Un piccolo bambino camminava nel deserto.
Era notte e il gelo scendeva sulla terra, sembrava venire dalla terra.
Si guardava intorno e non vedeva nulla che buio e deserto.
Il bello di quel momento è che poteva ascoltare i rumori del silenzio, e alzando lo sguardo vedere le stelle che prestavano attenzione solo a lui.
All'improvviso il bambino sentì una voce piangere e si avvicinò.
Nascosta tra la sabbia c'era una piccola fata che piangeva in una bottiglia vuota.
La raccolse tra le mani e vide che la fatina, oltre a piangere, tremava.
La strinse tra le mani e l'avvicinò al suo viso.
- Perchè piangi, fatina?-
La fatina lo guardò triste con i suoi occhi castani e rispose:
- Sono triste perchè mi hanno fatto tutti male-
- Chi ti ha fatto male?- chiese preoccupato il bambino, sedendosi sulla fredda sabbia.
- Il mondo- rispose lei - guarda bambino, lo vedi cosa hanno fatto alla mia bottiglia? L'hanno rotta, illudendomi che questo mondo esterno fosse migliore. Ma una volta che sono uscita mi hanno lasciato da sola-
- Che cosa cattiva...-
- Cosa sogni, bambino?- domandò la fatina.
- Voglio quello che gli adulti hanno dimenticato. Voglio divertirmi-
- La tua innocenza verrà rotta come la mia casa-
- Ci sarà tempo pr ripararla, trova chi t'aiuta-
- Vedi altra gente nel deserto di notte?-
- Ci sono io, fatina-
- Sei troppo piccolo, potresti farti male- rispose la fatina aprendo le ali e volando fino alla bottiglia, infilandosi dentro.
- Cosa posso fare per te, fatina?- chiese il bambino preoccupato.
- Nulla.-
Il bambino così andò via, ma sentiva la fatina piangere ancora.
Quando tornò a casa, il bambino prese un'altra bottiglia di vetro e la notte seguente tornò dalla fatina.
- Guarda cosa ti ho portato. Una nuova casa!-
- Non voglio la nuova casa, voglio la mia-
- A volte bisogna cambiare, perchè la vecchia forse era troppo stretta-
- Me l'hanno rotta...-
- Perchè allora non cambi?-
- Non posso. Ci sono affezionata-
- Affezionati a quest'altra...ti prego, fatina! Mi prendo io cura di te...-
La fatina guardò negli occhi il bambino e sorrise.
- Anche tu crescerai e romperai quest'altra casa-
- Ma ora sono bambino...- sembrava supplicarla.
La fatina sorrise e volò nella nuova casa.
- Portami ovunque con te, ma non lasciarmi subito-
- Potrei anche non farlo...-
E la fatina e il bambino iniziarono così la loro amicizia.