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Autore: Gleeky_00    14/02/2014    1 recensioni
(Klaine con accenni Brittana)
Kurt Hummel si ritrova a dover affrontare un San Valentino newyorchese col cuore spezzato ma un bar tempestato di luci rosa e un po' d'alcool potranno risollevare la situazione?
Una OS scritta per la festa degli innamorati non proprio zuccherosa come loro ;)
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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N.d.a:
Quando vedrete questa scrittura vuol dire che è Kurt a scrivere mentre con quest'altra è Blaine


E' S. Valentino.

E' S. Valentino e forse questa è la cosa che schifa di più Kurt.

E' S. Valentino e dovrebbe starsene a casa col suo ragazzo a farsi le coccole sul divano e guardare un film mentre la sua dolce metà si lamenta per la smielatezza di Pretty Woman oppure esulta quando muore Satine perché le stava sui coglioni a detta della dolcissima metà di Kurt Hummel.

Ma poi si ricorda. Logan è sparito dalla sua vita.

Cioè Logan è sparito dal suo appartamento, ma dalla sua testa proprio no.

In realtà era Kurt che è sparito dall'appartamento suo e di Logan.

Oddio, quel nome gli risuona in testa come una mantra.

È ancora innamorato, questo è certo, è solo che... Pensa a Logan ma non sente il bisogno di lui, semplicemente sente il bisogno di qualcuno che non sia specificatamente Logan.

Si sente un emerito fallito.

Un altro Shirley Temple, tanto che ha da perdere?

Si guarda un po' in giro per la sala addobbata con orribili cuoricini di carta rosa e rossi mentre le luci dei medesimi colori corrono impazzite lungo le pareti.

Un moretto con il papillon storto sta cantando da circa un'ora e sembra che, invece di una delle belle ragazze con le tette grosse che sta sbavando per lui sotto il palco, si debba portare a casa l'asta del microfono quella sera.

Beh è meglio lavorare a S. Valentino o stare a piangersi addosso mentre si beve come una spugna?

Da qualsiasi lato cerchi di vederla, a Kurt la sua situazione sembra sempre la più patetica.

Ci sono molti uomini con la camicia aperta fino a metà torace che sculettano di qua e di là.

Come minimo berrà tanto da non ricordarsi neanche più il suo nome per poi finire a letto con uno di loro e andarsene veloce come una scheggia il mattino dopo.

Andiamo, Kurt si ubriaca con lo zabaione perché non dovrebbe accadere questo?

Si chiede se non debba prendere qualcosa di più forte per sedare il suo stupido cervello.

-Mi scusi?

Schiocca le dita come è solito fare da ventisette anni a questa parte.

-Dimmi bellezza.

Una signora molto corpulenta e con i capelli prugna a caschetto si appoggia al bancone con il gomito.

A Kurt sembra che quella barista quella sera sia la sua migliore amica.

-Me ne può fare un altro per favore?

Alza il bicchiere e la donna glielo riempie di nuovo prontamente.

-Tesoro nessuno dovrebbe stare da solo a S. Valentino e le tue amiche sembrano divertirsi, perché non vai a ballare con loro?

Kurt si volta verso Brittany e Santana che ballano strette strette in mezzo alla pista mentre degli uomini neanche troppo giovani lanciano a lui sguardi lussuriosi.

Sono tutti maiali questi maschi!

-Nah sarei troppo patetico... Un single che importuna la coppia di amici a S. Valentino... Uno squallido cliché..

La donna si gira di nuovo verso di lui con il bicchiere pieno di un liquido rosato.

-Perché starsene qui a piangere non è un cliché? Che succede, ti ha mollato la ragazza?

Il ragazzo, sono gay, perché da quando sono a New York non se ne accorge più nessuno?

In Ohio lo sapevano tutti!

Kurt alza la testa portandosi il bicchiere alle labbra e lo svuota in un solo sorso.

Lo appoggia sul tavolo per poi farlo strisciare verso la donna.

-Risposta affermativa.

Conferma lei, riempendolo nuovamente.

Kurt continua a bere mentre il moretto improvvisa una versione acustica con la chitarra di una canzone che parla di doppi arcobaleni.

Cosa aveva fumato Katy Perry quando l'aveva scritta?

Sì, okay, Kurt sa perfettamente che quella canzone è di Katy Perry, anche se sa che la regina incontrastata del pop è Gaga e lui le era fedele in tutto e per tutto.

