Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Ikki95    09/02/2014    0 recensioni
In un realtà non molto dissimile a quella che viviamo ogni giorno, molti uomini cercano di difendere gli ideali di libertà, giustizia e lealtà, affidando la propria vita nella mani di Lady Yrule, reincarnazione della Dea Atena. Ma un oscuro male trama nell'ombra: una legione di Specter, soldati oscuri al servizio del Signore degli Inferi, si prepara a distruggere l'umanità. Chi avrà la meglio? Le legioni infernali o i valorosi Cavalieri d'Oro? Scopritelo in questa nuova storia ambientata nell'Universo di Saint Seiya, che ha come protagonisti principali gli antagonisti della Dea!
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ARMY OF HELL



Le illusioni del Cancro
Erano ormai svariati minuti che i tre Specter vagavano nella casa del Cancro, sfuggendo di volta in volta a pericoli sempre peggiori: colonne di fuoco, pavimento cedevole e trappole di ogni sorta. I tre erano stremati.
"... Non ce la faccio più, sono distrutta. Riposiamoci qua per un po', sembra sicuro..."
"Lysa ha ragione, anche io sono sfinito. Cosa ne pensi, Osar?"
"Penso che voi siate degli stupidi. Muovetevi."
"Ah si? Bhè, sai cosa ti dico? Io non mi muoverò di un millimetro solo perchè me lo dici tu."
Il gigantesco Specter prese per il collo il compagno e lo sbattè al muro, guardandolo con i suoi occhi inniettati di sangue.
"Se non ti muoverai con le tua gambe allora te le spezzerò io e ti trascinerò dove voglio."
"Ehi... Ehi, stiamo calmi, stiamo calmi..." Lysa si frappose tra i due, allargando le braccia e separandoli. "Se la metti su questo piano ti seguiremo..."

"Lysaaaa, Lysaaaa" Una suadente voce la chiamava "Lysaaa... vieni da papà..."
"Ragazzi, state in silenzio per un attimo... La sentite anche voi questa voce?"
I due si voltarono verso di lei e la videro osservare con espressione stupefatta il soffitto, come se fosse in una sorta di trance.
"Non sento nessuna voce. Sei forse uscita di senno?"
"Salazaaaar... amico mio... Raggiungimi..." Un'altra voce fu udita dallo Specter delle Ombre
"Aspetta un momento... Anche io la sento... mi chiama a sè..."
Osar, in quel momento, ebbe una folgarazione: percepì il Cosmo di un Cavaliere di Atena poco distante da loro e realizzò che era lui ad aver preparato tutte quelle trappole per poter fiaccare la loro resistenza e lasciare che i ricordi di ognuno avessero il sopravvento, condannandogli a vagare in eterno nel labrinto della casa del Cancro e a morire di stenti.
"No! Non date ascolto a quelle voci, vi stanno solo ingannando!"
"Ma che cosa dici... sono così belle e... calde... e amichevoli... e poi io sono distrutto..."
"Anche io... voglio lasciarmi andare... Credo che mi farò un sonnellino..."
"Incapaci e stupidi che non siete altro!" Ruggì il demone.
Lo Specter si voltò dalla parte opposta e sentì chiaramente il Cosmo di un Cavaliere d'oro provenire dall'altra parte del muro e non verso la successiva porta che avrebbero dovuto oltrepassare.
"Ti ho trovato." sogghignò l'uomo. "E voi verrete con me, volenti o nolenti."
Osar si caricò i due Specter in spalla e si avventò contro il muro di mattoni davanti a lui, lanciando un grido animalesco. L'impatto fu tale che il muro si sgretolò in mille pezzi, aprendo un varco che portava proprio alla sala dove si trovava il Cavaliere.
"Ben arrivati. Peccato non siate caduti nel mio trucchetto."
Osar rimise in piedi i suoi due compagni, che a stento si reggevano sulle proprie gambe, e si voltò verso il nuovo nemico.
L'uomo era molto diverso dai precedenti Cavalieri: non era molto alto nè molto massiccio in quanto a muscolatura, ma era snello, e solo dal modo di camminare i suoi movimenti sembravano agili e fluidi. I capelli, corti e neri, si univano perfettamente al suo diadema a forma di Cancro che portava sul viso, coprendogli quasi tutto il contorno del volto. L'armatura, per altro, era meno sfarzosa delle precedenti ma più lavorata: numerose erano infatti le scalanature e gli intarsi che andavano a formare per tutta la grandezza della vesta disegni ed ornamenti particolari, come la stilizzazione del cancro o l'emulazione della gemotria delle sue chele.
"Bastardo. Ho scoperto i tuoi piani. Ora non hai più potere su di noi. Le tue trappole non hanno funzionato e adesso è giunta la tua ora."
"Tu credi?"
Il Cavaliere del Cancro fece uno scatto alla velocità della luce. Osar riuscì soltanto ad avvertire che un grande Cosmo gli passava a fianco, ma non potè fare niente per impedire che gli altri due Specter fossero colpiti da un pugno e spediti a terra, lontano da lui, subito raggiunti dal Cavaliere di Atena, il quale si mise nel mezzo a loro, in piedi.
"Sei veloce, lo ammetto. Ma non sembri molto forte. Cosa hai intenzione di fare?"
"Io? Io niente. Saranno loro stessi a rimanere imprigionati nelle loro sofferenze."
"Cosa intendi dire?"
"Lo vedrai presto."
Il Cavaliere del Cancro alzò un dito e lo mise sulla fronte della donna che era a terra.
"Mmh... E quindi tu sei pentita per aver ucciso tuo padre... Bene, se le cose stanno così, direi che è il momento di farti rivevere quei momenti."
Dopodichè mise un dito anche sulla fronte dell'uomo a fianco a lei.
"E tu, a quanto pare, sei pentito per aver lasciato che un tuo amico fosse massacrato senza alzare un dito in sua difesa. Bene, così sia."

