Fanfic su artisti musicali > VIXX
Segui la storia  |       
Autore: MaggieMary    10/02/2014    3 recensioni
||Se non posso averti, almeno vivrò per te.
Se è per te, sono pronto a ferirmi il più che posso.||

—"Ravi non gli aveva mai particolarmente parlato del suo passato e lo stesso N non gli aveva chiesto nulla, quasi non ce ne fosse bisogno.
Perchè la loro storia d'amore partiva dal presente, quindi non aveva bisogno di un "c'era una volta".—
[NAvi ♥。] ~
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: N, Nuovo personaggio, Ravi, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
V O O D O O
- Seconda parte -
 

"Se non posso averti, almeno vivrò per te.
Se è per te, sono pronto a ferirmi il più che posso."


 
▬ ✖ 
 

Erano le 4 del pomeriggio quando Cha Hakyeon storse il naso mentre serviva l'ennesimo cliente di quella giornata.
 
"Ohh ma che bel ragazzo che sei ˜ Ma ce l'hai la fidanzata? Come, non ce l'hai??? Ma com'è possibile????? Un bel ragazzo come te!! ˜" - una delle solite vecchiette che frequentavano quel locale aveva pronunciato quelle parole, con le sue labbra contornate da rughe, con pura semplicità. Come chiunque sua coetanea senza nipoti avrebbe sicuramente fatto alla vista di un bel ragazzo come N.
 
Eppure quelle frasi non avevano fatto altro che rovinare completamente l'umore felice del ragazzo per quel giorno.
 
Mentre cercava di svignarsela da quella conversazione che non aveva alcuna intenzione di continuare, le immagini di un giovane in particolare non poterono non farsi vive come non mai.
 
Erano ormai passate tre settimane da quando Ravi lo aveva lasciato e da quella volta, in cui l'aveva visto in dolce compagnia di una ragazza, Hakyeon non l'aveva più rivisto.
 
Da un lato, era stato un bene.
Non avrebbe di certo sopportato di vederlo quotidianamente seduto al bar dove lavorava.
Ma dall'altro canto, non passava giorno in cui non pensava a dove si fosse cacciato quel giovane.
 
Era possibile che Ravi si fosse totalmente dimenticato di lui in così poco tempo?
Eppure, Hakyeon ancora si ricordava di lui.
Ancora si ricordava la forma del suo viso, i suoi tratti somatici, il suono della sua voce.
 
Ravi si ricordava ancora come fosse il sorriso di N?
 
Cha Hakyeon scosse violentemente la stessa.
Non erano certo cose da pensare in quel momento.

 
Tanto.. che valore avevano arrivati a quel punto?

 
▬ ▬
 
 
Il sottile russare di un ragazzo riempiva il vuoto di quella stanza, che tanto vuota quella sera poi non era.
La presenza di una persona in particolare quella notte riempiva gli spazi della camera da letto, come anche il resto della stanza.
 
La luna trionfava nel cielo scuro mentre una fioca luce illuminava quella casa.
 
Il più grande tra i due ragazzi dormiva beatamente stretto tra le braccia dell'altro che ancora non si ostinava a voler chiudere occhio.
Voleva rimanere a fissare il volto di quel giovane fino a che i suoi occhi non avessero chiesto pietà, e forse anche oltre.
Non osava sbattere le ciglia per non perdersi nemmeno uno dei cambiamenti che sarebbero potuti apparire sul volto del ragazzo.
Anche la più storpia delle smorfie diventava tenera agli occhi di quel giovane innamorato.
 
Il ticchettio dell'orologio a muro segnava concretamente il passare del tempo, ricordando al più piccolo tra i due che i minuti continuavano comunque a passare, nonostante non volesse.
 
Sapeva che non si sarebbe dovuto trovare in quel posto. In quel momento. Insieme a quella persona.
 
Era tutto sbagliato, ma il ragazzo si era ormai reso conto che stare dalla parte del giusto non gli piaceva.
Non gli piaceva proprio per niente.
 
La vita non era stata giusta con lui, quindi perchè Ravi doveva esserlo con la vita?
 
Avrebbero preferito porre fine alla sua vita piuttosto che andarsene via di lì, piuttosto che smettere di tenere stretto tra le braccia il corpo addormentato di Hakyeon.
 
Non l'avrebbe mai fatto, se l'era ripromesso.
Non l'avrebbe mai fatto soffrire, aveva giurato.
Non l'avrebbe mai lasciato, avrebbe voluto promettergli.
 
Quei pensieri occupavano la mente di Ravi che in quel modo non riusciva più ad addormentarsi.
 
La mattina dopo si sarebbe dovuto svegliare di buon'ora e sgattaiolare via dalle braccia di N, senza che lui se ne potesse accorgere.
Come tutti i giorni faceva. Quotidianamente.
 
Uno scatto da parte di Hakyeon fece sobbalzare Ravi che subito tornò a concentrarsi su di lui.
Osservò come il volto del ragazzo avesse assunto una diversa espressione, quasi di dolore, quasi di paura.
 
Di certo era un brutto sogno.
 
Ravi conosceva quanto fosse fifone il maggiore e odiava quando era spaventato, anche se solo in sogno.
 
Strinse ancora forte il corpo di N, affondando poi il volto nei suoi capelli scuri e stampando un bacio sulla sua nuca.
Il corpo di Hakyeon si calmò man mano, fino a tornare a quella serena tranquillità di poco prima.
 
