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Autore: EmilyG66    22/02/2014    2 recensioni
La mia prima fanfiction nel mondo di A Tutto Reality. I personaggi non appartengo a me, ma ad A Tutto Reality. Le mie coppie preferite sono due: Duncney (Come già saprete Duncan + Courtney) e Dott (Dawn + Scott). Quest’ultima coppia viene definita impossibile ed inverosimile, ma a me piace tanto. Per questo ecco una Dott! Accade in A Tutto Reality: La vendetta dell’isola, dopo l’eliminazione di Scott catapultato insieme a Zanna. Come tutti sanno riporterà gravi ferite, verrà messo in un robot e sarà odiato da tutti,…ma proprio da tutti? La dolce Dawn farà breccia nel suo cuore molto presto, non temete.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dawn, Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Dawn si trovava nell’isola nei perdenti e nell’hotel di lusso appartenente a Chris McLean. Era lì insieme a tutti gli altri concorrenti eliminati prima e dopo di lei.
Aveva ricevuto un’accoglienza consolatoria dagli eliminati che, avevano visto, che Scott l’aveva incastrata.
All’inizio provava un misto di sensazioni: delusione, preoccupazione e un po’ di rabbia, poi sembrò passare, ma ancora si sentiva ferita e pugnalata da parte di quel ragazzo dai capelli “rossi” e dall’aura grigia.
Ogni volta che veniva spedito un nuovo perdente sull’isola, quest’ultimo veniva a conoscenza della verità su Dawn e odiava di più Scott. Andava avanti così da un bel po’, ma la lettrice di aure non ne era soddisfatta.
Questa sera non sarebbe stata diversa. La ragazza pallida, dai capelli color della luna, non riusciva a dormire. Si girava e rigirava nel suo comodo e grande letto.
Aveva come la sensazione che qualcosa di brutto stesse accadendo.
Si mise una vestaglia pesante e uscì per una passeggiata, di solito non ignorava gli avvertimenti della natura o delle energie circonstanti.
Camminò a lungo immersa nei suoi pensieri, quella sensazione ancora non l’abbandonò. Un piccolo scoiattolo (normale) le andò in contro, lei sorrise.
:-Ciao piccolo amico.
Il suo buon umore cessò quando capì che l’animaletto era spaventato e le stava chiedendo aiuto gesticolando.
:-Cos’è successo?
Lui le disse di seguirlo e Dawn gli corse dietro verso la spiaggia. Si fermò poco dopo terrorizzata.
Sentiva la presenza di un grande animale, non molto amichevole, e un’aura grigia. L’avrebbe riconosciuta in mezzo ad altre centinaia…Scott era arrivato, era qui.
Le sue gambe tremarono al ricordo di come l’avesse tradita e umiliata, non riuscì più a fare un passo sapendo che lui era lì.
Lo scoiattolo la richiamò di nuovo. Dawn lasciò andare le sue emozioni e ricominciò ad avanzare, finché non lo vide.
Zanna era sopra di lui e lo stava prendendo a morsi. La ragazza dall’aura pura non perse neanche un minuto.
:-Zanna!
Lui si girò dal suo “spuntino” e le ringhiò, aveva i denti coperti di sangue. Dawn non osò guardare Scott che ansimava e gemeva di dolore a terra.
Si avvicinò cautamente allo squalo geneticamente modificato.
:-Lascia stare subito Scott! Hai avuto la tua vendetta.
Lui ringhiò di nuovo e scosse la testa.
Dawn sapeva che avrebbe fatto del male anche a lei se avesse continuato ad infastidirlo. Scott aveva però troppo bisogno di aiuto, anche per uno come lui.
:-Zanna, non costringermi a chiamare Otto.
Lo squalo non diede importanza alla sua minaccia, impegnato com’era a farla pagare al ragazzo dai capelli rossi. Sembrò però voler cambiare vittima, così si avvicinò a Dawn.
:-Otto!
Lei chiamò. In quel momento dal mare emerse un enorme piovra che, prese lo squalo sorpreso e spaventato, e lo lanciò lontano.
Nel farlo in dente, che Scott gli aveva accidentalmente rotto, cadde sulla sabbia.
