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Autore: CherryBlossomHime97    17/02/2014    10 recensioni
Sasuke e Sakura sono insieme davvero fino alla fine. Perchè è proprio vero che gli amori tormentati sono sempre i più veri, quelli che niente e nessuno potrà mai arrestare.
Dal testo:
"Sakura gli si lanciò contro, mandando al diavolo tutte le volte che era stata rifiutata, perché se quella era davvero la fine allora non c’era il tempo per esitare. Sentì l’uomo rimanere immobile sotto il suo tocco mentre affogava il viso nel suo petto, bagnando il kimono bianco con le sue lacrime. Rimasero così per un po’, senza sapere esattamente cosa fare, con la consapevolezza di star perdendo tutto per sempre.
-Sai, penso che in un’altra vita saremmo potuti essere amanti-
[...]
-Ci saremmo dati appuntamento da Ichikaru ramen ogni giorno, e mi avresti presentato ai tuoi. Magari tuo padre mi avrebbe odiata fin da subito per il mio bizzarro colore di capelli-"
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Sono graditi tutti i tipi di commenti ^-^
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Lui e Lei. (Sanguinano).


 
 
Quando manca poco alla fine, e ti restano solo pochi attimi per dire tutto ciò che in vita non sei riuscito a esprimere, scegli le parole con cura perché questa illusione è la tua ultima possibilità.
 
 
Un odore delicato di muschio si confondeva con quello del sangue che scorreva dalle sue ferite che,lentamente, si stavano rimarginando. Solo poche gocce vermiglie erano arrivate a sporcare i fili verdeggianti sui quali, lui e lei, poggiavano i piedi. Una melodia sottile, una cantilena rassicurante e bisbigliata sembrava provenire dagli stessi fitti alberi che li circondavano, e ricreavano una sorta di radura serena attorno a loro. Sakura, con i capelli pastello mossi dal vento e il delicato kimono dello stesso colore, aveva gli occhi lucidi fissi su Sasuke, che a pochi passi da lei la fissava attentamente.
-Quanto ci resta?- chiese con una nota di tristezza così acuta nella voce da far sembrare quel posto idilliaco più tetro, più oscuro.
-Qualche minuto credo, stiamo continuando a sanguinare-. Rispose lui con il suo solito tono piatto.
-E Naruto?-
-Non lo so, non lo vedo più. Ma credo che ce la farà, avverto nell’aria il suo potere-. Lui ce la farà. Noi no.
Sakura annuì lentamente, consapevole che quella rivelazione era l’ultima notizia che avrebbe ricevuto sul loro mondo. Come sarebbe finita davvero la guerra probabilmente non l’avrebbe saputo mai. E neppure Sasuke che, se ne ricordava perfettamente, era steso accanto a lei con i battiti del cuore sempre più lenti e il kimono sporco del suo stesso sangue. Ma il kimono che indossava adesso era bianco e pulito e il suo viso non era sporco di terriccio e non aveva assunto un colorito violaceo a causa dei ripetuti colpi. Mentalmente la giovane donna lo ringraziò, perché durante quella Guerra aveva spesso pensato a come sarebbe morta, al dolore che avrebbe provato, che non sarebbe stato di certo fisico, ma mentale. Ma in quel mondo dove Sasuke l’aveva portata per morire insieme a lui in pace, lontani delle esplosioni che martoriavano i loro corpi insanguinati che inutilmente cercavano di tener stretta la vita,  a lei non importava del dolore e tanto meno di star per morire. E non le importava di abbandonare il mondo a diciotto anni appena compiuti, senza aver mai combinato qualcosa di veramente buono nella sua esistenza, senza aver mai sentito un corpo caldo congiungersi al suo, senza aver mai capito qualcosa della vita vera, dell’amore vero. L’unica cosa che contava era essere lì con lui adesso, per riprendersi quegli attimi che l’odio, la vendetta e la guerra le avevano sempre rubato. Per avere la forza di non sprecare neanche uno di quei pochi minuti che le rimanevano perdendosi in ridicoli discorsi su quanto era bello riaverlo accanto, essere di nuovo il Team7, provare ad essere di nuovo lui e lei.  Ora erano uno di fronte all’altro in un’ultima  illusione. Si portò una mano sul cuore, dove ricordava esserci la ferita mortale che Madara gli aveva inflitto con il suo ultimo Ninjutsu ,e la sentiva rimarginarsi lentamente. Sapeva che da qualche altra parte quella stessa ferita la stava uccidendo piano, continuando a perdere sangue.

