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Autore: hellerry    19/02/2014    0 recensioni
“Ti amo” le dico infine, e la bacio perché lei è felice di questo, ed io sono felice vedendo che io sono la ragione del suo sorriso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Caro Harry, ti sto scrivendo questa lettera perché ho bisogno di parlare con te, anche se so che non leggerai mai questa lettera, e se lo farai sarà probabilmente mentre ordinerai la nostra stanza e la troverai nel mio comodino, e sarai curioso di leggerla e la leggerai, ma so che non è oggi che la leggerai. Sei uscito di casa due ore fa, in pratica sei stato via 120 minuti, 7.200 secondi, e mi sono sentita morire in ogni lacrima che percorreva il mio viso in ogni fottutissimo secondo.
So che odi le parolacce, ma la dico ora che non ci sei, le dico solo quando non ci sei, bestemmio solo quando sono da sola, perché tu mi hai chiesto di non farlo in tua presenza, ed io non l’ho fatto, ed io continuo a non farlo, e non lo farò mai, perché troppo innamorata di te.
Perché tu lo sai che farei qualsiasi cosa tu mi chiedessi.
Ora dovrei essere incazzata nera con te, lo sai vero? Perché so perfettamente che ti starai scopando qualche puttana che avrai trovato nel bar dove sei andato a bere dopo aver sbattuto la porta di casa nostra. Io lo so che è così, ma ti ricordi la promessa che mi hai fatto?
No che non te la ricordi. Se ci tieni a saperlo, sappi che tu mi hai promesso che non mi avresti fatto soffrire, e non avresti dovuto farlo.
Le promesse sono state create per essere mantenute, ed io continuo a soffrire. Ti ho raccontato tutto del mio passato, e tu hai raccontato a me tutto del tuo di passato, e se ti avessi incontrato quando ero una bambina sappi che saresti stato il mio migliore amico, e sappi che ti avrei amato in segreto, perché tu saresti stata la mia ancora, ed io sarei stata la tua di ancora. Tu avresti asciugato le mie lacrime nel periodo del divorzio dei miei genitori, ed io avrei fatto lo stesso quando tu hai sofferto per il divorzio dei tuoi genitori.
Ti ricordi quando ci siamo incontrati la prima volta? Potrei dire che è stato opera del destino, anche se non credo in esso.
Mi ricordo  che era una giornata di pioggia qui a Londra, e ricordo che avevo 18 anni e tanta voglia di vivere e di realizzare i miei sogni, ed il mio sogno era quello di diventare una scrittrice, di pubblicare libri, ed ero entrata in quel bar a leggere le mie poesie, e le ho lette con le lacrime agli occhi, ma le ho lette, perché quelle poesie erano la mia vita.
E poi sei salito sul palco tu, ed hai iniziato a leggere le tue di poesie, e guardandoti pensavo di avere davanti il Bukowski di questa generazione di merda, e mi innamoravo di te, della tua voce roca, dei tuoi capelli spettinati e dei tuoi vestiti. Ma sai quando mi sono innamorata veramente di te? Quando hai smesso di leggere, hai chiuso il tuo quadernino dove continui a scrivere ancora oggi, ed hai rivolto uno sguardo veloce al pubblico. E mi sono innamorata guardando quegli occhi verdi, ed ho sorriso, e non so per quale motivo, ma tu mi hai guardata ed hai ricambiato quel sorriso e sei venuto da me e mi hai offerto una birra e ci siamo messi a correre per le vie sperdute di Londra nonostante fossimo ubriachi e nonostante piovesse fortissimo. Ed abbiamo passato la notte a casa mia, ed abbiamo fatto l’amore. Ti ricordi le mie parole quella sera? “Sembra folle” ho detto.
“Cosa?” tu mi hai chiesto. “Fare l’amore con te.” allora ho risposto, sorridendo. E ricordo cosa mi hai detto tu dopo.
“Perché hai detto che stiamo facendo l’amore e non sesso?” ed io ero nel pallone perché non potevo dirti di amarti quando ti conoscevo da poco, e non potevo amarti perché ti conoscevo da poco.
Eppure ti ho detto le seguenti parole.
“Perché non ti conosco, eppure sembra che ti conosca da una vita, tu sembri capire ciò che provo.” e tu hai riso e mi hai baciata, ed hai continuato a spingere ancora più forte dentro di me, ed hai sorriso sentendo i miei gemiti. La ricordo bene quella notte, e venderei la mia anima al diavolo pur di rivivere quella notte ora, adesso, in questo preciso momento. Sai perché? Perché quella notte per la prima volta qualcuno mi ha detto “ti amo” mentre ci facevo l’amore.
Ed abbiamo continuato a ridere tutta la notte. Perché non l’abbiamo fatto anche questa notte?
Tu lo sapevi, tu sai che odio le urla, tu sai che non ho avuto un’infanzia felice, tu sai che ho sofferto per il divorzio alla tenera età di 4 anni, tu sai che ho sofferto quando sono venuta a sapere che mio padre aveva avuto un’altra figlia con una puttana che era solito scoparsi, tu sai che ho paura delle urla, dei litigi, lo sai da quella notte in cui ci siamo incontrati.
Perché allora tu prima mi hai urlato contro nonostante ti pregassi di non farlo, nonostante stessi piangendo? Non so neanche perché abbiamo litigato, so solo che hai iniziato ad urlare e l’ho fatto anche io.
Vorrei fare come te, uscire di casa ed andare da qualche parte a bere, perché ho bisogno di dimenticare, ho bisogno di dimenticare le tue urla, le mie urla, tu che lanci i piatti contro il muro, tu che sbatti la porta e te ne vai, ed ho bisogno di non piangere perché le lacrime sono l’unica cosa che mi fanno venire in mente i ricordi.
Sai, è da due ore che piango, perché mi manchi, perché non so cosa tu abbia fatto in queste due ore –o forse lo so-  e mentirei se ti dicessi di non aver pianto pensando a te che ti scopavi un’altra in queste due ore, ma la verità è che non voglio perdere anche te, non a causa di queste fottutissime urla. Harry, ti chiedo solo una cosa: mantieni la promessa che mi hai fatto, non farmi soffrire, non farmi ricordare mio padre, ed io in cambio ti darò tutto ciò che vorrai. Harry, Io ti amo.
19.02.2014 ”
 