Ravi sorrise, osservando come gli angoli della bocca dell'altro giovane si alzarono ai lati.
 
Non sapeva che cosa stesse sognando, né cosa né chi.
Eppure era felice.
 
"Il solo vederti sorridere una volta è abbastanza per me."
 
Ed era vero.
A Ravi bastava anche solo quello per tornare di buon umore.
 
"Farò qualsiasi cosa tu voglia, per te."
 
Continuò a parlare il ragazzo, ad alta voce, senza pensare di disturbare il sonno di N.
Cantilenando quelle parole quasi fossero parti di una ninna.

"Anche se la mia vita residua diminuisce."
 
Hakyeon ancora oggi non è sicuro di aver davvero sentito quelle parole.
Ancora non è sicuro se fossero davvero state pronunciate dalla bocca del giovane.
 
Sapeva solo che la sera, mentre era in dormiveglia tra le braccia del ragazzo, Ravi pronunciava sempre queste frasi.
 
"Non mi è permesso dirtelo quando sei sveglio .... Ma ora ascolta ciò che ti sto per dire e per favore ... ricordati."
 

 --
 
N non si era mai domandato il perchè di quella preoccupazione nelle parole di Ravi, ma nemmeno era certo se fosse stato solo frutto della sua fantasia.
Quindi non doveva preoccuparsi.
 
La cosa che ora lo faceva più pensare era quel "ricordati".
Hakyeon si ricordava a memoria quella ninna nanna, eppure non del tutto.
E a volte si era preoccupato di essersi perso la parte più importante dell'intero discorso.
 
Ma Ravi gli aveva sempre promesso che sarebbe stato al suo fianco, quindi perchè tormentarsi?
 
Eppure in quella nuova notte, il ragazzo non era al suo fianco.
 
Sdraiato da solo su quel piccolo letto in quell'appartamento sopra al bar dove lavorava, N osservava quella stanza che mai gli era parsa così vuota come in quel momento.
 
Mancava Ravi a riempire quello spazio.
 
Hakyeon si concentrò poi sul ticchettio metallico dell'orologio a mura che in quel momento pareva prendersi gioco di lui, scadendo lo scorrere del tempo.
 

Tick tock tick tock, magari si riempirà del tutto.
 

"No, senza di lui sarà per sempre vuota questa casa."
 
Tick tock tick tock, magari sparirà tutta.

 
Hakyeon strinse i denti a quell'uso improprio di un aggettivo femminile, mentre il volto di una ragazza dai capelli biondi ed il sorriso da copertina si faceva spazio tra i suoi pensieri.
 
Sbatté una mano contro il materasso prima di alzarsi e andare davanti a quell'orologio a muro che ancora si ostinava a ticchettare.
Senza rifletterci buttò una manata contro quell'aggeggio elettronico, facendolo schiantare a terra in mille pezzi, ponendo così fine a quella tortura uditiva.
 
"Per favore ... ricordati."
 
La voce di Ravi fece sobbalzare dallo spavento Hakyeon.
Era sembrata così reale che il giovane provò l'istinto di guardarsi le spalle, ma non lo fece.
Sapeva che non avrebbe trovato il bel volto del giovane a sorridergli, quindi era meglio evitare di entrare faccia a faccia con la realtà.
 
Preferiva provare quella tristezza ad occhi chiusi.
 
"Ricordati."
 
"Che cosa?! Che cosa devo ricordarmi?!?" - si ritrovò ad urlare N, contro quella voce che si era fatta sentire nella sua mente.
 
"Per favore ...."
 
Il ragazzo si accovacciò a terra, tappandosi poi le orecchie con i palmi delle sue mani.
 
"... ora ascolta ciò che ti sto per dire e per favore ... ricordati. Kim ... "
 
"Non mi ricordo.... "
 
"Kim ...."
 
"NON MI RICORDO!"
 
Dopo quell'ennesima esclamazione ad alta voce, la voce di Ravi scomparve del tutto, smettendo di tormentare la mente di N.
Hakyeon tolse la mani dalle sue orecchie, tornando a sentire quel silenzio che era ricomparso nella sua casa.
 
 
Perchè solo ora pensava che quel nome, che non conosceva, doveva essere davvero importante?

 
▬ ›▬
 


Dopo aver passato una notte insonne a sentire la voce di Ravi e a punzecchiare di rimando la sua bambolina vudù, Cha Hakyeon era arrivato in orario a lavorare, ma più assonnato e arrabbiato del solito.
I suoi colleghi avevano subito notato quel suo strano malessere e avevano anche capito che era meglio non fare domande, per evitarsi una sfuriata tipica del ragazzo.
Avevano notato uno strano cambiamento in quelle settimane, ma nessuno sapeva davvero la ragione del suo malessere. Eppure se ne stettero tutti zitti anche per quella volta.
 
N appoggiò un paio di stoviglie sporche nel lavello della cucina, in attesa che qualcuno poi le lavasse.
Fece per tornare nel davanti di quel bar, in modo da servire nuovi e affamati clienti con un suo finto sorriso dipinto sulle labbra.
 
Hakyeon era sempre stato certo di essere una persona particolarmente equilibrata. Una di quelle persone indipendente ed in grado di vivere bene qualsiasi cosa accada.
Eppure si sbagliava.
Era bastato essere stato lasciato da un ragazzo per farlo andare in confusione.
 
N non sopportava che il suo umore fosse condizionato da Ravi.
E ancora meno sopportava di essersene accorto ora.
 