:-Grazie Otto.
Dawn lo ringraziò e gli diede un bacio su un tentacolo, lui sembrò gradire e scomparve.
La ragazza sentì tossire e si catapultò dal povero ragazzo. Era in uno stato orribile, c’era una marea di sangue su tutto il suo corpo ed era già stato ferito nella sfida di quel giorno.
Alcuni strati di pelle erano squarciati con ferite molto profonde, a lei veniva quasi da piangere per il modo in cui un animale potesse ridurre un uomo. Soprattutto uno che aveva sofferto da piccolo come Scott.
Nonostante questo, sembrava ancora cosciente. I suoi occhi sfarfallavano un po’. Faceva fatica a vedere ma riconobbe Dawn, la sua esile e dolce figura sfocata. Poi i suoi occhi si chiusero e il suo respiro si fece lento.
Anche il suo viso era ferito ma meno del suo corpo. Dawn gli accarezzò i capelli rossi, poi andò a chiamare aiuto.
Arrivarono alcuni uomini che presero Scott e lo portarono via, la lettrice di anime rimase però su quella spiaggia a fissare gli uomini finché non scomparvero.
Sapeva perché aveva salvato Scott, per evitare che fosse ucciso, ma non capiva perché gli aveva accarezzato i capelli. Era stato un gesto di affetto nei suoi confronti o un dolce e docile gesto pietoso? Quindi l’aveva perdonato per ciò che le aveva fatto?
Raccolse il dente di Zanna. Il legittimo proprietario era lui ma sentiva che doveva consegnarlo a Scott, era come…un suo marchio.
Si avviò verso l’hotel ed andò a dormire. Fece incubi per tutta la notte, su Scott, su Zanna e su tanto, tanto sangue.
Quando si svegliò la mattina però si sentì serena. La sensazione della sera prima non c’era più. Capiva che madre natura era contenta che avesse salvato la vita a Scott.
Divenne già pomeriggio inoltrato e tutti sapevano che “la iena” era tornata. Le aure degli altri ex concorrenti erano tutte scure, esprimevano rabbia e odio puro, Dawn poteva leggerle.
Trovò il coraggio per andare dal suo ex compagno di squadra. Arrivò proprio mentre Chris McLean usciva parlando al telefono di contratti e infortuni.
Entrò dentro, non c’era nessuno, solo un medico e un’infermiera.
:-Disturbo?
Chiese, i due in camice scossero la testa.
:-È la prima visita che riceve.
Ammise la donna.
:-Non mi sorprende.
Affermò l’uomo.
:-Come sta?
Chiese Dawn cercando di scorgere Scott dietro la tendina.
:-È grave ma se la caverà, il signor McLean ha detto di metterlo in una macchina di cura, ed è quello che faremo.
Dawn annuì. I medici, appena il loro paziente fu sveglio, lo misero nel marchingegno.
La ragazza pallida aspettò pazientemente, sapeva che nessuno si sarebbe preso cura del “povero” Scott, ma lei era troppo buona e non voleva che lui fosse solo, quindi decise di farlo lei.
:-Bene abbiamo fatto, potrebbe spaventare all’inizio ma è normale. Non può parlare o chiudere gli occhi, diciamo che è momentaneamente paralizzato, ma sente e risponde con due lucine sul marchingegno.
Dawn annuì e scostò la tenda. Scott faceva molta pena in quelle condizioni e dentro quel robot. Quando la vide, la lampadina rossa si accese e suonò un paio di volte.
Dawn riuscì a vedere che l’aura del ragazzo era un misto di sorpresa e rabbia. Scott non voleva che lei lo prendesse in giro, ridendo di lui, anzi non voleva che tutti lo facessero.
Dawn non sembrava però arrabbiata.
:-Sono felice di vederti anch’io Scott.
Disse ironica sorridendo. Il bip della lucina rossa si fermò, poi fece un solo bip rosso.
:- Tu ti prenderai veramente cura di lui?
Chiese il medico disgustato, lei annuì.
Scott emise un sonoro bip e lo tenne premuto sul rosso in segno di negazione.
:-Andiamo Scott.
Dawn gli sorrise con un voce addolcita.
