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Autore: annies    18/02/2014    3 recensioni
«Sai, oggi ho visto Louis ed Helen, al supermercato...»
«E li hai salutati?»
«Ma... si... però...»
«Però?»
And it's like you're my mirror.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(mirror)

Harry a volte crede di non capire Adriana. E pensa che questo rappresenti davvero un problema dato che vivono insieme dal primo anno del college e la conosce più o meno da quando al liceo, lei, era appena arrivata in America dal Brasile e aveva le trecce lunghe fino al sedere e un paio di occhiali che lo facevano davvero troppo ridere.
Non la capisce perché a volte le manda messaggi dolcissimi - e sì, si prende tremila insulti da Zayn che no, con le femmine non bisogna essere così - e lei neanche risponde. E non la capisce neanche quando la sera rientra sempre dopo di lui e lascia le scarpe all'ingresso. Okay, va bene, magari questo lo fa per non disturbarlo e per non disturbare i vicini di casa con i suoi tacchi quindici centimetri, ma ad Harry questa cosa non va proprio bene. 
Adriana ha tagliato i capelli il mese scorso. E no, non è andata dal parrucchiere come qualsiasi donna del mondo, no. Lei si è semplicemente legata i capelli, ha preso una forbice e ha tagliato. Colpo netto. Non erano valse a nulla le raccomandazioni di Jan, la ragazza di Liam che "oh no, sembrerai un'ananas!" e i mugugni poco convinti di Harry. Ha preso una forbice e ha tagliato.
«Perché hai tagliato i capelli, amore?» le ha chiesto la sera dopo, con le ginocchia incastrate alle sue e i suoi piedi fretti sotto i talloni. Adriana non ha risposto, si è solo nascosta sull'incavo del suo collo e si è aggrappata al suo braccio sinistro.
E dai, ad Harry non dispiace per niente vedere i film romantici insieme a lei - anche se le sue fantasticherie su Leonardo DiCaprio e Bradley Cooper a volte lo infastidiscono un po' -, non gli dispiace neanche sentirla respirare e basta, il petto che le si alza e le si abbassa a ritmo regolare.
Non parla spesso, Adriana. Però questo, Harry lo capisce. Lo capisce perché comunque è sempre stata così e si è innamorato di lei anche per i suoi silenzi; a volte lei si blocca nel bel mezzo di una frase, la spezza, fissa un punto e la lascia cadere. Lascia cadere le parole, le frantuma, le dissolve. Ed Harry ci è abituato.

«Sai, oggi ho visto Louis ed Helen, al supermercato...»
«E li hai salutati?»
«Ma... si... però...»
«Però?»

Ehy, Harry. Sono strana, vero?
E non sono strana solo in questi giorni, che magari parlo un po' di meno che forse ti cucino sempre il pollo al curry invece di comprare il sushi che ti piace tanto. Sono strana da quando mi conosci, da quando la prima volta mi hai guardato e io no, non sono diventata rossa, ho semplicemente guardato in basso perché sei troppo per me.
E lo sai che un po' lo penso ancora? Lo penso anche se non fai che ripetermi che mi ami, che vuoi sposarmi e che vuoi portarmi alle Hawaii, quando avremo i soldi. Lo penso anche quando mi accarezzi i capelli e sento il tuo sguardo addosso quando mi credi addormentata, alle sei di mattina.
Lo penso non perché mi reputo una brutta ragazza, una sfigata o che altro. Lo penso perché quando tu mi mandi quei bei messaggi, io non ho la forza di risponderti. Lo penso perché ogni tua parola dolce corrisponde ad un mio borbottio d'assenso e non ad un bacio o ad un abbraccio. Lo penso perché i miei occhi a volte non ti trasmettono altro se non freddo.
Harry, io lo so che non mi capirai mai, però ti amo anche io. E scusa, per tutte le volte che non ti ho dato alcuna sicurezza, per quelle volte in cui mi aggrappo al tuo sorriso quando ho una giornata storta a lavoro e quando leggi le mie stupide recensioni degli elettrodomestici.
Ti amo anche io, Harry, e mi devi credere sul serio.
Vorrei che anche tu ti aggrappassi alle mie spalle quando ne hai bisogno. E lo so che le mie clavicole sporgono un po' troppo e ti sembro tanto fragile, ma te lo giuro che io ce la faccio a tenerti stretto e a non farti cadere.

«Ti ho portato il sushi, stasera»
«Ma, amore... il pollo al curry andava benissimo»
«Lo so che ti fa schifo»
«Non è vero, amore, lo sai»
«Volevo solo farti contento»

«Lo sei, Harry?»

Dri, io sono contento. Sono l'uomo più felice del mondo se penso soltanto che posso vederti col rossetto sbavato tutti i giorni e posso vedere i tuoi capelli spettinati. E lo so che tu non saresti contenta, di sapere che mi piaci anche con i capelli che ti sei tagliata da sola e che adesso - e aveva ragione Jan - hanno più la forma di un ananas.
Non ti ho risposto perché in fondo io lo so che tu lo sai, che sono felice. Lo sai perché l'ho mangiato tutto, quel sushi, e lo sai perché mi piace accarezzarti al buio.
Lo sai perché quando parliamo, e tu mi maledici perché ti chiamo Dri, e tu non lo sopporti, io rido forte e ti tengo stretta a me.
Dri, come potrei non essere contento con te a fianco? Spiegamelo. Come si può non essere straordinariamente felici con una ventunenne sensibile, attenta alle sfumature, a tratti stravagante e davvero intelligente come te? E vogliamo parlare di quanto tu sia bella quando ti metti davanti all'armadio con il pigiama e quasi ti metti a piangere perché non trovi niente da mettere per andare in ufficio?
E quando passeggiamo per Central Park?  E quando ti vengo a prendere a lavoro anche se non ho una macchina ma non voglio farti prendere la metro da sola?
L'hai capito adesso che noi ci completiamo? Nessuno dei due è troppo per l'altro.
Sembra una stronzata romantica, Dri, mi sto sentendo stupido, ma è così.

«Mi ha aggiunto la nostra professoressa di inglese del liceo su Facebook»
«Si ricorda ancora di te? Lo sapevo!»
«Harry, perché lo sapevi?»
«Perché nessuno può dimenticarsi di te, Dri»
«Dai, non chiamarmi in quel modo»
«Dri!»
«Harry, smettila»
«Stai ridendo»
«No, è che mi fa ridere la tua faccia scema»
«Stai per scoppiare a ridere»
«Oh, insomma ti odio»

E anche se a volte un po' non ti capisco, Adriana, hai la risata più bella del mondo.



buonasera a tutte! non scriverò niente di particolare stasera, come al solito. questa oneshot è nata sul momento, come il banner che fa un po' schifo e come tutto il resto. non sarà perfetta, non sarà la mia più bella storia, ma mi piace tantissimo.
spero che piaccia tanto anche a voi, fatemi sapere :)
ari

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