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Autore: chos    16/02/2014    5 recensioni
Echi nascosti di grida
e pianti gelati di sangue.
Noia.
Il dolore non raggiunge i salotti imporporati di lusso.
Silenzio.
Non v'è dio che ascolterà
le tue suppliche.
Genere: Angst, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Il dottor John Watson aveva organizzato tutto, o almeno aveva convinto l'amico ad aiutarlo ad architettare un piano di fuga nonostante il suo cinismo a riguardo.
“Va bene”, aveva acconsentito risoluto nella sua decisione ma con voce flebile e la vista offuscata dalla fame,“ma dovrai essere pronto a morire insieme a me”.
Il tedesco allora storse il muso ed arricciò il naso, come se fosse scontata una simile verità, e gli accarezzò il capo con un mezzo sorriso. “Lo sono da quando ci siamo incontrati”.

Il giorno prestabilito si presentò con un manto caldo disciolto dal sole che sembrava volerli prendere in giro con la propria tranquillità, e correvano, a perdifiato, lungo la retta tracciata dal più portato dei due.
Tum.
Un passo falso e Sherlock però fu a terra, privo delle forze necessarie per proseguire.
Tum.
John sentì mancare la stretta dell'altro, si voltò e lo vide sulle sue ginocchia sanguinanti. Un presagio di morte gli colpì lo sterno, mentre con lo sguardo esaminava le loro possibilità.
“Mi dispiace, John”.
Tum.
Il nazista pentito si ripiegò sull'altro, come a proteggerlo sotto le ali divenute candide per merito di un amore puro e potente, mentre i soldati si avvicinavano sempre di più, da tutte le direzioni.
Tum.
“Dovevo salvarti, e guardaci”, disse John con la voce rotta che tentò rovinosamente di fronteggiare l'arrivo imminente del nemico. Sherlock alzò il viso dal giaciglio costituito dal petto del medico: ancora una volta, per l'ultima volta, quelle due stalattiti che si ritrovava per occhi infilzarono il cuore del biondo.
Tum.
“In questi mesi ho vissuto più di tutta la mia vita al di fuori del campo”, le sue mani si alzarono debolmente per aggrapparsi ai fianchi del suo salvatore, pur non perdendo la solita circospezione che lo contraddistingueva, “Certo, sarebbe stato meglio conoscerti in circostanze migliori”.
Tum.
Il mortal suono dei loro passi si fece più forte, assordanti quasi quanto lo erano i battiti irrequieti di John, a cui sembrava non essere permesso di respirare normalmente.
Le possibilità di sopravvivere erano pari a zero, ed entrambi ne erano consapevoli.
“Sherlock, tu dovresti vivere, tu non puoi-”, l'ebreo fermò quel preludio di pianto con un sussurro non appena la marcia si arrestò tutta intorno ai due.
La loro ora era giunta.
“John, chiudi gli occhi”.
Tum.
Le labbra di quello che aveva parlato per ultimo, si posarono su quelle dell'unica persona che avesse mai amato: il tedesco dal cuore buono che aveva ascoltato l'ordine e non poteva credere di aver raggiunto la felicità solamente alla fine di tutto. I due sorrisi si mischiarono, pronti per andare a fondo insieme, e John non se ne capacitava:
Sherlock l'aveva salvato ancora.
Tum.
Uno sparo.
Il biondo strinse le palpebre in una smorfia nell'avvertire il dolore lancinante causato dal proiettile che senza molta gentilezza aveva trapassato prima il suo amato, poi se stesso. Non voleva vedere la fine, non voleva vedere l'altro privato del soffio vitale: gli occhi che tanto lo avevano ammaliato non sarebbero stati gli stessi, e lui aveva intenzione di ricordarseli come il primo giorno, dunque risparmiò tutte le forze che gli rimanevano per stringersi all'altro, del quale si erano impossessati anche della vita, ma non di quell'amore che in barba a tutto e a tutti, era sopravvissuto.
Bang.


Poi più niente.


P.S. Ed ecco che qui si conclude la nostra storia.
Purtroppo non ho potuto mettere, per ragioni di coerenza, un lieto fine come alcuni si sarebbero aspettati o mi avevano chiesto: questo però, secondo me, lo è quasi quanto un "vissero felici e contenti", semplicemente perché hanno concluso questa loro avventura insieme
Ringrazio allora di cuore tutti quelli che mi hanno seguito, perché senza di voi, scoraggiata, non sarei andata avanti, quindi consideratevi veramente importanti, e spero di poter tornare presto con qualche altro mio vaneggio da proporvi.
Ancora grazie a tutti.

Chos.

   
 
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