Continuo a rileggere quelle parole, e non riesco a crederci, non posso credere al fatto che avessi fatto soffrire la mia ragazza, il mio amore, il mio sole, la mia ragione di vita. Ed aveva ragione, aveva ragione che avrei fregato nel suo comodino, ma quel giorno è oggi, ed ora lei sta dormendo e non può sentire che io sto piangendo perché l’ho fatta soffrire. “Harry ti chiedo solo una cosa: mantieni la promessa che mi hai fatto, non farmi soffrire” e no amore mio, non lo farò mai, e non lo potrei mai fare, e sapere che l’ho fatto mi distrugge dall’interno.
Mi alzo e la guardo, è nuda, è bellissima, ed è mia.
Mi butto sul letto ed inizio ad accarezzarle i capelli, dopo le lascio qualche bacio sul collo e mi posiziono sopra di lei.
“Harry, sono stanca, basta.” dice ed io continuo a baciarla sul collo.
“No. Amore mio, scusami, non volevo farti soffrire, non volevo urlare, non so cosa mi sia preso, ho perso il controllo di me stesso e mi dispiace tremendamente, non meriti questo, e non lo meritavi quando eri più piccola e forse non ti merito neanche io, perché sei troppo perfetta e troppo fragile e non avrei dovuto.” La guardo dritta negli occhi, perché ora si è girata verso di me, e la vedo con le lacrime agli occhi.
La guardo e vedo che il lenzuolo non la copre più, e riesco a vedere il suo seno, e per quanto ne abbia voglia, ora l’unico mio pensiero è rivolto a quelle lacrime. “Scusami, non lo farò più. Ti amo” concludo infine.
Lei mi bacia, ed è un bacio rotto, con dentro troppe emozioni.
“Ecco perché ti amo Harry.” mi dice spezzando il bacio, poi mi prende la mano e la porta al suo cuore. “Questo è tuo, per sempre.” mi dice dopo sorridendo. Ed io ricambio quel sorriso.
“Ed è l’unica cosa che voglio da te, il tuo cuore, il tuo amore” dico.
La bacio e sono felice. Ricordo quella notte in cui ci siamo incontrati, sono passati 3 anni, ma la ricordo perfettamente.
Continuo a stare sopra di lei, e mi caccio i boxer, e mi muovo dentro di lei. Alzo la testa e rivolgo un’occhiata alla finestra. Sta piovendo, lei ama la pioggia, io invece la odiavo, ma ho iniziato ad amarla da quella notte, ho iniziato ad amare il freddo ed il bagnato della pioggia vedendo quanto era felice accanto a me quella notte, nonostante fosse una sconosciuta.
“Ti amo” le dico infine, e la bacio perché lei è felice di questo, ed io sono felice vedendo che io sono la ragione del suo sorriso.

ANGOLO AUTRICE :
Eccomi qua, con una nuova os su Harry. Ho scritto questa storia nell'ultima ora ascoltando “The A Team” di Ed Sheeran e cercando di non sentire le urla di mio padre. 
E' una questione complicata che non sto qui a spiegare, comunque queste urla mi hanno ispirato a scrivere questa storia scritta sul momento. Alcune di voi avranno sicuramente capito che “la ragazza di Harry" sono io, che parla di me. Non perdo molto tempo a scrivere, spero che vi sia piaciuta, e vorrei saperlo attraverso una recensione, ci terrei veramente. 
Con amore Helèna. Xxx

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