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Autore: Debby_Gatta_The_Best    14/02/2014    3 recensioni
Nastasia, dopo gli avvenimenti di Super Paper Mario, è rimasta sola e chiusa in se stessa. Non ha idea di quale scopo ha la sua vita, adesso. Pugnazzo, che era molto affezionato alla giovane donna, decide di trovare un modo per tirarla su di morale: inizia, quindi, a cercare, con l'aiuto di Mimì (che si autodefinisce esperta in ragazzi), un possibile fidanzato per l'ex segretaria del Conte Cenere. I due si mettono in viaggio, ma la storia prende una svolta inaspettata...
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le luci abbaglianti della villa accecarono per un attimo Benjamin. Appena Pugnazzo ebbe toccato terra, il portale dimensionale scomparve.
-Questa... è Svoltadilà...?-
Chiese perplesso lui cercando di pararsi dalla luce con un braccio.
-Oh, no. Quella è la mia casa...-
Mentì Mimì dondolando sulle gambe. Poi fece segno ai due di seguirla.
Il giardino era vasto, con cespugli e alberi di ogni forma; davanti al portone, un bestione simile ad un mostruoso cane scodinzolava allegramente con il codino, accoccolato in terra.
-C-cos'è quello...???-
Benjamin si bloccò terrorizzato, ma Mimì lo tranquillizzò:
-Niente paura, non fa niente. A meno che non gli pesti la coda...-
Benjamin sobbalzò mentre questo allungava il muso per annusare l'intruso, ma si calmò quando vide che in effetti non era feroce.
-Su, vieni! Non abbiamo tutta la sera! Anzi, è già tardi!-
Trotterellava per i corridoi salutando tutti i domestici che incontrava. Benjamin e Pugnazzo la seguivano a debita distanza.
-Ma 'stì bagagli...?-
Commentò Pugnazzo seccato dopo un po'.
-Oh, quelli... lasciali pure lì...-
Era molto emozionata. Afferrò Benjamin per un braccio e lo trascinò fino ad una grossa stanza colma di vestiti.
-Non ho mai visto tanti...-
-Non c'è tempo per i commenti! Thò, prova questo!-
Gli lanciò uno smoking.
-Cosa devo farci?-
-Mangialo. SECONDO TE???-
-Ok...-
Mimì gli indicò un camerino e gli ordinò di cambiarsi. Poi Pugnazzo si affacciò alla stanza e prima che potesse aprire bocca Mimì strillò:
-Pugnazzo!!! Oggi è San Valentino!!! Non puoi andare in giro in quel modo!!!-
Iniziò a rovistare in uno dei 10 armadi ed alla fine trovò un vestito elegante della taglia dell'altro:
-Tieni questo!-
-...ma...-
-TIENI QUESTOOO!!!-
Lo spinse con forza all'interno del secondo camerino, e sbatté con forza la porta. Poi si precipitò nella sua stanza, a cambiarsi.
Quando l'Oscuro riuscì finalmente ad infilarsi quell'odiosa manica strettissima, uscì dal camerino aspettandosi Mimì lì fuori, ma non la trovò. Anche Pugnazzo era pronto. Dopo qualche minuto, finalmente, la porta da dove erano entrati si aprì, rivelando una Mimì in uno splendido abito blu notte, cosparso di brillanti, lungo fino ai piedi.
-Allora...? Che ve ne pare?-
"è una vita che sogno d'indossarlo!"
I due la fissarono per diversi istanti a bocca aperta, poi annuirono con il capo. Benjamin osservò:
-Credevo che fossi io quello che doveva trovarsi un partner, non tu!-
-Ah be', oggi non si sa mai... San Valentino è una giornata capricciosa per i cuori...-
I due in smoking si scambiarono uno sguardo interrogativo, e l'altra capì che era meglio lasciar perdere.
-Su, cosa stiamo aspettando!? Pugnazzo, corri al telefono e chiama Nastasia. Dille che è urgente, deve venire alle 8 nella piazza centrale!-
Lui obbedì, e si precipitò nell'altra stanza.
