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Autore: Mikage    22/02/2014    3 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola premessa. Mi sentivo ormai un pò troppo anziana per continuare a scrivere fanfiction demenziali, eppure quest'idea si è affacciata nel mio cervello con tanta insistenza che non sono riuscita ad ignorarla. Mi sono resa conto che negli altri capitoli non ho mai menzionato le maledizioni, quindi ho deciso di agire come se non ci fossero. Inoltre utilizzerò un personaggio tratto dall'anime. Solitamente mi sono sempre basata sul manga, ma in quest'occasione mi sembrava più adatto attingere al repertorio dell'anime.
 
 
 
Sede centrale della J.I.A. Ore 11,30
 
 
Questo era davvero troppo.
Aveva dovuto organizzare più di una missione con tre donne folli e potenzialmente letali, subire ogni genere di minaccia dalle alte cariche, sopportare i sermoni di suo padre.
Era pur vero che questo lavoro era pieno di pericoli e rischi, ma l'agenzia doveva in qualche modo tutelarlo. La direttrice era scomparsa da giorni, il Dottore non gli aveva saputo dare delle vere spiegazioni, ma Nabiki era stata da poco promossa vice direttrice, e sarebbe stata lei a risolvere questa situazione insopportabile.
Continuò ad avanzare deciso verso l'enorme nuovo ufficio della vice direttrice, incurante degli sguardi allibiti che gli lanciavano I dipendenti in corridoio.
Scrollò dell'acqua dal suo ciuffo, si tirò su i pantaloni che scendevano pericolosamente verso il basso e spalancò con forza la porta laccata con l'enorme etichetta affissa da Nabiki.
 
Ranma: Nabiki! Dobbiamo parlare!
 
Nabiki: Saotome! Cambio di stile? Devo dire che ti dona!
 
Ranma: Ah ah! Il tuo sarcasmo non mi tocca! Devi risolvere questa situazione ADESSO!
 
Nabiki: (fissandolo con sguardo serio) Ranma, non è certo colpa mia o di chissà chi altro se tu ed il tuo amico siete stati così stupidi da farti contaminare da quell'acqua strana che ha portato quel tizio cinese, quello con quel nome stupido!
 
Ranma: E’ tutta colpa del dottore, ha messo quelle dannate boccette in equilibrio precario!
 
Nabiki: Lui ha detto che siete entrati all’improvviso e avete buttato tutto in aria come al solito...
 
Ranma: Che c'entra? Avreste potuto prevederlo! Noi facciamo sempre così! Fa parte della feuodamicorivalità!
 
Nabiki: See. Farò finta di non aver sentito questa idiozia. Ti ripeto che la colpa è tutta tua!
 
Ranma: La mia vita è rovinata. Non posso trasformarmi in una donna! Mio padre mi dà il tormento. Mia madre mi darà di nuovo la caccia. Sono diventato lo zimbello di tutta l'agenzia, e la cosa che mi fa più rabbia è che Ryoga è riuscito a nascondere il suo segreto mentre tutti sanno di me. Io voglio la cura! Il risarcimento!
 
Nabiki: Oltre al fatto che il Dottore non ha idea di come si curi il problema, l’azienda è in crisi adesso, che pretendi?
 
Ranma: Come, in crisi? Ma la vecchia non ci pagava tutti i mesi?
 
Nabiki: La vecchia ha detto che aveva nostalgia delle belle, antiche punizioni corporali di una volta e non ci ha più richiesto i biscotti!
 
Ranma: E i soldi raccolti fino da oggi dove sono finiti?!
 
Nabiki: Beh, abbiamo dovuto perfezionare le coperture ristrutturando il dojo, allargato il locale di Ukyo, ampliato il menù del Neko Hanten, abbiamo mandato la direttrice in vacanza perché si sentiva stressata, hoavutounpòdispesuccepersonali, dato nuove divise agli agenti, ricostruito l'edificio dopo i danni dell’ultima missione, pagato lo smaltimento del rag…
 
Ranma: Insomma, tutti hanno avuto soldi tranne me??
 
