Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |       
Autore: Scarl_Bloom 94    08/02/2014    4 recensioni
Una bambina viene trovata a Bosco Atro da Legolas e da suo padre Thranduil. Le viene dato il nome di Lùthien e successivamente portata a Reame Boscoso. Lùthien cresce insieme al figlio del sovrano e col tempo il loro legame si rafforzerà. Quello che ha sempre visto come un fratello maggiore si rivelerà essere qualcosa di più.
Nessuno però conosce la sua vera identità. Passo dopo passo tutti i segreti verranno svelati.
In questa Fan Fiction ripercorreremo i fatti narrati ne "Lo Hobbit" e ne "Il Signore degli Anelli", dal punto di vista degli Elfi.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Legolas
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'A Light into Darkness'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La figlia della foresta

 

 

 

Capitolo 1 - Un fiore da cogliere

 

 

<< Padre!  >> urlava il piccolo Elfo  << Su, vieni! >>

 

<< Un momento, Legolas >> rispose il Re cercando di raggiungere il figlio <<  Non correre potresti cadere e farti male. >>

 

Il piccolo Elfo era così felice che non riusciva a smettere di saltellare e di correre ininterrottamente. Suo padre l’aveva finalmente portato a visitare Bosco Atro. Era una specie di gita per lui e per questo sprizzava gioia da tutti i pori. Il Re gliel’aveva promesso da tanto tempo, ma a causa dei suoi doveri aveva sempre rimandato. Tutta quella felicità del figlio lo metteva di buon umore. Avrebbe fatto di tutto per non far sparire quel sorriso meraviglioso da quel viso dolce e angelico.

Legolas era tutto per lui. Sua moglie era morta tempo prima a causa di una terribile malattia. Re Thranduil non riusciva a darsi pace, la sua anima avrebbe ceduto all’oscurità se non fosse stato per suo figlio. Lui era l’unica cosa che gli rimaneva di Eleànor. Quando guardava Legolas era come se guardasse lei. Gli aveva lasciato qualcosa da custodire con premura in ricordo di quell’amore.  Da tutti era conosciuto come un sovrano severo e violento a volte, ma con Legolas si comportava come un padre affettuoso.

Era ancora un bambino quel piccolo Elfo, ma possedeva una forza ed un’agilità fuori dal comune. Suo padre sapeva bene che col tempo le sue abilità sarebbero cresciute sempre di più. Amava terribilmente il tiro col l’arco. Il Re si era occupato di scegliere per suo figlio i maestri più competenti per aiutarlo a migliorare.

 

<< Padre, perché le foglie cadono dagli alberi? >> domandò il piccolo osservando curioso le tante foglie sparse sul terreno << Gli alberi sono così cattivi da abbandonarle? >>

 

Re Thranduil osservò il suo faccino curioso ma al contempo dispiaciuto e non riuscì a non sorridere  << Molti alberi lo fanno per motivi di sopravvivenza. E’ come se andassero in letargo per evitare le perdite d’acqua e limitare i danni provocati dal gelo  >>  sorrise accarezzando la testa del figlio << Ogni cosa segue un corso naturale, Legolas. >>

 

<< E’ come se l’albero fosse la madre e le foglie i suoi bambini >> osservò il piccolo Elfo  << Anche se è naturale, è molto triste. >>

 

Il Re non sapeva come fare per far ritornare il sorriso sul volto di Legolas. Constatò che la sua visione delle cose non era per niente sbagliata. Era un bambino talmente buono. Si sentiva quasi come se non fosse all’altezza di suo figlio. Lui era un sovrano egoista e a tratti malvagio, ma il suo piccolo invece era così altruista e generoso. Si somigliavano molto per l’aspetto, ma caratterialmente Legolas era uguale alla sua amata Eleànor.

D’improvviso Re Thranduil si irrigidì. Aveva udito dei rumori non molto lontano da dove si trovavano lui e suo figlio. Mise una mano sopra la spalla del piccolo principe e lo portò dietro di sé, come per proteggerlo da qualcosa. Il Re stava all’erta. Scrutava ogni piccolo rumore con molta meticolosità.

 

<< Cosa succede, padre? >> domandò curioso Legolas << Perché sei così preoccupato? >>

 

<< Non lo so >> rispose quello senza distogliere la sua attenzione  << sento qualcosa. >>

 

Di scatto udirono qualcosa uscire da dietro il cespuglio alle loro spalle. Re Thranduil si voltò improvvisamente verso la figura. I due si trovarono davanti un’orrenda creatura. Legolas si aggrappò tremante alla gamba del padre ciò nonostante cercava di mantenere la calma e dimostrarsi forte.

