You are my poison
***
PROLOGO
Alcune
volte abbiamo talmente sfiducia nel destino da non accorgerci che la nostra
vita si sta muovendo in sintonia con un’altra,completamente diversa dalla
nostra.
***
Eccola lì la sua vita.
Rappresentata dal tavolo di quella cucina ancora
in penombra.
Con un uomo e una donna che le parlavano,le
sorridevano,ma in realtà non avevano capito nulla. Nulla.
La signora Yamanaka bevve un’altra goccia del suo caffè
rigorosamente amaro. Dopo di che alzò lo sguardo al posto opposto al suo.
“Ino cara cos’è quel broncio? La scuola è finita
dovresti essere contenta!” la rimproverò amorevolmente la madre.
La sedicenne,crucciò il suo sguardo marino e
scostò seccata una ciocca bionda che le ricadeva fastidiosamente sul viso.
“Infatti sono contenta”
Quei
stronzi dei professori mi hanno fatto passare un anno da incubo.
“Non si direbbe” Inoishi Yamanaka
sorrise,scostando per qualche attimo lo sguardo dal quotidiano “a volte sei
proprio strana principessa”
Quel
nomignolo… quanto lo odio… Io non sono virtuosa… e non ho nobili pensieri…
“Ti sembro strana perché in realtà non mi conosci
affatto” asserì pungente,lasciando il suo cappuccino nella tazza e alzandosi da
tavola con ben poco garbo.
Il padre la guardò apprensivo.
“Dove vai? Esci di prima mattina? Ora che c’è la
scuola hai un sacco di tempo libero e…”
“Esco di prima mattina perché in realtà per quest’estate
mi sono trovata da fare”
Dopo quella frase esposta con tono freddo,la
bionda uscì la stanza,lasciando i suoi genitori in uno stato d’ansia.
“Caro…ma che le prende? Perché fa così? Prima era
tanto dolce…ci diceva tutto…e ora…”
“Non lo so tesoro… non so proprio che dirti ne che
fare con lei…”
I
miei genitori non capiscono il mio vuoto.
Non
sanno quanto io mi senta inutile e
incapace
Da
quel maledetto giorno…. Qualcosa dentro di me si è spezzato.
***
Eccola lì la sua vita.
Rappresentata da quell’appartamento che il suo caro e ricco padre gli aveva comprato.
Per sfizio o solo perché così pensava si sarebbe
guadagnato il suo affetto.
Che
stupido.
Con fare lento e quasi stanco,fece un’altra tirata
alla sua sigaretta.
Si sistemò meglio sul divano e accese,tra una
boccata e l’altra di fumo,la televisione.
Mentre osservava annoiato il telegiornale
mattutino che per lo più riportava notizie riguardanti la politica,la porta di
una delle tre camere da letto si aprì di scatto,per poi sbattere violentemente.
“Kami Shikamaru,come fai a fumare di prima
mattina?”
Il moro dal codino ad ananas e gli occhi scuri lanciò
un’occhiataccia al biondo che aveva parlato.
“E tu Naruto come fai a rompermi le palle così
presto?”
“Sono i misteri della vita” l’altro rise,per poi
prendere posto accanto a lui, rubandogli il telecomando di mano e cambiando
canale.
Il Nara borbottò sommessamente qualcosa come “stupido
baka”
“Piuttosto dov’è Choji?” chiese Naruto,ignorando
il suo lamentarsi sottovoce.
“Credo stia svuotando il frigorifero in cucina”
“Lo stomaco di quel ragazzo non conosce fondo…ma
quanto ti viene a costare ospitarlo qui mentre i suoi sono in vacanza?”
“E io che ne so…tanto paga Shikaku”
“Hai proprio un padre grandioso”
Shikamaru a quella frase si alzò di colpo e se ne
andò in camera,non prima di sbottare un “Stronzate”
Padre
grandioso…questa è bella…
Ma
lui che ne può sapere… Nessuno sa..nessuno…
Da
quel maledetto giorno…. Qualcosa dentro di me si è spezzato.
***
Ino
Yamanaka e Shikamaru Nara…due esistenze così diverse e così uguali… entrambi
inconsapevoli che la completezza è portata dall’unione di due metà imperfette.
***
Eccomi qui con una nuova ff ShikaIno. Lo so,ho ancora in corso
l’altra,ovvero “Incantevole scocciatura”,ma porterò entrambe avanti…lo
prometto!^^ Questo è solo un prologo per presentare parzialmente i protagonisti
e gli altri personaggi (che naturalmente aumenteranno con l’andare avanti dei
capitoli). Non ho approfondito nulla in modo che Shikamaru e Ino si riveleranno
a poco a poco… e non sapete come li farò conoscere..hi hi hi…naturalmente
questo se volete che posti il continuo..Se si non c’è da chiedere!!! Dai mosche
bianche fatevi sentireeee!!! Un bacione Ely 91
ps: per il titolo ho preso ispirazione dalla mitica “Poison”
di Alice Cooper.