Le
luci abbaglianti della villa accecarono per un attimo Benjamin.
Appena Pugnazzo ebbe toccato terra, il portale dimensionale
scomparve.
-Questa... è Svoltadilà...?-
Chiese perplesso lui
cercando di pararsi dalla luce con un braccio.
-Oh, no. Quella è
la mia casa...-
Mentì Mimì dondolando sulle gambe. Poi fece
segno ai due di seguirla.
Il giardino era vasto, con cespugli e
alberi di ogni forma; davanti al portone, un bestione simile ad un
mostruoso cane scodinzolava allegramente con il codino, accoccolato
in terra.
-C-cos'è quello...???-
Benjamin si bloccò
terrorizzato, ma Mimì lo tranquillizzò:
-Niente paura, non fa
niente. A meno che non gli pesti la coda...-
Benjamin sobbalzò
mentre questo allungava il muso per annusare l'intruso, ma si calmò
quando vide che in effetti non era feroce.
-Su, vieni! Non abbiamo
tutta la sera! Anzi, è già tardi!-
Trotterellava per i corridoi
salutando tutti i domestici che incontrava. Benjamin e Pugnazzo la
seguivano a debita distanza.
-Ma 'stì bagagli...?-
Commentò
Pugnazzo seccato dopo un po'.
-Oh, quelli... lasciali pure
lì...-
Era molto emozionata. Afferrò Benjamin per un braccio e
lo trascinò fino ad una grossa stanza colma di vestiti.
-Non ho
mai visto tanti...-
-Non c'è tempo per i commenti! Thò, prova
questo!-
Gli lanciò uno smoking.
-Cosa devo farci?-
-Mangialo.
SECONDO TE???-
-Ok...-
Mimì gli indicò un camerino e gli
ordinò di cambiarsi. Poi Pugnazzo si affacciò alla stanza e prima
che potesse aprire bocca Mimì strillò:
-Pugnazzo!!! Oggi è San
Valentino!!! Non puoi andare in giro in quel modo!!!-
Iniziò a
rovistare in uno dei 10 armadi ed alla fine trovò un vestito
elegante della taglia dell'altro:
-Tieni
questo!-
-...ma...-
-TIENI QUESTOOO!!!-
Lo spinse con forza
all'interno del secondo camerino, e sbatté con forza la porta. Poi
si precipitò nella sua stanza, a cambiarsi.
Quando l'Oscuro
riuscì finalmente ad infilarsi quell'odiosa manica strettissima,
uscì dal camerino aspettandosi Mimì lì fuori, ma non la trovò.
Anche Pugnazzo era pronto. Dopo qualche minuto, finalmente, la porta
da dove erano entrati si aprì, rivelando una Mimì in uno splendido
abito blu notte, cosparso di brillanti, lungo fino ai
piedi.
-Allora...? Che ve ne pare?-
"è una vita che sogno
d'indossarlo!"
I due la fissarono per diversi istanti a bocca
aperta, poi annuirono con il capo. Benjamin osservò:
-Credevo che
fossi io quello che doveva trovarsi un partner, non tu!-
-Ah be',
oggi non si sa mai... San Valentino è una giornata capricciosa per i
cuori...-
I due in smoking si scambiarono uno sguardo
interrogativo, e l'altra capì che era meglio lasciar perdere.
-Su,
cosa stiamo aspettando!? Pugnazzo, corri al telefono e chiama
Nastasia. Dille che è urgente, deve venire alle 8 nella piazza
centrale!-
Lui obbedì, e si precipitò nell'altra stanza.
-In
quanto a te...-
Mimì si avvicinò, aggiustando il fiocchetto al
collo dell'Oscuro, che rabbrividì appena le mani di lei lo
sfiorarono.
-Che c'è?-
-N-nulla... mi stavo chiedendo... la
ricompensa...-
Lei lo guardò male:
-Non pensi ad altro, eh?
