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Autore: TeenAngelita_92    11/02/2014    2 recensioni
Mi allontano ancora, sto tornando dagli altri e tu mi segui con lo sguardo, lo vedo. Ho oltrepassato la porta dell'entrata e tu continui a guardarmi. Ed io invano spero ancora che tu dica qualcosa, che tu faccia qualcosa, qualsiasi cosa. Mi sono fermata, voglio guardarti un ultima volta perchè presto non potrò più farlo. Hai abbassato lo sguardo coprendoti il viso con una mano, non ce la fai vero? E quando verrai a salutarmi alla fine della festa, sembreremo due estranei, vero? Faremo finta di niente, ci saluteremo sperando di rivederci e congedandoci magari con la solita frase "Mi raccomando, prenditi cura di te". Tu ti sei voltato ormai e hai preso un'altra sigaretta dalla tasca della tua giacca. Il fumo ha ricominciato ad uscire dalle tue labbra, ma stavolta io non ci sono per impedirtelo e tu non verrai a cercarmi.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Demi Lovato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio Autrice:
Bene, prima che io vi lasci leggere questo (uno dei tanti scleri) sclero della mia fantasia appunto, vorrei solo precisare alcune cose. Tipo che questo è il risultato di un' intera giornata a casa senza fare niente, quindi molto probabilmente vi avverto che lo troverete abbastanza senza senso e scritto male (ho molta autostima, ovvio).
Ma anyway, riguardo alla trama, che dire: io quei due li trovo troppo dolci (Simon and Demi). Mah, prendetemi per pazza ma a me piacciono troppo e poi mi fanno morire dal ridere. Eh, insomma girando su internet ho trovato parecchie fan fiction su loro due, in italiano solo una, ma in inglese (specialmente su Tumblr) ne ho trovate moolte e devo dire molto, molto belle e la mia tanta (forse troppa) fantasia ha acceso improvvisamente la lampadina sulla mia testa. Recentemente Demi si sta dedicando al suo tour (aw, è semplicemente fantastica quella ragazza) ha quindi lasciato il posto di giudice, ed inoltre a quanto ho letto, hanno chiuso definitivamente il programma per cui ho provato ad immaginarmi un ipotetico "addio" (con tanto di foto alla fine perchè si). Insomma, si sono pur salutati in qualche modo, forse no ma io me lo sono immaginato cosi (certo, non è minimamente paragonabile alla realtà). Bene, vi ho già annoiati abbastanza con questo spazio autrice diventato improvvisamente un poema, quindi mi levo dalle scatole eh... Niente, spero solo che vi piaccia (lo trovo difficile) e che mi facciate sapere cosa ne pensate, è molto importante per me. Buona lettura. Un bacio grande.
TeenAngelita_92

 

Say Something, i'm givin up on you. 
            Dì qualcosa, sto rinunciando a te.
 
Non avrei mai pensato di poterlo dire, ma sto rinunciando a te. Di qualcosa, fa qualcosa.
Sei qui davanti a me ora, fumando una sigaretta mentre guardi davanti a te il magnifico paesaggio di palazzi illuminati che si perdono nel buio della notte, ma io sto guardando te.
Dalle tue labbra, quel fumo grigio continua ad uscire, creando intorno a noi un odore sgradevole, quasi come se anche lui sapesse che stiamo per dirci addio. Lo odio, smettila di fumare. 
Sono le 23:00, la festa sta quasi per finire ed io non ti ho ancora detto niente, niente di tutto ciò che ho tanto bisogno di dirti. Tutti sono dentro, sul palco a festeggiare. 
L'hai organizzata tu questa festa, no? Sei stato tu a dire che volevi salutarmi nel modo che meritavo, sei stato tu a dirmi che ti sarei mancata, che ti sarebbero mancate le mie battute , le mie rumorose risate, le nostre ormai quotidiane frecciatine ogni volta che non eravamo d'accordo su qualcosa. E continuo a chiedermi, questo è davvero un addio? 
"Hey, perchè sei andato via?" ti ho chiesto, preoccupata di questo tu strano comportamento. Ti ho visto, l'ho notato, mi hai guardata per poi andartene, lasciando tutti li a divertirsi, ma tu?
"Volevo solo prendere un po' d'aria e fumare una sigaretta, tutto qui" mi hai risposto, ma non ci credo, lo so che non è per questo. Ricordi? Com'era? Come ti dicevo sempre? "Puoi ingannare il resto del mondo, ma non me". Prendi dalla tasca della giacca un'altra sigaretta, non ne sono sicura ma tu sei agitato, riesco a sentirlo.
"Dovresti smetterla di fumare cosi tanto sai" ti dico ma sembra che tu non mi dia ascolto. Accendi la tua seconda sigaretta, chissà forse terza o quarta in tutta la giornata. 
"Sto parlando con te, nonno" ti richiamo scherzosamente tirandoti quella fonte di sgradevole fumo dalle mani gettandola a terra. "Va tutto bene?" provo a chiederti.
 