Lysa e Salazar si trovavano in un posto indefinito, completamente avvolto dall'oscurità. Erano schiena contro schiena.
"Do... dove siamo? Mi fa male la testa..."
"Anche a me... per il resto stai bene?"
"Si... almeno credo."
All'improvviso, davanti alla donna apparve l'immagine di suo padre.
"Papà, sei proprio tu...?"
"Ciao, figlia mia. Certo che sono io! E sai, dall'ultima volta che ci siamo incontrati sono arrivato ad una conclusione: io ti volevo bene, eri la cosa a me più cara e avrei dato la mia stessa vita per proteggerti. Ma tu mi hai ucciso."
"Cosa...? Papà... Io non volevo..."
"Tu volevi. Mia figlia non si sarebbe mai comportata così. Sei cambiata. Io sono cambiato, sono diventato... Così!"
La figura di suo padre smise le sembianze precedenti e si trasformò in uno spettro, privo di qualsiasi appartenenza al genere umano.
"Papà, noooooo!"

Davanti a Salazar, invece, apparve l'immagine di Kein.
"Amico mio..."
"Kein...? Ma allora sei vivo!"
"Io mi fidavo di te. E invece tu mi hai lasciato morire senza muoverti in mia difesa. Io per te lo avrei fatto una, dieci, cento volte. Ma tu invece... guarda come mi hai ridotto!"
"Kein sai benissimo che io non volevo, è stato Osar a..."
Anche l'immagine di Kein si trasformò in uno spettro, e le due figure iniziarono a tormentare i due Specter con parole crudeli, mirate a distruggere il loro io più interiore.

Nel frattempo, nella casa del Cancro, Osar assisteva allo spettacolo raccapricciante che vedeva i corpi dei suoi compagni contorcersi in maniera innaturale, quasi come se fossero stati colpiti nel profondo.
"Che cosa li hai fatto?"
"Li ho semplicemente messi davanti ai loro più grandi rimorsi. Saranno costretti a vagare in un mondo fatto dai loro peggiori incubi per l'eternità..."
"Cos-..."
Il Cavaliere del Cancro si portò a velocità fulminea vicino ad Osar, appoggiandogli l'indice contro la fronte.
"...E adesso è il tuo turno di soffrire."
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Ikki95