«sei così misteriosa così oscura» mi disse con un tono quasi impaurito. Ma io sapevo che non era paura era ammirazione. «sono me stessa, sono la persona che hai conosciuto quel giorno di pioggia, sempre la stessa» replicai con un tono basso e insicuro, perché sapevo la verità. «forse un po' cambiata» aggiunsi alla fine. «rivoglio indietro la mia principessa, la mia piccola, la mia ragazza timida che aveva paura anche di parlare» disse con voce di scuse. Ma non capivo perché, era stata lui a ridurmi così, adesso perché rivoleva quella ragazza che aveva sempre odiato?