I’ll be the one, if you want me to. Anywhere, I would’ve followed you.
Say something, I’m giving up on you.
Sarò la persona giusta, se mi vuoi. Ovunque, Ti avrei seguito.
Dì qualcosa, sto rinunciando a te.
 
"Ah, piccola peste" mi dici sospirando "Va tutto bene, perchè improvvisamente ti da cosi fastidio che io fumi?"
"Mi da fastidio che menti, soprattutto con me" vorrei farti capire che l'ho capito, lo vedo nei tuoi occhi, non va bene come dici, ma non riesco a capire il perchè. 
"Mento? Ho 54 anni, non sono un bambino Demetria!" Sei cosi freddo, eppure mi stupisco anche se lo sei sempre stato. Tiri fuori la scusa che hai 54 anni, ma ancora non ci credo. Mi chiami 'Demetria' anche se sai che odio essere chiamata cosi.
"Lo sai che me ne accorgo. Sei sparito improvvisamente, tutti ti stavano cercando prima e non ripetermi che volevi prendere un po' d'aria e fumare una sigaretta perchè entrambi sappiamo che non è cosi." Ho alzato un po' la voce, me ne pento. Non volevo rivolgermi cosi a te, non avrei mai voluto farlo e sembro quasi spaventata, ma io non sopporto vederti cosi, ho bisogno di sapere cosa c'è che non va. 
"Già, te ne accorgi" mi ripeti, quasi a voler evidenziare il più possibile quelle mie parole. Abbassi lo sguardo ridendo, perchè ridi? Perchè questo comportamento? Perchè con me?
"Come vanno i preparativi per il tuo nuovo tour?" mi chiedi rialzando lo sguardo, hai cambiato totalmente discorso, ma io non voglio parlare del mio tour.
"Vanno bene" ti rispondo semplicemente, quasi per farti capire che voglio parlare d'altro.
"E basta? Hai lasciato il posto di giudice nel programma per questo tour e dovresti almeno raccontarmi tutto, le canzoni, gli arrangiamenti, le tappe." quasi mi rimproveri ricordandomi il perchè io abbia lasciato il programma, o forse mi rinfacci il perchè io abbia lasciato te. 
"Sai che non è di questo che voglio parlare ora." te lo dico chiaramente, ho bisogno di parlarti ora, prima che tutto finisca. Prima che il fumo di quella tua sigaretta sparisca nel nulla, prima che quella festa finisca, prima che tutte le luci di quel palazzi si spengano.
"E di cosa vuoi parlare?" mi chiedi, il tuo tono non mi piace. Continui ad evitare il mio sguardo. 
"Questa forse è l'ultima volta che ci vediamo... Voglio dire, prima che io inizi il mio tour e che tu continua con i tuoi programmi. Sono certa che non ci sentiremo più cosi frequentemente come in questi mesi, come in tutto questo tempo che ho fatto parte di X-Factor. Prima si salutarti voglio essere sicura che tu stia bene." cerco di non dare troppa importanza al fatto che non ci rivedremo più forse per tanto tempo, cerco di farti capire che voglio essere certa che tu stia bene.
"Puoi fare il tuo tour tranquillamente, io sto bene." mi rispondi, e sei ancora cosi freddo e distaccato, cos'è che vuoi farmi pesare? Cosa stai cercando di dirmi?
 