Però qualche volta anche Katy risuonava nel suo stereo.

Soprattutto Ghost... Perché era così fottutamente solo?!

Ripensa alle strofe della canzone mentre vorrebbe sbattere la testa contro il bancone, ma vede due figure sedersi accanto a lui.

-Hey Kurt! Comment ça va?

-Male Brittany. Male.

Risponde mentre si nasconde il viso tra le mani.

-Lady Hummel dovresti smetterla di startene qua a bere e scendere in pista! Ti ho portato qui perché volevo che conoscessi persone nuove e magari anche qualche bel culetto!

-Grazie mi basta il mio...

Kurt si sente un bambino, mentre continua a spiaccicarsi le mani in faccia ma davvero, non vuole che Santana veda i suoi occhi rossi.

-Kurt ti ha lasciato tre mesi fa! Potrei capire se ti avesse mollato a S. Valentino ma ne è passato di tempo! Andiamo, divertiti! A quest'ora dovresti già avere un nuovo marito!

Kurt le lancia uno sguardo assassino attraverso le dita.

-Era un modo di dire.

Risponde piccata la latina.

-Comunque noi andiamo a ballare, se ti va seguici! Ah e visto che è S. Valentino non lamentarti stanotte se le persone consumano il loro amore!

Santana si alza prendendo per mano la sua fidanzata che gli da un bacio sulla guancia.

-Dai delfino smettila di piangere. Ogni volta che piangi un unicorno vomita l'erba che ha brucato.

Detto questo se ne va.

Grazie Brittany, parlando di vomito di cavallo ora mi sento molto meglio!

-La mia vita è uno schifo.

Sussurra inerme nelle sue mani beccandosi uno sguardo un po' divertito dalla barista.

Che ci trova quella donna di divertente?!

Poi si ricorda, a molti la sua situazione farebbe sbellicare dalle risate.

Si accorge solo ora che lo strimpellatore di chitarra non c'è più e al suo posto è iniziato il karaoke.
Sta meditando il fatto di prendere un'intera bottiglia Rum e andare là sopra per usarla come microfono e esibirsi nella sua migliore interpretazione di Marry the night.

Scrolla la testa.

Solo perché il suo S. Valentino fa schifo non è detto che debba rovinare quello degli altri.

Anche se la proposta lo alletta alquanto...

Un altro sorso, prima o poi quella massa gelatinosa che ha nel cranio dovrà stare zitta.

-Un Martini ghiacciato.

-Non dovresti approfittare del debole che ho per te perfetta stellina dorata.

-Oh Berta anche io ho un debole per te.

Kurt si volta verso la persona che si è seduta accanto a lui consapevole del fatto che questa volta non sono Brittany e Santana.

Un ragazzo che avrà più o meno la sua età con pantaloni rossi alla zuava, maglia nera, papillon a righe rosse e bianche annodato male e una massa informe di capelli e gel sulla testa.

Oh no, l'usignolo canterino no!

Sembra anche essere amico con la barista.

Non deve per forza fare conversazione con lui, non è mica una regola del locale no?

Continua a bere il suo drink come se niente fosse mentre allo strimpellatore arriva il suo.

-Buonasera.

Dice con voce melliflua e passano svariati minuti prima che Kurt si accorga che sta parlando con lui.
Dio no!

-Uhm ciao.

Risponde svogliato.

Non deve sembrare molto educato.

-Piacere, il cantante!

Il ragazzo gli porge una mano e Kurt la stringe non proprio prontamente.

-Piacere, un cliente.

Il cantante riprende il suo drink e continua a bere a piccoli sorsi.

-Non sembri molto in vena di parlare.

-No, per niente.

Si porta il bicchiere alle labbra e butta giù un po' di Shirley.

-Sei da solo?

Dio quanto è petulante quest'uomo!

Chi gli ha dato il permesso di parlargli?

-Ho la faccia di uno felicemente fidanzato?

Il cantante ride.

Uhm bei denti.

-Okay, okay la risposta è no.

Kurt lo osserva per un po'.

Questo tipo è strano.

Sta per bere un altro sorso quando la voce irritante del cantante lo interrompe.

-Nessuno dovrebbe stare da solo a S. Valentino.

-Vado contro la massa. E comunque quel detto era per il Natale.

