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Autore: MarmeladeFever    18/02/2014    7 recensioni
Draco e Hermione si trovano ad un appuntamento al buio, organizzato da una loro comune amica, Malena. Ma non appena si riconosceranno l'un l'altro, non vorranno altro che scappare... Peccato che non possano farlo!
One -Shot scritta Marmelade Fever su ff.net.
Buona lettura!
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Appuntamento al buio.


Malena fece schioccare la gomma. "Comunque, credo proprio che voi due vi piacereste."
"Oh ne sei certa, vero?" Chiese Hermione, scettica.
"Davvero cara, lui è meraviglioso. È ricco, bello, e ha tanto fegato quanto ne hai tu", disse convinta la donna bionda, facendo schioccare le labbra mentre masticava la gomma da masticare.
"Ma almeno è intelligente, Malena?" Hermione incrociò le braccia.
"Mia cara, è davvero brillante." Sorrise l’altra.
"E come si chiama?" Chiese Hermione, calmandosi pian piano.
"Se te lo dicessi rovineremmo tutto, non credi? Preferirei che voi due non indagaste molto di più l’uno sull’altro solo per dimostrare a voi stessi che ho preso un granchio." Malena soffiò un'altra bolla e si ricacciò la gomma in bocca con il dito medio.
"D'accordo." Sospirò Hermione, esasperata.
"Eccellente, tesoro! Vi incontrerete Sabato sera alle 8 da Madame Delizia. Indossa un fiore giallo." Trillò la donna. "Vedrai ti piacerà!"
"Spero che tu abbia ragione."
...
"Allora? È bella?" Chiese Draco, mentre si sistemava il colletto della camicia davanti allo specchio.
"Da morire, tesoro," Malena lo rassicurò, scoppiando l’ennesima bolla.
"Bene. La incontrerò", disse, sistemandosi i capelli con l’aiuto della bacchtta.
Malena strillò. "appuntamento sabato alle 8 da Madame Delizia, ricordati di indossare un fiore giallo." sorrise. "Ti piacerà!"
"Sì, come ti pare."

Hermione guardò l'orologio. Erano le 07:58. Si aggiustò la rosa gialla sul suo abito ed entrò nel ristorante affollato, cercando un uomo che portasse addosso il suo stesso fiore.
“No”, sussurrò.

Draco era in anticipo. Non gli piaceva essere tanto in antipo, però. Avrebbe preferito di gran lunga farsi attendere, come si confaceva alle persone di una certa importanza. Tuttavia, non voleva che la sua dama pensasse di essere stata piantata in asso. Alle 07:59 il suo occhio cadde su un tavolo dove sedeva una donna di bella presenza che indossava, guarda caso, un fiore giallo.
"Granger," disse, "accidenti".
"Malfoy!" rispose Hermione. "Maledizione!"

"la ucciderò Malena!" dissero entrambi.

La Granger si sedette, e Draco la guardò accigliato. "Ha detto che eri bella!"
"Beh, a me aveva detto che eri intelligente!"
"Beh, ho una notizia per te, Granger. Io sono intelligente ", ribatté Draco.
“E io ho una notizia per te, Malfoy. Un cameriere mi ha pizzicato il sedere mentre stavo venendo qui" Si fissarono l'un l'altro.
"Perché ti siedi?" Chiese Draco, il sopracciglio alzato.
"Questi tacchi sono una maledizione," disse. "Adesso me ne vado, però." La Granger si alzò bruscamente ma si sedette di nuovo, gli occhi sbarrati in un’espressione d’orrore.
"E adesso?" disse lui, roteando gli occhi.
"Non credo che posso andarmene."
"E perché?" chiese lui, acido.
"Perché," abbassò la voce, " è appena entratol'intero staff della Gazzetta!"
"E che c'è di male?"
"Se mi vedessero andar via… e poi vedessero uscire te, scoprirebbero che ci eravamo dati un appuntamento...!"
"Trovo difficile chiamare questa roba un appuntamento."
"Stiamo indossando due identii fiori gialli, imbecille!".  La Granger sbuffò, il viso scarlatto.
"Beh, perché non usciamo dall’altra parte?" Draco indicò l'altro lato del loro tavolo. La Granger si alzò leggermente sulla sedia per sbirciare.
"No, no - assolutamente no", disse con fermezza.
"Perché no?" Chiese Draco, guardando nella sua stessa direzione. E poi vide. C'erano cinque tavoli occupati da quella parte. In uno sedevano Harry Potter, Ginny Weasley, e Ron Weasley. In un altro c’erano il Ministro della Magia e sua moglie. Il terzo era occupato da diversi suoi amici Serpeverde. Il quarto eraoccupato da Rubeus Hagrid e Madame Maxime. Al quinto tavolo sedevano nientemeno che suo padre (fresco di Azkaban) e sua madre.
 "NON POSSIAMO ANDARCENE", disse, la paura che trasudava dalla sua voce.
"Non fino a quando tutti gli altri non se ne sono andati," rispose la Granger torva, come se essere costretti a condividere la reciproca compagnia per un'ora fosse pari ad una condanna a morte.
Draco fece un paio di respiri profondi per calmarsi. "Ascoltami, parla a bassa voce e cerca di non attirare l'attenzione di nessuno, va bene?"
"Fidati di me, non lo farò”. L’unica fortuna era che il loro tavolo era un po’ defilato dagli altri e che nessuno si sarebbe accorto di loro a meno che non si fossero alzati in piedi.

