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Autore: darkronin    19/02/2014    1 recensioni
Nel capitolo 38 di "L'ira degli eroi - Rien ne va plus" Peter Parker segue con interesse l'intervista all'amata MJ Watson che risponde con gli amici e colleghi (LongShot, Alison Blaire e Lila Cheney) alle domande più spinose sul mondo dei superumani. Ecco il contenuto dell'intervista.
PS: Dazzler, come in "Ultimate X-Men" non è il nome solo della cantante ma del gruppo (in questo caso un duo di Ali e Lila. MJ e LongShot erano i volti del video).
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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Intervista agli artefici dell'ultimo video del duo emergente Dazzler, alias Alison Blaire e Lila Cheney, insieme ai modelli Mary Jane Watson e Long Shot che si sono prestati alla sfida.




“Buonasera a tutti voi. Siamo qui oggi per parlare del nuovo disco di Dazzler, Generation X, e del primo singolo tratto dall'album, Time to Change. Innanzi tutto, diamo un caloroso benvenuto a tutti e quattro gli artefici che hanno contribuito a creare questa perla della musica moderna. C'è una cosa che vorrei chiedere ad Alison e Lila, prima di cominciare con le domande strettamente tecniche. Anche perché la loro risposta comporterebbe un cambiamento della scaletta...”
-Comincio a essere preoccupata... - confessa la cantante pop, capelli biondi e vistoso trucco azzurro, imbarazzata
“Fai bene ad esserlo. No, dai, scherzavo, non devi. In realtà credo che voi, meglio di tanti altri che si sono espressi sull'argomento, riuscirete a portare un po' di chiarezza sulla faccenda. Indiscrezioni dicono che tu sia una mutante. E' vero?”
- Oh, beh, meglio dei politici puoi sempre fare...- ridacchia Long Shot accanto a lei, beccandosi un'occhiataccia imbarazzata in risposta, nonostante il maldestro tentativo di infonderle un po' di coraggio.
-Mmm e questa da dove salta fuori?- domanda Lila accorrendo in soccorso, capelli nero ebano e trucco pesante, per prendere tempo
“E' stata avvistata alla Xavier High School. La scuola per giovani dotati
-Beh, è un crimine andare a trovare degli amici dotati?- replica lei -Il mio bodyguard è dotato...-
-In quale senso, scusa, Guidone sarebbe... - comincia Long Shot, sempre più malizioso, prima di venir zittito da una gomitata al costato.
“Affatto. Capisco che Alison sia riluttante a parlarne, visto che sono stati numerosi gli atti vandalici e di intimidazione di cui siete stati vittime. Ma penso che nessuno più di un personaggi di spicco come voi possa dare coraggio a quelle che sicuramente sono migliaia di persone nelle stesse condizioni ma che da sole non hanno forza...”
- Si sta schierando a favore dei mutanti, se ne rende conto?- domanda anche la rossa Mary Jane, con un sorriso ammaliante e disinvolto.
“Come voi...” sorride di rimando l'intervistatrice “Sono convinta che l'isteria collettiva sia, più che altro, una gonfiatura di normali e comprensibili paure della gente comune. Dunque, Dazzler... dicevi di avere degli amici, alla scuola... Sono tutti dei piccoli geni?”
-In realtà no. - confessa la giovane – O meglio... ci sono menti brillanti, eccelse, oserei dire. Ma la varietà che si può incontrare è più o meno la stessa che si può trovare in un qualunque liceo in giro per il mondo-
“Non fai distinzione tra il Queens e Hell's Kitchen?”
-Assolutamente. Gli scemi ci sono anche nelle scuola più prestigiose. D'altronde, basta che paghino e stiano buoni e vengono promossi. E i geni, magari incompresi, possono essere nascosti dietro agli occhiali di quel nerd che viene sempre preso di mira dai bulli... nel quartiere popolare-
“Quindi è una diceria il fatto che i mutanti abbiano poteri eccezionali e potrebbero portarci via il lavoro?”
