulla poteva andare storto.
Se la cavavano sempre, in un modo o nell’altro.
Non potevano desiderare un compagno di disavventure migliore.

*                                          *                                                *                                        *                                       *                                

Una volta tornati al castello salirono in sala comune, ormai era ora di andare a dormire; mentre chiacchieravano ancora della giornata incontrarono Angelina, che era seduta su una poltrona di pelle rossa accanto il fuoco. Stava leggendo un libro.
Fred la guardò un attimo, poi si rivolse al fratello e disse “Avviati su in stanza, ok?”
George lo guardò curioso ed annuì divertito. Prima di salire su per le scale, mollò un piccolo pugno sulla spalla della ragazza. Lei gli fece una linguaccia e posò gli occhi sul gemello.
Fred aspettò che il fratello sparisse su verso il dormitorio, dopodiché si avvicinò e le chiese“Allora, Crosta l’hai portato indietro? E’ sano è salvo nelle mani di Ron? Sai dev’essere stata una giornata stressante per lui, penso non abbia mai fatto un combattimento prima d’ora.”
“Si. Tutto apposto...” disse lei con voce un po’ stanca, sorridendo.
“Capito..” continuò. Voleva svegliarla e chiederle di seguirlo, ma decise di prenderla per mano e di portarla con sé. Avrebbe fatto prima!
“Fred, ma che fai?! Dove stiamo andando?!” gli chiese lei, costretta ad alzarsi dalla poltrona. Cercò di stare al suo passo.
“Fidati!” sorrise lui, voltandosi un attimo solo per strizzarle l’occhio.
Corsero lungo la sala comune, uscendo dal ritratto e giù per le scale, fino alla Sala Grande. Il rosso controllò che non ci fosse nessuno e la guidò fuori dal castello, nel prato scuro e bagnato. Angelina gli strinse di più la mano, preoccupata di rischiare una punizione per colpa sua: non voleva saltare gli allenamenti di Quidditch!
“Eccoci.” disse lui, sedendosi su un masso vicino al lago. Erano a pochi passi dalla foresta proibita.
Lei restò in piedi, fissandolo contrariata. “Si può sapere perché mi hai portata qui?!” chiese incrociando le braccia.
“Beh.. oggi sei stata gentile a prendere Crosta e a non dire nulla a Gazza.. quindi..” inziò, cacciando un sacchettino dalla tasca “..pensavo che meritassi un regalo!”
Le sorrise a trentadue denti, osservando la sua pelle color nocciola.
Angelina lo guardò sbalordita ed afferrò il pacchetto: c’erano due calderotti al cioccolato.
Lei adorava quei dolci!
Erano così buoni e poi così ripieni di caramello!
“Se non ricordo male, ti piacciono..” sussurrò il rosso, sperano di non aver sbagliato.
Lei annuì, arrossendo un po’. Ne prese uno e gli diede un morso: squisito!
“E’ buono?” chiese Fred, sorridendo di nuovo.
“Buonissimo..” bisbigliò la ragazza, sperando che i raggi della luna non illuminassero troppo la sua pelle scura, colorata sulle guance da due grandi scocche rosse.
“Uno è per me, eh! Di certo non te li regalo entrambi.” disse falsamente serio il rosso, prendendo l’altro dolcetto dalla busta.
“Non avevo dubbi sulla tua galanteria..” decretò scoraggiata Angelina, mentre il rossore spariva dal suo volto.
Fred scoppiò a ridere e le fece cenno di sedersi sulle sue gambe.
La ragazza seguì il suo consiglio e si accoccolò sulle lunghe gambe dell’amico.
"Hai degli ottimi gusti Angie, devo ammettere che sono eccezionali, ma troppo femminili secondo me..!" decretò, analizzando il calderotto.
Guardarono a lungo il lago, mentre il ragazzo le raccontava tutto quello che avevano combinato oggi. Lei rise di gusto, coprendosi la bocca per non attirare l’attenzione di nessuno.
Improvvisamente una luce fortissima li illuminò. Angelina si strinse a lui, spaventata e il rosso sfoderò la bacchetta, restando seduto sul masso. Se qualcuno li avesse scoperti a quell’ora nel prato, non sarebbero riusciti a darsela a gambe!
Dietro quella fortissima fonte di luce Fred, dopo alcuni minuti, riuscì a scorgere la sagoma dell’auto volante di suo padre. Sospirò grato e scoppiò a ridere.
“Stai tranquilla, è solo la vecchia automobile volante di papà, da quando Ron l’ha usata per venire qui ad Hogwarts l’anno scorso, vive nella foresta.” disse rassicurante, fissando la vettura.
“Una cosa originale, devo dire, ma ora non potrebbe smetterla di abbagliarci?!” chiese lei infastidita, ancora stretta a lui in un abbraccio.
“Oh, si certo. Su forza, dacci un taglio, torna nel bosco e smettila di infastidire la gente! Molestatrice!” sbottò Fred in direzione della macchina, la quale con un rombo del motore fece retromarcia e sparì dietro gli alberi.
Angelina rise e gli scoccò un bacio sulla guancia. “Grazie, mio salvatore. Ora però andiamo a dormire, non vorrei che qualcuno ci becca qui fuori.” si alzò e iniziò a camminare verso il castello.
Fred si accarezzò la guancia incredulo. Gli aveva dato un bacio sulla guancia, fantastico!
Si alzò sorridente, raggiungendola di corsa. Le passò una mano sulla spalla e la strinse un po’ a sé.
Angelina era davvero carina ed era contento di averle comprato quei dolcetti.
La sua mente, però, iniziava a dimenticare dove si trovava: architettava già un piano divertente per passare la giornata successiva e sperava che George, nei sogni, stesse elaborando qualcosa di simile. Angelina non si rese conto di nulla, ma Fred era fatto così. Appena aveva un'idea, doveva darle vita il prima possibile.
Solo suo fratello poteva capirlo! Loro erano uguali, gemelli.
E la felicità la dividevano in due.

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________
Commento di AllisonMonster. Grazie :) <3
1 - "La felicità è nata gemella." di Berta__D 

Grammatica: 10/10 
Stile e Lessico: 9,5/10 
Gradimento Personale: 5/5 
IC dei personaggi: 5/5 
Originalità: 10/10 
Utilizzo del prompt: 5/5 

Totale: 44,5/45 
 
Bonus: 
+1 Punto Femslash 
+3 punti utilizzo di due Prompt 
+5 punti utilizzo di tre Prompt 
+2 Punti utilizzo del dolce 

Max Bonus: 7/8 

Tot: 51,5/53 

Non ho mai amato i gemelli quanto in questa storia e questo è un complimentone. Ti spiego brevemente perché non il massimo? Semplice, in alcuni punti la storia diventa troppo pesante da seguire, in altri, invece, stacchi in modo netto determinate frasi che, secondo me, andrebbero tenute come periodo. Detto ciò è inutile che sto a dirti chissà cosa dato che hai il massimo in tutto, praticamente. Complimenti!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Berta__D