"Buonasera e benvenuti da Madame Delizia. Mio nome è Andre e io sarò il vostro camerier per questa sera", disse Andre .Strizzò l'occhio a Hermione, facendola arrossire. "È un primo appuntamento?" chiese, occhieggiando verso i loro identici fiori gialli.
"Non è un appuntamento", mugugnarono all'unisono.
"Non volevo insinuarlo", si corresse Andre, preso alla sprovvista. "Bene, allora, che cosa posso portarvi da bere?" chiese, tirando fuori un block-notes dalla tasca del gilet nero.
"Bourbon", disse Malfoy, a denti stretti.
"E per la bella signora?" Chiese Andrè.
"Shirley Temple, per favore", ha detto.
"Subito". Si inchinò e andò dritto verso la cucina.
Shirley Temple, per favore, "Malfoy le fece il verso, appoggiandosi allo schienale della sedia in preda ad una malcelata agitazione.
Hermione comincio a sbattere la testa sul tavolo mormorando diverse volte “Perché io?” senza nessuno in particolare a cui rivolgersi.

"Qui ci sono le vostre bevande", disse  Andre, sorridente e mettendo un bicchiere di fronte a ciascuno di loro.
"Menu?" Draco grugnì, incrociando le braccia.
"Oh... giusto. Ecco a voi, signore." Andre gli lanciò un sorriso a trentadue denti.
"Spero tu non ti aspetti la mancia," mormorò Draco sottovoce.
"Tornerò in un batter d’occhio per prendere il vostro ordine, che sarà la specialità della casa, tra l'altro." 
"Allora ho un'idea", disse la Granger, accigliata mentre dava uno sguardo al suo menu.
"Che cosa?" Chiese Draco.
"Laciamo il conto a Malena". Un ghigno tremendo si allargava sul suo bel viso.
"Sai, hanno sempre detto che eri brillante. Non li ho mai creduti, fino a questo momento." Draco sogghignò malignamente a sua volta.

"... E per dessert avrò una fetta di torta al limone, una pallina di sorbetto ai frutti di bosco, e ... due porzioni di Lussuria al cioccolato," snocciolò Hermione, sorridendo al cameriere. Le mani di Andre tremavano mentre si girava per prendere l'ordine di Malfoy.
“E lei, signore?"
"Prenderò la bistecca più grande che hai, l'insalata della casa, patate al forno, anelli di cipolla, pannocchie, zuppa di arachidi thai, una fetta di cheesecake marionberry, e una banana split."
"Sì, signore." Disse il cameriere, pronto a portare l’ordine in cucina.
"Oh, e anche due code di agnello".

"Sono ancora qui", sibilò la Granger, usando uno specchio da borsetta per controllare gli altri tavoli alle loro spalle. "Tutti!"
"Forse abbiamo avuto una reazione esagerata. Magari riusciamo a lasciare questo posto senza far credere di essere venuti qua insieme," disse Draco, sorseggiando il suo Barbon.
"No ... siamo troppo in ghingheri. Si immaginerebbero che siamo qui in compagnia di qualcuno."  La Granger era in iperventilazione.
"Potremmo dire che siamo stati piantati in asso ," suggerì Malfoy.
La Granger gli scoccò uno sguardo penetrante. "Non dirmi che ammeteresti di essere stato piantato da qualcuna perché non ci credo. "
"Certo che no," disse.
"Beh, nemmeno io", ribattè la Granger. "Oh no!"
"E adesso?" Chiese Draco.
"E 'Viktor! Si è appena seduto al tavolo con quei giornalisti… e chi è quella con lui?"
"Krum?" Disse Draco, dando un'occhiata. "E Pansy?" Entrambi si scambiarono uno sguardo.
"Non posso crederci", Granger piagnucolò. "Il mio ex e la tua ex ... non è assurdo?"
"Immagina come verrebbero fuori i loro figli… pensa ai loro nasi!" Disse Draco, gli occhi spalanacati.
"Malfoy, è terribile", rispose Hermione sorridendo leggermente.
Noi facciamo più bella figura, " mormorò Draco.
"Che cosa hai detto?" Chiese la Granger, allarmata.
"Ho detto ... che ... vuoi del pane al burro?" porgendole il cestino del pane.
"Ehm, grazie ... ma non hai detto ...?" esitò Hermione.
"Lascia perdere.