And I am feeling so small. It was over my head
I know nothing at all.
E mi sto sentendo così piccolo. Era sopra la mia testa
Non so proprio nulla.
 
"Perchè ti interessa tanto?" mi chiedi ed io non so cosa risponderti. In realtà non lo so neanche io.
"E' una cosa che fanno tutti i migliori amici, no? Si accertano che la persona a cui vogliono bene stia bene. Cosa c'è di strano?" provo a far finta che tutto sia normale, e per due migliori amici lo è, ma non per me. Noi siamo migliori amici? Siamo amici? Colleghi? Cosa siamo? Non so neanche io come definirci, altri potrebbero definire il nostro rapporto come quello di un padre ed una figlia e per quanto io mi sforzi di crederci, non è cosi, ciò che provo per te non è ciò che una figlia prova verso il padre... ed è sbagliato, si è sbagliato e lo so. 
"Già, non c'è niente di strano" ripeti, sembra che stasera hai quasi voglia di dire il contrario di tutto ciò che dico io. "Va da loro. La festa è per te, è te che devono salutare." quasi mi ordini, ma io non voglio lasciarti qui, da solo. 
"Perchè non vieni anche tu? Dopotutto anche tu devi salutarmi, no?" ti sorrido e non lo so perchè. Sto cercando di dimenticare che è l'ultima volta che lo faccio, che è l'ultima volta che ti chiamerò 'nonno', che è l'ultima volta che tu mi sorriderai chiamandomi 'my little brat'.
"No, io..." abbassi lo sguardo e sul tuo viso c'è una smorfia di sofferenza. Per la prima volta da quando abbiamo iniziato a parlare non sai cosa dire, vorresti parlare ma ti sembra che tutti sia sbagliato. 
"Hey, vieni qui" mi avvicino a te con l'intenzione di abbracciarti, devo farlo, ne ho bisogno. Sento il tuo respiro aumentare velocemente. Ora io sono tra le tue braccia e tu sei tra le mie. Mi stringi forte e lo stesso faccio io, sembra quasi che tu abbia paura di perdermi. Posso sentire il tuo cuore battere da sotto la sottile camicia che indossi, per la prima volta non è aperta fino al petto, e sorrido al pensiero di tutte le volte che ti ho preso in giro per questo. Ti sento sospirare pesantemente, il tuo petto quasi si sgonfia, come se fino a quel momento avessi tenuto un macigno al posto del cuore, qualcosa di pesate. 
"Che c'è Simon? Che succede?" ti chiedo con voce lenta e controllata, quasi per tranquillizzarti.
"E' tutto cosi sbagliato... tutto questo è sbagliato, ciò che provo è sbagliato." mi rispondi disperato, come se volessi sfogarti, l'ho capito. Ti allontani bruscamente da me voltandoti, mi dai le spalle e questo non mi piace.
"Cosa c'è che non va? Perchè ti sei allontanato? Cosa c'è di sbagliato?" provo a chiederti, ma so che non mi risponderai, no, non lo farai. Mi avvicino poggiando una mano sulla tua spalla, voglio che tu mi guardi, che tu veda chi sono e cosa sto cercando di fare per te. Voglio guardarti negli occhi e cerco di voltarti verso di me.
 
And I will stumble and fall. I’m still learning to love
Just starting to crawl.
E io inciamperò e cadrò. Sto ancora imparando ad amare
Semplicemente iniziando a gattonare.
 