Nabiki: Saotome, non ti facevo così attaccato al denaro! E poi pensa che abbiamo dato anche un lauto aumento ai dipendenti!
 
 Flashback autopromotore di Nabiki
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
Una baracca sporca e diroccata. Due figure, un uomo e una donna, coperti di stracci, si guardano teneramente tenendosi per mano. Sul petto della figura maschile brilla una piccola spilla a forma di rotella di pesce.
 
Figura maschile: Tesoro, quest'anno avrò un aumento annuale netto di stipendio di 120 yen!
 
Figura femminile: Oh, vuol dire che forse potremo comprare il tacchino, questo Natale!
 
Figura maschile: Sì, che lusso! Sia benedetta Nabiki Tendo!
 
Fine flashback autopromotore di Nabiki
 
Ranma: (guardando in su) Come diavolo fai a comprare un tacchino con 120 yen?
 
Nabiki: Dettagli. Dovresti essere come me, più altruista! Piuttosto non dimenticare la riunione di oggi pomeriggio!
 
Ranma: (tremando di rabbia) Ma-maledizione, Nabiki! Ma non finisce qui!
 
 
 
Sede centrale della J.I.A. – scrivania di Kasumi Tendo. Ore 17,00.
 
 
Kasumi Tendo, l'incarnazione della tranquillità e della pacatezza, non era serena.
Neppure un po'.
Eppure godeva del sole primaverile che filtrava dalla finestra, al lavoro era attorniata da gente vivace ed attiva, ed inoltre oggi avrebbe potuto rivedere tutti nella grande riunione organizzata da Nabiki. Perché quindi si sentiva così giù di morale?
Sospirò, un po' demoralizzata, per tornare ad occuparsi dell'oggetto del suo malumore.
Povera Midori-chan.
Aveva smosso il terreno, eliminato le foglie secche, aggiunto acqua tutte le sere.
Ma allora perché la sua orchidea non cresceva rigogliosa?
Persa nei suoi pensieri aveva quasi dimenticato che stava per cominciare la grande riunione e che doveva preparare le ultime cose. A chi lasciare la piccola Midori? Come un segno del destino attraversò il corridoio, correndo, l'esile e sfortunato sottopagato dell'agenzia, Hikaru Gosunkugi.
 
Kasumi: Oh, signor Posokogi, che fortuna incontrarla! Può continuare ad innaffiare la mia Midori-chan mentre termino il mio lavoro? Grazie, lei è tremendamente gentile!
 
Gosunkugi: Mi chiamo Gosunk...
 
Il povero Gosukugi vide sparire a gran velocità la sinuosa figura della segretaria, ritrovandosi tra le mani, senza neppure accorgersene, un innaffiatoio.
 
Gosunkugi: *Sigh*
 
 
Sede centrale della J.I.A. Ore 17, 30
 
La Sala Riunioni era a tutti gli effetti una delle leggende dell'Agenzia.
Nessuno ricordava che si fosse mai tenuta una riunione all'interno, molti ne ignoravano persino l'esistenza, eppure si decise di riaprirla per potere ospitare l'intero organico dell'Agenzia.
I rappresentanti di tutti gli uffici furono convocati.
 
Casi straordinari richiedono mezzi straordinari, e una riunione era stata richiesta a gran voce, per poter affrontare la grave crisi che aveva colpito l'agenzia.
La sala era ampia, completamente dipinta di bianco, con al centro un'enorme tavolo ellittico dove avevano già preso posto molti dei dipendenti. Al centro Nabiki, in piedi, sistemava le ultime carte per il discorso d'apertura. Il vociare intorno si fece più intenso mentre affluivano tutti dipendenti convocati. C'erano Akane, Shan-pu, Ukyo; i decani dell'agenzia, Soun e Genma; Ryoga, il Dottor Tofu. Ranma fu uno degli ultimi ad arrivare, e tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che gli era stato assegnato un posto tra Ryoga e suo padre.
 
