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Autore: SurviveYou    08/02/2014    0 recensioni
Arianna, studentessa del liceo con problemi anzi, molti problemi. Tutti pensano che sia un caso perso...però arriva qualcuno a stravolgere il suo mondo...
Non ho mai pubblicato una mia storia, di solito le scrivo e basta...spero vi piaccia! :D
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~"Sei pronta?" Simone mi abbracciò da dietro.
"Credo di si...".
"Hai studiato molto, hai sorpreso tutti, sei cambiata in questo tempo...Quando ti ho conosciuta eri una ragazza testarda e con dei limiti, ora sei diventata una ragazza giudiziosa. Per te mi sono messo in gioco, ho messo a rischio la mia vita ma, lo rifarei, anche subito. Domani e nei giorni a venire, entrerai in quell'aula e dimostrerai a tutti che nessuno può metterti i piedi in testa".
"Grazie, se non fosse stato per il tuo aiuto non sarei qui...non saremmo qui. Ti chiedo anche scusa per tutte le volte in cui ho avuto poca fiducia in te. Io ho un caratteraccio, lo so, e sono pochi quelli che riescono a starmi accanto sempre e comunque, e tu sei uno di quelli. Non avrei mai pensato di dirlo...odio dover mostrare i miei sentimenti ma...io ti amo, e non riesco più a tenerlo per me" sentivo che era il momento di liberarmi, lui era l'uomo perfetto.
"Anche io ti amo, nonostante sei precipitosa nelle cose e non segui mai i consigli, ma sei te stessa ed è questo l'importante. Tu mi hai salvato rubandomi il cuore e togliendomi il tempo di pensare agli errori che avevo commesso. Ti amo, e se tuo padre sarà un ostacolo, io lo supererò anzi, noi, lo supereremo".
Lo baciai, era il momento più bello che avessi mai passato. La notte, le stelle, le luci in lontananza e la brezza che tirava, ci accarezzavano e facevano da sfondo a quel piccolo siparietto chiamato: amore.
"Arianna, è tardi, domani hai gli esami, è meglio se vai a dormire!" si affacciò dalla porta del balcone, mia madre.
"Si, ha ragione lei, devi riposarti per domani" sorrise Simone allontanandosi un po' da me.
"Va bene, vado, ma non fate comunella!" dissi ridendo.
Lo accompagnai al portone, mi dispiaceva lasciarlo così, ma purtroppo dovevo concentrarmi solo su una cosa, sul mio obbiettivo.
"Buonanotte Ari" mi diede un dolce bacio sulla fronte, non osava baciarmi se c'era mio padre in giro per casa.
"Notte Simo".
Mi infilai a letto, chiusi gli occhi ma l'agitazione prendeva via via il sopravvento. Cavolo quanto tempo è già passato, mesi in cui è successo di tutto, ma per fortuna, mesi positivi.
"Arianna muoviti che perdi la corriera!" urlava una voce dal piano inferiore.
Risposi con un mugugno, neanche io sapevo cosa avevo detto di preciso, ma aveva funzionato a far azzittire mia madre. Andai in bagno, davanti allo specchio mi feci coraggio per quella mattinata.
Presi l'autobus, era praticamente deserto, tutti a dormire a quell'ora. In fondo era estate, c'erano le vacanze ed i ragazzi potevano finalmente riposarsi...non io, non noi che avevamo le prove scritte.
"Ariii sei agitata?" mi chiese subito Lisa, quando arrivai in classe.
"Sì, ma non lo do a vedere".
"E se sbagliamo?" eccola la positività di Irene, sempre un piacere.
"Pensiamo a mettercela tutta, possiamo farcela!" cercò di prendere in pugno la situazione Ludovica.
Quel giorno facemmo il tema, solite opzioni da scegliere. In quelle parole, ci caricai tutte le emozioni e le esperienze vissute in un anno.
Titolo: Racconta come hai passato quest'ultimo anno di scuola.
Parecchio banale come scelta, ma ne avevo di cose da scrivere.
Quando uscimmo, una dopo l'altra, trovammo tutti i nostri prof ad aspettarci fuori dall'aula. Cercai Simone e lo vidi con la Livari, così non mi avvicinai.
"Ari, com'è andata?" noi del solito gruppetto, ci mettemmo a parlare.
"Credo bene Rachi, ho fatto quello più scontato, ma solo perchè avevo molte cose da scriverci" sorrisi.
"Io ho fatto l'analisi del testo" rispose.
"Ehi ragazze, a voi com'è andato questo tema?" si intromise la mia prof preferita, la Livari.
"Bene, speriamo" fece Lisa.
"Quale avete scelto?" arrivò anche Bianchi.
"Io e Rachi analisi del testo, Lisa e Irene saggio breve, e Ari il tema normale" spiegò Ludovica.
"Ovvio, non è alla vostra altezza" sentenziò l'arpia.
"Sono qui" dissi indicandomi.
"Sentiamo, perchè non hai fatto uno degli altri?" ecco che ripartiva la sfida.
"Perchè scrivere di quest'ultimo anno era più importante, io me lo ricorderò cosa ho scritto, loro no".
"Ha ragione, bisogna sempre scegliere quello che vi sentite di scegliere, non badare al livello" mi appoggiò l'uomo della mia vita.
"Sempre a difenderla tu" detto questo, la tipa se ne andò.
Quando uscimmo da scuola, ci dividemmo, ognuna aveva da studiare. Negli occhi delle ragazze si leggeva tutta la fatica che stavano provando e che avevano provato. Ma nei miei cosa si leggeva?
"Sicura che vuoi prendere l'autobus?" distratta, non mi resi neanche conto che una macchina si era fermata davanti a me.
"Arianna..." era Simone.
"O-oh scusa, ero immersa nei miei pensieri" salii.
"Vai, raccontami del tema" amavo quel sorriso, mi faceva sentire bene.
"Non c'è molto da dire, ho scritto tutto quello che c'è stato in questo quinto anno di scuola. Dalla punizione alla dislessia, da Irene a...te".
"Non avrai scritto il mio nome?!".
"Mi fai così stupida? Certo che no, sono stata sul generale".
"Devi aver scritto molto allora, secondo me è andata bene. Ti vedo rilassata, non sembri preoccupata".
"Il tema non mi crea nessuna agitazione, perchè quello che ho scritto è stato l'anno più importante della mia vita. Non solo perchè ho trovato te, ma proprio perchè sono cambiata, in meglio credo".
"Ti amo, non c'è altro da dire".
  
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