-Al di là che si è già visto nella Genosha pre-Magneto, cosa succederebbe se davvero i mutanti svolgessero tutti i lavori degli umani. Verrebbero, cioè, messi in batteria come mucche o polli e sfruttati fino all'ultimo goccio di forza vitale per un'aspettativa di vita drasticamente inferiore alla media: dieci anni al massimo: quindi no, non è nel nostro interesse rubare il lavoro a nessuno. Io dico solo che basta usare un po' di cervello. Voglio dire... quale mutante, se così vogliamo chiamarli, potrebbe rubare a te il lavoro? Non ci sono abilità che ti permettano di avere più coraggio o più determinazione o più amore per il tuo lavoro. E' un discorso razzista che ho già sentito a suo tempo per i neri e gli italiani, poi per gli slavi e gli arabi e, infine, per i cinesi e gli ispanici... Perché aver paura di qualcuno che svolge mansioni che noi, per i più disparati motivi, non vogliamo o non possiamo fare? Certo, all'istituto ci sono delle menti geniali: una è la mia amica Kitty, laureata a 13 anni. Ma non è una rarità perché mutante. E' una cosa rara e basta. Anzi, la maggior parte dei geni mi pare siano annoverati tra i non mutanti. Parliamo di esseri umani al cento per cento come Tony Stark, Reed Richards, Henry Pym, Victor Von Doom e tanti altri. Dalla nostra abbiamo solo una manciata di persone con tale potenziale, che si sono trovate vittime di un incidente genetico e del gene X: penso a Henry McCoy e al Dottor Nemesis... ma non ne conosco altri... Insomma... la loro mutazione li porta ad avere altre capacità, ma l'essere geniale lo devono alla natura tanto quanto i loro omologhi genezero.-
“Ecco! Lo sapevo, ti sei tradita!” gongola l'intervistatrice “Hai parlato di noi e di genezero. Vuoi spiegarci?”
-Logan lo dice sempre che devi accendere il cervello prima di parlare...- commenta Long Shot divertito, rimproverandola bonariamente.
“Una cosa per volta. Poi ho una domanda anche per te, Long Shot” lo ferma la donna per tornare subito ad Alison che sbuffa
-Chiariamo subito che non si tratta di un'offesa ma di una nomignolo che abbiamo attribuito agli umani, diversamente dal termine Sapiens che qualcuno ha riciclato con accezione spregiativa. Un nomignolo perché tutti sembrano essere così suscettibili a questa attribuzione: noi ci consideriamo umani tanto quanto gli altri. E' popolarmente diffusa la credenza che noi siamo un'evoluzione dei genezero, anche se -nella mia ignoranza in materia- non credo che la natura aspettasse solo un difetto casuale per trasformare dei mammiferi in mezzi corazzati o in armi laser. Ad ogni modo, Sapiens è un insulto profondamente razzista perché rievoca la differenza tassonomica con noi Superior, come tra umani e scimmie. Genezero non è un'offesa: è un riconoscimento delle radici comuni. Nessuno si sognerebbe mai di dire che l'anno zero - del calendario gregoriano o degli anni 2000- sia una cosa negativa. E' il punto di rinascita, il punto di partenza. E non sempre le versioni 2.0 -in questo caso i mutanti- sono le migliori, anzi! E' risaputo che le tecnologie analogiche erano più durature.. si potrebbe fare l'esempio della candela che, accesa sui due lati, brilla più intensamente ma si consuma anche in metà tempo. Tra i mutanti c'è una mortalità molto alta. In pochi arrivano ai cinquant'anni-
“Hai ammesso implicitamente di essere una mutante, però”
-Preferisco pensare a me, e ai miei simili, come figli dell'atomo...-
-Non ai figli delle stelle?- ironizza Long Shot
-Quelli sono i figli degli alieni, scemo!- lo rimbecca Lila
“Ho sentito delle ricerche che avvallerebbero l'idea che sia stato l'inquinamento nucleare a scatenare la mutazione con la concomitanza del buco dell'ozono degli anni ottanta -di cui non si parla più- che non avrebbe filtrato i raggi cosmici di cui è stato vittima -tra gli altri- il team del dottor Richard”
-Si tratta sempre di radiazioni, in realtà. Quindi è presumibile che non ci sia un unico fattore scatenante ma una predisposizione che si attiva a una data esposizione. I Fantastici Quattro sono tali proprio per via di esposizione a radiazioni cosmiche massicce: non sono mutanti. I loro figli, forse, lo saranno. E non parliamo di altri tipi di inquinamenti, non ultimo quelli che introitiamo mangiando, porcherie che ci vengono propinate in nome del profitto. Mutante, per quanto sia la verità, implica una connotazione negativa del cambiamento, che può fare paura. E chiunque può essere, in minima parte Mutante: dai portatori di eterocromia, portatore della sindrome di Waardenburg, sindrome di Dawn E' sinonimo di mostro. Figli dell'atomo è forse una descrizione un po' più romantica ma anche più brutale e veritiera. Quindi non offendetevi se vi chiamiamo genezero, perché è un termine scelto con affetto. Fino a quando non passerà a essere un insulto anche questo... Per la cronaca, i veri detrattori del genere umano non vi chiamano nemmeno Sapiens, ma scimmie... quindi...-
-Primate è il termine che usa Namor ...- la rimbeccò Long Shot
“Quindi, vista la tua risposta... Alison, siamo tutti curiosi. Qual'è il tuo potere?”
