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Autore: kuccioladisincro_2000    09/02/2014    1 recensioni
Lo vidi. E lui vide me. Due occhi che si incontrano e due mondi che si uniscono.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Lo vidi. E lui vide me. Due occhi che si incontrano e due mondi che si uniscono, un’ amore a prima vista. Quella mattina mi ero preparata, indossavo dei jeans ed una maglietta che avevo rubato a mia madre. La nostra mania di sapere e controllare tutto, la richiesta della perfezione, l’intelligenza , l’ adorazione delle regole ma anche la conoscenza che qualcosa è più importante di esse ci rendeva identiche. Io, Rose Weasley, ero identica a mia madre, Hermione Granger. Uscii di casa con lei, il mio fratellino Hugo e mio padre, Ron Weasley, che non stava un attimo zitto. Era agitato, si vedeva. Avrebbe voluto tanto che io finissi a Grifondoro, ma in caso contrario mia madre lo avrebbe di certo calmato e aiutato a ragionare. Io cercavo di essere la ragazza giusta come dovevo essere. Quell’ estate, preparandomi per andare a scuola il mio primo anno, mi ero fatta aiutare con alcuni incantesimi o argomenti da mia madre, per sapere e capire meglio, poi un mese prima avevamo preparato i bagagli.  Il giorno prima di partire, come regalo, mio padre (anche se mamma non aveva gradito molto, insisteva a dire che era pericoloso) mi aveva portato al suo lavoro. Lavorava per il ministero, ad un reparto chiamato “Auror”, insieme a mamma e zio Harry. C’ era anche Albus, il figlio di Harry, ancora più agitato di papà. Insieme ci siamo divertiti un mondo, lui è come un fratello per me. Mentre stavamo lì, è arrivata mamma. pensavo mi sgridasse, invece si è seduta e mi ha proposto una storia. Io amo le storie. Ed allora si è avvicinato papà ed insieme a lui Harry. Hanno iniziato a raccontare, ridere, scherzare e bisticciare su chi raccontava cosa o come erano realmente accaduti i fatti. La storia però, di per sé, era bellissima. Narrava di tre migliori amici, che si erano salvati a vicenda più volte, che andavano a scuola e trasgredivano alle regole. Tre migliori amici contro il mondo, aiutati da pochi, prescelti per sconfiggere il male. Narrava di loro, la storia che da sempre avevo voluto ascoltare. Per ultimo, Harry mi porse un foglio bianco. Rimasi incantata quando George (che era arrivato giusto in quel momento) mi disse come aprirlo. Ed Harry aggiunse: “Lo do a te, sperando che come me lo userai per il meglio. Fred e George lo utilizzavano per fare scherzi, per questo ho preferito non darlo al mio primogenito. Do a te la mappa di Hogwarts, completa di passaggi segreti penso ormai quasi tutti distrutti e tutti i segreti che la scuola contiene. Sta a te, secondo le  nostre descrizioni, trovare quelli più nascosti. E poi chissà, ce ne saranno molti altri, neanche Felpato Ramoso, Lunastorta e Codaliscia li conoscevano tutti.” “Codaliscia, Lunastorta, Ramoso e Felpato?” chiesi io, non capendo l’ ultima parte di quello che aveva detto. “Si,” rispose papà “Però questa è un’altra storia.” E l’argomento finì così. Mentre ripensavo a l’estate passata eravamo arrivati alla stazione di King’s Cross. Ci mettemmo verso l’ultima carrozza e poco più tardi arrivarono anche gli altri, con i loro gufi ed i loro bagagli. Ci furono saluti e scambi di sorrisi. Poi Ron guardò Harry con uno sguardo complice e disse semplicemente “Guarda chi c’è” indicando un signore stempiato von un cappotto scuro abbottonato fino alla gola. Non feci tanta attenzione a quell’uomo, il mio sguardo fu attirato da un bel ragazzo, capelli biondi, simile al padre, che in quel momento l’osservava. Lo vidi. E lui vide me. Due occhi che si incontrano e due mondi che si uniscono, un’ amore a prima vista. “E così quello è il piccolo Scorpius” commentò mio padre sottovoce, riportandomi alla realtà “Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre”. Volevo sparire, che si fosse accorto del mio interesse per il ragazzo? “Ron, per l’amor del cielo” ribatte mamma, ma sotto lo sguardo severo notai che anche lei era divertita “Non cercare di metterli contro ancor prima che la scuola sia cominciata!”. “Hai ragione, scusa” concesse papà ed io sorrisi. “Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue”.  Mi sentii male, cosa aveva fatto quel ragazzo per meritare così tanto odio? Poi capii chi era lo stempiato che li stava vicino: Draco Malfoy. Era un Malfoy, caso chiuso. Provai subito un po’ di odio per Scorpius e non feci più attenzione al discorso che si era spostato su James e Teddy. Poi giunse il momento di salire sul treno e l’ansia si fece avanti nel mio cuore. Cercai Albus ma parlava con Harry e non voletti interrompere il momento. Abbracciai mamma e papà ed entrai, insieme ad Albus che era appena arrivato, ridendo ancora per l’ultima battuta di papà. Guardai verso la stazione finché non la mia famiglia non scomparve, con la nostalgia che già si faceva spazio nel cuore, parlando con Albus di cosa sarebbe successo appena arrivati, dei professori che conoscevamo e di quelli di cui ci avevano parlato male. Anche di Scorpius ci avevano parlato male. Lo odiavo, ne ero sicura. E proprio come quando parli del diavolo spuntano le corna, mentre lo pensavo apparve. Lo vidi. E lui vide me. Due occhi che si incontrano e due mondi che si uniscono.  
   
 
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