Finalmente l'alcool scende giù per la sua gola e Kurt sente un formicolio alle gambe.

-Che succede? Problemi con il ragazzo?

Kurt si volta verso di lui e nota che ha cambiato posizione.

Ora ha i gomiti appoggiati al bancone mentre guarda la sala.

Ha un secondo per guardarlo meglio e nota che ha un profilo davvero... Interessante.

Non è perfetto ma nemmeno brutto.

Si dà mentalmente dello stupido.

Anche Danny De Vito gli sembrerebbe attraente in questo momento.

Kurt nota anche che ha delle orribili scarpe da vela.

Il bel faccino fa decisamente a pugni con quella mise che mette i brividi.

Fa un faccia confusa.

-Come?-

Il tipo prende un altro sorso di Martini per poi avvicinarsi al suo orecchio.

Sente il suo alito caldo sul collo e deglutisce.

Quant'è che non sente il respiro di un uomo sulla pelle?

-Il lucido da scarpe color pesca.

Gli sussurra per poi allontanarsi con un sorriso.

Kurt guarda automaticamente giù.

Lucido da scarpe color pesca.

Tira su la testa e per una volta nella serata fa un piccolo sorriso.

Gli fa piacere che qualcuno abbia notato questo di lui.

-Comunque stavi per spiegarmi come sei finito in un locale a trangugiare Shirley Temple mentre conversi a monosillabi con la mia Berta.

Che sfacciato!

-In realtà io non ti stavo spiegando proprio-

Il cantante fa una faccia eloquente e Kurt tira gli occhi al cielo.

-Okay va bene. Il mio ragazzo mi ha mollato dopo un anno dicendo che non funzionavamo più che equivale a “Hey ti ricordi il tipo dal fascino nerd con il quale ti avevo detto di dover lavorare fino a tardi? Beh in realtà me lo scopavo mentre tu te ne stavi sul divano con quella fottuta tazza di the fra le mani e non mi chiamavi perché avevi paura di disturbarmi!”

Kurt prende il suo bicchiere e lo svuota.

Parlare di questo gli fa male.

-Wow... Una storia triste...

-Già…

Uhm è stato carino sfogarsi con uno sconosciuto.

-Tu? Moglie, figli? Non porti la fede...

Il moretto ride per poi prendere un altro sorso del suo drink.

-Di solito la gente si inginocchia davanti a me per fare altro che una proposta.

Kurt apre la bocca.

-Oddio questa era pessima!

Non riesce a non farsi scappare una risatina.

-Comunque no, niente moglie, niente figli.

-E allora perché te ne stai seduto qui invece che andare a rimorchiare?

Okay forse è lui lo sfacciato ora ma davvero, gli preme un po' questa domanda.

-Beh...

Un altro sorso.

-Preghiamo nella stessa parrocchia.

Il cantante fa un sorrisetto.

-Sono ateo.

Lo informa Kurt e l'altro si flette verso di lui per rubargli una ciliegina dal bicchiere.

Mette la ciliegina davanti alle loro facce guardandolo intensamente con un sorriso malefico.

-Seriamente?

Kurt apre la bocca e fa un'espressione sorpresa.

Ecco perché sta lì con lui.

Il cantante sta... Deliberatamente flirtando.

Il ragazzo vedendo la sua espressione ride e si mette la ciliegina in bocca.

Uhm... sexy.

Ora capisce perché ha notato il lucido da scarpe.

-Che lavoro fai?

-Fashion designer... non potrei essere più stereotipato di così!

Si infila le mani nei capelli.

Quella sera non gliene frega niente di sembrare bello.

-Tu? Canti in questo buco ventiquattro ore su ventiquattro?

Il moretto continua a ridacchiare.

Sembra che si stia divertendo molto.

-Nah, io sono... un artista di strada, uno spirito libero.

Dice con voce fiera finendo il suo Martini.

-Ma che artista di strada! Il nostro American Sweetheart qui è un ribelle bello e buono!

Dice Berta dietro di loro e il cantante alza le spalle ridendo.

-Vero.

-Cos'è tipo... Sei il figlio di un ricco signore che voleva il figlio dottore ma che si ritrova improvvisamente con un pargolo gay che vuole fare l'artista, allora scappa di casa e si ritrova per le vie di New York solo con la sua chitarra in spalla e ventotto dollari in tasca? Come Madonna?

In quel momento Kurt si accorge di essere davvero alticcio.