Nabiki: Signori, la J.I.A. sta affrontando la peggior crisi degli ultimi vent'anni. Le ultime missioni sono tutte fallite (buonianulla che non siete altro) e non abbiamo più a disposizione i fondi che ci hanno sostenuto negli ultimi mesi. Prima di cominciare, ci sono domande? Tu, in fondo a sinistra.
 
Agente 1: Ehm... come mai non c'è la direttrice?
 
Nabiki: E' partita per una vacanza. Una lunga vacanza.
 
Agente 2: Che Buddha sia lodato!!
 
Nabiki: Altre domande?
 
Ryoga: Ranma ti ha parlato di quel... ehm... problema?
 
Nabiki: Ancora! Ragazzi la colpa è vostra, accettatelo!
 
Ryoga: Maledizione! Devi trovarmi una soluzione! Ora è una tua responsabilità! Nessun motivo al mondo mi farà desistere dal tormentarti finché le cose non si aggiusteranno...
 
Nabiki: Ti annullo lo stipendio.
 
Ryoga: Bè, questo è un buon motivo. Non ne parlerò più!
 
Akane: Ryoga, ma quale problema?
 
Ryoga: (grattandosi la testa) N-niente! Ahahahahhah!
 
Ranma: Che smidollato!
 
Nabiki: Torniamo a noi. Perché diamine non riuscite a portare a termine le missioni? Che agenti iper specializzati siete? Umph! Lascio la parola a Ryoga che sembra aver pensato ad una buona scusa.
 
Ryoga: Ehi! Nessuna scusa! E' tutta colpa di quel tizio con la maschera!
 
Ranma: E' successo anche a me!
 
Agente 1: Sì, anche a me!
 
Ryoga: Ero sulle tracce di un anziano teppista imbrattatore...
 
Flashback chiarificante di Ryoga
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
La tensione era densissima. Ryoga aveva finalmente in pugno il teppista imbrattatore che aveva cercato di rintracciare per mesi (principalmente perché continuava a perdersi). Ora che finalmente lo vedeva bene in volto non riusciva a capacitarsi che fosse così anziano e mal nutrito, e faticava a stento a stare in piedi tenendosi su un un'enorme pennello sporco d'inchiostro.
 
Tizio del sigillo della forza: Non mi avrai, maledetto agente! Il mio piano di inchiostrare di nero l'intera Tokyo non sarà certo fermata da te!
 
Ryoga: Non penso proprio, Nonnino...
 
“Fermi!”
 
Dal nulla apparve una distinta figura maschile, con degli hakama blu ed una ridicola maschera con una buffa faccina sorridente, che rovinava tutta la sua compostezza. Tra le mani una spada di legno, tesa sotto il naso di Ryoga.
 
Figura misteriosa: Non ti lascerò fermare la naturale espressione dell'arte! Non puoi tarpare le ali dell'ispirazione di questo giovane artista! Io ti fermerò! Parola dello... (puntando in alto la spada) Spadaccino dell'amore!
 
 Fine flashback chiarificante di Ryoga
 
Ryoga: E mentre quel tizio, Asso di Quadri o come si chiama, parlava, il vecchio ne ha approfittato per scappare! Mesi di indagini andate in fumo!
 
Ranma: Proprio così! Io stavo facendo delle ricerche personali e segretissime che si sarebbero rivelate molto importanti per il futuro... ehm...
 
Flashback di Ranma in conferma alla storia di Ryoga
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
Aveva dovuto agire velocemente. Convincere l'agente onorario con quel nome ridicolo a dargli una mano non era stato facile, ma alla fine aveva trovato Mr.H. Era tutta colpa sua se ora si trasformava in una donna, e lui avrebbe trovato l'acqua per farlo tornare normale. L'aveva stretto in un angolo, e l'avrebbe torturato finché non avrebbe avuto le risposte che cercava.
Ad un tratto, una figura mascherata fece il suo ingresso.
 
