Dunk!
Hisashi
Mitsui aveva appena subito
fallo da Hasegawa, il numero 6 dello Shoyo, che lo teneva sotto
stretta marcatura, non dandogli neanche il tempo di respirare, cosa
che stava iniziando a fare a fatica. Era stanco e pressato da quella
partita estenuante; aveva corso su e giù per il campo
cercando di
tenere testa all'altezza degli avversari, che si faceva ben sentire
per mettere alle strette i componenti dello Shohoku.
Ma il numero 14 non si sarebbe arreso;
non l'avrebbe data vinta al ragazzo che l'aveva schernito a sua
insaputa.
“Non gli farò fare
più di 5 punti”
Quelle parole risuonavano ancora nelle
sue orecchie, con la voce canzonatoria di colui che le aveva
pronunciate.
Era già a dieci, ma nonostante
quello, era sempre pronto a fare altri canestri. Nonostante il fiato
corto, ed il maledire tutto quel tempo passato lontano dai campi di
gioco, ripensò ai vecchi tempi in cui mai e poi mai avrebbe
perso la
speranza prima della fine della partita. Così avrebbe dovuto
fare
ora, non perdere la fiducia in sé stesso. Anche se non aveva
quasi
più forze, neanche per issarsi da terra, la forza di
volontà la faceva
da padrone e grazie a quella trovò dentro di sé
il coraggio di
rimettersi in piedi.
Con lo sguardo fisso sul suo
avversario più accanito, facendo montare dentro di quello
una
leggera stizza, si apprestò a tirare il tiro libero
concessogli dopo
il fallo subito.
Non perse tempo a lanciare la palla
dritta nel segno, aveva ben altro a cui pensare, anche se
dalla panchina gli gridavano di abbassare il ritmo.
Per chi l'avevano preso? Avrebbe
continuato a giocare fino alla fine, fino a che non si sarebbe
accasciato a terra privo di sensi!
Il gioco riprese dopo il suo eccelso
canestro, che aveva aggiunto alla squadra altri tre punti,
infondendole il coraggio necessario per riuscire a vincere quella
difficile partita contro una delle teste di serie del campionato.
La palla era ancora in possesso dello
Shohoku e Miyagi correva su e giù per il campo cercando
qualche
compagno libero, ma erano tutti strettamente marcati dagli avversari.
Tutti, tranne uno.
Mitsui riuscì a liberarsi dalla
marcatura di Hasegawa e partì di corsa verso Ryota, che
cogliendolo
al volo riuscì a passargli la palla come un fulmine, in un
preciso e
potente passaggio che solo lui riusciva a fare.
In un attimo gli furono quasi tutti
addosso, cercando di impedirgli con la loro altezza di mettere a
segno un altro canestro da tre punti, ma Hisashi aveva capito il loro
gioco e lui non sapeva fare solo canestri di quel genere. Era stato
definito il miglior tiratore dalla distanza, ma un bravo giocatore
deve saper fare tutto e Mitsui lo avrebbe dimostrato.
Ripassò la palla al loro playmaker,
cercando di farsi intendere con lo sguardo, e con uno scatto fulmineo
si portò sotto il canestro seguito dagli avversari.
Nell'area di gioco, Hanamichi, Akagi e
Rukawa aspettavano il passaggio per poter segnare. Kaede fece un
segno verso Ryota perché passasse a lui ma, da buon uomo
guida,
Ryota fece finta di passargli la palla lasciando intendere allo Shoyo
che il realizzatore sarebbe stato lui.
Ma qualcosa non andò secondo i piani.
Ryota il lampo avanzò tenendo palla
e, una volta trovatosi di fronte Fujima, riuscì a passare la
palla a
Mitsui, che si era piazzato sotto il canestro.
Seguitarono istanti di vera
trepidazione, perché nessuno dei giocatori riusciva ad
intuire la
prossima mossa del numero 14.
Avrebbe passato ad Akagi, strettamente
marcato da Hanagata, o a Rukawa, che stava arrivando in loro
soccorso?
Ed ecco la finta.
Hisashi fece finta di passare al numero 11, così da
spiazzare gli avversari e, dopo averli confusi,
spiccò un salto sotto canestro che lasciò senza
fiato entrambe le
squadre e perfino il pubblico.
Il silenzio, in quel momento, era
l'unica cosa che regnava in palestra, mentre Mitsui infilava
con uno scatto fulmineo la palla dritta dritta nel canestro,
rimanendo attaccato con una mano all'anello e lasciandosi penzolare
mentre tutta la tifoseria, compresa la panchina dello Shohoku,
scoppiava in grida di approvazione.
Quando scese con un balzo sorrise ai
suoi compagni, che erano rimasti letteralmente sbigottiti e dopo,
come se avesse appena concluso la cosa più normale del
mondo, si
rivolse al suo marcatore.
<< Avevi detto che non mi
avresti lasciato fare più di 5 punti. >>
Ridacchiò divertito,
con un sorrisetto malizioso. << Bé, sono
arrivato a dodici! >>
Lasciando Hasegawa fumante di rabbia,
tornò alla sua postazione.
Hisashi, nonostante la stanchezza, era
nel pieno della sua rivincita.
Fine
----
Colei che scrive:
Eccomi qua di nuovo! Per chi non avesse letto l'altra mia fic: "Pain" (che aspettate? xD :P) questa l'ho scritta subito dopo, sempre di getto! L'ispirazione mi è venuta nell'episodio: "La tempesta dei tre punti", nella scena che ho descritto e poi modificato. Nel reale episodio Mitsui, invece della schiacciata, realizza un bellissimo tiro da tre punti. Però mi sono detta: e se schiacciasse? Sinceramente, essendo il mio personaggio preferito, ho sempre voluto vederlo esibirsi in uno Slam Dunk e, non avendo letto il manga, non so se lo ha mai fatto. "E allora che problema c'è, lo descrivo io!" Quindi, ecco nata questa breve one shot :3
Spero vi sia piaciuta o che l'abbiate trovata almeno piacevole. Insomma, un valido diversivo delle reali vicende! La dedico a tutte le fans che, come me, avrebbero voluto vedere un suo splendido "DUNK!" ;)
Un bacio a tutti voi!