"Ecco qua la vostra cena", disse  Andre, mettendo una montagna di cibo di fronte a ciascuno di loro per poi allontanarsi.
"Non posso credere che abbiamo ordinato così tanto", pensò Hermione, fissando le code d’ agnello.
"Non vedo l'ora di inviare Malena il conto di tutta questa roba," disse Malfoy, raccogliendo la sua forchetta.
"Lo sa che ci conosciamo?"
"Non che io sappia." rispose Malfoy condendo la sua insalata e attaccando la bistecca.
"Mi chiedo perché era convinta che saremmo stati bene insieme."
"Chissà che pensa quella stramba masticatrice di cingomme."
“Che cosa ti ha detto di me?" Chiese Hermione, iniziando a mangiare la sua pasta.
"Solo che sei bella." Lui rise di fronte al suo piatto patate al forno. "Cosa ti ha detto di me?"
"Ha detto che sei ricco, bello, intelligente, e che sei coraggioso quanto me."
"E sei d'accordo?" chiese.
"D'accordo? D'accordo con cosa?"
"Beh, è ovvio che sono ricco, ma sono anche bello, intelligente e coraggioso?" Chiese Malfoy.
"Mi stai seriamente chiedendo se ti trovo bello?" Chiese Hermione, il sopracciglio alzato.
"Rispondi alla domanda", disse lui, agitando la mano per farla continuare.
"Beh, suppongo che sei un abbastanza intelligente, e suppongo che sei anche coraggioso ..."
"Andiamo, Granger. Sputa il rospo."
Hermione esitò. "E hai gli occhi più belli che abbia mai visto."
Malfoy si strozzò con un pezzo di bistecca, arrossendo furiosamente. "Che cosa?" chiese, battendosi il pugno sul petto fin quando non riuscì a respirare di nuovo.
"Me lo hai chiesto." Hermione si strinse nelle spalle, fissando tristemente il suo purè di patate.
"Non pensavo che avresti detto la verità!"
"Sono una persona molto sincera!" 
Ci fu un silenzio imbarazzato.
"Credo che ... anche tu sia bella in un certo senso", borbottò Malfoy, così piano che Hermione fu a malapena in grado di sentirlo.
"Io ... davvero?" chiese lei, con gli occhi sempre più grandi dalla sorpresa.
"Più o meno."

"Guarda, Harry, Ron e Ginny se ne sanno andnado", disse la Granger, rilassandosi.
"Era ora, dannazione" mormorò Draco.
"E ... oh no! Ginny si  sta dirigendo verso di noi!"
"Cosa?"
"Hermione? MALFOY? Che cosa state facendo voi due qui? Vi siete dati un appuntamento?" Draco sbatté la testa sul il tavolo più volte. Tutti gli occupanti del ristorante si stavano alzando dai loro tavoli per vedere cosa stava succedendo.
"Shhh!" mormorò la Granger, tirando Ginny Weasley per un braccio fino a che non fu alla sua altezza. Era troppo tardi, però. Quasi tutto il ristorante si stava dirigendo verso di loro per vedere se quanto aveva urlato la Weasley era vero.
"I lettori del Profeta impazziranno per questo questo!" urlò un giornalista.
"Signorina Granger? Signor Malfoy?" berciò  il Ministro della Magia.
"Hermione? Ma che stai a fare qui con quello stupido Furetto?" chiese Hagrid.
"Draco!"  lo rimproverò Narcissa Malfoy.
"Malfoy, amico, che cosa sta succedendo? Perché sei con la Mezzosangue?" chiese Theodore Nott.
Draco sbatté la testa sul tavolo e la Granger scoppiò in lacrime.
"Figlio mio, tu sei ... tu sei ... fuori di testa!" urlò Lucius Malfoy.
"Hermione?" Chiese Ron Weasley, le orecchie sempre più paonazze.
"Stu- Malena stupida!" belò la Granger, singhiozzando in un tovagliolo.
Draco si alzò in piedi sulla sedia. "Si è trattato di un appuntamento al buio!" urlò.
"Allora si tratta davvero di un appuntamento!" Ginny Weasley strillò.
"Sto per vomitare," commentò Potter.
"Sei fuori di testa comunque! Sposa pure la Mezzosangue per quanto m’importa" Lucius Malfoy era fuori di sè.
"Io non voglio sposarla, non volevo neppure partecipare a questo stupido appuntamento!"
"Hermy-oh-n ma perché stai piangendo così?"
"Dracuccio? Cos'è questa storia di sposare la Granger?"
"Oh, per l'amor di Dio! '" Granger urlò. "E’ stato solo un appuntamento al buio! E non potevamo lasciare il ristorante senza che qualcuno di voi ci notasse!"
"Pronti per il dessert?" Chiese Andre, facendosi avanti tra la folla con un vassoio.
"Avete gli stessi fiori gialli!"
"Me ne vado! Vieni, Narcissa. Abbiamo qualche modifica nel testamento da fare."
"Andiamo Harry, Ginny! È ovvio che Hermione ci ha abbandonato per Malfoy!"
La folla si disperse, lasciando Draco e Hermione da soli al loro tavolo. "Sono rovinato!" Draco urlò, cercando di calmarsi.
"I miei amici mi odiano!" aggiunse Granger, in stato di shock.
"Mi hai detto che ho gli occhi belli!"
"…e tu mi hai detto che sono carina!"

"Bene. Sabato prossimo, stesso posto e stessa ora?" Chiese Draco.
"Va bene." E poi si sedettero a finire il loro dessert.
  
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