-In quanto a te...-
Mimì si avvicinò, aggiustando il fiocchetto al collo dell'Oscuro, che rabbrividì appena le mani di lei lo sfiorarono.
-Che c'è?-
-N-nulla... mi stavo chiedendo... la ricompensa...-
Lei lo guardò male:
-Non pensi ad altro, eh? Non hai neanche un cuore! La tua missione è rallegrare un animo triste e tu pensi ai soldi?-
-Devo ricordarti che non ho scelto io quest'incarico?-
L'altra rimase in silenzio. Poi gli fece segno di seguirla.
-Pugnazzooo!!! Hai chiamato Nastasiaaa???-
Urlò dopo qualche minuto, della salotto della villa.
Pugnazzo apparve dall'altra stanza dicendo di sì. 
-Ok, andiamo...-
E in tre s'incamminarono per Svoltadilà. Ormai il sole era scomparso, ed anche l'aura del crepuscolo si stava affievolendo, lasciando ad una notte limpida e colma di stelle.

Merlocchio stava spazzando davanti a casa sua, aiutato da Doremì, che lo accompagnava fischiettando un allegro motivetto, e da Porteo. Gli altri Pixl erano volati in giro per la festa.
-San Valentino... la festa degli innamorati...-
Si disse mentre finiva di ripulire gli scalini dalla polvere.
-Stai pensando a Consilia... vero?-
Chiese Doremì.
-Mmm... Lady Farfalà adesso sarà felice e contenta pr il resto della sua vita. Non c'è bisogno di San Valentino per legare due anime gemelle... non so se mi spiego...-
Prima che potesse continuare, vide con la coda dell'occhio Nastasia che stava procedendo nervosamente verso la piazza.
-Oh, buonasera Nastasia! Come va?-
Lei si bloccò e quando notò Merlocchio lo salutò cortesemente:
-Buonasera, Merlocchio. Be', potrebbe andare meglio...-
-Oh, non preoccuparti... troverai quello giusto...-
Lei arrossì ed abbozzò un sorriso, poi disse che era di fretta e riprese il cammino.
Era molto agitata. Pugnazzo l'aveva chiamata all'improvviso per dirle che doveva andare urgentemente in piazza. Sfortunatamente, si era dimenticato di dirle quando. Ed ora lei non sapeva per quanto avrebbe aspettato. La piazza era grande, con molte coppiette che si tenevano per mano. L'idea di Nastasia, nonostante fosse rimasta impassibile per diversi mesi, iniziava adesso a mutare. Avrebbe saputo amare ancora...? Da adesso bastava con quella tristezza, doveva guardare avanti. Ed anche se non avesse mai trovato l'amore della sua vita... non ci sarebbero stati problemi. In fondo, la vita va avanti. Blumiere e Farfalà si erano sacrificati proprio per dare al mondo un "domani", un "futuro". E lei doveva approfittarne.
Si sedette su una panchina in marmo ad aspettare...

-Perfetto! Siamo arrivati!-
Le mura erano bianche ed i colori chiari, proprio come aveva detto Mimì. Però l'effetto era risultato molto più gradevole di come se l'era aspettato. Benjamin osservò entusiasta le incisioni degli Antichi nelle colonne, la disposizione delle case, l'ordine dei pilastri che si presentavano per la via... aveva letto molto sulle città Antiche, ma mai aveva avuto l'occasione di visitarne una.
-Vieni, presto! La piazza è di qua!-
In tre iniziarono a camminare a passo di marcia, svoltando per diverse vie. Poi Mimì si bloccò di scatto:
-Oh, no! Un mazzo di fiori! Ecco quello che serve!-
-Che...?-
-Fiori! Fiori rossi, belli, profumati! Per Nastasia!-
-Ma... non avevi detto che non dovevo fare il romanticone...?-
Lei lo squadrò male, poi si giustificò:
-Be', adesso le cose si faranno diversamente... e poi puoi far finta che quei fiori dovessero andare ad una ragazza che invece non si è presentata!-
Fece per trotterellare verso il fioraio, quando Benjamin si bloccò di colpo. Il suo sguardo divenne cupo, così come la sua voce:
-Mimì... ti prego... basta con queste bugie...-
Lei non capiva.