Il ragazzo dai capelli rossi non fece emettere più un suono e la seguì fuori dalla tenda. Tutti gli ex concorrenti risero di lui ma Dawn cercò di non farglielo pesare, era stato un cattivo concorrente ma c’era di peggio (Heather).
Scott fu molto sorpreso del fatto che “Raggio di luna”, come la soprannominava lui, fosse così gentile anche con lui che l’aveva buttata fuori dal reality.
Tutta la giornata la passarono insieme, Dawn parlava con lui come se fosse un essere umano e non, momentaneamente, un robot. Ignorava il fatto che l’unica lucina colorata, che lui accendeva, era quella rossa.
La pallida ragazza notò che l’aura di Scott, quasi illeggibile e grigia scura diventava ogni tanto chiara e lei riusciva a leggere le sue risposte.
Lo accompagnò nella sua stanza e gli diede la buona notte. Per la prima volta, quel giorno, si accese la lucina verde. Dawn sorrise perché sapeva che l’aura di Scott era diventata un po’ rosa, che significava dolcezza, ma subito cambiò.
Nella giornata dopo ci fu la sfida finale tra i due ultimi concorrenti rimasti. Scott venne presentato, tutti risero e lui pianse. Dawn, che aveva sorriso anche lei, si pentì subito.
Quando entrò in gioco Zanna, Scott era spaventato e lo fece capire con la solita lucina rossa. Raggio di luna sapeva che lui aveva ricevuto un trauma per gli squali e decise di intervenire.
Se Zanna l’avesse vista si sarebbe ricordato del suo dente e avrebbe cercato di riprenderselo.
Si alzò e cominciò a scendere i gradini.
:-Scusate, permesso…
:-Dawn, dove stai andando?
Le chiese Sam, lei non si voltò ed arrivò vicino a Scott. Lui se ne accorse poiché sentiva il suo dolce profumo, si girò un po’ verso di lei.
:-Andiamo a fare una passeggiata Scott?
Lui fece illuminare la lucetta verde, raggio di luna sorrise e lo condusse via da quel posto. Scott doveva ammettere che si sentiva meglio.
Avrebbe voluto parlare più apertamente con Dawn, fare delle stupide battutine e prenderla in giro, ma non poteva. Fortunatamente lei riusciva a capirlo leggendogli l’aura.
La sfida terminò, Cameron vinse e fece una festa sull’isola dei perdenti. Ne Scott ne Dawn andarono alla festa.
Scott non sarebbe stato gradito, e poi non sopportava gli altri concorrenti. Dawn invece non amava la confusione, preferiva il silenzio e la quiete.
Si vestì comunque molto elegante. I suoi capelli biondo chiaro erano raccolti con un piccolo fermaglio a forma di farfalla e indossava un abito lungo verde acqua.
Sentì tre colpi alla porta della sua stanza, era il modo di Scott di bussare con il robot, visto che non poteva usare le mani.
:-Entra.
Gli rispose, il ragazzo entrò. Fu molto sorpreso di vedere Dawn così elegante, nonostante non sarebbe andata alla festa. Avevano deciso di guardare gli altri dalla terrazza in camera di Dawn.
Scott fece un bip verde, cercando di dire che raggio di luna era uno schianto. Lei capì e arrossì un poco, sorridendo.
:-Grazie.
Scott diede un altro bip verde, Dawn gli sorrideva sempre e aveva un bellissimo sorriso.
Guardarono insieme gli altri che mangiavano, ballavano e infine fecero anche il bagno. Il ragazzo dai capelli rossi si girò poco, guardando Dawn. Era strano, ma sembrava che rinunciasse alla festa anche per non far restare lui da solo.
Quella dolce ragazza era davvero un angelo.
Nonostante il reality fosse finito, gli ex concorrenti dovettero restare nell’isola dei perdenti, o tornare a casa poiché Chris fu arrestato. Si presumeva però che ci sarebbe stata un’altra stagione e i partecipanti volevano essere rintracciabili.
Un pomeriggio Dawn e Scott erano nella camera della lettrice di aure e lei stava meditando. Al ragazzo dai capelli rossi non piaceva quando lei meditava, perché doveva stare in silenzio.