Il ragazzo lo guarda in modo strano.

-Come fai a saperlo? Sono così prevedibile?

Kurt ride a quell'affermazione.

-Hey quelle sono amiche tue?

Kurt si volta verso la sala e nota che Brittany e Santana voltano la testa in fretta.

Li stavano fissando.

-Sì, sono le mie coinquiline.

-Scusa quanti anni hai?

-Ventisette perché?

-Perché mi pare strano che un trentenne viva ancora con le amiche...

-Beh condividevo l'appartamento con il mio ex ma poi me ne sono andato e sono tornato a vivere con le mie coinquiline... come quando avevo diciannove anni...

Mangia una ciliegina mentre sente lo sguardo del moro su di lui.

-E non sono un trentenne, ho detto che ho ventisette anni non trenta!

-Beh io ne ho ventisei... siamo quasi coetanei...

Il ragazzo sorride mangiando uno delle sue olive e anche Kurt sorride.

Okay lo ammette forse sta... flirtando un po'.

-Io ne ho cinquantacinque se vi interessa.

-Berta sei sempre bellissima come il primo giorno che ti ho incontrata.

-Billy Joel attento, tutto questo non è adatto ai pivellini.

Berta si indica il corpo e il cantante ride.

-Dimmi che non ti chiami davvero Billy.

-Beh. . . No, direi proprio che non mi chiamo Billy.

-E allora come ti chiami?

Il ragazzo si volta e lo guarda con un sorriso sexy sul volto.

Non ha intenzione di dirglielo.

-Dimmelo tu per primo.

Risponde e Kurt gli lancia un sguardo di sfida.

Se il moretto non glielo vuole dire, Kurt non cederà per primo.

Una coppia si mette sul palco e prende i microfoni in mano mentre la musica della base si diffonde per l'aria.
 

I feel I'm feeling light

And I'm up to see the sights

Ain't life a many splendored thing?

 

Inizia lui e canta abbastanza bene.

-Oddio amo questa canzone! Sono come due generazioni musicali che si incontrano!

Dice il cantante mettendo giù il bicchiere e levando quello di Kurt dalle sue mani per poi trascinarlo letteralmente in pista.

Un po' per l'alcool un po' per la sorpresa quando il ragazzo misterioso gli mette una mano su un fianco e con l'altra prende la sua non si irrigidisce più di tanto.

 

Ducking up and down

All those crazy sights and sounds

Bounce around like puppets on a string

Never gonna find, anything to change my mind

Famous last lines of a fool

Just when you think

Your chain is just one link

Something comes to tip you off your stool

 

Gli mette una mano sulla spalla e si ritrovano in posizione da valzer.

Il viso del moretto è a un centimetro dal suo e il suo respiro caldo che sa di alcool si infrange sulla bocca di Kurt.

Il ragazzo sorride e Kurt non può fare altrimenti.

Sta ballando nel bel mezzo di un locale con uno sconosciuto a S. Valentino... niente male per uno che fino a questa mattina girava per casa abbracciato a un cuscino umanoide.

 

Hello hello

Hello hello

Oh my my, what have we here?

What a surprise

What a surprise!

Hello, Hello

Hello, Hello

I'm not alone it's good to know

Someone dropped right in to say hello

Hello!

 

E' strano.

I loro busti non si sfiorano neanche, soltanto le loro mani sono intrecciate insieme.

Il cantante sta mimando le parole della canzone con la bocca e Kurt non riesce a fare a meno di imitarlo.

Di solito con Logan non era così.

Logan era altissimo e la prima volta che avevano ballato gli aveva messo le mani dappertutto per poi andarsi finalmente a stabilire sul suo sedere.

E Kurt inizialmente era rimasto affascinato da questo suo lato passionale perché Logan era completamente diverso da lui e, sapete come si dice, gli opposti si attraggono.

Ma forse erano troppo diversi.

Questo tipetto invece sembra essere un gentiluomo d'altri tempi.


Do a dizzy dance

Twirl around and take a chance

Nothing's easy

Nothing comes for free

Sniffing on a flower

Run through an autumn shower

I'm better off to someone else like me


Kurt continua a sorridere mentre il ragazzo misterioso lo fa volteggiare leggero.

Solo ora nota quanto siano bellissimi i suoi occhi.

Sembrano gli occhi di una persona infelice.