Non hai neanche un cuore! La tua missione è rallegrare un animo
triste e tu pensi ai soldi?-
-Devo ricordarti che non ho scelto io
quest'incarico?-
L'altra rimase in silenzio. Poi gli fece segno di
seguirla.
-Pugnazzooo!!! Hai chiamato Nastasiaaa???-
Urlò dopo
qualche minuto, della salotto della villa.
Pugnazzo apparve
dall'altra stanza dicendo di sì.
-Ok, andiamo...-
E in
tre s'incamminarono per Svoltadilà. Ormai il sole era scomparso, ed
anche l'aura del crepuscolo si stava affievolendo, lasciando ad una
notte limpida e colma di stelle.
Merlocchio stava spazzando
davanti a casa sua, aiutato da Doremì, che lo accompagnava
fischiettando un allegro motivetto, e da Porteo. Gli altri Pixl erano
volati in giro per la festa.
-San Valentino... la festa degli
innamorati...-
Si disse mentre finiva di ripulire gli scalini
dalla polvere.
-Stai pensando a Consilia... vero?-
Chiese
Doremì.
-Mmm... Lady Farfalà adesso sarà felice e contenta pr
il resto della sua vita. Non c'è bisogno di San Valentino per legare
due anime gemelle... non so se mi spiego...-
Prima che potesse
continuare, vide con la coda dell'occhio Nastasia che stava
procedendo nervosamente verso la piazza.
-Oh, buonasera Nastasia!
Come va?-
Lei si bloccò e quando notò Merlocchio lo salutò
cortesemente:
-Buonasera, Merlocchio. Be', potrebbe andare
meglio...-
-Oh, non preoccuparti... troverai quello giusto...-
Lei
arrossì ed abbozzò un sorriso, poi disse che era di fretta e
riprese il cammino.
Era molto agitata. Pugnazzo l'aveva chiamata
all'improvviso per dirle che doveva andare urgentemente in piazza.
Sfortunatamente, si era dimenticato di dirle quando. Ed ora lei non
sapeva per quanto avrebbe aspettato. La piazza era grande, con molte
coppiette che si tenevano per mano. L'idea di Nastasia, nonostante
fosse rimasta impassibile per diversi mesi, iniziava adesso a mutare.
Avrebbe saputo amare ancora...? Da adesso bastava con quella
tristezza, doveva guardare avanti. Ed anche se non avesse mai trovato
l'amore della sua vita... non ci sarebbero stati problemi. In fondo,
la vita va avanti. Blumiere e Farfalà si erano sacrificati proprio
per dare al mondo un "domani", un "futuro". E lei
doveva approfittarne.
Si sedette su una panchina in marmo ad
aspettare...
-Perfetto! Siamo arrivati!-
Le mura erano
bianche ed i colori chiari, proprio come aveva detto Mimì. Però
l'effetto era risultato molto più gradevole di come se l'era
aspettato. Benjamin osservò entusiasta le incisioni degli Antichi
nelle colonne, la disposizione delle case, l'ordine dei pilastri che
si presentavano per la via... aveva letto molto sulle città Antiche,
ma mai aveva avuto l'occasione di visitarne una.
-Vieni, presto!
La piazza è di qua!-
In tre iniziarono a camminare a passo di
marcia, svoltando per diverse vie. Poi Mimì si bloccò di
scatto:
-Oh, no! Un mazzo di fiori! Ecco quello che
serve!-
-Che...?-
-Fiori! Fiori rossi, belli, profumati! Per
Nastasia!-
-Ma... non avevi detto che non dovevo fare il
romanticone...?-
Lei lo squadrò male, poi si giustificò:
-Be',
adesso le cose si faranno diversamente... e poi puoi far finta che
quei fiori dovessero andare ad una ragazza che invece non si è
presentata!-
Fece per trotterellare verso il fioraio, quando
Benjamin si bloccò di colpo. Il suo sguardo divenne cupo, così come
la sua voce:
-Mimì... ti prego... basta con queste bugie...-
Lei
non capiva.