E' Lila che risponde per l'amica, troppo imbarazzata per rispondere -E' un potere sciocco, nulla a che vedere coi portenti a cui siete abituati: converte il rumore in luce...-
“Quindi gli effetti speciali ai vostri show non sono frutto di sofisticate tecnologie?”
-Nemmeno la dislocazione e il cambio repentino d'abito...- borbotta Lila contrariata, chewin-gum in bocca
“Ecco, già, come fate? E chi è il vostro costumista?”
- Quello, bella, è il mio potere... sono anch'io una Freak! Col potere di spostarmi tra le galassie. L'unica cosa interessante di questi viaggi è il guardaroba. Per il resto, spero che non ci sia nessuno che mi invidi perché non è affatto una figata come sembra-
“Ammetto di essere colpita... non me l'aspettavo anche da te, Lila...”
-Torniamo ai giochi di Luci di Alison!- si intromette Long Shot
Incoraggiata dallo sguardo curioso dell'intervistatrice, Alison continua -Sarebbero impossibili da ottenere anche per i geni di cui parlavo prima. E' tutta opera mia. Ovvio che questi poteri ci tornano comodi: come cantanti possiamo sfruttare queste abilità al posto di ricorrere a ologrammi -per ora qualità scadente, al confronto- ma se fossimo state studentesse di giurisprudenza, ad esempio, sarebbero stati solo un intralcio agli studi.-
-Dici che non rubate il lavoro a nessuno ma in questo modo avete rivoluzionato il concetto stesso di concerto-
-Solo per noi! Non possiamo cedere il nostro potere ad altri e far sì che tutti gli artisti abbiano questo tipo di spettacolo. E poi... io potrei anche lavorare per terzi e trasformarmi nel tecnico luci e soffocare la mia carriera di cantante ma Lila certamente no. Possiamo essere accusate di mandare in bancarotta i produttori di ologrammi e i loro tecnici? O che gli altri artisti debbano scervellarsi per raggiungere i nostri standard? Ehi, mica tutti hanno i soldi per comprarsi certa roba e non tutti sono interessati. A chi fa musica country o rock non frega molto. La cosa vale solo per noi. E se non sapessimo cantare o se la qualità del prodotto studiato con la casa discografica, il manager e tutto lo staff che sta dietro allo spettacolo non soddisfacesse il pubblico non sarebbero certo le mie luci e i suoi trucchi di magia a far cambiare loro idea. Per altro, ci sono scienziati interessati a raggiungere il livello dei miei laser beam e sono spesso oggetto di studio così come i viaggi di Lila forniscono materiale prezioso a esobiologi, linguisti e ingegneri della NASA. E non solo noi. Tutti noi, in qualche modo, facciamo sì che la scienza umana progredisca per tenerci testa. Il problema è che spesso rischiamo di fare la fine delle cavie da laboratorio-
“Parlavi dei geni, menti brillanti. I genezero -mi piace come termine, sembra uno scioglilingua- che hai nominato, però, rientrano anche loro nella comunità supereoistica. Vero è che né loro né i mutanti sono ben visti dall'opinione pubblica”
-Non vorrei che suonasse come un'offesa ma sono solo Sapiens che, grazie al loro genio, cercano di emularci. E possono farlo perché la natura li ha forniti di un cervello così strabiliante da permettergli di farlo. Non so nemmeno chi glielo faccia fare! Prima di avere questa deriva supereoistica erano già tutti celebrità del mondo scientifico. Cioè... noi mostri ci siamo nati, loro ci hanno imitato! È da masochisti!-
“Lila... cosa risponderesti a tutti quelli che temono l'invasione dei mutanti, il fatto, cioè, che noi siamo ormai obsoleti e che finiremo per soccombervi?”
-Come Alison ha accennato prima... non mi pare abbiano fatto tutte queste storie per i portatori della sindrome di Down o per i bambini nati dopo Hiroshima e Nagasaki, Cernobyl, Fukushima o per la miriade di bambini dal sesso indeterminato che stanno nascendo negli ultimi anni. Anche quelle sono mutazioni genetiche. Né, mi pare, nessuno si sia mai scandalizzato (o meglio lo han fatto ma solo chi era esterno e non i diretti interessati) per lo sterminio delle popolazioni autoctone amerinde, per la sistematica decimazione delle tribù indiane nel nord America... potrei andare avanti a lungo. Dico solo che la storia l'ha sempre scritta chi vinceva. Ora, i politici sono tutti genezero e vogliono vincere quella che ai loro occhi è solo un'altra battaglia e a tal fine fanno propaganda in quel senso-
“Vuoi dire che se ci fosse un mutante al potere le cose sarebbero diverse?”