Un po' come i suoi.

Perché Logan era stato solo uno dei tanti tentativi di Kurt di non essere più solo ed era stato un altro fallimento.

Aspetta questa persona da quando ha sedici anni e ora che ne ha ventisette… È stanco di cercare.

Si volta per un secondo verso le sue amiche e nota che gli stanno facendo entrambe il pollice alzato.
Il sorriso di Kurt si allarga per poi ridare tutta la sua attenzione al ragazzo che sta ballando con lui.
Non sa se è la luce, l'alcool, la sua situazione o che altro, sa solo che questo ragazzo gli piace, gli piace come gli sorride e come lo guarda.

Semplicemente gli piace.


Hello hello

Hello hello

Oh my my, what have we here?

What a surprise

What a surprise!

Hello, Hello

Hello, Hello

I'm not alone it's good to know

Someone dropped right in to say hello

Hello!

 

Il ragazzo continua a mimare le parole con la bocca e Kurt si accorge solo ora di non sentirla neanche più la musica, di sentire soltanto la mano sul suo fianco che brucia come il fuoco, come quella che tocca la sua camicia sulla spalla.

Sono così vicini... Basterebbe allungare un po' il collo per mandare a puttane il ballo romantico per trasformarlo in una pomiciata.

Ma non questa sera.

Tutti i suoi ex ragazzi, tutti gli occhi in cui ha cercato l'amore hanno portato via un pezzo della sua anima e un po' della sua parte romantica se n'è andata con loro, ma Kurt non è cambiato venendo a New York, è solo... Cresciuto.

 

And I could fly on the back of a bird

I could shake all the leaves from a tree

If there's a quest I'm a Knight

Where's there's wrong I'll do right

Two is better than the one I used to be

Hello hello

Hello hello

Oh my my, what have we here?

What a surprise

What a surprise!

Hello, Hello

Hello, Hello

I'm not alone it's good to know

Someone dropped right in to say hello

Hello hello

Hello hello

Oh my my, what have we here?

What a surprise

What a surprise!

Hello, Hello

Hello, Hello

I'm not alone it's good to know

Someone dropped right in to say hello

Hello Hello

Hello Hello

 

La musica scema e il cantante fa passare un braccio dietro la sua schiena per stringerlo a sé.

I loro petti si incontrano e Kurt sente che sta per morire.

-Dovremmo uscire.

Giusta osservazione!

-Tra una settimana al Rafele sulla ventinovesima*

Dice senza fiato il primo ristorante che gli è venuto in mente.

-Ci sto!

Dice il ragazzo e Kurt non può fare a meno di sorridere come un ebete.

Hanno ancora le mani intrecciate e sembra che il cantante indugi sulle sue labbra, quando Kurt sente una mano che picchietta sulla sua schiena.

Si volta per trovarsi davanti Santana e Brittany tutte rosse e sorridenti.

-Bello, noi andiamo a casa, tu ce le hai le chiavi?

-Oh no io... Io vengo con voi.

Santana strabuzza gli occhi.

-Ehm no, tu puoi restare benissimo qui!

Cerca di indicare con la testa il moretto, guadagnandosi soltanto una risata di scherno dal suo coinquilino.

-No, vengo a casa, tranquille.

Si volta verso il cantante che è rimasto lì ad ascoltare.

-Ti aspetto.

Dice facendo un occhiolino e il ragazzo si porta due dita alla tempia.

-Non mancherò.

Kurt trascina fuori le sue amiche che non smettono un secondo di baciarsi per poi caricarle su un taxi giallo e salirci lui stesso.

-Allora allora allora che cosa è successo? Quanti anni ha? Lo rivedrai? Ha qualche malattia infettiva?

Brittany lo travolge di domande.

-No Britt non credo che abbia qualche malattia infettiva e sì, lo rivedrò.

-E bravo il mio cucciolo di pinguino!

Santana gli mette una mano nei capelli e a Kurt non da neanche così fastidio.

-A casa mi darai tutti i dettagli ma... Come si chiama il tuo principe azzurro?

Oh.

Non glielo ha più chiesto.

-Non lo so.

Dice con leggerezza e le due ragazze si guardano stranite.

 

Quando si trova davanti al Rafele Kurt è un po' nervoso.

Non sa se il ragazzo misterioso arriverà, non sa se gli tirerà del sangue di maiale addosso, non sa niente però è comunque lì… Questo è già un buon passo no?