-Non posso fingere in amore. Lo sai. L'amore non si
sceglie...-
-Ma Nastasia...? Il concorso? Le mie 7
gemme???-
Mugolò con voce da vittima.
-Be', la piccolina cià
ragione...-
Osservò Pugnazzo mentre andava a comprarsi
un'aranciata.
-Zitto tu! Pensavo stessi dalla mia parte!-
Mimì
sospirò. Cosa poteva fare adesso...? Lo aveva quasi convinto, ed
ora... imprevisto, si era rifiutato.
Lui guardò la sua faccia
abbattuta, e per consolarla le disse:
-Però... posso sempre
provarci...-
Il volto di Mimì s'illuminò:
-Davvero...? Oh,
certo che lo farai!-
Lo afferrò e lo trascinò verso il banco di
fiori. Mentre Pugnazzo beveva la sua bibita, al bar, nella sua mente
tornò a galla un particolare che aveva tralasciato nella sua
precedente telefonata a Nastasia... Fu preso dal panico:
-Mimì!!!
Mimì!!! 'N le ho detto l'ora!!!-
Lei si bloccò prima di pagare
le rose:
-Cosa...? A chi... quale ora...???-
-A Nastasia!-
Lo
stomaco di Mimì fu preso in una morsa di gelo. Ed ora??? Sarebbe
andato tutto a rotoli!!! Tutto quello che aveva fatto... vano! Ora
che sapeva che Nastasia probabilmente era già in piazza... cosa
c'era di romantico in un ritardo???
-Corri!!!-
Afferrò
Benjamin per un braccio ed iniziò a correre verso la piazza. Anche
Pugnazzo si unì alla corsa, ma accidentalmente, per colpa di una
mattonella spostata, inciampò battendo violentemente il busto. Non
si era fatto nulla, ma sfortunatamente il restante della sua
aranciata aveva adesso ricoperto
Benjamin.
-No...No,no,no...NONONONOOO!!!-
Mimì urlava come una
pazza. L'Oscuro non poteva presentarsi sporco d'arancia. Basta, fine,
nessuna speranza.
-Sono già le 7 e mezza... non abbiamo tempo per
tornare alla villaaa!!!-
Piagnucolò. L'altro sospirò un "mi
dispiace...". Lasciò quindi cadere il mazzo di rose, che si
sparse scomposto ai suoi piedi. Pugnazzo chiese scusa, ma Mimì non
si placò:
-Tutta colpa tua, testone!!! Ed ora???-
Pugnazzo
raccolse una delle rose che Benjamin aveva lasciato
cadere:
-Posso 'anna dalla piccolina... pe'
consolarla...-
Mimì scosse la testa, ma sospirò un "vai"
triste, agitando la mano in direzione della piazza. Poi alzò la
testa. Aveva le lacrime agli occhi per lo sconforto. Tutto quello che
aveva fatto non sarebbe servito a niente. Ma Benjamin la
consolò:
-Suvvia, Mimì! Non piangerai mica per questo, vero? Non
ero destinato a quella donna!-
L'altra si asciugò una lacrima e
annuì incerta.
-Hai ragione. Sono stata una stupida. Nessuno
sceglie con chi innamorarsi. Ci si innamora e basta... e poi non
credo che la scintilla tra voi due sarebbe veramente
scattata...-
Osservò tristemente il suo abito lungo, schizzato
anch'esso da un po' d'aranciata. Un sorriso vago le si disegnò sulle
labbra nel vedere quelle buffe gocce arancio. Poi alzò nuovamente la
testa, e ridacchiò nell'osservare meglio lo smoking dell'Oscuro
coperto d'aranciata. Anche lui si lasciò sfuggire un sorrisetto. Poi
si voltò, e guardò per terra. Afferrò nuovamente le rose e
tranquillamente disse, ancora voltato:
-Ma, chissà se quella
scintilla non sia scattata per un'altra...-
Lei non capì subito,
ma quando l'Oscuro si voltò porgendole le rose un po' spelacchiate,
il suo cuore esplose in quella bellissima emozione. Proprio in quel
momento era stata colpita dalla freccia di Cupid. Afferrò le rose e
le annusò soddisfatta. Poi allungò una mano verso l'altro, che
ricambiò, e questa volta la sensazione si presentò nell'Oscuro,
colpito in pieno da Cuore. I loro sguardi rimasero fissi l'uno per
l'altra per diversi minuti, e quando infine si decidettero a parlare,
Mimì azzardò:
-Uhm... emm... per oggi ci sono gli sconti...