-Grazie- gli sussurrò, dandosi poi della sciocca ricordandosi i precedenti che accompagnavano quella parola quando era uno di loro ad usarla.
-Per cosa?- Sasuke fece un passo in avanti, il torace che si alzava e abbassava lento, troppo lento, ed inclinò leggermente la testa di lato.
-Per avermi portata qui-
-Non volevo che l’ultima cosa che vedessi fosse la distruzione attorno a noi-
-Come se non fosse anche dentro di noi tutto distrutto, Sas’ke-kun - e quasi sorrise nel pronunciare quel nome che le era parso sempre così dolce. – E Naruto non ci perdonerà mai per questo, per la nostra morte-
L’uomo storse le labbra in un sorriso amaro. – In fondo abbiamo sempre saputo che sarebbe finita così. È Naruto, l’eroe, colui destinato a salvare il mondo e a salvarsi-.
 Sakura sospirò piano, lasciando che quelle parole la trafiggessero. Noi siamo stati soltanto la sua cornice per tutto questo tempo, vero Sas’ke-kun ? Tu eri il suo obbiettivo, e grazie a te ha trovato la forza di diventare sempre più forte. In me ha ricercato soltanto un po’ d’amore, ed io sono stata incapace di donargli anche quello, ma spero che capirà di doverlo cercare in Hinata, un giorno. Magari con lei avrà una vita felice anche se porterà per sempre addosso la cicatrice della nostra scomparsa, magari avrà dei figli, una villetta con giardino, e il piacere di comprare a Natale dozzine di regali.

Tutte cose che loro non avrebbero mai avuto. Ed era inutile andarne a verificare le cause, perché tutto aveva iniziato a sgretolarsi anni fa, quella sera di luna piena quando lui se ne era andato per la prima volta. Cosa rimaneva a loro due?.
. – Ci rimane soltanto questa illusione- osservò lui, seguendo come sempre la linea dei suoi stessi pensieri. - Abbiamo entrambi perso conoscenza di làqui invece le cose vanno bene, l’erba è verde come i tuoi occhi lucidi e non si sentono lamenti di dolore, se non quelli dei nostri cuori martoriati.

Pochi minuti.

Sakura avrebbe voluto chiedergli se era tornato, se si era unito per combattere al loro fianco, solo per rispettare la volontà del suo amato fratello, od anche per lei e Naruto. Avrebbe voluto dirgli qualunque cosa, che lo amava ancora e ancora, che era disposta a perdonargli tutto, che lui avrebbe dovuto perdonare tutti loro per averlo lasciato andare, ma sentì le parole morirgli in gola e le lacrime iniziare a rigarle il viso.
-Non piangere- e Sasuke non sapeva se quelle parole erano un ordine o una preghiera.
Sakura gli si lanciò contro, mandando al diavolo tutte le volte che era stata rifiutata, perché se quella era davvero la fine allora non c’era il tempo per esitare. Sentì l’uomo rimanere immobile sotto il suo tocco mentre affogava il viso nel suo petto, bagnando il kimono bianco con le sue lacrime. Rimasero così per un po’, senza sapere esattamente cosa fare, con la consapevolezza di star perdendo tutto per sempre.
-Sai, penso che in un’altra vita saremmo potuti essere amanti-

Gli occhi smeraldini si spalancarono sorpresi mentre i singhiozzi si arrestavano quasi simultaneamente. Le sue braccia esili si strinsero ancora con più forza attorno alla vita dell’uomo, come se davvero la sua vita dipendesse da quello, e non dalla ferita al cuore che intanto continuava a sanguinare. Avvertì di perdere quell’ultimo sprazzo di lucidità quando le sue labbra si incurvarono piano in un sorriso. – In un mondo dove il clan Uchiha è ancora potente e rigoglioso e non esistono sentimenti di vendetta e scelte sbagliate, probabilmente - disse. Già, le loro scelte. Erano sempre stati entrambi troppo fragili nell’interno e troppo emotivi per non compiere scelte sbagliate dettate dal loro egoismo, e queste li stavano conducendo alla morte. Ma questa non faceva poi così tanta paura adesso che erano stretti l’un l’altro.
Il sorriso di Sakura, folle, si allargò ancor di più, e scostò un po’ il viso dal petto di Sasuke quel tanto che bastava per incrociare i suoi occhi neri.
-Ci saremmo dati appuntamento da Ichikaru ramen ogni giorno, e mi avresti presentato ai tuoi. Magari tuo padre mi avrebbe odiata fin da subito per il mio bizzarro colore di capelli-
-Sì, probabilmente . Sarebbe stato troppo spaventato dall’idea di avere dei nipoti con i capelli rosa- e Sasuke quasi riuscì a figurarsi Fugaku che gli lanciava un’occhiataccia. Tuttavia non rise, dimentico ormai di come si facesse.

Pochi minuti. Quanto ne mancano adesso? Due, uno?.