Ma quando lo vede arrivare, si tranquillizza un po'.

E' una normale cena tra conoscenti, con battutine, frecciatine e qualche flirt.

Kurt può giurare che c'è un momento in cui il moretto sfiora la sua mano.

E quel contatto lo fa rabbrividire.

Kurt scopre che anche lui è nato in Ohio, a Westerville, e che anche lui era in uno dei Glee Club rivali.

Però sul suo nome non lascia trapelare affatto.

Questa cosa lo intriga, uscirebbe con lui soltanto per sapere il suo nome.

Neanche lui lascia intendere niente.

Questo giochino gli piace.

Quando la cena finisce, Kurt scopre che il tipo ha anche una macchina, con la quale si offre di accompagnarlo a casa.

Accetta.

Non sa niente su di lui e come minimo potrebbe essere anche uno psicopatico scappato da una casa di cura, ma questo ragazzo gli invia delle vibrazioni che nemmeno Logan, nei suoi due mesi di corteggiamento, era riuscito a fargli provare.

 

In macchina stanno in silenzio ascoltando la musica.

Indovinate cosa ascoltano?

Esatto proprio lei, Katy Perry!

Ascoltano una canzone che parla di amanti e Kurt si chiede se il moretto sia bravo a letto.

Insomma ha un sedere niente male, le spalle larghe e se la regola della L funziona...

No, deve smetterla di fare questi pensieri impuri!

Ecco cosa succede a stare in astinenza!

Si fermano davanti al suo condominio e il tipetto sale con lui senza neanche chiedere.

Quando è il momento di entrare in casa, la tensione fra loro è palese.

Kurt apre la porta scorrevole e si appoggia allo stipite della porta con il gomiti in alto.

-Ti inviterei volentieri dentro ma credo che le mie coinquiline stiano facendo attività ginnica.

Mima con le labbra l'ultima frase e questo fa nascere un sorriso sulle labbra del cantante.

Stanno ancora un po' lì a guardarsi negli occhi e se fossero degli agenti atmosferici in questo momento sarebbero delle saette che si scontrano.

-Allora buona serata... Cantante.

Sta cercando di tirare fuori tutti il suo sex appeal e Kurt sa di averne poco ma ci prova lo stesso.

-Buona serata cliente.

Kurt fa un ultimo sorrisetto prima di staccarsi dallo stipite ma quando sta per chiudere la porta il moro lo prende per le spalle e gli stampa un bacio a bocca chiusa sulle labbra.

Si stacca guardandolo con gli occhi sgranati e carichi di imbarazzo per poi andarsene con i pugni chiuse e la schiena dritta.

Kurt lo guarda allontanarsi mentre si porta automaticamente un dito sulle labbra.

Adolescenziale.

Ecco il modo migliore per descrivere quel bacio.

Dopo una serata passata a flirtare abilmente, quel bacio così caldo, così piccolo e così imbarazzato è stato... adolescenziale.

In teoria non si dovrebbe baciare al primo appuntamento.

Beh vanno contro la massa.

Non glielo ha detto lui stesso in quel terribile locale colorato di rosa?

Entra in casa chiudendosi la porta alle spalle sospirando come... Come... Come un adolescente!

-Kurt? Sei in casa?

Santana esce dalla sua camera mentre si annoda la camicia da notte prontamente seguita da una Brittany in biancheria intima.

Si siedono entrambi al tavolo della cucina e lo guardano piene di aspettative.

-Allora, com'è andata?

Kurt sta ancora pensato a quella calda pressione sulle sue labbra e vorrebbe solo gridare al mondo che lui è... felice.

-Take me down to the river. Underneath the blood on sun!

Kurt comincia a cantare come un ossesso alle due di notte facendo delle movenze strane mentre Brittany e Santana lo guardano a metà tra l'inquietato e il divertito.

-Say my name like a scripture. Keep my heart beating like a drum!

Si chiude le tende alle spalle buttandosi sul letto, con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

-Sì, è andata bene.

Dice Santana divertita e Brittany le batte il cinque.

Kurt sta ascoltando quella canzone da una settimana quando, seduto sul suo letto con la pioggia che batte sulla finestra, il suo cellulare emette un piccolo trillo.

Sarà Rachel che gli chiede per l'ennesima volta in quella giornata se è riuscito a trovare su internet quegli stivali che le interessavano.