-Assolutamente no. Come in tutte le categorie, insegnanti, medici, politici, militari e via discorrendo, anche tra i mutanti ci sono i puri di cuore e gli altruisti come i manipolatori, i corrotti, i violenti e i dispotici. Dico che, genezero o no, chi ci governa dovrebbe cercare di essere sopra le parti e non ghettizzare nessuno. O si ridurrebbe al livello del più noto criminale della storia moderna.-
“Hitler, certo... Ma, a proposito, diteci... la religione. Cambia qualcosa?”
-Non è la razza né il codice genetico a comandare queste questioni. Tra di noi c'è un ragazzo dall'aspetto demoniaco che ha preso i voti...- obietta Lila, secca, considerando chiuso l'argomento.
“Alison, tu che conosci bene la realtà della scuola... potete frequentare anche scuole religiose? Ma lo studio normale non vi impegna già abbastanza?”
-Perché rivolge questa domanda a me e non alle migliaia di ragazzi americani di origine araba che vengono mandati nelle scuole coraniche ogni pomeriggio? O ai classici WMCA sballottati tra catechismo, danza o calcio, musica e dio-solo-sa cos'altro...-
“Ma voi studiate le materie normali oltre che come gestire i vostri poteri...?”
-Oh, certo, ma abbiamo anche molto tempo libero per dedicarci alle attività ricreative, come in ogni scuola. I nostri poteri li esercitiamo costantemente e, mi creda, non c'è nulla di diverso rispetto al liceo che frequentavo prima di scoprire la mia mutazione. E' solo diversamente pittoresco, ecco. A lezione, durante le ore di ginnastica, in mensa... se poi uno vuole andare in seminario, in conservatorio o a scuola di danza è un problema suo. L'importante è che non tralasci lo studio-
“E quindi, le questioni religiose?”
-C'è un ambiente interconfessionale... come negli aeroporti internazionali... Se uno preferisce, può uscire dal campus e andare nei luoghi di culto nelle vicinanze anche se, per lo più studenti sono agnostici o atei -capirà, con tutto quello che ci capita di vedere- ma altri hanno visto nella mutazione un segno divino... -
“Un esempio di pacifica coesistenza...”
-Certamente.-
“Ma frequentare una scuola composta di vostri simili... non è forse un'autoghettizzazione?”
-Torniamo all'esempio delle scuole coraniche o degli istituti privati esclusivi. Loro non sono ghettizzati? Vivere le proprie radici in terra straniera non è forse un arricchimento? E' un modo per tutelare noi stessi e gli altri. I professori ci forniscono un'istruzione che avremmo difficoltà a guadagnarci nel mondo normale (per via della diffidenza o dello scompiglio che la nostra presenza comporterebbe a una classe) oltre che nozioni su razze aliene o sopravvivenza in ambienti ostili. Quante storie si sentono di ragazzi suicidi per il bullismo? Provi a immaginare cosa succederebbe in una scuola con dei mutanti in giro: il problema si duplicherebbe. Mutanti vittime dei bulli e bulli vittime dei mutanti. Nessuno di noi vuole un pretesto per la creazione di nuovi campi di detenzione e se appartarsi è una prima soluzione per la coesistenza pacifica, seguita da un graduale acclimatamento delle masse e un ancora più lento integramento nella società... ben venga.-
“Giusto, il bullismo. C'è anche tra voi?”
-Mi dica dove non c'è? E' una piaga che tutti cercano di sopprimere...- sbotta Lila per poi quietarsi e rendere la parola alla compagna.
“La vostra vittima tipo?”
-Varia da classe a classe. C'è il caso di ragazzi timidi con poteri straordinari che vengono vessati per la loro indole o studenti... stranieri derisi per questo...-
“Il vostro istituto è unico nel suo genere, accogliete ragazzi da ogni parte del mondo quindi, scusa la domanda sciocca... chi sono questi stranieri?”
-In realtà, ragazzi alieni.-
“Come quelli che hanno invaso New York il mese scorso?”
-No, sono alieni con cui la popolazione terrestre è già venuta in contatto nel corso dei secoli. Si è cercato di tenere segreta la cosa... tipo MIB. Tra queste razze e la Terra c'è un patto di non belligeranza e non aggressione. Alcuni accordi risalgono al tempo dei vichinghi...-
“Ah, parli di Thor!”
-Beh, è un alieno anche lui...- commenta Lila con un ghigno biricchino.
“E anche tra gli alieni ci sono mutanti?”