Il ragazzo sbatté la mani sulle sue guance prima di individuare un tavolo dove stava seduto un giovane dai capelli scuri, tutto intento a scrutare il menù di quel locale.
 
Hakyeon lo raggiunse e, pensando che fosse un nuovo cliente, intonò la solita tiritera che faceva sempre.
 
"Benvenuto da Jellyfish Café, un mare di bontà e squisitezze. Un posto al sole dove potersi godere un attimo di riposo, ... anche se in effetti il tempo oggi non è dei migliori ... Ma comunque, vuole ordinare? Ah, se si sta chiedendo come mai il simbolo del nostro bar sia un pesce e non invece una medusa ... Non so darle una risposta. Sappia solo che al capo e a sua moglie è stato regalato un dizionario bilingue, di inglese e coreano, per il loro ultimo anniversario di matrimonio... Il che in effetti spiegherebbe molte cose.." - non riuscendo, come sempre, a smettere di parlare, Hakyeon finì col fare quel monologo cui non era nemmeno sicuro se il giovane cliente avesse prestato particolare attenzione.
 
Quest'ultimo infatti aveva tenuto la bocca chiusa e la testa china sul menù per tutto quel tempo, non permettendo nemmeno a N di osservarlo un secondo in faccia.
 
In altri casi, Hakyeon avrebbe considerato il suo un comportamento davvero poco rispettoso nei suoi confronti, ma in quel momento non ci fece particolare caso, continuando a cercare di servirlo.
 
"Mi scusi ... Ha già deciso cosa ordinare?"
 
L'ennesimo silenzio e vuoto alla sua domanda stava per far salire il nervoso al ragazzo, che però venne bloccato dalle parole che finalmente si fecero spazio tra le labbra del cliente.
Anche se non furono proprio le parole che N si sarebbe aspettato.
 
"Ti sei già dimenticato di me?"
 
Un enorme groppo si formò nella gola del cameriere.
E non sapeva se più per le parole, o per quel tono di voce.
Tono di voce che Cha Hakyeon conosceva troppo bene, suo malgrado.
 
Non può essere, cercò di convincersi, Non è lui... I suoi capelli non sono mai stati così scuri...
 
Eppure la prova della sua identità l'ebbe quando il cliente si decise ad alzare lo sguardo verso N, che intanto non sapeva come comportarsi.
 
Non era preparato a tutto ciò. No, non lo era.
Non era pronto a rincontrare così presto il sorriso di quel ragazzo.
Avrebbe preferito non ricontrarlo mai in effetti.
 
Come poteva ora tornare ad alzare gli angoli della sua bocca?
Come poteva mostrarsi sinceramente felice di vederlo quando settimane era stato proprio lui a far si che la loro storia finisse?
Come poteva ripresentarsi in quel bar dopo essersi mostrato in compagnia di una ragazza?
 
Cha Hakyeon non capiva e non voleva nemmeno capire.
 
Fece un passo indietro, pronto ad andarsene e a lasciare quel ragazzo da solo, come se nulla fosse.
Non voleva parlare con lui. Non voleva guardarlo ancora a lungo in faccia.
 
Voleva solamente colpire con forza la sua bambolina vudù, perchè se no sarebbe finito per tirare uno schiaffo alla faccia sorridente di Ravi.
 
Eppure quest'ultimo lo afferrò per il polso prima che lui potesse fare la sua fuga.
 
"Non andartene." - lo supplicò quasi - "Ascoltami, per favore."
 
N mandò giù nuova saliva, indeciso se seguire ciò che Ravi gli aveva detto di fare o se semplicemente andarsene.
 
Proprio ora che stava cercando di ricostruirsi il suo equilibrio che si era distrutto doveva comparire quel ragazzo?
 
Era proprio vero che non ci si può aspettare nulla dalla vita.
 
Facendo il maturo e assumendo un espressione del tutto, o quasi, disinteressata, Hakyeon si mese a sedere nel posto vuoto di fronte a Ravi.
 
"Ti ascolto."
 
Ravi gli sorrise nuovamente, cercando poi di afferrare la mano che l'altro ragazzo aveva appoggiato sul tavolo.
Ma N fu più veloce a ritirarla.
 
Ravi, per un attimo, sembrò essere rimasto deluso da quella sua reazione.
 
Come può fare certi gesti? Come può farli dopo tutto quello che è successo? Che mi sia semplicemente sognato tutto?
 
Hakyeon cominciò a domandarsi le cose più strambe, non potendo fare nient'altro.
 
"Mi dispiace."
La voce di Ravi arrivò dritta e chiara alle orecchie dell'altro ragazzo, che però assunse un espressione confusa.
 
"Per cosa?" - gli venne spontaneo dire, anche se in parte era certo di aver capito a cosa si stesse riferendo.
 
"Per tutto. Non avrei voluto comportarmi in quel modo."
 
"Però l'hai fatto." - venne spontaneo da dire a Hakyeon, che per un attimo pensò di aver solo pensato di pronunciare quella frase.
 
Ravi fece un sorriso smorzato - "Lo so, e me ne vergogno."
 
N cominciò a torturarsi il labbro inferiore, sentendosi improvvisamente in colpa per ciò che aveva detto.
Hakyeon non puoi fare così!, si rimproverò però subito, Smettila di farti condizionare da lui!
 
Ma era possibile?
 
"In quel momento sono stato obbligato a lasciarti ... pensavo fosse la cosa migliore da fare."
 
