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Autore: serensnixpity    14/02/2014    4 recensioni
"Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!" (Alice)
Cosa succederebbe se Quinn e Puck si trovassero ad avere a che fare con una presenza piuttosto caotica, ingombrante e dai tratti latini?
Un mash-up di due menti decisamente poco stabili, bombardate da troppi prompt e che hanno trovato nella threesome la risposta a tutti i problemi. Una raccolta di eventi surreali, divertenti e forse anche un po' angst, nel mondo delle meraviglie di Quinn, Puck e Santana.
Attenzione: potrebbe contenere tracce di Quinntana romance, si consiglia di assumere con cautela.
((raccolta di shot a cura di serensnixpity e Shellyng))
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Puck/Quinn, Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...of wine and cuddles


Quando Puck rientrava dal lavoro, dopo essere stato trattenuto più a lungo del solito, l'unica cosa che desiderava erano un pasto caldo e le labbra di sua moglie.

Ma quando aprì la porta di casa, lasciando diligentemente le scarpe sporche all'ingresso, capì immediatamente che qualcosa stonava nell'insieme della sua immacolata dimora.

Un cappotto rosso abbandonato sul divano, un paio di tacchi a spillo riversi sul tappeto, due bicchieri macchiati da labbra femminili e una bottiglia di vino completamente vuota.

- Non di nuovo -

Borbottò grattandosi la nuca perfettamente rasata, le sopracciglia aggrottate con disappunto. Sentì che gli era passato l'appetito, mentre saliva le scale verso la loro camera da letto. Non che potesse fare altrimenti, dal momento che la sua adorata mogliettina sembrava essersi scordata di avere un marito affamato in procinto di rientrare a casa.

Quando aprì la porta della stanza da letto, gli si presentò di fronte il solito caotico spettacolo. Vestiti ovunque, le coperte che sembravano uscite da un campo di battaglia, una gamba affusolata e color caramello che faceva capolino e un indistinto groviglio di braccia e capelli.

- Quante volte ancora dovrò trovarti a letto con mia moglie? -

Domandò esasperato, strattonando con poca grazia quella gamba che penzolava oltre il bordo. In risposta ricevette un grugnito soffocato dalle coperte e un piede ghiacciato premuto direttamente sulla faccia, nel tentativo di scacciarlo.

- Abbassa la voce, idiota -

La sentì borbottare, prima di veder emergere una Santana incapace di tenere entrambi gli occhi aperti.

- Rispondi alla mia domanda, Lespez -

- Lo sai che quando si ubriaca prima si incazza e poi vuole essere coccolata -

Biascicò Santana in risposta, indicando la bionda avvinghiata a lei. Puck sbuffò infastidito, massaggiandosi le tempie. Aveva capito dal primo momento che avere Santana come vicina di casa sarebbe stato un totale disastro.

- E si può sapere per quale motivo vi siete ubriacate...ancora? -

Nessuno avrebbe mai creduto che Noah Puckerman fosse il tipo da fare una ramanzina per una semplice sbornia, ma quelle due insieme stavano diventando la sua rovina, soprattutto la latina che nel buio della stanza lo guardava assonnata, ma con un sorrisetto sfrontato.

- Sai che io non ho bisogno di un motivo per ubriacarmi, ma lei ha iniziato a lagnarsi per un qualche vestito che non le andava più...non sapevo come farla stare zitta! -

Si giustificò Santana, sollevando le mani in segno di resa. Un movimento che fece agitare la bionda ancora rannicchiata sotto le coperte. Puck aprì bocca per dirle qualcosa, ma venne prontamente interrotto da un minaccioso indice puntato verso di lui

- Giuro che se la svegli trasformo i tuoi gioielli di famiglia in un paio di orecchini. E' già troppo che le permetta di invadere il mio spazio vitale, non posso sopportare che si metta anche a parlare. Quindi zitto ed entra in questo dannatissimo letto -

Ordinò, lanciando un'occhiata incerta alle braccia di Quinn strette attorno alla sua vita.

Nonostante tutto, Puck non poté trattenere un mezzo sorriso divertito. Potevano passare gli anni, ma Santana non avrebbe mai smesso di essere così Santana e in fondo era proprio per quel motivo che né lui né Quinn avrebbero mai rinunciato alla loro migliore amica. Non importava quanto impegnativa fosse.

Con un sospiro rassegnato, Puck si sfilò la maglia da lavoro e i jeans sporchi, prima di sgusciare sotto le coperte, attento a non svegliare sua moglie. Più che altro per non incorrere nelle ire della sua migliore amica, o peggio, di entrambe. Quasi non fece in tempo a sistemarsi nello spazio ristretto che gli avevano concesso le due donne, che la mano affusolata di Quinn gli afferrò un polso, portandosi il braccio di lui attorno alla vita.

- Deve aver bevuto davvero tanto -

Commentò fra sé e sé, tenendola protettivamente stretta al petto e chiudendo gli occhi. Un sospiro soddisfatto fu l'ultimo suono che produsse.

 

- Testa ad uovo? -

Proprio mentre stava per scivolare nel sonno, un sussurro lo riportò alla realtà

- Che c'è, due zavorre? -

Domandò aprendo gli occhi e trovando una Santana intenta ad osservare in strano modo la donna che entrambi stavano coccolando.

- Ti ricordi quando alla festa per il diploma si è ubriacata così tanto da dormire per un giorno intero? -

- Sì, Santana. E mi ricordo anche che le hai riempito la faccia di scritte oscene dando la colpa a me -

Rispose spazientito, sperando di non dover entrare nel vortice dei ricordi. Ma gli bastò guardarla in viso per capire cosa stava pensando

- No, scordatelo! -

- Perché?? -

Piagnucolò la mora, trascinando la sua stessa domanda

-Perché non ho intenzione di passare il weekend con una moglie incazzata -

Santana sbuffò, mettendo il broncio, ma Puck era troppo stanco per darle retta questa volta

- Prima tua moglie che vuole "solo dormire" e non mi fa nemmeno dare una toccatina e adesso tu che mi rovini il divertimento...che amici di merda!"

Puck mandò gli occhi al cielo, era abituato alle sue assurde proteste, ma ciò non toglieva che la latina avesse un pessimo tempismo per mettersi a pestare i piedi. Provò a dire qualcosa, ma Quinn, stretta fra le sue braccia, si mosse leggermente

- Ti vogliamo bene anche noi, S. Ma ora stai zitta -

Lo schiocco di un bacio, seguito da un grugnito, furono gli ultimi rumori che sentì. Puck poté giurare due cose in quel momento, che Santana si stesse pulendo la guancia e che stesse segretamente sorridendo.
 

-serensnixpity-

  
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