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Autore: LisaAngius    15/02/2014    2 recensioni
Loki è stato catturato sulla Terra da Thor e ora deve affrontare la condanna di Odino...ma non è di suo padre che teme il giudizio...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Questa ff è stata scritta come regalo per la mia amica MaryLunanera, così la dedico a lei, come modo per dirle buon compleanno!

Detto questo. È la mia prima storia su Loki e sul mondo di Thor, quindi, visto che vorrei fare un seguito come Long-fic vi pregherei di lasciarmi una recensione per dirmi cosa ne pensate della storia e se vorreste leggerne il continuo!

Un abbraccio a tutte e buona lettura

Eccola di nuovo, la sala del trono. Le pareti dorate, le colonne doriche e gli oggetti sfarzosi: il luogo dove aveva sperato di tornare da padrone, il luogo dove tornava da prigioniero. Lo sguardo dell'uomo scivolò sulle manette che gli stringevano i polsi e un sorriso storto affiorò sul suo viso. Non era veramente toccato dalla cosa, aveva messo in conto quel rischio, aveva giocato d'azzardo e aveva perso, pazienza sarebbe stato per la prossima mano!

"Loki..."

La voce di "suo padre" lo indusse ad alzare lo sguardo verso il suo trono. Odino, padre degli dei, l'uomo che gli aveva fatto credere per anni di averlo generato. Come sempre il suo volto sprizzava solo sicurezza e autorità. Davvero non gli interessava per nulla dover mettere in carcere la persona che aveva allevato? Si chiese per un istante

"Padre...quanto tempo!". Lo salutò col tono cortese che avrebbe usato al ritorno da una gita fuori casa.

Un muscolo guizzò sulla mascella del volto invecchiato del genitore, regalandogli una sorta di perverso compiacimento. Non era mai riuscito a provocare affetto in lui, ci aveva provato ma ormai aveva perso da tempo la speranza di riuscirci, almeno riusciva a non essergli indifferente.

"Hai commesso un grave crimine Loki!". Tuonò Odino

Per un attimo gli venne la tentazione di sbadigliare per vedere se sarebbe riuscito a fargli veramente perdere la testa. Anche quello non lo toccava particolarmente, anche il doloroso sdegno di Odino faceva parte del rischio. Poteva sopportare quella prova. Eccetto che....

Non ti girare! Non ti girare!

Aveva ascoltato con cura le voci prima di entrare nella sala, sapeva perfettamente da che parte non doveva voltarsi, sapeva dov'erano loro.

Non lo toccava la reazione di suo padre, ne la rabbia e la delusione di suo fratello Thor, ne il disprezzo di tutti i presenti: di nessuno di loro aveva abbastanza stima da essere toccato. L'unica cosa che si sarebbe fatto uccidere pur di evitare era guardare sua madre, che era stata una delle poche persone nella sua vita a dargli la considerazione che aveva meritato...e lei. Lei che, come Thor (e non si capacitava di non aver capito prima che erano fatti l'uno per l'altra) era troppo leale per capire quello che aveva fatto, lei che sapeva benissimo di aver distrutto, perchè l'avrebbe preso come un tradimento personale il suo tentativo di conquista...e quella era l'unica sua azione di cui non voleva vedere le conseguenze! L'aveva evitata accuratamente quando suo fratello e la sua banda l'avevano preso sulla Terra...praticamente poteva dire di non vederla da quasi due anni!

"Oh quante storie padre! Volevo solo regalare ai terrestri un dio amorevole". Sbottò sfrontatamente

Qualcuno alla sua destra gemette

Sigyn!

Lui che aveva passato anni a ridere del fratello che prima agiva e poi pensava, agì prima di pensare e, in barba a tutto quello che aveva tentato di imporsi, si girò nella sua direzione.

(Would you mind if I hurt you?
Understand that I need to?
Wish that I had other choices,than to harm the one I love
)

(Ti importerebbe se ti ho ferito?
Capisci che dovevo ?
Vorrei aver avuto un’altra scelta, che ferire la persona che amo).

