La ventiduenne Rachel Barry percorreva sicura i corridoi del liceo William Mcknley di Lima, Ohio.
Le sembravano secoli dall’ultima volta che aveva messo piede in quell’edificio: era così pieno di ricordi.
Quando c’era entrata, per la prima volta, era solo una ragazzina ebrea, con due padri gay e un carattere decisamente irritante. Il Glee Club l’aveva cambiata, l’aveva resa speciale e le aveva regalato il suo sogno per New York.
Ora c’era riuscita: “Funny Girl” l’aveva lanciata come una star a Broadway, aveva quello che voleva. Quello che aveva sognato per anni. O quasi.
Svoltò a sinistra e entrò nell’aula.
Lui era lì, in piedi davanti al piano che sfogliava distrattamente alcuni spartiti.
Sentì la sua presenza e si voltò, stupito.
Le regalò quel suo mezzo sorriso.
-Che ci fai qui?-
-Sono a casa- gli rispose semplicemente.
Poi si avvicinò a lui e lo baciò.
Era a casa.
 
Otto anni dopo
 
Era tardi, Rachel aveva appena finito col suo ultimo show serale.
Girò la chiave nella serratura e entrò nel suo appartamento newyorchese, pensando di trovarlo immerso nel buio.
Non lo era.
-Mamma!- i suoi due figli la circondarono in un grande abbraccio, strillando eccitati.
-Chris? Faith? Ma dovreste essere a letto! E’ mezzanotte passata!-
-Papà ha detto che potevamo aspettarti alzati- puntualizzò suo figlio, dall’alto dei suoi sette anni.
Rachel scosse la testa, fingendosi arrabbiata.
-Finn!-
Suo marito fece capolino dalla cucina.
-Rach dai! Non essere così melodrammatica! Domani è domenica. Ho cercato di farli andare a letto presto, giuro. Ma poi io ho ancora un sacco di verifiche da correggere e così Chris si è alzato per darmi una mano..-
Rachel scoppiò a ridere, facendo vacillare la sua immagine di madre-autoritaria: era la scusa più idiota che avesse mai sentito, perfino da Finn.
Chris e Faith li guardavano divertiti.
-Ti amo?- riprovò  Finn, avvicinandosi alla moglie e baciandola sulle labbra.
-Ok va bene… siete perdonati per stasera- la brunetta fece l’occhiolino al marito –ma voi due- disse e rivolta ai figli –se non vi mettete il pigiama e non vi mettete sotto le coperte in dieci minuti passerete dei guai…-
Chris schizzò in camera, seguito dalla sorellina.
-Mi sei mancata. Gli sei mancata- Finn le avvolse le braccia ai fianchi, baciandola sulla testa.
-Ti amo di più-
Rachel sorrise, stringendo la mano del marito.
Era a casa.


Finchel shipper. <3
Allora che ne pensate? Troppo mielosa? Troppo malinconica?
Adoro qualsiasi testo riguardante la Finchel family, così ho pensato di scrivere un piccolo accenno con una one-shot senza pretese.
Finchel is forever.
FrancyF

"La mia casa non è in un posto, ma è con qualcuno" cit. Rachel Barry