N si chiedeva come mai le parole di Ravi fossero così vaghe.
Come mai stava spiegando il motivo della loro rottura in un modo così superficiale?
Senza arrivare a dirgli quale fosse stato davvero la causa della fine della loro storia.
 
"Ma ora ho finalmente capito di aver solo sbagliato. Ho capito di aver fatto la scelta sbagliata."
 
Hakyeon sgranò appena gli occhi, cercando poi di riportarli alla loro grandezza originale.
Ma gli era totalmente impossibile bloccare i battiti del suo cuore che si facevano sempre più veloci.
Il suo cuore che già aveva capito dove voleva arrivare Ravi ...
 
"Non avrei dovuto lasciarti. Ti amo ancora, Cha Hakyeon."
 
Il respiro di N sembrò bloccarsi mentre il suo cuore ora andava troppo velocemente per cercare anche solo di contarne o distinguerne i singoli battiti.
 
No, Hakyeon non sarebbe mai riuscito a rimanere indifferente a Ravi.
 
Quest'ultimo cercò nuovamente di stringere forte la mano dell'altro giovane, che però ancora una volta non glielo permise.
 
Il più piccolo tra i due tornò a sorridergli debolmente.
 
"Se non puoi essere abbracciato, calpestami e rimani in piedi.
Così che nessuno possa maltrattarti."

 
N rimase confuso da quelle improvvise e strane parole.
 
"Tu sei stato il primo a maltrattarmi." - riuscì a ribattere.
 
"Lo so .." - ammise Ravi - "E me ne vergogno. Ma ti prego, non lasciarmi. Ti porterò qualsiasi cosa tu voglia."
 
Perchè si comportava così?
Perchè, dopo averlo lasciato con tanta felicità, ora Ravi sembrava quasi stesse supplicando Hakyeon di ritornare insieme?
 
N non lo sapeva.
Sapeva però che non sarebbe dovuto tornare a stare insieme al giovane dopo ciò che era successo.
Sapeva che non era giusto.
Ravi lo aveva lasciato e poi si era presentato in dolce compagnia di una ragazza sconosciuta, di cui non aveva fatto il minimo accenno, quasi non fosse qualcuno di importante.
Ravi lo aveva lasciato e nemmeno un mese dopo era già a lì, pronto a ricominciare quella loro relazione.
 
N sapeva che tutto ciò era troppo strano, ma non c'era mai stato nulla di particolarmente normale nella sua giovane vita e nella relazione tra i due.
A cominciare dal loro primo incontro.
 
Hakyeon si dondolò per un po' sulla sedia, come alla ricerca di una risposta.
O perlomeno di un aiuto da parte di qualcuno. Qualcuno che potesse dirgli cosa fare.
 
Ma ecco che qualcosa scivolò giù dalla sua tasca dei pantaloni, cadendo ai suoi piedi.
N lo raccolse, mentre Ravi aveva ripreso ad osservare il menù di quel bar, come comprendendo che il suo hyung avesse bisogno di tempo per riflettere.
 
Hakyeon ora teneva in mano quella bambolina vudù.
Perchè stava ancora pensando ad una risposta da dare a Ravi quando era scontato cosa avrebbe dovuto dire?
 
N aveva cucito quella bambolina proprio per far si che il giovane si pentisse di ciò che aveva fatto e tornasse al suo fianco.
E ora che aveva funzionato, perchè era ancora lì a tentennare?
 
Strinse la bambolina tra le sua mani - "Ok."
 
Ravi alzò immediatamente lo sguardo su di lui, come se fosse appena stato svegliato da uno stato di dormiveglia.
 
"C-Come??"
 
"Ok." - gli ripeté - "Torniamo di nuovo insieme."
 
Il volto di Ravi si fece improvvisamente più rilassato e felice, mentre non riusciva a trattenere il sorriso.
Il ragazzo si alzò dal suo posto, venendo poi ai piedi di N e abbracciandolo senza aspettare nessun permesso da parte del più grande.
 
Hakyeon alzò anche lui gli angoli della sua bocca, per poi mettersi in piedi e ricambiare il gesto del più piccolo.
 
N non aveva capito come mai si fossero lasciati e nemmeno chi fosse stata quella giovane dai capelli biondi.
 
Ma, ehi, ora Ravi era di nuovo lì ad abbracciarlo, che importanza aveva tutto il resto?
 
Fregandosene di tutto e di tutti, Hakyeon si strinse ancora di più tra le braccia del ragazzo che più aveva amato e lo aveva fatto impazzire.
Ragazzo che però ora era tornato indietro e gli aveva di nuovo confermato il suo amore nei suoi confronti.
 
N si sentiva fortunato ad aver trovato una persona così speciale tutta per lui.
 
Ravi sciolse l'abbraccio cercando di stringere le mani del giovane, ma non riuscendoci dal momento che il maggiore ancora teneva una mano serrata a pugno, nascondendo così la piccola bambolina vudù.
 
"Che cosa tieni nascosto?" - gli chiesi, sorridente e raggiante.
 
"Oh.. Nulla nulla! ˜" - lo rassicurò.
Per nessun motivo gli avrebbe mai mostrato quella bambolina a sua immagine e somiglianza.
 
Chissà che cosa avrebbe potuto pensare se l'avesse vista.
Probabilmente che si era fidanzato con un mezzo matto.
 
