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Autore: robiii    12/02/2014    1 recensioni
Sull'altura, che dava sullo stesso mare, Tony Stark stava osservando dall'esterno la sua nuova casa soddisfatto del risultato. L'aveva fatta ricostruire nello stesso punto in cui sorgeva prima che il Mandarino, accettando la sua sfida, si prendesse la briga di fargliela saltare in aria. In realtà era da un po' che stava pensando di ristrutturarla e lui gli aveva offerto il pretesto giusto, solo avrebbe preferito che non venisse letteralmente rasa al suolo.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jarvis, Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate alcune ore dal suo arrivo in casa Stark e, nonostante i numerosi tentativi di Pepper per metterla a suo agio, Roxie si sentiva fuori luogo in quella villa monumentale. Non era abituata a tutto quel lusso, fino a qualche giorno prima il massimo che poteva chiedere e avere era un letto condiviso con la madre in un bilocale alla periferia di Londra. Ora invece si ritrovava in una villa decisamente troppo grande a Malibu, si ritrovava lontano da casa.




Era nel letto, sdraiata su un fianco e fingeva di dormire quando Pepper e Tony passarono per vedere se avesse bisogno di qualcosa. In realtà prima che loro entrassero nella stanza stava fissando le pareti cercando di non pensare e per poco c'era riuscita, ma quando aveva sentito la porta aprirsi aveva subito chiuso gli occhi riaccendendo quei ricordi che tanto sperava di cancellare.

Tenne gli occhi chiusi per quella che le parve una frazione di secondo e non si era accorta che qualcuno le si era sdraiato accanto. Fece un profondo respiro prima di riaprirli ricacciando ogni ricordo doloroso in un angolo remoto della sua mente, così non avrebbero più avuto potere su di lei o comunque il loro effetto si sarebbe attenuato. Magari non subito.

Fece un altro respiro profondo e si girò sulla schiena. Non riusciva a prendere sonno, da quando aveva aperto gli occhi non faceva altro che fissare intensamente e attentamente il soffitto. Era rimasta sdraiata, immobile, con le lenzuola che le coprivano le gambe per due ore; poi, improvvisamente, si alzò di scatto. Un gesto quasi seccato.

Lentamente uscì dalla stanza e, scesa al piano inferiore, risoluta andò all'ingresso del laboratorio di Tony.

-Non è autorizzata ad accedere a quest'area della casa signorina- esclamò Jarvis impeccabile come sempre.

-Ma come Jarvis? Stavamo diventando amici!-

-Mi spiace signorina, questo è il protocollo- ribadì la voce elettronica.

Roxie sospirò, estrasse dalla tasca dei pantaloncini il suo telefonino di ultima generazione e lo collegò via wireless al sistema operativo di casa Stark.

-Dispiace anche a me- aveva iniziato a digitare delle stringhe che silentemente bypassassero il protocollo di sicurezza, ma ben presto decise di aggiornare lo stesso Jarvis aggiungendo al sistema nuove operazioni. Alla fine premette invio.

-Salve Roxie sono Jarvis 2.1, come posso aiutarla?-

Roxie sorrise, questa nuova versione di Jarvis le piaceva parecchio. -Ciao Jarvis mi faresti entrare nel laboratorio, per favore?-

-Certo signorina-

Alla risposta di Jarvis seguì un rumore sordo e questo voleva dire una cosa sola: era stata aperta la porta che indirizzava al seminterrato dove si trovava quel piccolo angolo di paradiso - il laboratorio di casa Stark. Roxie imboccò le scale e, una volta arrivata infondo ad esse, entrò senza fatica nel locale.

Non aveva mai visto nulla di simile, era talmente fornito da farle venire i brividi. Aveva quasi paura a muoversi, come se la sua presenza - o addirittura il solo respirare - intaccasse la perfezione di quel luogo che per lei era meglio del Paese delle meraviglie. Dopo qualche minuto in cui si abituò all'atmosfera quasi mistica del laboratorio, Roxie iniziò a cercare la "postazione di progettazione" dove, sicuramente, avrebbe trovato qualcosa da fare.

All'improvviso una tavoletta digitale - abbandonata sul tavolo al centro della stanza - attirò la sua attenzione, era ancora accesa. Solo quando la prese in mano notò quale progetto era stato salvato su di essa: N4M2.

Incuriosita dal nome aprì il file, iniziò a studiarlo e, su un foglio, sistemò quelli che lei riteneva dei punti deboli. Quando ebbe finito chiese a Jarvis di importare il file e salvarlo sulla stessa tavoletta; ma, prima di poter ricontrollare il suo operato, venne interrotta.

