14/02/2014
4 recensioniANGEL.
'gli angeli erano un mito per me,eppure quando lo incontrai mi diedi della falsa'
Non c'è la facevo più a sentirmi insultata,ad essere umiliata d'avanti a tutti.
Perchè,perchè la gente mi trattava così,cos'avevo fatto di male? La mia vita era un male,per me.
Mia madre continuava a dirmi che ero uno sbaglio,che non dovrei mai essere nata,eppure io a mia faglia non la tratterei mai così.Si dice che i figli siano pezzi di cuore invece per mia mamma ero solo il suo giocattolino antistress,venivo picchiata perchè non ero come lei,non ero lei!.
A scuola tutti mi deridevano per i miei gusti musicali,ma perchè essere fan dei miei idoli era un male? Essere Directioner era un male. Eppure quei occhi che non mi hanno mai guardata e quelle voci registrate per me non era un male,la droga è un male, ma forse loro sono considerati un male perchè per me sono una droga.
Che me ne facevo della mia vita,che me ne facevo di sentirmi chiamare 'sbaglio' o 'zoccola' dalla donna che mi ha messo al mondo. Che me ne facevo di sentirmi chiamare 'verginella' o 'nerd' da quelle che io chiamavo amiche,che me ne faccio di tutto questo? Dovevo mettere fine a tutto questo,forse sparendo ma sapevo già che a nessuno importava e avere il pensiero che qualcuno mi stia cercando era solo una falsa,a nessuno importa di me,nessuno mi ama.
Sentivo sempre parlare al tg di ragazze che morivano e i genitori ne soffrivano,ma già so che se lo facessi io,nessuno ne soffrirebbe,tanto ero un errore.
Forse quella che soffre qui,ero solo io,anzi sono solo io! Vivere mi fa soffrire,la medicina era solo una.Togliermi la vita.
00.00.
L'ora era giunta,adesso avrei messo fine a tutto questo.
L'aria serale di Londra percorreva la mia pelle,ero sempre più indecisa a farlo,ma l'idea di spezzare,forse,il cuore a mia madre mi rendeva felice,si!.
Mi rendeva felice,perchè tutto quello che mi aveva fatto era scorretto e ne doveva soffrire per questo.
Ero all'impiedi su quel pote,i miei piedi scalzi toccavano il freddo ferro di quel ponte,i brividi percorrevano tutta la mia colonna vertebrale,la vista del fiume Tamigi era bellissima.
-Dio se esisti mandami un angelo a salvarmi- queste furono le ultime parole che dissi prima di fare un passo in avanti,ma qualcosa mi fermò o meglio,qualcuno mi fermò!
Mi girai di scatto per vedere quello che sarebbe stato il mio salvatore. Dio esisteva,Dio mi aveva ascoltato,è la cosa più bella era che il mio angelo era lui,il mio idolo,a vederlo fu un impatto bellissimo,la sua aria proccupata,i suoi occhi nei miei.
Con la mia addentatura feci qualche passo in avanti per poi buttarmi nelle braccia di Liam James Payne.I miei occhi erano coperti dalle lacrime,i capelli scompigliati dal vento che portava il Tamigi e il mio cuore,accelerava al cento per cento.
Mi staccai dalla sua forte presa e con una mano,Liam mi alzò il volto,i nostri occhi che si fissavano mi strasmttevano felicità.
-Perchè volevi farlo?- disse con aria preoccupata.
-Da quando mi padre Eros è morto,mia madre mi maltrattava,nessuno mi ama!- le lacrime uscivano a più non posso.
-Ci sono tre persone che ti amano a questo mondo- chi?dimmi chi,io sono uno sbaglio!
Lo guardavo.
Mi guardava.
Ci guardavamo.
-Dio,il tuo angelo Eros ed io!- quella frase mi trasmise felicità in tutti i sensi,ecco perchè lui era il mio idolo,perchè era solo lui quello che riusciva a rendermi felice.
Sussurai un 'Idolo mio' per poi abbracciarlo e scoppiare a piangere...
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