Troppo immerso da ciò, N non ebbe il tempo di rendesi conto che Ravi aveva iniziato a fargli il solletico, tentando così di scoprire cosa teneva nascosto la sua mano chiusa a pugno.
 
E ben presto, riuscì a capirlo.
 
"Ah-Ah!" - cantò trionfante Ravi, tenendo in alto la bambolina vudù - "Ce l'ho fatta a prenderti...." - il giovane smise però di vantarsi, quando finalmente i suoi occhi poterono scrutare l'oggetto tanto custodito da N.
 
"Dammelo indietro!" - finse di essere infastidito il maggiore tra i due.
 
Eppure la sua giocosità finì molto presto.
Davvero troppo presto.
 
Gli occhi di Ravi erano sgranati mentre teneva in mano quella bambolina vudù.
 
Che cosa stava pensando?
Che non sapesse cosa fosse?
E se invece fosse stato a conoscenza di quella strana "magia nera"?
Stava per caso per deridere Hakyeon per quello che aveva fatto?
 
Eppure la voce di Ravi sembrò quasi strozzata quando riaprì bocca.
 
"Che cos'è?"
 
"N-Nulla ti ho detto."
 
"Non è vero."
 
Perchè la sua voce sembrava così seria?
Stava davvero prendendo seriamente quella questione?
 
"Perchè l'hai fatto?"
 
N deglutì - "Ravi-ah, non è nulla ... Era solo una scherzo.." - cercò di convincerlo, sorridendo timidamente.
Tentò poi di accarezzargli una guancia con il dorso della sua mano, ma invano.
 
"NON TOCCARMI!"
 
Hakyeon strabuzzò gli occhi, visibilmente sconvolto da quell'improvviso attacco di Ravi.
 
"R-Ravi-ah, che ti succede?" - gli chiese delicatamente, tentando nuovamente di toccarlo.
 
Ma come risposta ottenne l'ennesimo rifiuto dalla parte del giovane.
 
"TI HO DETTO DI STARMI LONTANO!"
 
N lo guardò dritto negli occhi, non riuscendo più a comprendere ciò che gli stava capitando.
Perchè pareva essersi spaventato da quella bambolina vudù?
Perchè era passato dal sorridere a fare l'isterico?
Nemmeno un lunatico era così bipolare.
 
"Ravi-ah, ma sei impazzito?!"
 
Quest'ultimo finì per lanciargli la bambolina ai suoi piedi, prima di andarsene via da quel bar, sotto gli occhi confusi ed increduli di tutto il locale.
 
"NON VOGLIO MAI PIU' VEDERTI! IO MI FIDAVO DI TE!"
 
 
Era tardo pomeriggio di un venerdì qualsiasi di fine autunno e ancora una volta N era stato lasciato dall'amore della sua vita.
Ma nemmeno questa volta sapeva perchè.

 
▬ ▬
 
 
Impegnato a pulire una macchia sul pavimento che proprio non voleva andarsene, Cha Hakyeon era ancora in quel bar mentre il cielo si faceva sempre più scuro.
Le luci nelle strade si accendevano uno ad uno, illuminando i passanti che stavano mano a mano tornando al caldo della loro casa.
 
Ma N non era particolarmente ansioso di rincasare.
 
Abitava nel piccolo appartamento sopra il locale dove lavorava.
E abitava da solo, come da lì ad un paio di anni faceva.
 
Hakyeon non odiava starsene da solo, ma da un po' di tempo si.
 
Quando era solo, mille pensieri cominciavano ad occupare la sua mente.
Ed erano problemi tutti troppo complicati, che il ragazzo pensava non sarebbe mai riuscito a risolvere anche se ci avesse messo tutto sé stesso.
 
Ultimamente, la vita del giovane Cha Hakyeon aveva preso una strana via.
Non sapeva perchè, ma le sue giornate sembrano far parte più di un drama che delle vita umana di tutti i giorni.
 
E dopo tutto ciò che era successo, N si chiedeva chi accidenti fosse il regista di quel film.
 
Doveva sicuramente aver bevuto, a parer del ragazzo, prima di mettere su una simile commedia.
Era troppo lunatico e bipolare.
Ed il giovane si stava riferendo ad una persona in particolare.
 
Non riusciva più a comprende il comportamento di Ravi e in quel momento si stava pure chiedendo se mai lo aveva realmente capito.
 
Non capiva quei suoi improvvisi cambi d'umore.
Né quei continui prendi e molla.
 
Quest'ultima volta, Cha Hakyeon non aveva potuto nemmeno gustarsi la gioia di essere ritornato insieme al ragazzo, che subito quest'ultimo lo aveva di nuovo lasciato da solo, solo in balia dei suoi dubbi che non facevano altro che aumentare di giorno in giorno.
 
 
Forse non era tanto il regista ad essere ubriacato, ma perlopiù qualcun altro.
O magari il registra era lo stesso protagonista di questo strano film, che più che di film sapeva di telenovela.
 
Forse nella mente di Hakyeon sarebbe dovuto scattare un campanello di allarme nell'istante stesso in cui aveva visto Ravi dormire in quel parco innevato.
Un campanello di allarme che suonava come "Scappa, imbecille! Pazzo in agguato!".
 
Forse.
Eppure a Cha Hakyeon non gli era mai piaciuto seguire le giuste direzioni.
 
Se no non si sarebbe ritrovato in quella notte d'inverno a pulire in quel locale, lontano dalla sua casa e dalla sua famiglia.
Se non sarebbe stato lasciato per la seconda volta, dallo stesso ragazzo, appena 3 giorni prima.
 
