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Autore: AlterEgo    16/06/2008    5 recensioni
Se Voldemort avesse vinto e Harry morto? Se tutti i nati babbani e i sostenitori del Prescelto fossero perseguitati? E se Draco Malfoy pensasse solo ora di redimersi? E se Hermione Granger fosse lo strumento della sua espiazione? Una Dramione ovviamente. Leggete e Recensite numerosi!
Genere: Romantico, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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…Erano Le Tenebre

…Erano Le Tenebre

 

 

 

“ E sarebbe?” Bellatrix lo stava guardando.

Tutti lo stavano guardando.

Draco rimase immobile. I suoi occhi si spostavano, dilatati e frenetici, fra i  presenti. Si fermarono su Hermione.

Lei lo guardava con annaspante attesa. Che cosa si aspettava da lui? La salvezza. Ma come avrebbe potuto dargliela senza incorrere nell’ira della sua famiglia e dei presenti, senza un abbandono totale di tutto quello che gli era stato insegnato, imposto e in cui lui aveva fermamente creduto?

Salvarla avrebbe significato compiere una atto di enorme coraggio. Ma lui non era mai stato coraggioso, non era un Grifondoro, no. Era una Serpe.

Quando parlò la sua voce sembrò ferma e melliflua come sempre.

Nulla tradì i suoi ultimi pensieri:

“Potremmo fare qualcosa di diverso. Potremmo costringerla a dirci dove si nasconde Weasley facendola assistere alla tortura degli altri prigionieri. E solo dopo che li avremo entrambi nelle nostre mani, potremo davvero divertirci”.

Sembrò oltremodo convincente, lo sapeva.

Cissy, perché non mi avevi detto che Draco si era fatto così malignamente intelligente?” Bellatrix,  negli occhi la luce di una gioia folle, aveva quasi urlato alla sorella.

“Ottimo, Draco. Portatela giù”. Draco sospirò di sollievo. Aveva funzionato.

Dolohov lanciò un incantesimo e Hermione si trovò di nuovo i polsi legati.

Mentre la spingevano verso la porta Draco incontrò il suo sguardo e si sentì morire: vi lesse uno sconcerto e un odio tali da far rabbrividire anche il più malvagio degli uomini.

Per lei, aveva lui aveva scelto un destino ben peggiore della tortura fisica. Agli occhi di lei era stato un mostro. Dravo sapeva che lei avrebbe preferito essere torturata fino a perdere la ragione, come i genitori di Paciock, piuttosto che assistere ad uno spettacolo così ripugnante e, peggio, scegliere fra Ron ad un altro dei suoi amici.

Ma Draco sapeva anche di non aver avuto altra scelta. Per ora, le aveva evitato dolori inimmaginabili. Aveva salvato quello che per lui aveva più importanza.

Per lui. Per una Serpe.

 

 

Lontano da Villa Malfoy, in un vicolo buio di Charing Cross, un ragazzo dai capelli rossi, alto e un po’ trascurato, si prese la testa fra le mani.

Che stupido, si disse per l’ennesima volta.

E ancora, Come? Come? COME aveva potuto lasciare che accadesse?

Diede un calcio ad un cassonetto dal quale un gatto uscì soffiando offeso.

Egli non diede conto. Nulla aveva più importanza da quando gliela avevano portata via. Sapeva dove l’avevano di sicura portata. Rabbrividì al pensiero di quello che le avrebbero fatto. Chiuse gli occhi e trattenne un’imprecazione.

Doveva andare, doveva andare a salvarla, anche se questo avrebbe implicato la sua morte. Perché, che senso ha salvare la propria vita quando questa non ha nessun valore?

Senza Hermione, Ron Weasley non era più nessuno.

 

 

 

Il cuore le batteva all’impazzata. Sembrava volerle venire fuori dal petto.

Quando scese le strette scale che portavano alle prigioni (un tempo un’ampia cantina, ma ora solo in quel modo le si poteva definire), ad Hermione veniva da vomitare.

Spingendola Dolohov e Avery la fecero entrare in un altro corridoio.

Quando vi mise piede, si fermò immobile come tramortita da quello che sentì, dall’orrore cui fra poco l’avrebbero sottoposta.

Era Ninfadora Tonks ad urlare. E seppure non avesse mai udito una voce che esprimesse tanto dolore e supplica allo stesso tempo, lei la riconobbe subito.

Ehy, Yaxley, tu e la tua amica, qui, avete visite”.

Dolohov la prese per un braccio e la spinse oltre la porta della cella.

Di fronte a ciò che vide, chiuse gli occhi e voltò il viso rigato di lacrime da un’altra parte, ma il Mangiamorte la prese per il mento e la obbligò a guardare.

 

E così, anche se fuori il sole ancora caldo di Settembre stava tramontando, Hermione sentì che per lei iniziava un lungo Inverno.

 

 

 

 

Ringrazio entusiasticamente:

Serena (ImAya): la ragione del titolo…la scoprirai fra non molto. Grazie mille per le tue recensioni, fammi sapere cosa pensi di questo capitolo.

Dubhe92: Wow, grazie davvero. Sono felice che ti abbia interessata. Probabilmente ti ho fatto attendere un po’ per questo capitolo, scusamiJ

LadyGaunt: che onore essere recensita da te, adoro le tue ff! Sono contenta che ti sia piaciuta. Buon Appetito.

 

Ringrazio anche

Alaide
babibabi
DamaArwen88
Dubhe92
giuly94
Leleo 91
Lexie89
Martuzza
PunkyMarty
whitewolf88

 

Per aver messo la ff fra i preferiti ed invito loro e tutti i timidoni a lasciarmi qualche commento. Anche negativo. Mi serve un po’ di entusiasmo per continuare a scrivere  e sono le recensioni a darmelo.

Un grosso bacio,

AE

  
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