insomma... per San Valentino... andiamo a mangiare qualcosa...?-
Lui
sorrise:
-Il ristorante più pregiato dove si trova?-
Ormai
erano le 7:48. Lei era lì dalle 7. Cos'era questa cosa importante di
cui le aveva parlato Pugnazzo...?
Controllò nuovamente
l'orologio, le 7:49. Ormai anche la sua pazienza stava giungendo al
termine.
-Nastasia!!! Nastasia!!!-
I passi pesanti dell'omone
la distrassero immediatamente dai suoi pensieri.
-Emm... Mi...
dispiace... ecco...-
S'inventò una scusa, e poi le porse una rosa
"per farsi perdonare". Lei arrossì lievemente. Pugnazzo...
era lui l'uomo della sua vita...? Ma non prendiamoci in giro! Certo
che... bho. Nessuno poteva saperlo. Probabilmente non si sarebbero
mai messi insieme... ma quale costo avere conoscersi meglio? I loro
legami d'amicizia si sarebbero comunque rafforzati. E lei aveva
bisogno di qualche amico.
-Emm... 'n è che t'andrebbe de venì
con me... al ristorante di Cipollina...?-
La prima volta che la
invitava personalmente. Spesso si era limitato a chiedere a qualcuno
di recapitare il messaggio, oppure l'aveva invitata velocemente via
telefono, ma niente di più.
-Uhm... sì, ho un po' di
fame...-
Ammise lei sorridente.
Tese l'arco. La sensazione
di felicità che lo investiva ogni volta che ripeteva quell'azione si
ripeté. Donare amore era lo scopo della sua vita, e lui lo amava.
Così come lo amava cuore.
Quando la punta a forma di cuore fu
perfettamente allineata al fondo schiena della più vicina, ispirò
profondamente e fece per lasciar partire il colpo, ma fu fermato
dalla mano di Cuore che lo toccò su una spalla:
-Lasciali stare,
per ora...-
-Perché...? Stanno bene insieme! E poi non era il tuo
piano questo?-
-Mmm... lasciamo che sia il tempo a decidere per
qui due. Penso sia la cosa migliore. Adesso... andiamo a guardare gli
altri due?-
Cupid sorrise:
-Sono già al ristorante?-
-Si
stanno avviando...-
Aprirono le ali, ed iniziarono a volare
trasportati dalla brezza del vento.
E CE LA FAAA!!! GRANDE MEEE!!! *ritorno alla modestia* Finalmente! Riesco a pubblicare rispettando i tempi! EVVAIII!!! Mancano 20 min. a mezzanotte, quindi a DOMANI e se non voglio perdere questo record è meglio se mi sbrigo a postare.. emm, lasciate perdere le mie riflessioni ad alta voce. BUON SAN VALENTINO, gente! Soprattutto a coloro a cui non importa nulla, come me!!! No, sul serio, io non ne voglio sapere di fidanzati assolutamente! Forse, tra qualche anno... ba', l'amore va e viene... avete visto queste coppie? Mimì, che si aspettava Mister Muscolo, e si ritrova un mingherlino secchione...? Per questo dovrò stare attenta a colui di cui un giorno (forse) mi innamorerò. è vero che l'amore sceglie da solo... ma basta parlare di me. Come vi è sembrata la storia? Nel complesso? La vostra parte preferita? Qualche chiarimento? Commentate in massa, mi raccomando! Alla prossima fan-fiction! E, di nuovo, buon San Valentino! (segnalate eventuali problemi/scorrettezze, grazie)