Il giovane fece per riprendere quelle pulizie che aveva abbandonato, ma un rumore improvviso lo fece scattare in aria.
 
Aveva sentito tre battiti forti provenire dall'ingresso, come se qualcuno stesse bussando.
Hakyeon era certo di aver messo in bella vista il cartello su cui scritto "CHIUSO", ma a quanto pare qualcuno non lo aveva notato.
 
Quando nuovi battiti si fecero sentire, il ragazzo si avvio, con una scopa sporca in mano e ancora il grembiule da cameriere addosso, verso l'entrata.
 
Davanti alla porta di vetro stava un'alta persona incappucciata, che non permetteva ad N di vederne il viso.
 
Lo sconosciuto tentò nuovamente di bussare, ma Hakyeon gli si parò davanti, separati solo da quella lastra di vetro pulita che faceva da porta.
 
"Siamo già chiusi." - gli mimò con le labbra, indicando il cartello "CHIUSO".
Vedendo che quella persona non recepiva il messaggio, aggiunse, gesticolando - "Torni domani."
 
Ma anche questa volta lo sconosciuto continuò a rimanersene ben piantato davanti all'ingresso del locale.
 
N soffiò, facendo per poco appannare il vetro con il suo caldo alito - "Mi scusi .." - ricominciò a mimare con la bocca - "Ma non--"
 
Il ragazzo non riuscì a concludere quel suo boccheggiare e gesticolare che lo sconosciuto alzo il volto verso di lui, mostrando così la sua identità.
 
La scopa, che aveva tenuto stretta in mano fino a quel momento, cadde rumorosamente a terra.
 
Era uno scherzo?
Perchè Cha Hakyeon ormai era arrivato al punto di credere che tutto quello non fosse davvero vero.
 
E continuò a crederlo anche dopo che Ravi gli sorrise.
 
Cosa voleva da lui?
Nemmeno tre giorni prima lo aveva lasciato e ora era di nuovo lì?
Lì per far cosa per di più?
Lasciarlo per la terza volta?
 
N roteò gli occhi al cielo.
Non sapeva cosa voleva da lui questa volta ... ma era certo che non lo avrebbe voluto scoprire.
 
Riprendendo in mano la scopa che aveva lasciato cadere, Hakyeon fece per andarsene, lasciando così Ravi fuori al freddo.
Ma ecco che velocemente quest'ultimo tornò a bussare forte su quella porta, quasi fosse urgente.
 
Il maggiore tra i due cercò di ignorarlo, tornando alle sue faccende, ma il ragazzo continuava a sbattere violentemente il suo pugno su quella porta.
 
N ci pensò due volte prima di farlo entrare in quel bar desolato.
Ma alla fine decise di aprirgli la porta, prima che Ravi con la sua forza ed i suoi muscoli potesse spaccare quel vetro in mille pezzi.
 
Forse era meglio ascoltare ciò che voleva dirgli il giovane pur che ripagare quella costosa porta del bar.
Forse.
 
Hakyeon prese le chiavi del locale dalla tasca dei suoi blu jeans, facendo così in modo che il ragazzo potesse entrare.
 
Eppure, quest'ultimo non si mosse, anche se continuava a sorridere.
Quasi forzatamente.
Quasi non stesse tirando gli angoli della sua bocca all'insù per sua volontà.
 
N lo guardò di traverso.
 
"Non entri? Prima avevi tanta voglia di entrare!" - gli commentò saccente e fingendosi nuovamente indifferente alla sua presenza.
 
Già una volta era caduto nella sua trappola.
Non voleva ricascarci facendosi trasportare dall'amore che aveva provato e ancora provava per lui.
 
Hakyeon si sarebbe aspettato qualsiasi tipo di frase.
Anche un "Ti amo ancora", dopo tutto quello che era successo, sarebbe sembrato appropriato alla situazione.
Dopotutto, si trovava in un drama no?
 
Eppure il giovane sembrava aver sbagliato ...
 
"Non farmi entrare."
 
La voce di Ravi uscì dai suoi denti digrignati, quasi facesse fatica a parlare.
 
Ma pronunciò parole troppo strane e in contrasto con il suo sorriso così finto che Hakyeon si ritrovò a chiedergli - "Come..?"
 
"Richiudi la porta." - gli disse però Ravi, con ancora il volto sorridente.
 
Il maggiore non capiva, continuava a non capire.
 
L'altro ragazzo si ritrovò a far passo verso di lui, quasi che per tutto quel tempo non aveva fatto altro che trattenersi dal non entrare.
 
E allora perchè aveva bussato se la sua intenzione non era mai stata quella di entrare?
Come mai continuava a sorridere nonostante le parole che stesse dicendo non fossero affatto felici o tranquille?
 
Ravi gli si avvicinò facendo scorrere l'indice sul volto di N, fino ad arrivare con la mano sul suo volto scoperto.
 
Il maggiore rabbrividì, rimanendo paralizzato da quel gesto improvviso.
 
Quando erano stati fidanzati, spesso il minore si era ritrovato ad accarezzare i lineamenti del volto di Hakyeon.
Ma perchè quella volta sembrava diverso?
 
Aldilà del fatto che ormai non stessero più insieme, quel gesto non pareva per nulla spontaneo.
Perchè sembrava forzato e privo di emozioni?
 
Ravi gli sorrise nuovamente, fissandolo dritto negli occhi.
 