-Certamente... solo che per loro la mutazione è un arricchimento, non una colpa. Pertanto, vengono mandati in Erasmus sulla Terra e in futuro saranno i delegati nelle trattative...-
“Proprio lo stesso atteggiamento campanilistico e provinciale che abbiamo noi terrestri...”
-Io vorrei tentare di rassicurare gli spettatori... La maggior parte dei mutanti non vi ruberà il lavoro. Chi può resistere alle radiazioni, volare o altro, è probabile che nella sua vita si ritrovi ad affiancare solo le forze dell'ordine per missioni da cui nessun umano, nemmeno ben protetto, potrebbe uscire illeso. Magari questo stesso mutante non avrebbe altra pretesa che fare...chessò... la cameriera al bar o la receptionist in un albergo. Comunque non tutti sanno sollevare pesi da tonnellate -uno di questi potrebbe rubare il lavoro di una squadra di demolizione ma non tutte quelle che esistono sulla Terra- o leggere nel pensiero: anche se lo fossero, non possono farlo su tutti e non se sono concentrati in altre cose. Ecco... ci vuole concentrazione per usare i propri poteri. E quando lo si fa in modo istintivo...beh... si è vittima degli stessi. Un telepate troppo stanco è bombardato dai discorsi altrui e pagherebbe oro per avere dei tappi per non sentire...-
“E coloro che passano i muri? Quello è un vero pericolo per la sicurezza e la privacy!”
-Ne conosco una sola e una volta ha rischiato di morire, perché aveva perso il controllo della sua aggregazione cellulare: rischiava di dissolversi nel nulla come un cucchiaino di zucchero sciolto in un lago. Un'altra volta ha rischiato di restare paralizzata, materializzandosi in mezzo a un muro...-
“E tu, Alison, col tuo insignificante potere, ti sei mai trovata a rischiare la tua vita?”
-Ecco... quello che non tutti capiscono è che un mutante non è invulnerabile come Superman solo perché ha un gene X nel codice genetico. Abbiamo la resistenza di ogni essere umano. Al massimo, se impariamo a usare bene il cervello associato ai nostri poteri, riusciamo a trovare delle scappatoie in alcune situazioni. Per rispondere alla tua domanda, sì, mi sono trova in pericolo e non ho potuto fare altro che lanciare segnali luminosi per chiedere aiuto ma se mi avessero lanciato contro un muro ci sarei rimasta secca. In realtà, così facendo, avevo attirato anche i miei assalitori quindi, forse, sarebbe stato meglio che me ne stessi ferma...-
-E' stato davvero un brutto quarto d'ora- confermò Long Shot.
“Ok, Long Shot, tocca a te... hai fatto proprio di tutto per attirare la mia attenzione e, credo, quella dei nostri spettatori: hai l'aria di saperne un po' troppo per essere un fotomodello...-
-Troppo carino per essere intelligente?- al sorriso imbarazzato dell'intervistatrice, il biondo continua -Ovviamente ne so troppo perché sono uno di quegli alieni mutanti di cui parlava Lila... e guarda cosa faccio con la mia strabiliante ricchezza genetica: il bambolo di queste due matte!-
“Oh Cielo! Sono circondata!” ironizza l'intervistatrice levando le mani in aria, arrendendosi “M.J., anche tu sei figlia dell'atomo?”
-No, sono una normalissima umana. E' mio marito il fissato coi mostri.- ride - Motivo per cui conosco molto bene la comunità superumana-
“Oh, meno male, così le cose sono un po' più equilibrate... ragazzi, non mi fate più prendere di questi infarti... anche perché dopo oggi credo che la trasmissione verrà chiusa in via definitiva... nello spazio o a scuola non è che avete bisogno di una radiocronista genezero, vero?” ridono tutti “Questo spiega perché Long Shot si sia prestato al video di Dazzler..”
-In realtà no..- la interrompe lui divertito - Il vero motivo è che io ed Alison stiamo assieme e non potevo negarle il mio supporto...anche se Lila non mi sopporta-
“Ora capisco questo look così stranamente simile... a proposito.. il tuo potere consiste in...?”
-Mi crederesti se ti dicessi che non lo so?-
“No” ammette lei
-Lo sospettavo. Il fatto è che non è chiaro. Sembra che la mia abilità sia avere fortuna...-
-Alteri le probabilità?- domanda MJ sporgendosi
-A me lo chiedi? Non appartengo ai prescelti supergeni...-
-So di gente che ha questa abilità, trovare la probabilità a loro più favorevole in ogni situazione...- continua a spiegare MJ
-Può essere... Alcuni lo chiamano malocchio...- concorda Long Shot
“Come, malocchio?” sbalordisce l'intervistatrice
-A seconda di come lo vedi: volgere un evento a mio favore può essere qualcosa di dannoso per te...-
“Hai mai fatto del male a qualcuno?”