-Mi sarebbe piaciuto davvero, Sas’ke-kun - vivere con te. Mi sarebbe piaciuta davvero la nostra vita insieme.
-Anche a me, Sakura - rispose sereno, forse per la prima volta sincero. Sincero con lei non lo era mai stato, neanche quando aveva tentato di ucciderla, cercando di convincere entrambi che quel loro legame non contasse niente. Ma adesso, con il gelido alito della morte sul collo, non aveva davvero il tempo per altre menzogne. Bugie e ferite. La sua vita ne era sempre stata costellata, e in quel momento quel carico già gravoso si appesantì ancor di più caricandosi di rimpianti. C’erano così tante cose che avrebbe voluto fare e che non avrebbe fatto mai. Così tanti desideri mai realizzati, così tanti baci solo immaginati, così tanta felicità mai provata.

La donna avvertì di nuovo le lacrime bagnarle il volto mentre tentava di immaginarsi tutto ciò che sarebbero potuti essere, se solo fossero sopravvissuti a quella guerra. Riusciva chiaramente ed immaginare lei e Sasuke, finalmente insieme dopo tanti anni passati a cercare di imparare ad odiarsi a vicenda. Con il corpo scosso dal pianto e le nocche diventate bianche, a causa delle forza con cui stringeva il kimono di lui, cercò avida le sue labbra per dimostrare a se stessa che in fondo la morte non stava vincendo. Stavano vincendo loro, che in un altro mondo sarebbero potuti essere felici, avere dei figli, una villetta con giardino, il piacere di comprare regali di Natale, ma che in questo erano semplicemente destinati a morire insieme.

Un minuto solo.

Le loro labbra si sfiorarono appena. Non avevano tempo, non è avevano mai avuto.
-Ti amerò per sempre, Sas’ke-kun -
L’uomo fece delicatamente scorrere la sua fronte a contatto con quella ampia, che segretamente aveva sempre apprezzato, di Sakura, mentre i loro respiri si mescolavano e i loro occhi si cercavano un’ultima volta. Se avesse saputo cosa significasse davvero amare una donna, se Sakura avesse avuto il tempo di insegnarglielo, magari le avrebbe risposto che anche lui l’avrebbe amata per sempre. Tuttavia l’unica cosa che riusciva a fare era stringerla un po’ più forte a sé, cercando di comunicarle tutto ciò che aveva cercato di reprimere durante la sua vita con quel breve contatto. Aveva un mare di rimpianti attorno, ed ora con quel corpo stretto tra le braccia, gli sembrò quasi di affogare.

Non dissero più niente, lasciando che il nome dell’altro divenisse la loro ultima parola. Il mondo attorno a loro, l’illusione, stava lentamente sbiadendo perché Sasuke era davvero allo stremo ed era ora di andare. Di andarsene insieme.

Non guardarono più niente se non gli occhi dell’altro, lasciando che i loro sguardi divenissero la loro ultima immagine. Sasuke chiuse gli occhi neri ormai stanchi per l’ultima volta e Sakura spense i suoi un attimo dopo di lui.
 
Esalarono il loro ultimo respiro quasi simultaneamente, e fu un vero miracolo che Naruto fosse troppo impegnato nello scontro per accorgersi dei due cadaveri pallidi che giacevano sulla terra gelida l’uno accanto all’altro. I corpi di Sakura Haruno e Sasuke Uchiha, sporchi di fango e di dolore e rimpianti, erano completamente immobili, ma la stretta ferrea tra le loro mani indicava la vittoria del loro tormentato amore sulla morte. Adesso avevano finalmente smesso di sanguinare.
 
 


 
L'amore è incompatibile con la vita. Il desiderio di due cuori che si amino veramente, non è vivere insieme, ma morire insieme.
A.H.
 
 
 
 
 
 
 
 Fine.


 


Angolo Autrice.
Ecco qui una piccola storia per piangere tutti insieme appasionatamente. Inizio col dire che questa partecipa al Contest "One-Shot Contest - Angst vs Fluff" su Efp nella sezione Multifandom e Originali.
Ora non so, voi cosa ne pensate?. Io sono una black panthers convinta, ma ormai vedo il SasuSaku sempre più distante dal sentiero intrapreso dal manga. E così non mi resta che sognare Sasuke e Sakura uniti, e se non possono vivere uno accanto all'altro, almeno che muoino insieme. Confesso che scrivere questa fic mia ha un po' devestata, perchè a volte ci penso sul serio, penso davvero e tutto ciò che loro due sarebbero potuti essere se il destino non li avesse portati su strade parallele destinate a non incontrarsi mai, e mi invade una tristezza immensa. Voi che dite, c'è ancora speranza?.


Flyonclouds.
  
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