Forse un dì verrà

I suoi occhi erano coperti da una benda insanguinata,i capelli argentei ricadevano su una tunica bianca sporca,unico indumento che lo proteggeva dal freddo.
Una luce cerulea,proveniente dalle enormi vetrate alle spalle del becchino,illuminava quest'ultimo che appariva agli occhi di Vincent come un angelo dannato,privo di emozioni,di pensieri,di umanità.
Un angelo dalle fattezze umane,trascinato dall'oscurità in un abisso tanto profondo quanto ignoto.
Eppure un dio della morte agiva e viveva in quell'abisso oscuro e,sebbene esso fosse ignoto,un essere nato dal male poteva ascoltare le grida disperate dei dannati eterni,per muoversi nei meandri del buio,cercando salvezza in quei pochi attimi,gli attimi in cui potevano uccidere e pagare col sangue delle loro vittime il tributo al male,poiché esso gli forniva potere,ma pretendeva un pagamento.
Undertaker era ormai un veterano in questo gioco omicida,ma quella volta fu diverso.
Il becchino non riusciva a cogliere i pensieri di Break poiché,per qualche strano motivo,essi erano dimostrazione di una sofferenza mai affrontata da Undertaker.
°Seguito de"Il Pulcino e il Corvo"°