"Guardami ti prego" quasi ti imploro prendendoti il viso tra le mani. Per la prima volta le mani hanno realizzato il loro sogno, ed il solo tocco con la tua pelle le ha fatte rabbrividire. La teoria dei "migliori amici" è ancora valida? No, non credo. "Io sono qui e non me ne andrò se non sarai tu a mandarmi via. Sono qui e voglio sapere che succede." non c'è molto da dire, le mie parole sono chiare e coincise. Ti sto sorridendo, voglio che anche tu riesca a farlo, almeno per me, prima che tutto finisca. 
"Non posso provare ciò che sto provando." mi dici ma non vuoi guardarmi, o forse non ci riesci. Mi confondi, di cosa stai parlando?
"Cosa stai provando? Cos'è che ti fa pensare che questo sia sbagliato?" provo a chiederti per capire meglio, ma forse non ce ne è bisogno, ho già capito. 
"Tu..." confessi e stavolta mi guardi. Alzi lo sguardo e incroci il mio. Tutto intorno a noi non esiste più, solo il leggero strusciare delle foglie che si muovono a causa del vento, nient'altro. In lontananza si sentono ancora le voci di tutti gli altri che si stanno godendo la festa, ma a me non importa. Sto cercando di farmi venire in mente qualcosa, ma non so che dirti, non so che pensare, non so che fare. Vorrei fare tutto ma sembra niente. 
"No, no!" ti allontani di nuovo da me, quasi rimproverandoti per ciò che hai appena detto, vorrei solo farti capire che non è colpa tua, è solo ciò che provi, ciò che entrambi proviamo. 
"Tu sei e sempre sarai la mia piccola, fastidiosa ed insopportabile Demi, nient'altro." il tuo tono di voce è superiore rispetto a prima, stai cercando di gridare a te stesso che devi smetterla di pensare a me come altro che non sia 'una amica'. Stai cercando di convincere te stesso, ma io non voglio, io so che è ciò che provo anche io, perchè dovrei rinnegarlo?
"Non potrai rinnegare per sempre ciò che provi, per quanto sbagliato esso sia. Lo sai vero?" ti chiedo, voglio che tu capisca che non mi importa niente degli altri, non mi importa niente della differenza di età, non mi importa niente dei pregiudizi. Io sono molto più che la tua piccola e fastidiosa Demi, io voglio essere di più. 
 
Say something, I’m giving up on you. I’m sorry that I couldn’t get to you. Anywhere, I would’ve followed you. Say something, I’m giving up on you.
Dì qualcosa, sto rinunciando a te. Mi dispiace di non essere riuscita ad arrivare a te. Ovunque, Ti avrei seguito. Dì qualcosa, sto rinunciando a te.
 
"Devi andare, vai." mi dici, ma so che non lo vuoi, so che non vuoi che io me ne vada, stai solo cercando di proteggermi, giusto? Proprio come farebbe un padre con sua figlia, vero?
"No Simon. Ora abbiamo la possibilità di scegliere fregandocene di tutto, non puoi chiedermi di andare via." sto cercando di farti cambiare idea, non voglio perderti. Di qualcosa, qualsiasi cosa, non restare in silenzio. Sto rinunciando a te e non voglio. 
"No, questo non è scegliere. Ora abbiamo la possibilità di capire ed essere razionali. Tutto questo è sbagliato e rimarremmo amici. Io sarò lo zio Simon, quello pronto a sostenerti in qualunque caso, in ogni momento, e tu sarai Demi, la mia Demi e si, ti difenderò sempre proprio come un padre." continui a parlarmi come un padre, ma io non riesco a vederti cosi. Vorrei fare qualcosa prima che il tempo finisca ed io debba andarmene. 
"Lo so che non è ciò che pensi davvero, perchè continui a mentire?" 
"Smettila Demetria! Perchè stai cercando in tutti i modi di rendere tutto ancora più difficile di quanto già non sia?" il tuo tono di voce è altro, i tuoi occhi mi stanno guardando, ma esprimono esattamente il contrario delle tue parole ed io non so a chi credere. Continui a chiamarmi 'Demetria' pur sapendo che odio sentirlo. Sto iniziando a pensare che tu voglia allontanarti da me in tutti i sensi. 
"Dio! Perchè? Perchè sei cosi vigliacco?" ti urlo contro, non voglio farlo, ma tutte le mie emozioni stanno avendo il totale controllo su di me, non posso fermarmi. Tu resti in silenzio ed il tuo sguardo è ancora una volta rivolto verso il vuoto, non lo sopporto.
"D'accordo! Me ne andrò, giuro che lo farò ma voglio prima che tu mi dica la verità! Guardami negli occhi e dimmi che per te sono solo una amica, come una figlia. Dimmi che non hai mai provato niente per me e neanche ora che le mie mani stanno stringendo il tuo viso." continuo ed il mio tono di voce non accenna a controllarsi. Ti tengo il volto per non perdere il tuo contatto visivo, voglio che tu mi risponda ma resti in silenzio. Perchè?
"Ti prego! Rispondi! Voglio che tu mi dica questo, dimmelo e me ne andrò, non mi farò più vedere."
 
