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Autore: Anna Tentori    11/02/2014    1 recensioni
Sono stata estratta alla mietitura.
E' giunto il momento dell'intervista.
L'angoscia mi assale.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caesar Flickerman
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Anche io sono un Tributo









Tum. Tum. Tum.

Sento il mio cuore battere, nel petto.

 Tum, tum, tum...

...forte.
L'unica volta che l'ho sentito così straordinariamente bene è stato il giorno della mietitura...

tum, tum, tum...

...poi più niente.

Quando hanno estratto il mio nome si è fermato, non l'ho più sentito .
Adesso rieccolo, lì nel mio petto, che cerca di uscire e non mi lascia pace.
Tra pochi minuti toccherà a me, dovrò salire su quel palco davanti a migliaia di persone nello studio, nelle piazze, nelle loro case.
Migliaia di occhi puntati su di me!
No, non ce la posso fare!
Ho paura, le mani mi sudano, sento le gambe di piombo

-Come farò a salire quei pochi gradini?-

Lo stomaco è tutto attorcigliato, ho la nausea.
Sono sempre stata una ragazza timida, che si fa suggestionare, che ha paura di parlare davanti a un vasto pubblico, di esibirsi...
Sento in lontananza le risate del pubblico e le voci di Alice e Caesar che parlano animatamente, scherzano, fanno battute...

-Io come farò? Cosa dirò? Cosa mi chiederà Caesar?-

Ovviamente mi sono allenata molto con Sabrina ma ora capisco che non è servito a niente, non ci si può preparare su queste cose perché si costruiscono al momento, sono dialoghi aperti, nei quali può capitare ogni cosa.

"Hahah grazie a Alice! Splendida, splendida!....e ora, sempre dal distretto 3....Annaaaa Tentorii!!"

-Tocca a me, tocca a me! Su Anna ripigliati, sali sul palco, ce la puoi fare, lo so!-

Avanzo barcollando, salgo i gradini e una luce abbagliante mi investe.

Per pochi secondi vedo solo la luce, poi, piano piano davanti a me iniziano a delinearsi il palco e le sagome delle tantissime persone in studio.
Un tonfo al cuore...sono centinaia...
Davanti a me, sorridente come al solito, c'è Caesar che mi tende la mano e mi fa accomodare sulla soffice poltrona.

Mi piace Caesar, mi è sempre piaciuto: sorridente, simpatico, buono (?).

"Bene, Bene, Bene Anna...come ti senti?"
Faccio un lungo sospiro e poi parlo, con voce un po' tremante

" Non molto bene direi, sono molto nervosa mio caro Caesar!"

-Bene Anna, continua così-

Il pubblico sorride e qualcuno ride.

"Hahhaah ci credo Anna, chi non sarebbe nervoso....be io No ovviamente!...hahaha"

"Hahah non vale Caesar, tu sei abituato e non puoi sapere cosa sto privando!"

"No forse no! Spiegami allora! Chi vuole sentire Anna che esprime le sue sensazioni!?"

Il pubblico applaudisce, urla "Si,si", ride...

Mi prendo una pausa di riflessione e inizio a parlare tranquillamente, amichevolmente...non mi sembra la mia voce.
"Allora per iniziare non mi sento a mio agio in questo vestito! È troppo esagerato per il mio stile
( Caesar e il pubblico ridono con gusto).
Hahah non ridete! Guardatelo: gonna lungo, spalle e schiena scoperte, pieno di ghirigori e decorazioni! No no non è proprio il mio genere!"
 Caesar ribatte.
"Ma sei fantastica con questo abito! Non è vero?"
Il pubblico esulta!
Non riesco a fare a meno di sorridere.
"Continua Anna, continua!"
"Allora, le gambe mi sembrano di piombo, sono pesantissime, non sapete che fatica a salire quei gradini!(tutti ridono!), non parliamo dello stomaco! È un groviglio! Peggio della lana disfatta!"

"Hahahahhaahah (ride assieme al pubblico) fantastica, fantastica Anna hahah...ma adesso parliamo di cose serie, la tua famiglia.
So che è molto numerosa, raccontaci un po' di loro"
Il sorriso abbandona le mie labbra.
La mia famiglia...la certezza che per il 99% non la rivedrò mai più. Gli occhi si inondano di lacrime ma le ricacciò dentro e inizio a parlare...
"Mio padre lavora tutti i giorni per mantenerci, ma riceve pochi soldi. Mia madre, passa tutto il giorno a curare i miei fratelli, a cucinare, a lavare. Ho un fratello e tre sorelle.
Ci litigo spesso, soprattutto con le più piccole, ma passiamo comunque bei momenti insieme, la sera ci riuniamo attorno al tavolo e ricordiamo tutto quello che abbiamo passato insieme...sono delle serate bellissime..."
Non riesco più ad andare avanti...un nodo in gola me lo impedisce...
Cesar mi guarda e poi guarda il pubblico

" Bellissima famiglia, bellissima...e pensare che forse non li rivedrai più (tira fuori il fazzoletto e si tampona gli occhi, in studio c'é un silenzio di tomba)...e c'è un ragazzo ad aspettarti nel tuo distretto?"
Un ragazzo.
Si c'è.
Lo conosco da molto tempo, siamo stati sempre buoni amici.
Poi poco a poco quell'amicizia si è tramutata in amore.
I suoi occhi, il suo sorriso...mi sciolgo al solo pensiero. Poi altro dolore mi assale...

-non lo rivedrò più..-

"Si...c'è un ragazzo..."
"E lui ovviamente ti starà aspettando"
"Si..." dico in un sussurro.
"E allora torna da lui, vinci questo Hunger Games per lui e la tua famiglia! Siamo con te Anna!"

Il pubblico urla, esulta, batte le mani! Sorrido in segno di ringraziamento ( se così posso dire)
"Hahahah vedo che il pubblico non ti vuole lasciar andare Anna!"
"Hah a quanto pare no" dico con un grande sorriso. Caesar continua..
"Allora resta ancora un po' con noi! ( Applausi, grida di assenso)...dimmi come ti trovi con gli altri Tributo?"
Ragiono un attimo.
"Be, non ho cercato di fare molta amicizia visto quello che ci attende nell'arena...però ho trovato tre tributi che mi piacciono particolarmente: Giulia dal Distretto 2, Irene dal Distretto 5 e Lorenzo dal Distretto 6.
Ci ho parlato qualche volta e mi sembrano ingamba e molto svegli, non mi dispiacciono come alleati. Ovviamente questa storia degli alleati mi spaventa un po'.
Se rimaniamo solo noi non avrò mai il coraggio di colpirli per prima, ma qualcuno dovrà pur farlo!"
"Eeeh già! Brutta faccenda! Ahimè il tempo è scaduto! Salutiamo Anna, tributo del Distretto 3 ! Che la fortuna possa essere sempre a tuo favore ( il pubblico recita la frase assieme a Caesar)"

Mi alzo tra applausi, grida e risate...mi avvio verso l'uscita...scendo gli scalini e trovo subito Sabrina che mi abbraccia e mi fa i complimenti.
È andata, ce l'ho fatta!
Ma adesso davanti a me si fa più chiaro e vivido quello che mi attende.

L'arena.
Gli Hunger Games....
la Morte.
   
 
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