-Finora no... ma ho salvato tante belle fanciulle in difficoltà...-
“Sei alieno...”
-In realtà sono umano al cento per cento... ma sono stato lo schiavo prediletto del signore di un universo alternativo in cui sono cresciuto e in cui tutto era un grande reality show, una specie di... vediamo.. una sorta di Hunger Games. Ora, comincio a pensare che fosse solo un nostro futuro alternativo. Comunque, avevo fortuna, me la cavavo sempre e, per questo, ero la star del palinsesto. Ma credetemi, non è piacevole dover scappare per aver salva la vita anche se poi sei l'idolo delle folle. Mi sentivo come Spartaco, hai presente? Ecco...-
“Complicato... e come ci sei finito in questo universo alternativo? E come sei tornato?”
-Questo è più complicato... non mi credereste mai... e poi non voglio rubare la scena a Dazzler. Diciamo solo che parte delle nostre avventure si riflette negli show, sotto forma di costumi, apparizioni... sono degli omaggi...-
“Giusto, il lavoro del duo Dazzler. E' per questo che siete qui. Dunque. Parliamo dell'album, Generation X. Comincio a capire che è un'ovvia ammissione delle vostre origini, soprattutto i testi ambigui sulla sessualità... ma il sound e il look così anni ottanta come si accordano a tutto questo?”
-Beh, la X non indica solo...-
-Il punto in cui scavare!- ghigna Long Shot, citando Indiana Jones
-...il nostro patrimonio cromosomico...- continuò gelida Lila -Più in generale la nostra generazione, quella nata negli anni ottanta. Anche se storicamente, questa definizione, comprenderebbe i nati tra gli anni '60 e il 1980. Nell'accezione originale c'era qualcosa che etichettava i giovani per il loro rifiuto delle regole, il non rispettare le autorità. Il Punk, insomma. Con la crisi e tutto, la maggior parte di quelli che oggi sono trentenni sono ancora a spasso senza un lavoro e per i quali il futuro è solo una grande incognita. Una X, appunto. E gli anni ottanta sono quelli che hanno visto il debutto sulla scena mondiale della questione mutante. In comune con l'originale Generazione X c'è il senso di sentirsi fuori luogo, inutili. Eppure è proprio alla -chiamiamola così- Generazione X 0.0 che noi, la Generazione X 1.0, possiamo beneficiare di cose come Google o Facebook. Nessuno ci pensa mai eppure il contributo di quei ragazzi ha creato le fondamenta di questo nostro presente. L'augurio è che anche questa generazione -con o senza X- possa trovare il suo posto nel mondo. In fondo, il Glam Rock era un evoluzione del Punk. E noi, siamo un elemento destabilizzante ma a cui tutti tendono. Si torna al discorso dei genezero che vengono potenziati, che si imbellettano, per avere le nostre prestazioni.-
“D'accordo. Chiaro il significato, i rimandi e le scelte stilistiche. Perché coinvolgere nel progetto una modella di fama internazionale come MJ? O meglio. Voi ci avete provato e vi è andata bene. O forse, la domanda va posta diversamente. MJ, perché hai scelto di partecipare a questo progetto?”
-Per la difesa dei diritti civili di queste persone. Mutanti o no, storpi, ritardati... sono tutti persone e tutti meritano il rispetto e il riconoscimento da parte della società. Come ho già detto, mio marito è un simpatizzante dei superumani...-
“Ne ha fatto il suo lavoro...” conviene la giornalista
- Che sia perché lo amo o che lo ami perché ha queste simpatie... beh, in lui ho trovato quello che cercavo, un uomo aperto al dialogo con l'altro. Mi sono sempre battuta per i più deboli, gli emarginati. Per quanto lo possa fare una modella, con la sua immagine, ovviamente...-
“Hai creato un personaggio attorno alla tua lotta per i superumani. Sin dall'esordio, rifiutavi ingaggi che provenissero da personaggi spiccatamente razzisti”
-Era contro il mio interesse, ovviamente... ma era una questione di principio. Qualcuno che la pensava come me ha apprezzato. Non è stato facile. Ma ritengo che, se credi in un principio, tu possa lottare a qualunque costo per difenderlo. La proposta di Dazzler mi ha colto si sorpresa, in realtà. Era un progetto forte e non sapevamo se sarebbe stato apprezzato.-
“Beh, il disco è in cima alle classifiche. Almeno.. fino a questa intervista... poi credo che chiuderemo baracca tutti quanti.”
