Akane ormai
infreddolita nell'acqua della vasca, decise che era ora di andare a dormire. O
almeno provarci.
Si rivestì con
lentezza. Tutto le pesava, ogni singolo movimento.
Si incamminò verso la
sua camera e non si sorprese nel trovarlo la... ad aspettarla.
Akane "Ranma
..."
Ranma "Akane..."
"Prima che tu dica qualcosa, qualunque cosa... scusami..."
Akane (silenzio...)
Ranma "Akane
rimedierò a tutto. Ho capito quanto fosse importante per te questa giornata. Ho
sbagliato, ma ti prego ascoltami."
Intanto Akane rimaneva
in silenzio... gli occhi bassi a guardarsi le mani.
Ranma "Akane io
voglio mantenere fede ai miei impegni nei tuoi confronti, nei confronti della
scuola di arti marziali e di tuo padre. Ma voglio che tu sia orgogliosa di me.
Di un uomo completo. Ed io adesso mi sento un mezzo uomo. Dammi ancora del
tempo perché io possa tornare normale, risolvere la situazione. Lavorerò per
pagarmi il viaggio in Cina e quando tutto sarò sistemato sarò io stesso ad
organizzare di nuovo il matrimonio"
Akane "oh Ranma
...” (Davverò non capisci che io ti ho
accettato così come sei tanto tempo fa?) "Ranma perfavore esci dalla mia
stanza..."
Ranma "Ma
Akane... ti prego dimmi che mi perdoni..."
Akane "Lasciami
sola" Non riusciva più a trattenere
le lacrime... ancora un momento e lui le avrebbe viste...
Ranma "Come
vuoi... Ne riparleremo. Adesso riposiamoci!"
E così dicendo Ranma
si avviò verso la sua camera.
Akane rimasta sola si
sedette alla scrivania. Dopo poco fece un respiro profondo e si incamminò verso
camera della sorella.
Akane "Nabiki
posso entrare?"
Nabiki "Ti stavo
aspettando. Ecco la somma che mi hai chiesto. Quando partirai?"
Akane "Domani
mattina. Ma ti chiedo di non dirlo a nessuno. Lascerò un biglietto per tutti.
Ma senza dire dove andrò. Ho davvero bisogno di rimanere un po’ da sola, lontano
da tutto e tutti."
Nabiki
"Capisco..."
Akane "Grazie
Nabiki. So che puoi capire..." "Buonanotte"
Nabiki " oh
Akane... (sospiro) ... Buonanotte!"
Akane torno in camera
sua in punta di piedi. Ormai era tardi e non voleva incontrare più nessuno.
In camera prese il suo
zaino. Uno di quelli belli grandi, che portava via per gli allenamenti o i
campeggi. Lo riempì con il necessario per il viaggio.
Poi si sedette
nuovamente alla scrivania, prese dal primo cassetto carta e penna ed iniziò a scrivere.
“Gli eventi della
giornata appena trascorsa mi hanno molto provato. Per questo ho deciso di
prendermi una pausa, diciamo una vacanza, per qualche giorno. Vado alle terme.
Non vi dirò dove, così non potrete venire a cercarmi. Tornerò io appena mi sentirò
pronta. Non vi preoccupate per me. Akane”
Un breve messaggio che
prima di uscire avrebbe lasciato sul tavolo del salotto.
Non voleva scappare
come una ladra da casa sua. Ma doveva andare e doveva farlo subito.
Decise di riposare un
paio d'ore e puntò la sveglia. Non era mai stato un problema per lei partire
presto la mattina. Però quella notte si sentiva terribilmente sola, ancora più
sola senza il piccolo P-Chan a consolarla.
Negli stessi momenti
Ranma in camera sua rifletteva sulla conversazione avuta con Akane. Lei era
sembrata addolorata e distante. Avrebbe preferito mille volte che lo picchiasse...
Ma niente.. lei quasi non aveva parlato.
Però lui le aveva
viste le sue lacrime. Che lo ferivano sempre più delle lame.
Lui l'aveva ferita,
l'aveva fatta piangere... ancora...
Scatto in piedi e
corse verso la camera della cognata.
Ranma "Nabiki ci
sei? Posso entrare?"
Nabiki "Entra
pure Ranma" "Dimmi... di cosa hai bisogno adesso? Non hai trovato
Akane? Sei ancora tutto intero."
Ranma "..."
"Veramente avrei bisogno di un prestito"
Nabiki "Ma ti
sembro forse una banca?"
Ranma "Veramente
si ..."
Nabiki "..."
" E di che somma parliamo? Sai con la storia del matrimonio non ho più
molte finanze... "
Ranma "Voglio
andare in Cina per risolvere il mio problema!"
Nabiki "E
scommetto che vuoi andarci subito... Comunque Ranma mi dispiace ma posso darti
solo 20.000 yen adesso. Davvero le mie finanze hanno subito delle grosse
perdite oggi. Non credo ti bastino per prendere un volo per la Cina. Ma credo
potresti andarci via nave!"
Ranma "Nabiki
grazie. Partirò domani stesso per il porto di Tokio e da lì mi imbarcherò per
la Cina. Mi farò bastare la somma che mi darai!"
Ranma aveva uno
sguardo pieno di speranza. Inchinandosi a ringraziare la cognata, si volto e
corse verso la sua camera. Non aveva molte cose da preparare ma voleva farlo
subito.
Il suo sguardo però
venne catturato dalla porta di Akane. La sua Akane... Faceva tutto questo per
lei. Non ebbe il coraggio di aprire ancora quella porta. Non sarebbe riuscito a
reggere il suo sguardo, la sua sofferenza. Non più per questa giornata. E così
facendo andò in camera.
Akane era pronta a
partire. Zaino in spalla. Sicura scese le scale e poggio con cura il suo
biglietto sul tavolo da pranzo. Si incamminò fuori dal dojo. Era ancora buio
intorno a lei. In lontananza vide un taxi del servizio notturno. Si avvicinò e
chiese di essere portata in aeroporto. Dopo un lungo sbadiglio, l'autista
partì.
Ranma era pronto,
prese anche la foto di Akane che nascondeva nella sua cassettiera. La guardo
intensamente, voleva portare quel ricordo con se. Poi prese un foglietto di
carta e cominciò a scrivere.
“Parto per la Cina.
Voglio tornare normale. Quando tornerò organizzerò il nostro matrimonio.
Aspettami Akane. Tornerò da te. Ranma”
Si avvicinò alla porta
di Akane e spinse il biglietto sotto la fessura. Non sapeva che lei era già
partita...
Con un balzo fulmineo
usci dalla finestra del corridoio...destinazione porto di Tokio.