-Cosa ci fai qui?- domandò una voce alle sue spalle.

Prima di girarsi chiuse il file. -Visto che non riuscivo a dormire ho pensato di scaricare della musica-

Tony, che era rimasto sulla soglia della porta, fece qualche passo in avanti. -Alle tre di mattina?-

C'era qualcosa che non quadrava.

-Non pensavo fosse così presto- si giustificò Roxie per togliersi da quella situazione, non voleva rivelare a Tony quello che stava facendo. Doveva scoprirlo lui e, ne era certa, non ci avrebbe messo molto.

-Okay, okay. Vai a dormire ora, è tardi e domani sarà una giornata impegnativa-

Roxie annuì -Buona notte-

-Buona notte Roxie- Tony osservò sua figlia mentre usciva dalla stanza; era più che certo che lei gli stesse nascondendo qualcosa, lui lo avrebbe fatto se si fosse trovato nella sua situazione.

Aspettò di sentire il rumore di una porta che viene chiusa poi si girò per controllare il progetto che aveva lasciato a metà quella mattina, quando ancora non sapeva di avere una figlia. Immagazzinato nella memoria del supporto elettronico vi era un nuovo documento: M4N3.

-E questo che cosa è?- domandò ad alta voce, ma in realtà non si aspettava una risposta.

-La musica che sua figlia stava scaricando signor Stark- la voce di Jarvis riecheggiò in tutto il laboratorio.

Decise quindi di aprire il file e con grande meraviglia scoprì che si trattava della versione più evoluta del suo progetto: una nuova versione della mak. Roxie aveva anche risolto la questione legata all'alimentazione, cosa che a lui dava ancora grossi problemi.

-Devo cancellare il file, signore?- la domanda di Jarvis interruppe il filo dei suoi pensieri.

-No, tienilo in memoria- disse prima di spegnere la luce e tornare in sala.

Quello che aveva detto a Roxanne era vero, era tardi e sicuramente domani sarebbe stata una giornata impegnativa per entrambi: era meglio tornare a dormire, ma l'unica cosa che riusciva a pensare sdraiato sul divano era che sua figlia ci sapeva fare. Figlia, suonava ancora strana quella parola per lui.




Alcuni giorni dopo la sua incursione nel laboratorio Roxie aveva ancora delle difficoltà ad adattarsi a quella nuova situazione. Non era per Tony o per Pepper, semplicemente si sentiva spaesata come al suo arrivo. Tutto era così diverso da Londra. Chiusa in camera sua, seduta sul letto stava suonando la chitarra elettrica che aveva comperato qualche anno prima. Suonava You're a Lie, canzone che le frullava in testa da quella mattina, quando qualcuno entrò nella stanza con fare deciso e le spense l'amplificatore. Il gesto le diede fastidio; ma non ebbe il coraggio di dirlo a Tony, aveva un'espressione così preoccupata mentre la fissava stando in piedi davanti a lei.

-Posso parlarti un attimo?-

Roxie annuì e posò con cura la chitarra nella custodia, sicuramente Tony voleva la sua attenzione e con la chitarra in mano la cosa sarebbe risultato difficile per Roxie.

-Senti Roxie io vorrei - Tony si fermò un istante, sospirò e terminò quella frase che gli stava costando molta fatica - lavorare con te in laboratorio, ho visto il tuo progetto e credo che tu sia portata per questo-

Tony non era abituato a chiedere aiuto e lo infastidiva doverlo fare, quasi quanto non capire un qualsiasi concetto. Lui era il grande Tony Stark e supponeva di non aver bisogno dell'aiuto di nessuno, ma, evidentemente, si sbagliava.

-Hai bisogno del mio aiuto Iron Man?- domandò lei senza pensare.

Era stata indelicata, molto indelicata.

-Si tratta dell'impresa di famiglia- disse Tony congedandosi e lasciando Roxie di nuovo sola nella sua stanza.




Si tratta dell'impresa di famiglia: una frase semplice che in realtà racchiudeva un significato profondo. Era il suo modo per dire che Roxie era parte integrante di quella famiglia: gli Stark.





































Angolo dell'autrice

Ciao a tutti,

inizio con il chiedere scusa a chi aspettava il secondo capitolo di questa ff. Avevo promesso di postarla presto, ma impegni universitari mi hanno impedito di lavorarci. Spero che questo nuovo capitolo basti per farmi perdonare =)

Altra cosa volevo dedicare questo secondo capitolo alle mie due beta: Yuki_o e Kagome_ .

Ragazze grazie mille per il sostegno, vi adoro <3

Ro




 
  
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