Hey che ne dici se domani sera andiamo un po' a ballare?

Al locale di S. Valentino, ci stai?

XOXO

Kurt prima fa una faccia stranita poi capisce.

Il cantante.

Come lo hai preso il mio numero?

Kurt aspetta la risposta che non tarda ad arrivare.

Ho approfittato della tua piccola pausa bagno

Kurt emette un piccolo risolino mentre il suo cuore batte un po' più forte. E' proprio un adolescente.

Okay va bene così passiamo anche a salutare Berta.

Aspetta domani lavori o puoi ballare in santa pace?

Nel frattempo salva il numero sotto “Strimpellatore”.

Tranquillo, sarò tutto per te

Questa volta fa una risata aperta.

A domani allora

XOXO

La risposta non arriva.

 

Quella sera Kurt è pronto.

Non era mai stato un tipo da bar, lui era un tipo tranquillo, pudico, non certo un animale da palcoscenico.

Però quella sera gli scorre nelle vene qualcosa, qualcosa di forte, che il suo cervello ha attivato automaticamente quando si è messo quello stupido giacchettino di pelle senza neanche una canottiera sotto.

Non deve bere quella sera sennò il suo cervello sarà troppo sovraccarico e potrebbe rischiare un blackout.

Letteralmente.

Il moretto arriva con soltanto una camicia bianca e dei semplici blue jeans.

Kurt si sente uno stupido per essersi agghindato così.

-Stai benissimo.

Gli sussurra il cantante prima di dargli un piccolo bacio sulla guancia che lo fa diventare rosso come un peperone.

Entrano nel locale e, anche se è soltanto la seconda volta che escono, è come se si conoscessero da sempre.

Come si è ripromesso Kurt non beve e quando il moro lo viene a sapere decide di non farlo neanche lui.

Salutano Berta, parlano con lei e la serata passa liscia liscia, ballando e divertendosi, mentre ogni tanto i fianchi si scontrano.

Quella sera il moretto non è venuto con la sua macchina ed è per questo che prendono un taxi.

Il tipo insiste per andare prima a casa sua ma Kurt, dopo una lunga sessione di occhi dolci, lo riesce a far cedere e a far sputare fuori il suo indirizzo.

Il condominio dove abita il ragazzo è carino.

Non è né brutto né meraviglioso è...Carino.

Fa un po' freddo a New York quella sera e Kurt si stringe nelle spalle mentre sale le scale e squadra il ragazzo.

Se hanno intenzione di rivedersi ancora lo dovrà venire a sapere il suo nome.

Oppure gli darà un altro bacio e potranno continuare questo strano giochino.

 

Quando arrivano davanti alla porta il ragazzo gira le chiavi nella toppa e lo guarda un po' imbarazzato.

Kurt vorrebbe mettersi a ridere.

Era tutto spavaldo a S. Valentino invece, a guardarlo ora, sembra un ragazzino alla sua prima cotta!

-Vuoi... Vuoi entrare?

E' poco più di un sussurro.

Un sussurro che fa scattare qualcosa dentro di lui, qualcosa che lo porta a prendere il ragazzo per le spalle e spingerlo dentro casa sua chiudendosi la porta alle spalle con un piede.

Quando preme le labbra su quelle rosse del ragazzo non è come l'altra sera, l'altra sera era stato umido, frettoloso, ora Kurt si prende tutto il suo tempo per gustarsi il sapore di quest'uomo senza nome, quest'uomo che dovrebbe usare solo per riempire un buco che troppi altri prima di lui hanno lasciato vuoto ma forse non è solo questo, Kurt non aveva mai creduto al colpo di fulmine, non lo aveva mai vissuto ma c'è una prima volta per tutto no?

Non ha neanche un momento per godersi l'ambiente intorno perché si leva immediatamente quello strano chiodo senza maniche restando a petto nudo.

Il ragazzo nel frattempo è diventato ancora più rosso mentre si spoglia anche lui e lo conduce per mano in camera dove trovano la comodità di un letto.

E la notte passa così.

Ridendo, rigirandosi fra le coperte e fondendo il proprio corpo con quello di uno sconosciuto che ha la propria storia incisa negli occhi.

Kurt non sa dire quante volte raggiunge il massimo del piacere quella sera.

Gli sembra di essersi stancato molto quando ricade sul cuscino con ancora quella domanda sulle labbra.