"Vattene."
 
N sgranò gli occhi.
 
Aveva sentito bene?
 
Non sapeva perchè, ma in quel momento anche la sua mente gli diceva di andarsene.
Di correre via lì prima che fosse troppo tardi.
 
Ma troppo tardi per cosa?
 
N non sapeva cosa stesse succedendo.
Non capiva perchè Ravi fosse venuto lì, né perchè gli stesse sorridendo mentre gli intimava di fuggire da lui.
 
Hakyeon sarebbe dovuto scappare, scappare anche se non sapeva perchè.
 
Ma Ravi gli fece alzare il mento con un suo indice, in modo che si potessero guardare dritti negli occhi.
Il giovane fece avvicinare il suo volto a quello del maggiore, facendo così perdere completamente l'autocontrollo rimasto a N.
 
Come poteva, Cha Hakyeon, andarsene via quando poteva sentire il respiro caldo di Ravi sul suo viso?
 
Il minore circondò il volto di N con entrambe le sue mani, mentre l'altro ragazzo fece cadere la scopa a terra.
Quest'ultima non ebbe nemmeno il tempo di cadere su quel pavimento pulito che i palmi di Ravi erano già scesi più in basso. Sul collo di Hakyeon.
 
La notte scura era piombata su quella città, mentre la luce in quella stanza tremolava appena.
 
Era notte e Ravi stava stringendo forte il collo del ragazzo che aveva dichiarato di amare più di qualsiasi altra persona.
 
Hakyeon cominciò a tossicchiare mentre reputava quella situazione paranormale.
O perlomeno ci provava.
 
Chi ha tempo di riflettere o pensare quando si sta venendo strozzati dalla persona che occupa il proprio cuore?
 
Gli occhi di N erano troppo strabuzzati ed era certo che fra un po' gli sarebbero esplosi i bulbi oculari.
 
Cosa stava succedendo?
Ravi lo stava davvero facendo?
 
Il maggiore non capiva.
Ora come ora capiva sempre meno.
Il comportamento dell'altro giovane era troppo ambiguo per essere anche solo minimamente compreso.
 
Come sarebbe finita quella giornata?
Sarebbe davvero finito strozzato in quel misero bar?
Ravi era davvero venuto lì per fargli ciò?
 
"R-Rav ... R-R-Ravi....." - N tentò di balbettare il nome del ragazzo, che intanto continuava a stringere il collo del ragazzo, quasi come nulla fosse.
 
Eppure il volto del giovane non sembrava altrettanto preso dalla situazione come invece lo erano le sue mani.
Quasi quel gesto non fossero opera sua ma gli fosse stata imposta.
 
Il viso di Ravi era rivolto verso il basso, a guardare la punta delle sue scarpe di tela bagnate, quasi non volesse vedere ciò che stava facendo.
 
"R-Ravi .... p-perchè... ??" - tentò di chiedergli, consapevole che non avrebbe ricevuto una vera e propria risposta.
 
Il minore continuò a stringere il collo dell'altro ragazzo, con forza, ma con le mani sudate.
Quasi stesse sudando freddo.
Quasi fosse lui il primo ad avere paura.
 
Eppure, non sarebbe dovuto esserlo N?
 
Hakyeon cercò di far spostare le mani di Ravi dal suo collo, in modo da poter tornare a respirare regolarmente.
Ma fu tutto inutile.
 
Non sapeva che tipo di intenzioni avesse Ravi.
E non le capì nemmeno quando quest'ultimo aprì bocca.
 
"Fermami." - gli sussurrò a denti stretti, senza nemmeno fissarlo negli occhi, in quella che ad N sembrò una supplica.
 
Fermarlo? Non sarebbe stato lui a doversi fermare?
Dopotutto, era Ravi quello a tenere le mani ancorate sul collo di N.
 
"Per favore." - continuò a supplicarlo, quasi con la voce strozzata.
 
Perchè sembrava essere lui la vittima di quella situazione e non invece il contrario, come sarebbe stato giusto?
 
N tornò a cercare di togliere la mani di Ravi dal suo collo e per un po' sembrò funzionare.
Ma ecco che la presa del minore tornò nuovamente forte e presente.
 
Hakyeon respirò a pieni polmoni, per quel che riusciva, tornando poi a cercare di far mollare la presa a Ravi, che dal canto suo sembrava stesse provando a fare lo stesso.
Quasi stesse lottando contro sé stesso.
Quasi stesse lottando contro le sue azioni.
 
N non sapeva perchè Ravi era venuto da lui quella sera, nemmeno sapeva perchè lo stesse strozzando senza la sua volontà.
Sapeva solo che, se non riusciva a fargli togliere le mani dal suo collo, non lo avrebbe mai saputo.
 
Hakyeon cominciò a spintonare il corpo di Ravi, cercando di farlo cadere a terra.
Ma era di un po' più basso di lui, il che rendeva ancora più difficile fargli perdere l'equilibrio.
 
La presa del giovane ricominciò a farsi sentir forte sulla pelle nuda del suo collo.
N emise l'ennesimo sospiro strozzato.
 
Non poteva continuare così ancora a lungo.
 
Strinse i pugni lungo i fianchi, per poi spingere il corpo di Ravi con tutte le sue forze.
 
Quest'ultimo, preso alla sprovvista, cominciò a tentennare.
 
"R-Ravi-ah." - tornò a pronunciare il nome del giovane, che questa volta perse definitivamente l'equilibrio.
 