-Io continuerò a esibirmi per i miei simili. A costo di fare l'elemosina in strada- sbotta Lila, incrociando le braccia al petto
-Beh...mio marito è un insegnante pagato dallo Stato. E grazie al cielo, a livello statale, non si possono fare discriminazioni in base alle simpatie. Basta e avanza la paga da fame. Purtroppo le stesse discriminazioni non vengono fatte per i neonazisti e i nostalgici del KKK... E, mal che vada proverò a chiedere a Janet Van Dyne se mi assume come commessa...è una superumana anche lei, no? Avrà un po' di compassione-
“Ah già... la stilista dei super... pare che le sue creazioni siano sensazionali”
-Ed è una genezero, ricordiamolo. Ciò dimostra che se hai talento nessun mutante può prevaricarti...- conferma MJ
“A proposito... mi è appena venuta in mente una cosa, forse banale...ma.. Prima abbiamo parlato di istruzione e religione. Ma .. i mutanti dove e come si curano?”
-E' un'ottima domanda, invece- la tranquillizza Alison -Certo, non tutti possono andare in un ospedale civile. O meglio. Puoi farlo se hai un aspetto umano. Per un taglio, una gamba rotta... A meno che tu non abbia lo scheletro del metallo più duro al mondo, non sia un leone blu troppo cresciuto o che non sia fatto di roccia, lava o che il tuo corpo non sia una gelatina trasparente attraverso cui si vedono tutti gli organi o non cambi pelle ogni sue secondi. A ben vedere, mi sa che praticamente nessuno può sfruttare le strutture per i Sapiens. Anche perché, spesso, nemmeno la febbre è sempre un sintomo universalmente valido-
“E quindi come fate?”
-Molti di quelli di noi portati per lo studio, si dedicano a materie scientifiche per questo motivo. Abbiamo istituito un corpo speciale, denominato Mutant Sans Frontier che, grazie ai diversi poteri e mezzi a disposizione, può intervenire in tutto il mondo. Per i casi ordinari abbiamo istruito anche medici umani, simpatizzanti a loro rischio e pericolo. Così che un mutante possa recarsi in specifici ambulatori in tutta sicurezza e anonimato e non venir riconosciuto subito come uno di noi. Non è facile.-
“MJ, alla fine non abbiamo parlato molto del tuo lavoro. Ti va di essere tu a chiudere con una battuta?”
-Che posso dirti? In realtà a me piacerebbe avere delle colleghe mutanti o mutate. No, non ridere, seriamente.-
“Qualcuno come Virginia Pepper Potts? Con la sua armatura Rescue?”
-No no. Non parlavo di lei né di gente come -appunto- Janet Van Dyne o Natalie Rushman. Parlo di mutanti che si capisca che sono tali. Ragazze con la pelle blu, con la pelle di lucertola...-
“Pensi che aiuterebbe a vendere?”
-Perché si tratta sempre di quello, vero? Vendere. Cercare di accontentare la maggioranza, limitandosi a strizzare l'occhio alle minoranza, siano esse etniche, religiose...sessuali. Non ti sei mai chiesta perché non ci siano cantanti e attori dichiaratamente gay ma possono esserlo registi e produttori? Perché il bacino di utenze è più che altro eterosessuale e nessuno investirebbe in una campagna pubblicitaria milionaria per non avere un ritorno sicuro e immediato. Soprattutto visti i tempi e la concorrenza del web. Le regole sono cambiate e oggi più che mai si è prudenti sugli investimenti. Le folle di ragazzine adoranti per le varie boy band non puoi ottenerle se uno di loro dichiara di essere gay. Ma se dice di essere bisex dimostra quella punta di perversione che eccita le folle e fa sperare la comunità gay. Soldi. E' tutto lì. Pensa ai Queen e a quando si sono dichiarati. Meglio drogati che gay. E a suo tempo, meglio drogati che ebrei. Oh, non dimentichiamo il periodo in cui le donne firmavano con pseudonimi maschili perché altrimenti nessuno avrebbe comprato i loro romanzi. Ora. Credi che qualcuno avrebbe mai comprato i primi dischi di Dazzler -o le avrebbero anche soltanto scritturate- se avessero saputo di aver per le mani un duo mutante? A parte la comunità di appartenenza, sarebbero state sistematicamente respinte. Per paura. Non per odio, bada. Forse i produttori potevano pure essere simpatizzanti ma spaventati dalla reazione della clientela... come biasimarli?-
“Beh.. come ha detto lei, non sono i giochi di luce a determinare la qualità di un prodotto”
-Ma lo sono i soldi. Senza soldi non produci, non hai gli strumenti, i locali. Sarebbero rimaste artiste di campagna, nessuno avrebbe mai scommesso su di loro. Ora, all'apice della popolarità, possono fare quello che han fatto? Sinceramente, é stato un bell'azzardo. E credo che tu abbia ragione: da domani tutti disoccupati. Si è visto per attori famosi, perché non può succedere per degli emergenti? I tempi non sono così cambiati e forse mai cambieranno.