Ed eccola là! Si era chiesto se quei due anni l'avessero cambiata e la risposta era no. Lunghissimi capelli scuri e ondulati, occhi grandi e allungati all'insù, il viso ovale con gli zigomi pronunciati e le labbra carnose che in quel momento stava torturando mordendosele. Alta, quasi quanto lui, ma con un fisico morbido, stava un passo davanti alla folla, quasi che una parte di lei volesse avvicinarglisi, una parte che lei cercava di controllare. I loro occhi si incontrarono per un istante e lui vi lesse esattamente quello che aveva pensato: rabbia, delusione e dolore.

(I know I’d better stop trying
You know that there’s no denying
I won’t show mercy on you now)

(So che farei meglio a smettere di tentare
Tu lo sai che non c’è nessun rinnego
Non avrò pietà di te ora)

Sapeva già che le avrebbe fatto male, lo sapeva da quando aveva intrapreso il suo piano. Non avrebbe potuto essere altrimenti! Erano cresciuti assieme, lei pensava di conoscerlo, non si sarebbe mai capacitata che fosse in grado di tradire la sua famiglia e il suo popolo.

Eppure aveva deciso di andare avanti lo stesso, anche se significava ferirla, anche se significava farsi disprezzare da lei, chissà, si era detto all'epoca, il potere serviva a tante cose, forse sarebbe servito anche ad ammorbidirla quando fosse tornato come re di Asgard...altrimenti...beh se lei non avesse accettato quello che aveva fatto per prendere il potere pazienza! In fondo chi ha grandi ambizioni deve essere pronto a grandi sacrifici!

Ma ora, guardando quegli occhi, si chiese se forse il sacrificio non fosse troppo grande.

Si impose di tornare in sé e di concentrarsi di nuovo su suo padre. Se voleva veramente procurarsi il potere che gli spettava di diritto, non c'era spazio per la pietà, nemmeno per Sigyn.

(I know, should stop believing
I know, there’s no retrieving
It’s over now, what have you done? )

(Lo so, dovrei smettere di crederci
Lo so, non c’è nessun salvataggio
È finita ora!

Che cosa hai fatto?)

La ragazza assisteva alla condanna del prigioniero con lo stesso animo che avrebbe avuto se si fosse trovata lei davanti a Odino. Erano due anni che cercava di prendere atto di quanto stava accadendo e ancora non ci era riuscita. Perchè non aveva mai capito che cosa era veramente Loki? Perchè non aveva mai intuito cosa si celava dentro di lui? Eppure lo aveva avuto davanti per tanto tempo e mai in tanti anni aveva fatto qualcosa che le facesse credere che fosse così crudele! Anzi! Ricordava ancora tutte le volte che aveva usato la sua bravura con le illusioni solo per farla divertire...era sempre stato gentile con lei, che ne era stato di quella persona?

Guardò il viso impassibile di Loki. Era tempo di capire che quella persona non era mai veramente esistita, che era sempre stata una buona recita. Per due anni aveva voluto conservare i ricordi della persona con cui era cresciuta, ma era tempo di lasciarla andare, decise voltandosi per andarsene.

(Would you mind if I killed you?
Would you mind if I tried to? )

(Ti importerebbe se ti ho ucciso?
Ti importerebbe se ho tentato?)

Suo padre continuava a parlare, a recitare la sua predica, ma lui non lo ascoltava più da un pezzo. Frigga gli aveva sussurrato, prima di entrare, che avrebbe cercato di ottenere clemenza per lui, ma sapeva da un pezzo che Odino lo avrebbe chiuso in carcere e avrebbe fatto buttare via la chiave per sempre, tanto valeva farla finita in fretta così avrebbe potuto riflettere su come scappare!

Quando vide Sigyn che si voltava per andarsene, decise che ne aveva abbastanza. Era stanco di tenere in piedi una maschera, stanco di fingere che non gli importasse niente di aver ferito a morte sua madre che era stata l'unica a farlo sentire veramente amato, stanco di fingere che non gli importasse nulla di leggere il disprezzo e la rabbia verso di lui negli occhi dell'unica altra persona là di cui gli importasse qualcosa, perchè si, poteva fingere bene, poteva dirsi che chi vuole arrivare in alto i sentimenti li deve abbandonare prima della partenza perchè non sono alto che zavorre...ma lui quei dannati sentimenti li aveva provati e non era ancora riuscito a estirparli!

