“So this is it? E.T goes home”*
 
 
 
 
 
Sotto il cielo stellato due figure nell'oscurità levavano lo sguardo verso quell'immensità.
Un angelo e il suo cacciatore.
 
Nessuno dei due guardava veramente il cielo, entrambi assorti nei loro pensieri.
Appoggiati alla carrozzeria nera, con i gomiti puntati sul cofano, cercando di tenersi su.
 
Il cappotto di Cas sfiorava la giacca di Dean,e le mani di Dean , a pochi centimetri da quelle di Cas, tamburellavano inquiete sul metallo.
 
Nessuno dei due se la sentiva , nessuno dei due aveva il coraggio di rompere il silenzio.
Ormai sapevano che era la fine.
Sapevano che era un Addio, e che questa volta sarebbe stato per sempre.
Niente più tramiti per Castiel, niente più ritorni.
E più nessuna risposta alle preghiere di Dean, che avrebbe urlato al cielo, ormai muto.
Chissà se avrebbe continuato a pregare, dopo che lui se ne fosse andato, si chiese Cas.
Abbassò lo sguardo, sulla terra scura , dove , fra le erbacce e ciottoli, stava fiorendo un bocciolo di margherita.
 
Dean lasciò cadere la birra per terra- aveva gli occhi lucidi e le mani tremanti-
 
“ Allora, è così, E.T se ne torna a casa?” abbozzò un sorriso tremolante ,che si perse quando si suoi occhi incrociarono i blu di Castiel.
 
“Dean…”  sussurrò l’angelo con voce supplicante, non piangeva ma i dolci lineamenti erano deformati in una smorfia che rendeva i suoi occhi ancora più grandi e ancora più tristi.
 
Dean avrebbe voluto rimanere lì per l’eternità , a perdersi in quello sguardo che tante volte lo aveva salvato, avrebbe voluto passare il resto della sua vita con suo compagno di avventure immortale,avrebbe voluto che fosse Cas , a vederlo andare via, un giorno.  
Si era così abituato alla sua presenza e anche alla sua assenza , sapendo che sarebbe sempre tornato, rispondendo alla sua chiamata.
Non si era nemmeno reso conto di quanto fosse indispensabile per lui, non aveva mai nemmeno provato a concepire la sua esistenza senza di lui. Senza il suo Angelo.
 
“Dean, anche – anche se non ci sarò tu sai che veglierò sempre su di te, come ho sempre fatto.  Per Sempre. Dovrai solo guardare il cielo, io sarò lì.”
 
Dean lo  guardò, e , gli occhi luccicarono, più luminosi delle stelle che brillavano ignare sopra di loro. E lo abbracciò, stringendolo più forte di quanto non avesse mai fatto prima, sapendo che sarebbe stato l’ultimo.
Mentre lo stringeva  pensò a tutte le emozioni a cui non aveva mai saputo dar voce, ma che sperava che , almeno nei gesti , si fossero manifestate . E sperò con tutto il cuore che l’angelo gli stesse leggendo nel pensiero.
 
Lentamente sentì la presa dell’altro allentarsi, mentre si staccava.
Il corpo di Jimmy Novak si stava dissolvendo, avvolto nella luce irradiata dalla grazia di Castiel.
I due uomini si guardarono negli occhi per l’ultima volta, ciascuno cercando di fissare nella mente il viso dell’altro, sapendo che quell'ultimo sguardo avrebbe dovuto bastare ad entrambi per il resto della vita.
 
Poi Cas non c’era più. E Dean era solo.
 
Le porte dei Paradiso si erano chiuse.
 


 
 
 
 
 
 
 
 


Tanti anni dopo  , Primavera
 
 
 
 
 
 
Cas se ne stava così, rigido, a fissare la lapide.
 
Accanto alla data di morte c’erano delle lettere incise, che articolavano chiaramente le due parole :Dean Winchester .
 
Le stelle sono belle per qualcosa  che non si vede*
 
 
 
Cas avrebbe desiderato saper piangere.
 
 
 
La figura svanì dal cimitero.
 
Castiel tornò dove sapeva che non l’avrebbe trovato.
 
 
 
 
 
 






NDA:
* citazione episodio nonmiricordoquale <3
 
*rivisitazione della celebre frase “ Le stelle sono belle per un fiore che non si vede” , l’ho cambiata perché paragonare cas a un fiore mi pareva eccessivo , ma il parallelo è voluto <3