-Non posso fingere in amore. Lo sai. L'amore non si sceglie...-
-Ma Nastasia...? Il concorso? Le mie 7 gemme???-
Mugolò con voce da vittima.
-Be', la piccolina cià ragione...-
Osservò Pugnazzo mentre andava a comprarsi un'aranciata.
-Zitto tu! Pensavo stessi dalla mia parte!-
Mimì sospirò. Cosa poteva fare adesso...? Lo aveva quasi convinto, ed ora... imprevisto, si era rifiutato.
Lui guardò la sua faccia abbattuta, e per consolarla le disse:
-Però... posso sempre provarci...-
Il volto di Mimì s'illuminò:
-Davvero...? Oh, certo che lo farai!-
Lo afferrò e lo trascinò verso il banco di fiori. Mentre Pugnazzo beveva la sua bibita, al bar, nella sua mente tornò a galla un particolare che aveva tralasciato nella sua precedente telefonata a Nastasia... Fu preso dal panico:
-Mimì!!! Mimì!!! 'N le ho detto l'ora!!!-
Lei si bloccò prima di pagare le rose:
-Cosa...? A chi... quale ora...???-
-A Nastasia!-
Lo stomaco di Mimì fu preso in una morsa di gelo. Ed ora??? Sarebbe andato tutto a rotoli!!! Tutto quello che aveva fatto... vano! Ora che sapeva che Nastasia probabilmente era già in piazza... cosa c'era di romantico in un ritardo???
-Corri!!!-
Afferrò Benjamin per un braccio ed iniziò a correre verso la piazza. Anche Pugnazzo si unì alla corsa, ma accidentalmente, per colpa di una mattonella spostata, inciampò battendo violentemente il busto. Non si era fatto nulla, ma sfortunatamente il restante della sua aranciata aveva adesso ricoperto Benjamin.
-No...No,no,no...NONONONOOO!!!-
Mimì urlava come una pazza. L'Oscuro non poteva presentarsi sporco d'arancia. Basta, fine, nessuna speranza.
-Sono già le 7 e mezza... non abbiamo tempo per tornare alla villaaa!!!-
Piagnucolò. L'altro sospirò un "mi dispiace...". Lasciò quindi cadere il mazzo di rose, che si sparse scomposto ai suoi piedi. Pugnazzo chiese scusa, ma Mimì non si placò:
-Tutta colpa tua, testone!!! Ed ora???-
Pugnazzo raccolse una delle rose che Benjamin aveva lasciato cadere:
-Posso 'anna dalla piccolina... pe' consolarla...-
Mimì scosse la testa, ma sospirò un "vai" triste, agitando la mano in direzione della piazza. Poi alzò la testa. Aveva le lacrime agli occhi per lo sconforto. Tutto quello che aveva fatto non sarebbe servito a niente. Ma Benjamin la consolò:
-Suvvia, Mimì! Non piangerai mica per questo, vero? Non ero destinato a quella donna!-
L'altra si asciugò una lacrima e annuì incerta.