"Facciamola finita allora padre!". Sussurrò

Odino annuì

" Sigyn, Fandral portatelo via"

(I, I’ve been waiting for someone like you
But now you are slipping away… oh
What have you done now?!
Why, why does fate make us suffer?
There’s a curse between us,
between me and you)

(Io, Io ho aspettato per qualcuno come te
Ma ora tu stai scivolando via…
Che cos’hai fatto ora?
Perché, perché il destino ci fa soffrire?
C’è una maledizione fra di noi,
Fra me e te
)

Loki chiuse gli occhi, celando le emozioni dietro le palpebre perchè lei, che ora si stava avvicinando, non vi leggesse dentro.

No, non lei!

Era pazzesco, quasi da fargli venire da ridere: suo padre riusciva a fargli la cosa peggiore possibile anche senza che lo avesse premeditato. Perchè doveva farlo portare in carcere proprio da lei? Pensò seguendo le sue guardie. Fandral lo aveva afferrato per il braccio e lo stava trascinando come se potesse veramente essere in grado di fuggire, mentre lei, lei camminava davanti a loro senza pronunciare una sola sillaba. Ma lui sapeva quali parole avrebbe voluto dire, e nessuna doveva essere particolarmente benevola! Per un minuto, gli venne quasi da sorridere al ricordo di tutte le "parole non benevole" che gli rivolgeva da ragazzi, quando la provocava per il solo gusto di farla arrabbiare e si ritrovò a desiderare che tutto fosse come allora, se chiudeva gli occhi e si limitava a sentire i suoi passi e a farsi avvolgere dal profumo dei capelli di lei poteva quasi fingere che stessero solo andando verso l'ennesima delle loro vecchie avventure. La vocina che gli sussurrava che forse il potere richiedeva un prezzo troppo alto tornò a farsi sentire ma lui la scacciò come si scaccia una mosca molesta. Entrò in carcere a testa alta, senza guardare ne Sigyn ne Fardal e quando dietro di lui sentì la cella chiudersi e i passi che si allontavano sospirò: la prova peggiore era andata, forse ora si sarebbe liberato dell'ossessione per lei! Portò il polso all'altezza degli occhi e osservò la strisciolina di cuoio che da quando aveva nove anni portava legata come un bracciale. Sapeva che da tempo non conservava più il profumo dei capelli di Sigyn ma gli piaceva lo stesso immaginare di poterlo sentire.

Forse non sarebbe guarito dalla sua ossessione.

(cause you have turned
into my worst enemy
You carry hate that I don’t feel
It’s over now
What have you done?

What have you done now?!

I, I’ve been waiting for someone like you
But now you are slipping away… oh
What have you done now?!
Why, why does fate make us suffer?
There’s a curse between us,
between me and you)

(Perché ora ti sei trasformato
nel mio peggiore nemico
Porti l’odio che non sento
È finita ora
Che cosa hai fatto?

Che cosa hai fatto ora!

Io, Io ho aspettato per qualcuno come te
Ma ora tu stai scivolando via…
Che cos’hai fatto ora?
Perché, perché il destino ci fa soffrire?
C’è una maledizione fra di noi,
Fra me e te
)

Il rumore della porta che si chiudeva parve echeggiare dentro Sigyn. C'era qualcosa di così storto nell'andarsene così, lasciandosi alle spalle quello che era stato il suo migliore amico per tanto tempo, il suo primo amore....

E ora era diventato il suo peggior nemico.

Strinse i pungi accellerando i passi. Almeno ora era finita sul serio.

Solo che il suo gesto la portò a sfiorare qualcosa appeso al suo polso, e lei non resistette alla tentazione di guardare ancora una volta il ciondolo che stava sul suo bracciale. Sospirò pensando vagamente che avrebbe dovuto strapparlo, che avrebbe dovuto buttarlo via...ma scoprì di non poterlo fare. In fondo, recita o no, con Loki aveva vissuto tanti bei momenti, era giusto che ne tenesse un piccolo ricordo.

  
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