N osservò come il corpo del ragazzo cadeva a terra, ma non riuscì a rilassarsi finché non vide anche Ravi prendere un respiro di sollievo.
 
A quel punto, anche Hakyeon fu in grado di rilassarsi, per quel che poteva.
Cadde a sedere sul quel parquet scuro, prima di prendere un paio di respiri a pieni polmoni.
 
Era sempre stata così buona l'aria?
 
Era notte e i due ragazzi stavano respirando in quel bar di periferia.
La pioggia fuori batteva forte e l'illuminazione non avrebbe tenuto ancora a lungo con quel forte temporale invernale.
 
Hakyeon osservò il corpo di Ravi che, ad occhi chiusi, continuava a prendere grandi boccate d'aria.
Si passò una mano sul collo che doleva, ma a quello avrebbe pensato più tardi.
 
La sua mente era un turbinio di domande che non avrebbe fatto e di dubbi irrisolti.
Non comprendeva un emerito nulla di quella situazione.
Il ragazzo che più aveva pensato di conoscere era diventato uno sconosciuto.
 
Ravi si alzò di scatto a sedere, prendendo un grande respiro e aprendo gli occhi grandi, quasi si fosse appena risvegliato da uno strano, stranissimo, stato di trance.
N scattò in piedi, preoccupato che la situazione di poco prima si sarebbe potuta ripetere.
Ma Ravi non aveva più la stessa aura di poco prima.
 
Si alzò anche lui in posizione retta, guardando il viso dell'altro ragazzo con un espressione pietosa, quasi avesse appena commesso il peggiore dei peccati.
Il che si avvicinava anche molto alla realtà.
 
Cercò di fare un passo verso Hakyeon ma, vedendo quest'ultimo indietreggiare, non poté far altro che rimanere dov'era.
Si limitò ad allungare un braccio, riuscendo così a sfiorare il volto del ragazzo, che con sua sorpresa non si ritrasse.
 
"Hakyeon ..." - lo chiamò, facendo si che i loro occhi si potessero incontrare - "Hakyeon hyung."
 
N alzò lo sguardo su di lui, appena in tempo per scorgere il viso di Ravi che si era fatto improvvisamente più vicino.
 
"Scusami... per quanto tu possa." - gli sussurrò semplicemente ad un palmo dal viso, prima di allontanarsi nuovamente da lui.
 
Hakyeon lo guardò mentre se ne usciva dal bar, senza aggiungere nient'altro.
Aprì la porta del locale ma, prima di immergersi sotto la pioggia battente, riaprì bocca.
 
"Non dobbiamo più vederci. Mai più."
 
La porta cigolò mentre si richiudeva dopo che Ravi uscì.
E N si ritrovò da solo in quel bar, mentre il temporale si faceva sempre più forte ed i lampi illuminavano il cielo scuro.
Da solo, con i suoi pensieri.
 
"In che guai mi sono cacciato?" - si chiese Hakyeon, rendendosi conto, solo in quel momento, che forse quella situazione non era molto normale. Nemmeno per un drama.
 
Ravi, intanto, si era fermato sotto quel forte temporale.
Aveva alzato le mani al cielo e aveva cercato di pulire via da esse quello che aveva appena fatto.
Gli occhi gli pizzicavano, ma non aveva alcuna intenzione di piangere ulteriormente.
Ora aveva capito che c'era una via di fuga a tutto quello. Aveva capito come poter sfuggire da tutto quello.
Aveva capito come smettere di vivere in quell'incubo.
 
Ma nonostante ciò, non aveva alcuna intenzione di far soffrire ulteriormente una persona che non c'entrava nulla in quella situazione.
 

"Se non posso averti, almeno vivrò per te.
Se è per te, sono pronto a ferirmi il più che posso."


 
▬✖▬
 
 
Note dell'autrice
Eccomi qui di ritorno con la seconda parte ˜ Innanzitutto, grazie a chi ha aggiunto la storia alle preferite/seguire/ricordate e a chi ha recensito *v* Quale gioia! Mi avete fatta felicissima ; u ;
E grazie anche per aver letto questa seconda parte ... di cui continuo a non essere sicura. Nonostante l'abbia scritta e riscritta (?) continua a non avere il senso.. Il che era anche il mio obiettivo./? Mi piacerebbe che tutto si chiarissime nell'ultima parte, ma forse ho lasciato il tutto troppo vago ; ; Ohibò, ormai ho pubblicato, quindi spero solamente che apprezzerete ; ;
Non ero molto certa se aggiornare già o no, anche perchè la terza parte devo ancora finirla e proprio oggi ho cominciato lo stage alla scuola dell'infanzia che mi terrà impegnata per due settimane .. However, questo cosiddetto secondo capitolo stava facendo la muffa quindi eccolo qui (?)
Nulla da aggiungere, solo che mi farebbe MOLTO piacere se recensiste ; v ;
Tutto qui ˜
Grazie di tutto! Siete stupendi ; //3// ;
 
Love you,
Maggie 

Ps.
Mi da incredibilmente fastidio che sia scritto tutto in corsivo .. ma non so che cosa abbia combianto EFP con lo scorso capitolo ; ; Non l'avevo assolutamente scritto tutto in corsivo ;;;;; Ora mi devo adeguare e scrivere nello stesso modo anche il resto delle parti ; w ; Sorrrry.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > VIXX / Vai alla pagina dell'autore: MaggieMary