Appena Dawn ebbe finito, con un bip verde attirò la sua attenzione.
:-Cosa c’è Scott?
Gli chiese ancora seduta a terra con le gambe incociate.
Fece il possibile per farle capire che era dispiaciuto e che si sentiva in colpa per quello che le aveva fatto, eliminandola dal gioco.
:-Non preoccuparti, hai fatto bene. Non era un gioco adatto a me, troppo violento, disgustoso, ecc.…
Scott era sorpreso ed emise un altro bip verde.
Voleva dirle che l’aveva eliminata sia perché sapeva che lui era il traditore, sia perché lei era speciale. Sapeva leggere le aure e parlare agli animali, sarebbe stata un ottima avversaria.
Infondo però Scott voleva eliminarla perché era una distrazione per lui, non riusciva a pensare a piani malvagi con lei in giro. Lei era candida e pura, non sopportava che tutta quella bontà andasse sprecata in un reality duro come quello.
Non poteva sopportare di vederla, un giorno, sbranata da Zanna o da qualsiasi cosa Chris McLean avesse in mente di scagliarle contro. A proposito di zanne, cos’era quel luccichio che vedeva al collo di Dawn, sotto la maglia verde?
Scott emise un bip rosso.
:-Cosa c’è che non va Scott?
Lui si mise a girare per tutta la stanza facendo dei bip rossi, poi si fermò. Dawn leggeva che era confuso, voleva farle una domanda. Girava in tondo solo quando parlava di Zanna, ma non c’era niente dello squalo lì.
Notò che Scott era girato verso di lei e quindi era qualcosa che aveva a dosso, si ricordò immediatamente del dente e lo toccò.
Scott fece un bip verde.
:-Oh! Come ho preso questo?
Dawn tolse il dente che aveva legato al suo collo e lo mise a Scott.
:-Volevo ridartelo ma mi sono dimenticata.
Si mise a sedere sul letto e cominciò a raccontare di come aveva evitato che il ragazzo dai capelli rossi finisse all’altro mondo.
Lui era sorpreso e anche riconoscente, la sua aura era di un bel rosa, Dawn sentiva che anche la propria era dello stesso colore.
Notò che Scott cominciava a chiudere gli occhi, muovere le labbra e la testa.
:-Scott, stai cominciando a muoverti! Stai migliorando.
Il ragazzo dai capelli rossi era contento e la sua aura azzurra lo diceva chiaramente.
Passò un mese e mezzo, Dawn e Scott ormai si erano abituati a stare insieme tutti i giorni e tutte le sere. Una di queste, come tante:
-Ohhh Scooott! Ovunque ti trovi e con chiunque tu sia, porta te e la tua scatoletta nel mio ufficio adesso.
L’auto parlante dell’hotel dichiarò.
:-Questo è Chris.
Ammise Dawn, il ragazzo dai capelli rossi era con lei mentre stava meditando e fece un bip rosso. Era arrabbiato o scocciato, segno che non voleva andare.
:-Dai Scott, dovrà dirti qualcosa di importante.
Lui fece un bip rosso poi, dopo un po’, un bip verde ed uscì dalla stanza.
Dawn sorrise, si alzò e socchiuse la porta. Si riaccomodò sul letto e ricominciò a meditare.
Intanto nell’ufficio di Chris McLean…
:-Ecco fatto, abbiamo finito, qual è la tua prima parola al riguardo?
:-S*****O!!
Disse Scott, finalmente per la prima volta! (Bene la prima parola è una parolaccia, ma d’altra parte che ci aspettavamo?) Chris l’aveva fatto chiamare perché era ora di uscire da quel robot, era guarito completamente.
:-Ehi, guarda che così mi ferisci. Non dimenticarti che sono stato io a metterti nel robot.
Ammise McLean.
:-B******O!
Chris sorrise malignamente, come al solito.
:-Me lo dicono in tanti.
Scott provò a camminare e, quando sentì di potercela fare, si mise a correre verso la sua camera. Si fece una doccia veloce, si diede una sistemata e poi sorrise furbamente.