-Hai ragione. Sono stata una stupida. Nessuno sceglie con chi innamorarsi. Ci si innamora e basta... e poi non credo che la scintilla tra voi due sarebbe veramente scattata...-
Osservò tristemente il suo abito lungo, schizzato anch'esso da un po' d'aranciata. Un sorriso vago le si disegnò sulle labbra nel vedere quelle buffe gocce arancio. Poi alzò nuovamente la testa, e ridacchiò nell'osservare meglio lo smoking dell'Oscuro coperto d'aranciata. Anche lui si lasciò sfuggire un sorrisetto. Poi si voltò, e guardò per terra. Afferrò nuovamente le rose e tranquillamente disse, ancora voltato:
-Ma, chissà se quella scintilla non sia scattata per un'altra...-
Lei non capì subito, ma quando l'Oscuro si voltò porgendole le rose un po' spelacchiate, il suo cuore esplose in quella bellissima emozione. Proprio in quel momento era stata colpita dalla freccia di Cupid. Afferrò le rose e le annusò soddisfatta. Poi allungò una mano verso l'altro, che ricambiò, e questa volta la sensazione si presentò nell'Oscuro, colpito in pieno da Cuore. I loro sguardi rimasero fissi l'uno per l'altra per diversi minuti, e quando infine si decidettero a parlare, Mimì azzardò:
-Uhm... emm... per oggi ci sono gli sconti... insomma... per San Valentino... andiamo a mangiare qualcosa...?-
Lui sorrise:
-Il ristorante più pregiato dove si trova?-

Ormai erano le 7:48. Lei era lì dalle 7. Cos'era questa cosa importante di cui le aveva parlato Pugnazzo...?
Controllò nuovamente l'orologio, le 7:49. Ormai anche la sua pazienza stava giungendo al termine.
-Nastasia!!! Nastasia!!!-
I passi pesanti dell'omone la distrassero immediatamente dai suoi pensieri.
-Emm... Mi... dispiace... ecco...-
S'inventò una scusa, e poi le porse una rosa "per farsi perdonare". Lei arrossì lievemente. Pugnazzo... era lui l'uomo della sua vita...? Ma non prendiamoci in giro! Certo che... bho. Nessuno poteva saperlo. Probabilmente non si sarebbero mai messi insieme... ma quale costo avere conoscersi meglio? I loro legami d'amicizia si sarebbero comunque rafforzati. E lei aveva bisogno di qualche amico.
-Emm... 'n è che t'andrebbe de venì con me... al ristorante di Cipollina...?-
La prima volta che la invitava personalmente. Spesso si era limitato a chiedere a qualcuno di recapitare il messaggio, oppure l'aveva invitata velocemente via telefono, ma niente di più.
-Uhm... sì, ho un po' di fame...-
Ammise lei sorridente.

Tese l'arco. La sensazione di felicità che lo investiva ogni volta che ripeteva quell'azione si ripeté. Donare amore era lo scopo della sua vita, e lui lo amava. Così come lo amava cuore.
Quando la punta a forma di cuore fu perfettamente allineata al fondo schiena della più vicina, ispirò profondamente e fece per lasciar partire il colpo, ma fu fermato dalla mano di Cuore che lo toccò su una spalla:
-Lasciali stare, per ora...-
-Perché...? Stanno bene insieme! E poi non era il tuo piano questo?-
-Mmm... lasciamo che sia il tempo a decidere per qui due. Penso sia la cosa migliore. Adesso... andiamo a guardare gli altri due?-
Cupid sorrise:
-Sono già al ristorante?-
-Si stanno avviando...-
Aprirono le ali, ed iniziarono a volare trasportati dalla brezza del vento.

E CE LA FAAA!!! GRANDE MEEE!!! *ritorno alla modestia* Finalmente! Riesco a pubblicare rispettando i tempi! EVVAIII!!! Mancano 20 min. a mezzanotte, quindi a DOMANI e se non voglio perdere questo record è meglio se mi sbrigo a postare.. emm, lasciate perdere le mie riflessioni ad alta voce. BUON SAN VALENTINO, gente! Soprattutto a coloro a cui non importa nulla, come me!!! No, sul serio, io non ne voglio sapere di fidanzati assolutamente! Forse, tra qualche anno... ba', l'amore va e viene... avete visto queste coppie? Mimì, che si aspettava Mister Muscolo, e si ritrova un mingherlino secchione...? Per questo dovrò stare attenta a colui di cui un giorno (forse) mi innamorerò. è vero che l'amore sceglie da solo... ma basta parlare di me. Come vi è sembrata la storia? Nel complesso? La vostra parte preferita? Qualche chiarimento? Commentate in massa, mi raccomando! Alla prossima fan-fiction! E, di nuovo, buon San Valentino! (segnalate eventuali problemi/scorrettezze, grazie)

  
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