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Autore: Iuccy_97    14/02/2014    3 recensioni
Zuko cerca di diventare un uomo. E' il problema che più lo assilla. Non è mai la persona giusta.
Ma c'è chi ancora crede in lui.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se cercate un fatto io ve lo darò
gli Unni han vita corta corta, chi vivrà vedrà
e anche se voi siete deboli lavoreremo ancor di più
si vedrà l’uomo che non sei tu
 
L’insegnante di dominio gliel’aveva sempre detto. Era più debole della sorella. Non sapeva dominare il fulmine. Ma, tra una palla di fuoco e l’altra, gli chiedeva di trovare il suo potenziale. Per crescere e mostrare l’uomo che ancora non era doveva lavorare fino allo sfinimento.
Ma non lo trovava. Dov’era finito quell’uomo? Era nascosto dentro di lui… ma dove?
Continuava a impegnarsi, ma era un nascondino infinito. Anche avendo ben chiaro il suo obbiettivo e impegnandosi nonostante tutto, la sorella era sempre migliore. Suonava strano dirlo ma lei aveva già trovato “l’uomo” dentro di sé.
 
La foresta è calma ma nasconde in sé
mille e più minacce
 
Doveva essere pronto ad affrontare quello che temeva di più: il giudizio del padre. Già, perché se da fuori sembrava una famiglia serena, dentro si vedeva solo un profondo dislivello: in alto, minacciosi, Ozai e Azula. In basso, piccoli e insicuri, lui e sua mamma.
 
Vi trasformerò
fino a far di voi degli uomini sempre pronti a tutto e poi
degli eroi come me anche voi
 
Aspirava a essere come suo bisnonno. Lui aveva combattuto ed aveva raggiunto ciò che desiderava. Addirittura aveva una cometa che portava il suo nome. E al suo passaggio, tutti i dominatori del fuoco diventavano più potenti.
Era una leggenda. Un eroe. Sozin. Solo il suo nome bastava a incutere timore.
 
E sarai veloce come veloce è il vento,
e sarai un uomo vero senza timore,
e sarai potente come un vulcano attivo,
quell’uomo sarai che adesso non sei tu
 
Le parole di sua madre erano l’unica cosa che lo sollevava. Lei credeva veramente nel piccolo Zuko. Non le importava se non aveva la meglio sulla sorella. Per lei era il migliore, e col tempo sarebbe cresciuto, e con lui la sua bravura. Sarebbe diventato un grande sovrano. Forte e valoroso, giusto e rispettato.
E anche se spesso arrivava da lei piangendo o lamentandosi di un torto da parte di Ozai o di Azula, gli asciugava le lacrime.
E glielo ripeteva nuovamente: col tempo, con la sua crescita, sarebbe cambiato tutto.
 
Manca poco tempo, gli Unni ormai son qui
sopravviverete, spero ma, non so
 
Purtroppo non poteva evitare il padre per sempre. Ed il momento di affacciarsi al mondo dei “grandi”, quello in cui Ursa non poteva più proteggerlo, era arrivato. Il Consiglio di Guerra era territorio di suo padre.
Gli avevano aperto le porte e lui era stato costretto ad entrare, con le sue paure. Con le sue idee.
Idee sbagliate, per i collaboratori di Ozai e del padre stesso.
 
Quindi va’, non servi più
l’uomo che cerco io non sei tu
 
Ecco il risultato. Umiliazione e dolore. Le lacrime mischiate alla terra dell’arena di Agni-kai.
Ed infine l’esilio.
Non era stato degno del padre, della corte, della Nazione. Non era ancora l’uomo giusto. Era una piccola pedina nelle mani del destino e del mondo. Era ancora sbagliato. Lui in fondo, era fortunato per essere nato. Cosa pretendeva?
Adesso cercava quell’uomo tra i ghiacci del Polo, sperando di trovarlo lontano dalla Nazione, che non era più casa.
 
E sarai veloce come veloce è il vento,
e sarai un uomo vero senza timore,
e sarai potente come un vulcano attivo,
quell’uomo sarai che adesso non sei tu
 
Ma adesso c’era lo zio a ripeterglielo. Abbandonate le speranze col padre, umiliato dalla sorella e senza sapere dove fosse la madre, era l’unico che potesse ancora definire un famigliare. Un famigliare che credeva in lui.
Sarebbe diventato un uomo. Presto o tardi. Per il momento aveva solo dodici anni… aveva tempo per cercare.




Angolo autrice
Non pensate che se non aggiorno sto lì a girarmi i pollici, eh? Scrivo queste cavolate (vedi song-fic sopracitata) e le posto quando me ne ricordo... :D
Boh, so che vi farà schifo, ma non insultatemi (è contro il regolamento ;) ) piuttosto sventolate bandierine rosse, che è sempre meglio. Con la violenza non si risolve mai nulla! ;)
Saluti!!:)
   
 
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