:-E adesso Dawn…
Uscì lentamente dalla stanza ancora sorridente. Arrivò alla porta di raggio di luna, voleva fiondarsi dentro e dirle tutto quello che voleva, ma non lo fece. Diede tre piccoli calci alla porta.
:-Entra.
Non se lo fece ripetere due volte, chiuse la porta ed avanzò evitando di far sentire i suoi passi.
Dawn era girata verso la finestra e quindi di schiena, non lo guardò in faccia. Trovò solo strano che Scott non emettesse nessun bip. L’aura del ragazzo era scura e Dawn non riusciva a leggerla, però ancora non si voltò.
Scott era contento e sorrideva malignamente.
:-Cosa voleva Chris?
Gli chiese, Scott cercò di fare il più piano possibile e arrivò vicino al letto. Come vide che Dawn stava per girarsi si mise sul letto in ginocchio, proprio dietro di lei, e l’abbracciò prendendola per la vita.
Dawn rimase paralizzata, era sicura che quel ragazzo fosse Scott, ma lui non…non poteva…
:-Oh niente…,mi ha solo liberato. Finalmente,…era da tanto che aspettavo questo momento…Dawn
Le sussurrò tutto in un orecchio. Dawn si sentiva rossa, il suo cuore batteva alla velocità della luce, il respiro di Scott le dava i brividi, le sue mani le facevano sentire caldo e la sua voce…oh! Quanto le era mancata la sua voce irritante e ammaliante allo stesso tempo.
Si girò di scatto e trovò i suoi occhi grigio-indaco semichiusi e incollati ai propri celesti, poi notò il suo sorrisetto malizioso.
:-Scott, tu stai bene di nuovo!
Ammise abbracciandolo, rimasero spiazzati entrambi ma si abbracciarono. Il ragazzo dai capelli rossi le accarezzo la testa.
:-Sai, non ti ho mai potuto dire che sei bellissima…raggio di luna.
Lei si staccò arrossendo, si vedeva benissimo. Scott appoggiò la sua mano su una guancia di Dawn che da bianca era diventata rossa.
:-Dawn, ti volevo dire che mi dispiace per averti eliminata.
:-Lo so Scott me lo hai detto e- il ragazzo dai capelli rossi le mise un dito sulle labbra.
:-Shhh…lasciami parlare. Ti ringrazio per avermi salvato la vita, per essermi stata vicina nonostante ciò che ti ho fatto in quello stupido reality e ti ringrazio per avermi amato…
Scott tolse il dito dalle labbra di Dawn, dicendo l’ultima parola come un sussurro. Raggio di luna stava trattenendo il respiro come il ragazzo dai capelli rossi le si avvicinò e chiudendo gli occhi le diede un bacio, prima dolce e poi profondo.
Era il primo bacio di Dawn, e non se lo sarebbe mai dimenticato, così come Scott. Lei era felice di poter ricambiare i suoi sentimenti, le loro aure erano decisamente di un rosso brillante, il colore dell’amore.
Quel bacio però, aveva macchiato l’animo puro di Dawn. Aveva baciato un ragazzo che non era puro come lei, ma il suo esatto contrario, il suo amato opposto Scott.
Si staccarono sorridendo, Dawn imbarazzata e Scott dolcemente. Lui si distese sul letto di schiena e fece cenno alla ragazza dai capelli biondo chiaro di stendersi accanto a lui.
Non lo fece, allora la prese appoggiandola giù mentre lei ridacchiava. Scott giocò con un ciuffo dei capelli lunghi di Dawn e lei tenne le mani sul petto del ragazzo pieno di cicatrici. Stettero lì, vicini e abbracciati per un bel po’, a guardarsi negli occhi.
:-Dawn…so che sembra stupido, ma io ti amo,…tanto.
Disse questo un po’ imbarazzato lei sorrise e gli diede un bacio.
:-No, non è stupido. Anch’io ti amo, tanto.
Scott sorrise, poi divenne serio. Si appoggiò meglio su un fianco e si sporse verso Dawn, le tenne il bacino e le prese la testa con l’altra mano per baciarla.
Raggio di luna ricambiò mettendogli le mani attorno al collo, infilò le mani nei capelli del rosso quando cominciò a baciarla più profondamente. Ora si completavano a vicenda.
Fine
  
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