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Autore: SmartieMiz    15/02/2014    3 recensioni
Si lascia andare ad un muretto, incurante della pioggia. Innervosita e col cuore a pezzi, piange per l’ennesima giornata orribile che ancora deve terminare.
Nessuno la nota, perché Eponine è invisibile.
Ma non per lui.
È proprio un ragazzo biondiccio con gli occhiali che probabilmente passa da quelle parti a notarla.

[Eponine/Combeferre - accenni Marius/Cosette e Marius/Eponine]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eponine
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Invisible (but not to me)
Rating: verde
Genere: introspettivo/malinconico/sentimentale

Note: la mia prima Eponine/Combeferre. Inutile dire quanto li shippo xD ♥ e... dunque... spero vi piaccia! A voi la parola! :)

 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Victor Hugo; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
 

 

Invisible

                             (but not to me)


 
 


È da un po’ di settimane che Marius è strano. Freddo, distaccato, con la testa tra le nuvole peggio del solito.
Eponine s’illude che è un po’ di stress: Marius studia diritto all’università, forse è anche normale che si tratti di un po’ di stanchezza.
Eponine continua ad illudersi ogni giorno che passa. Continua ad illudersi anche quando una ragazza bionda lo attende fuori alla facoltà, con un sorriso così dolce da star male.
Ma le sue illusioni hanno fine quando vede che Marius e la ragazza camminano prendendosi per mano.
Ed Eponine ci sta male.
 
Il ragazzo che ogni giorno passa per la via che porta al liceo è Combeferre, uno studente universitario di medicina. Ha i capelli chiari e porta un paio di occhiali. È un ragazzo molto studioso e sempre impegnato; tuttavia, si concede un momento di distrazione quando cammina per quella strada. Il suo dolce attimo di distrazione è una ragazza. Ogni giorno quella ragazza fa la sua stessa strada, con un paio di cuffie alle orecchie, i capelli bruni sciolti sulle spalle e una felpa più grande di lei.
Lui vorrebbe parlarle. Non è timido, ma quella ragazza lo rende tale.
E Combeferre continua a non parlarle.
 
Eponine sente di aver perso definitivamente il suo migliore amico: Marius, l’unico a farla sentire bene, apprezzata. L’unico che sembrava essere in grado di capirla. L’unico che si interessava a lei.
L’unico che le faceva rendere conto che esisteva, che non era morta, che non era invisibile.
Ma questo prima di conoscere la ragazza bionda dal dolce sorriso.
Eponine non la odia; non si può detestare Cosette. È una brava ragazza ed è la persona più gentile di questo mondo; tuttavia, quando la incontra, non riesce a non trattenersi nel salutarla freddamente.
Ed Eponine sta sempre peggio.
 
Amici e professori notano l’insolita disattenzione di Combeferre.
È cotto, cinguettano i suoi amici.
Forse è così. Combeferre non riesce più a togliersi dalla testa quella ragazza. Sente che non è come tutte, a partire dallo sguardo triste e silenzioso che mostra ogni mattina.
Lui non sa che lei vorrebbe urlare, ma il viso, come una maschera, nasconde ciò che si cela nel suo animo arrabbiato.
Combeferre vorrebbe rivolgerle la parola, vorrebbe vederla sorridere, ma teme di poter rovinare tutto: lei non l’ha ancora notato e lui non si sente ancora pronto a fare il primo passo.
E Combeferre continua a tacere.
 
Eponine si rende conto che sta male per amore e si sente stupida, incredibilmente stupida. Trascorre le giornate ad ascoltare canzoni tristi e a piangere, abbracciando il cuscino.
Adesso è completamente sola. Non c’è Marius: ormai ha Cosette e l’ha dimenticata.
L’amore. Diciassette anni e stai male per amore. Che cosa ne può sapere lei dell’amore? Cosa c’è di più stupido di starci male?
Eponine si sente disprezzata da tutti.
Lei non sa che proprio qui a Parigi c’è qualcuno che farebbe di tutto per poter veder comparire un sorriso sul suo volto.
Eponine vorrebbe dimenticare Marius e il mondo intero, ma non è così semplice.
Ed Eponine si chiude in se stessa.
 
È una giornata nuvolosa quando Eponine rivede Cosette al fianco di Marius.
Il cielo è grigio quando Cosette si avvicina a Marius e, in punta di piedi, lo bacia.
Sta per piovere quando Eponine assimila ciò che ha visto. Sa di loro, ormai ha capito tutto già da un po’, ma quel gesto la rende furiosa: è come se solo in questo momento sia riuscita davvero a realizzare come stanno le cose.
Le lacrime incominciano a solcarle le guance. Non riesce a trattenerle: troppa è la rabbia che prova in questo momento mista alla tristezza.
Quando sente la pioggia bagnarle i capelli, impreca sottovoce, alzando il cappuccio della felpa. Si lascia andare ad un muretto, incurante della pioggia. Innervosita e col cuore a pezzi, piange per l’ennesima giornata orribile che ancora deve terminare.
Nessuno la nota, perché Eponine è invisibile.
Ma non per lui.
È proprio un ragazzo biondiccio con gli occhiali che probabilmente passa da quelle parti a notarla. Le si avvicina, mettendo da parte l’imbarazzo.
«Vieni sotto il mio ombrello. Ti verrà un malanno», le dice il più dolcemente possibile.
«Che importa», risponde lei senza nemmeno alzare il volto: «A nessuno frega. Anzi, se morissi i miei risparmierebbero pure i soldi per mantenermi. Le spese del funerale sono una tantum. Farei un favore a tutti!».
Il ragazzo rimane spiazzato da quelle parole piene di rancore provenienti da quell’animo così affranto.
«Non dire così. Avanti, vieni».
Eponine alza il capo e incontra un viso da cui traspare infinita gentilezza.
«Grazie», mormora, alzandosi e affiancandosi a lui: «È sempre carino che ci sia qualcuno che si interessi a te, o almeno ci prova. Tendo ad essere… invisibile».
«Ma non per me. Mi interessa davvero», le accenna un sorriso, ed Eponine non sa nemmeno perché, ma sa che le parole dello sconosciuto sono assolutamente sincere.
«Non so se te lo stai domandando, comunque chiamami Combeferre», si presenta il ragazzo.
«Eponine», risponde lei, senza nemmeno rendersi conto che le sue labbra sono increspate da un lieve sorriso.
Continua a chiedersi il perché e ad essere incapace di darsi risposte, ma sente che può fidarsi di Combeferre e che non ne rimarrà delusa.
Eponine è felice, anche se è invisibile.
Perché sì, è così: lei è invisibile.
Ma non per lui.

 

 



Angolo Autrice

Buon pomeriggio a tutti!
E' da tempo che volevo scrivere qualcosa su 'Ponine e Ferre, ed ecco che finalmente stanotte sono riuscita a mettere le idee in ordine e a scrivere questa cosina! ♥
Per il Combeferre biondiccio ho immaginato Killian Donnelly, l'attore che interpreta Ferre nel film/musical! (sto leggendo il libro e non so se ci sono descrizioni di Ferre da un punto di vista fisico xD). Poi gli ho aggiunto gli occhiali, perché sì ♥ *-*
Insomma, spero vi sia piaciuta! :)
SmartieMiz

 
   
 
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