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Autore: Yume no_Hana    13/02/2014    1 recensioni
E se Romeo e Giulietta avessero avuto una figlia, nata esattamente il giorno prima della tragedia di Neo-Verona?
Di certo non avrebbe potuto conoscere i suoi genitori, per cui ho provato a immaginare un pò la sua vita...
Dal testo:
La Capuleti si tolse del tutto il mantello, mostrando oltre al viso anche il vestito maschile e un bambino addormentato tra le braccia. A quella vista Cordelia sgranò gli occhi, iniziando a balbettare furiosamente.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cordelia, Curio, Giulietta Fiammata Astro Capuleti, Nuovo personaggio, Tebaldo Volumnia Capuleti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era finito, era tutto finito.
La guerra tra Montecchi e Capuleti, ma anche la vita dei due innamorati e salvatori di Neo-Verona, Romeo e Giulietta, si era conclusa.
Ormai l'unica cosa che gli abitanti potevano fare era andare avanti, non potevano tornare agli scontri di un tempo, ma non si poteva comunque pretendere la pace, così, su due piedi. Lo sapevano tutti.
Ci voleva tempo e pazienza, ma alla fine ci sarebbero riusciti...
Cordelia sospirò. Erano passati due giorni dalla caduta di Neo-Verona, ma sentiva ancora la paura che aveva provato in quel momento come se fosse successo pochi minuti prima.
Il cuore martellante, le grida dei presenti, le lacrime che cercavano di uscire,...
Un pianto di bambina, ma non una bambina qualsiasi. Quella bambina, con il ciuffo rosso e gli occhi azzurri, di cui pochi sono a conoscenza.
La donna si ricorda ancora quando l'ha vista la prima volta...

La giornata prima della strage, davanti alla casa di Cordelia si presentò Giulietta, completamente fradicia per via della pioggia. Indossava un mantello scuro, il cui cappuccio le copriva il viso, ma si vedeva che sotto di esso, all'altezza della pancia teneva qualcosa di abbastanza ingombrante.
Appena Cordelia le fece segno di entrare, Giulietta si avvicinò al caminetto, in cui scoppiettava un piccolo fuocherello, e si tolse il cappuccio, rivelando per l'ennesima volta la sua chioma rosso fuoco.
Aveva un espressione spaventata, il che fece preoccupare la donna, che le chiese subito cosa fosse successo.
La Capuleti si tolse del tutto il mantello, mostrando oltre al viso anche il vestito maschile e un bambino addormentato tra le braccia. A quella vista Cordelia sgranò gli occhi, iniziando a balbettare furiosamente.
-E questo?- urlò contro Giulietta, che in tutta risposta abbassò lo sguardo e fece un lieve cenno, mentre delle goccie le cadevano dal mento. Erano pioggia o lacrime?
Solo dopo aver sbollito un pò la rabbia, la povera donna si sedette al lungo tavolo, tenendo con una mano la testa e toccandosi un poco la fronte.
-E' tuo figlio?-chiese solamente, non guardandola. La risposta non tardò ad arrivare con la dolce voce del'erede del casato Capuleti:
-Si, è mia figlia. Mia e di Romeo.-
A quel nome Cordelia iniziò a guardarla, cercando tentennamento nella voce o un piccolo sbalzo d'umore nell'espressione, ma niente, la faccia di lei faceva intendere solo serietà, e la sua voce decisione.
-Quando?- "Quando è nata?"
-Ieri, è nata ieri.- il fatto che Giulietta avesse risposto prontamente e senza chiedere spiagzioni sulla domanda intendeva che loro due non avevano perso la loro capacità di capirsi con un occhiata.
Cordelia si alzò lentamente e abbracciò l'amica, cercando di non schiacciare la bambina. Nessuno pianse in quel tempo di appena pochi minuti, ma sapevano entrambe ciò che provavano.
Erano amiche, sorelle.
-Allora, qual'è il nome di questa dolcezza?- chiese allontanadosi per andare ad accarezzare la bambina che era ancora tra le braccia di Giulietta e che lei aveva continuato a cullare per tutta la loro discussione.
-Ho deciso che la chiamerò...Anna.-
Non era certo uno dei nomi più usati, ma era comunque molto grazioso, come diceva il nome stesso.
Suonarono le campane, la rivoluzione inizierà tra poche ore.
-Cordelia, tienila tu per la durata della rivoluzione.-
Non era una richiesta, nè un ordine, era una supplica. La donna accettò, seppur con titubanza, prendendo in braccio la neonata, che si era svegliata dal lungo sonno e aveva iniziato a sbadigliare.
Dopo che Giulietta ebbe dato un bacio sulle guancie di entrambe, si diresse verso quella che sarebbe stata la sua fine.


Cordelia prese in braccio Anna, che iniziò a tranquillizzarsi dopo pochi minuti. In un certo senso l'aveva presa in simpatia, anche se non sarebbe mai stata come la madre.
Per un attimo la donna si chiese se la ragazza sapesse che quella sarebbe stata l'ultima volta che le avrebbe viste, ma non riuscì a darsi risposta, poteva semplicemente attendere, certa che la risposta sarebbe arrivata da sola.





 
Angolo dell'autrice *^*
Non so come ho fatto a scrivere una storia del genere...Ma mi è venuta così, di getto!!!
Non è corrispondente alla storia originale, ma...uff, non ci posso fare niente! ç_ç
Comunque, riguardo al nome Anna: ho usato il nome della moglie di Shakespeare: Anne, e ho usato il nome italiano ù.ù poi il significato di Anna sembra essere "graziosa" quindi ecco perchè ho scritto così....
Spero recensiate e che vi sia piaciuta ^^
Nel capitolo seguente, inizierà la vera avventura ^^
  
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