 

<< Allontanati, Legolas >> gli sussurrò appena il Re << va via da qui!  >>

 

Il piccolo principe non aveva nessuna intenzione di lasciare il padre da solo e senza indugiare afferrò l’arco che teneva legato dietro la sua schiena a sganciò una freccia addosso all’orrendo mostro. Lo colpì ad un braccio, ferendolo appena. Thranduil scansò via il figlio dopodiché si lanciò addosso alla creatura. Non aveva con sé né spade e né pugnali. Doveva sconfiggerlo senza armi, contando solo sulla sua forza.

Legolas guardava la scena non sapendo come fare per aiutare suo padre. Voleva dargli una mano a sconfiggere quel mostro, ma sentiva di essere troppo piccolo, troppo debole e di aver troppa paura. Era solo un bambino, non poteva far niente. Strinse i pugni quasi come se fosse arrabbiato con sé stesso. Le lacrime gli punzecchiavano gli occhi quando vide che il mostro stava avendo la meglio su suo padre.

 

<< Padre!! >> urlò il piccolo disperato mettendosi a correre verso di lui.

 

Un attimo prima che potesse raggiungerlo, Re Thranduil, riuscì a staccare la testa alla fetida creatura. Stravolto si lasciò cadere con le ginocchi a terra per cercare di riprendere le forze. Legolas riprese a correre verso di lui e appena lo raggiunse lo abbracciò forte. Sire Thranduil gli sorrise e mise una mano sulla sua testa per stringerlo ancora di più a lui.

Quel momento venne interrotto da un pianto disperato di un bambino. Legolas si scostò dall’abbraccio del padre e cominciò a camminare curioso verso quel suono. Il padre, vedendolo, cercò di fermarlo per paura che ci fossero altri nemici, ma il piccolo era del tutto catturato da quel pianto.

Svoltò l’angolo e dietro a un cespuglio vi trovò a terra un neonato ricoperto dalle foglie. Si chinò a guardare il bambino. Era incantato, non riusciva a non guardare quei suoi occhi color cioccolato. Suo padre lo raggiunse immediatamente e vedendo il piccolo a terra rimase per un momento stupito.

 

<< Padre è un bambino >> disse Legolas << un bambino come me. >>

 

<< No, figliolo >> rise Re Thranduil  << è una bambina. >>

 

<< Una bambina? >> domandò confuso il principe  << ed è mia? >>

 

<< Oh no, non è tua >> sorrise prendendo la bambina in braccio << perché dovrebbe essere tua? >>

 

<< L’ho trovata io >> fu la risposta del piccolo << quindi è mia. >>

 

Re Thranduil osservava stupito l’espressione felice e sorridente di suo figlio mentre guardava incantato la piccola creatura. Sorrise ed ebbe una grande idea. Propose a Legolas di portarla nel loro regno visto che sicuramente era stata abbandonata.

 

<< Come le foglie degli alberi >> borbottò il piccolo << anche lei è stata abbandonata. >>

 

<< Non essere triste >> lo riprese il padre appoggiando la mano sulla sua spalla << adesso ci sarai tu a proteggerla. >>

 

Legolas guardò il padre e in un attimo il suo viso s’illuminò  << La proteggerò io? >>

 

<< Certo, figlio mio. Sarai come un fratello maggiore >> disse ricambiando il sorriso << E dovrai anche trovarle un nome. >>

 

<< Un nome? >> il piccolo principe sorrise ancora di più << non saprei. >>

 

Re Thranduil si abbassò leggermente per far vedere la piccola a suo figlio. Legolas si perse nuovamente in quei suoi occhioni. Il padre sorrise e gli disse di guardarla attentamente così sarebbe stato più facile trovare un nome adatto a quella meravigliosa creatura.

 

<< E’ bella, padre >> osservò il principe  << E’ come un fiore incantatore.  >>

 

Sire Thranduil rimuginò un po’ sull’affermazione appena fatta dal figlio. Un fiore incantatore. Quel piccolo sapeva essere così poetico quando ci si metteva. Sorrise per la sua ingenuità e dolcezza e gli diede una carezza sulla testa.

 

<< Lùthien >> sussurrò guardando la piccola << hai avuto davvero una bella idea, figlio mio. Si, mi piace. >>

 

Legolas sorrise ben contento del nome che aveva scelto per la bambina. Padre e figlio proseguirono il loro cammino verso casa.

 

Il piccolo principe non smetteva di sorridere, era troppo felice.

                     

  << Lùthien >> continuava a dire a bassa voce, alzando di tanto in tanto gli occhi per guardarla fra le braccia di suo padre.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Scarl_Bloom 94