And I will swallow my pride. You’re the one that I love
And I’m saying goodbye.
E ingoierò il mio orgoglio. Tu sei la persona che io amo.
E ti sto dicendo addio.
 
"Sai che non è vero, lo sai, tu lo sai." mi sussurri chiudendo gli occhi, quasi disperato "Che vuoi che ti dica? Tu sai già tutto, tu lo sai!" e lo ammetti, ma non mi basta. Sto rinunciando a te e tu non fai niente per impedirlo, credi ancora che sia la cosa migliore da fare, ma non lo è.
"Io lo so, lo so." avvicino il tuo viso al mio e la mia fronte si appoggia quasi sfinita alla tua. "Non voglio perdere tutto questo, per quanto possa essere sbagliato, io sono felice, non voglio perdere tutto questo." ti sussurrò disperata, con la speranza che tu possa capirmi, che possa fare qualcosa e forse nel tuo profondo vorresti.
"E' sbagliato Demi, è sbagliato..." riesci silenziosamente a dirmi mentre io mi avvicino sempre di più al tuo respiro. Mi hai chiamato 'Demi', si lo hai fatto. Il Simon che conosco è tornato. 
"Non può essere sbagliato se riesce a renderci felici..." ti dico infine, voglio baciarti, ho bisogno di farlo e forse anche tu. Provo ad avvicinarmi ma tu ti scansi ed io riesco a malapena a sfiorare la tua guancia. 
"Va via... te ne prego, va via." sei ritornato quello di prima, quello razionale e giusto, quello che non si lascia trasportare dalle emozioni. Non ti sei allontanato, hai solo evitato le mie labbra e capisco che forse per te è stata una fatica grande. Stai aspettando che sia io ad allontanarmi, ma non sono sicura di poterlo fare, non più ormai. "Va... via..." mi ripeti evidenziando con la voce ogni singola lettera di quelle due parole.
"E' davvero questo che vuoi?" ti chiedo, prima di obbedire al tuo ordine. Mi arrendo e forse capisco che hai ragione.
"Ti prego, va via." mi ripeti e stavolta è l'ultima. Mi accarezzi dolcemente il viso ed io chiudo gli occhi, come per imprimere nella mente questo meraviglioso gesto di cui avrò bisogno quando tu non ci sarai. Sorriso e mi allontano senza dire niente, sto rispettando i tuoi sentimenti, le tue decisioni, sto rinunciando a te, si, ma preferisco cosi che vederti star male. 
 
Say something, I’m giving up on you. And I’m sorry that I couldn’t get to you. And anywhere, I would’ve followed you. Say something, I’m giving up on you.
Say something...
Dì qualcosa, sto rinunciando a te. Mi dispiace di non essere riuscito ad arrivare a te. Ovunque, Ti avrei seguito. Dì qualcosa, sto rinunciando a te.
Di qualcosa...
 
Mi allontano ancora, sto tornando dagli altri e tu mi segui con lo sguardo, lo vedo. Ho oltrepassato la porta dell'entrata e tu continui a guardarmi. Ed io invano spero ancora che tu dica qualcosa, che tu faccia qualcosa, qualsiasi cosa. Mi sono fermata, voglio guardarti un ultima volta perchè presto non potrò più farlo. Hai abbassato lo sguardo coprendoti il viso con una mano, non ce la fai vero? E quando verrai a salutarmi alla fine della festa, sembreremo due estranei, vero? Faremo finta di niente, ci saluteremo sperando di rivederci e congedandoci magari con la solita frase "Mi raccomando, prenditi cura di te". Tu ti sei voltato ormai e hai preso un'altra sigaretta dalla tasca della tua giacca. Il fumo ha ricominciato ad uscire dalle tue labbra, ma stavolta io non ci sono per impedirtelo e tu non verrai a cercarmi. 
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