Come ti chiami?

Come ti chiami?

Dimmelo.

Ti prego dimmelo.

Vorrebbe solo alzarsi e dirgli che poi andranno di nuovo a ballare, che poi andranno di nuovo a mangiare insieme, ma ora deve andare.

Invece il sonno lo prende, lo prende e lui non si sforza neanche di scappare.

Sente una calda pressione che gli attraversa il ventre per finire sul suo fianco.

Ma Kurt dorme.

La prima luce del sole che sorge timido sui grattacieli di New York bagna i muri dell'anonimo appartamento di un ragazzo di cui Kurt Hummel, cuore spezzato e coinquiline un po' preoccupate, non conosce il nome.
Proprio lui apre i suoi occhi azzurri e guardandosi intorno si dice che quella non è la sua vecchia stanza in cui viveva quando andava al college.

No, quello non è proprio il suo ex appartamento di Bushwick.

Sente qualcosa muoversi accanto a lui e voltandosi si ricorda.

Sì, il ragazzo senza nome!

Avevano fatto del sesso grandioso.

Kurt si toglie le coperte dalle gambe e si siede sul letto mentre ha un momento per guardarsi intorno.

E' carina la camera del tipo.

Deve vivere da solo.

In realtà sembra la stanza di un adolescente.

Ci sono poster dei Maroon 5 dappertutto e anche qualcuno di George Clooney e poi ovviamente c'è lei, Katy Perry!

Ci sono anche due o tre chitarra sparse per la stanza e quello che vede in una custodia verde più giurare che sia un violoncello.

Sta per alzarsi per svicolare veloce da quella casa quando, voltandosi, vede il viso del ragazzo.

Sta dormendo con un braccio piegato accanto al volto e uno sotto le coperte.

Ha la bocca aperta mentre i ricci neri gli ricadono disordinatamente sulla fronte.

Sembra quasi un bambino.

Kurt se ne sta ancora lì a guardarlo e pensa che, forse, una chance se la deve concedere.

Pensa che le sue relazioni sono sempre andate in un verso solo, pensa che è sempre stato lui quello a soffrire perché l'altro se n'era andato e ora, ora che questo ragazzo è arrivato così, senza neanche chiedere il permesso, pensa che questa volta ci vuole provare davvero, se andrà male ne pagherà le conseguenze ma lui ci vuole provare lo stesso.

E l'unico modo per farlo è tornare a stendersi in quel letto caldo impregnato di un profumo che imparerà presto a conoscere.

Infatti lo fa, si stende di nuovo poggiando la testa sul morbido cuscino e coprendosi con le lenzuola mentre una testa pesante si poggia sul suo petto e Kurt chiude gli occhi deliziato da quel dolce peso ma prima di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo si sporge appena e sussurra nell'orecchio del ragazzo.

Kurt.

Tre ore dopo una fastidiosa sveglia gli fa aprire gli occhi di scatto ma la prima cosa che vede quella mattina sono due pozzi verdi che lo fissano sorpresi.

La prima cosa che assapora sono le labbra del suo amante e il primo suono che sente è il più soave di tutti.

Blaine.

 

N.d.a:

Eeeeecomi!!

Allora allora allora so che questa OS non ha praticamente nulla di S.Valentino ma ho voluto provare a uscire dai miei schemi e spero che vi sia piaciuta lo stesso pandini <3

Se vi interessa QUI c'è la canzone che ascolta Kurt quando si deprime xD

C'è una cosa curiosa da dire.

Ho anche messo un piccolo cross-over con Due uomini e mezzo perché Berta qui è la barista ma in Due uomini e mezzo è la domestica di Charlie ;)

*Il Rafele sulla ventinovesima esiste veramente ed è un ristorante italiano ;)
Il titolo della OS è un verso di I kissed a girl di Katy Perry (strano xD) e si riferisce al fatto che Kurt e Blaine non sanno i loro nomi fino alla fine ;)

Così è come mi immaginavo fosse vestito Kurt quando lui e Blaine vanno a ballare :D

Ah e QUI c'è la canzone che canta Blaine in versione acustica al locale ;)

Bé credo di aver detto tutto quindi vi aspetto sulla mia pagina FACEBOOK <3

Per ultima cosa un grazie gigantesco alla mia beta BabyKit87l !

Arrivederci unicorni <3

   
 
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