“Tutto questo cosa c'entra con l'avere più modelle mutanti?”
-Vorrei che si proponesse una politica più coraggiosa. Sfidare le convenzioni. La moda è questo, d'altronde: fotografa la realtà e sfida i luoghi comuni. Anche perché non è raro che le modelle debbano truccarsi come mostri -passatemi il termine- per dei servizi fotografici. Io sono fortunata e la mia pelle è resistente e non mi sono mai presa dermatiti. Ma molte mie colleghe sono uscite con le bolle per allergia a determinati prodotti chimici. Quindi, perché compromettere la salute delle ragazze se esistono ragazze altrettanto accattivanti già naturalmente dotate di questa o quella particolarità? Credo anche che doversi raffrontare con un corpo diverso da quello a cui siamo abituati possa dare svolte interessanti. Basta pensare a un abito bianco indossato da una bionda, una rossa o una mora. E poi da una mulatta o una nera. Se la modella avesse la pelle blu? Quale sarebbe l'effetto? E se avesse la pelliccia? Se fosse composta di roccia? Sarebbe un contrasto interessante e inviterei i fotografi a provare questa strada.-
“Non saresti gelosa se anche tuo marito ripiegasse in questo senso?”
-Peter ha già abbastanza guai coi suoi supereroi senza che cerchi di farmi ingelosire...-
“Una donna sicura di sé...”
-Per riuscire nella vita devi esserlo-
“Sentiamo... ultimissima domanda. Hai lavorato con Dazzler in questo progetto e ti sei buttata nel revival anni '80. Con chi ti piacerebbe lavorare d'ora in poi? O posare con? Ammesso che siano nomi che si possono fare.”
-Oh, una persona ci sarebbe. E' una ragazza, davvero bellissima.. una mutata...-
“Mutata? Cioè?”
-Una genezero elaborata in laboratorio-
“Ah!”
-Beh... è … hai presente l'effetto morphing dei programmi grafici?-
“Più o meno. E' quello che distorce l'immagine di partenza fino a ottenere quella di destinazione. Un cerchio che si allunga per diventare un rettangolo...”
-Esatto. Beh, questa ragazza, che ha scelto come nuovo nome quello di Tigra, è un perfetto bilanciamento tra una modella australiana e la bellezza felina di una tigre. Mi piacerebbe posare con lei. Magari con l'aiuto di un bravo truccatore che cercasse di rendermi simile a lei. Immagina la foto composta da un'umana -me- con tratti felini appena accennati, lei -la mutata-, e una tigre vera e propria.
“Particolare...”
-Oh, per non parlare di Pixie... una mutante dalle ali di libellula e coi capelli rosa... già mi immagino le foto artistiche che ne verrebbero-
“Hai mai considerato di diventare produttrice? Dopo la carriera di modella, indossatrice, attrice potrebbe starci”
-No, posso solo dare suggerimenti. Non ho la testa per seguire seriamente un progetto simile-
“Bene, siamo davvero in chiusura. Long Shot, vuoi dire qualcosa al pubblico da casa?”
-Una battuta? Beh... parafrasando l'effetto Pigmalione... amateci e noi vi ameremo più di quanto già facciamo.-
“Oddio... detto così è ambiguo...”
-Speravo di ottenere questo effetto-
“Sei un provocatore nato”
-E un seduttore, spero.-
“Con questa voce, indubbiamente. E' uno dei tuoi poteri di cui non ci hai parlato?”
-Ahimè, no. Modestamente devo tutto a Madre Natura. Ancora una volta ho avuto la fortuna di nascere con un bel faccino e -lo scopro ora- una voce interessante.-
“Per usare un eufemismo. Bene ragazzi, per oggi è tutto. Torniamo la settimana prossima -se non chiudono il programma- con un altro ospite d'eccezione, il re del Wakanda T'Challa che è a New York per motivi istituzionali e ha acconsentito a una breve intervista. Vi lasciamo con l'ultimo singolo di Dazzler, tratto dall'album Generation X. Questa è Time to Change. Alla prossima, ciaoooo!




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Ecco...fine del delirio XD
Sappiate che, almeno MJ, tornerà alla fine della terza parte de "L'ira degli eroi" e, in parte, si darà per scontata quest'intervista.
A presto!
   
 
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