Figura misteriosa: E' indegno veder maltrattare un povero innocente vecchietto! Oh, gioventù irrispettosa! Oh, tempi marci! Te la vedrai con me, lo... (puntando in alto la spada) Spadaccino dell'amore!
 
Fine Flashback di Ranma in conferma alla storia di Ryoga
 
Ranma: E così, mentre davo un calcione a Sette di Picche, il vecchio mi è scappato! Chissà quanto ci vorrà per ritrovarlo...
 
Hiroshi: Anche a noi è capitato di incontrarlo!
 
Daisuke: Sì! E che bello, un flashback tutto nostro! La nostra carriera sta decollando!
 
Flashback momento di gloria di Hiroshi e Daisuke
 
Musica drammatica di un appassionato violino ad apertura della drammatica scena.
 
Era il momento di scoprire le carte. Daisuke rise tra sé e sé per quanto fosse appropriata quest'espressione. Avevano tra le mani un caso spinosissimo, che i grandi dell'agenzia non avevano saputo affrontare (o meglio non avevano voluto, ma sono dettagli). Dopo anni di briciole, un caso scottante. Gioco d'azzardo. Bische clandestine. E loro erano riusciti a trovarlo. Avrebbero solo dovuto infilargli le manette e tornare trionfanti all'agenzia.
Ad un tratto comparve la figura mascherata, che (almeno in questo caso) mise facilmente ko i due agenti.
 
Figura misteriosa: Come vi permettete di rovinare il momento ludico di un onesto cittadino? Il tempo libero è sacro!
 
King: Ahahahah! Avete perso!
 
Fine Flashback momento di gloria di Hiroshi e Daisuke
 
Hiroshi: (piangendo) Per una volta che c'eravamo riusciti!
 
Nabiki: Beh, potrei anche credervi. Ma non mi sembra un pericolo tanto grande, non è mica un grande fastidio!
 
Gli sguardi assassini di gran parte dei presenti fecero per una volta dubitare Nabiki del suo operato.
 
Nabiki: Va bene, va bene, cercate di togliere di mezzo questo impiastro, ma organizzatevi da soli e senza spendere i MIEI soldi!
 
Mentre la situazione si stava surriscaldando nella sala riunioni e tutti discutevano animatamente (soprattutto del modo più pulito e meno eclatante di fare fuori quella schiavista abusatrice di potere di Nabiki Tendo), un urlo distolse tutti dalle proprie chiacchiere e li fece precipitare in corridoio.
Qui li attese una terribile scena.
Il fusto spesso di un'enorme pianta si attorcigliava su sé stesso, stringendo con forza il povero schiavo sottopaga... ehm, il valido dipendente dell'agenzia, Hikaru Gosunkugi.
La scena lasciò per un attimo tutti di sasso, inorriditi dalla visione.
 
Kasumi: Midori-chan! Che gioia! Come sei cresciuta rigogliosa! Grazie signor Metokugi!
 
Gosunkugi: (soffocando) Mi chiamo *coff * Gosunkugi!
 
Ehm... quasi tutti.
 
Nabiki: Maledizione! Chi ha osato fare questo?
 
Hiroshi: Non posso crederci! Nabiki Tendo si preoccupa di un suo dipendente!
 
Nabiki: Chi mi ha distrutto nuovamente il corridoio? Chissà quanto ci vorrà per ristrutturarlo!
 
Hiroshi: Come non detto!
 
Ranma: (chinandosi a terra) Ehi, e che cos'è questo?
 
Tutti si voltarono a vedere cosa teneva Ranma tra le mani: alcuni petali di rosa nera. Qualcuno aveva dei diabolici piani in corso, e l'agenzia aveva una nuova missione da preparare.
 
 
Chi sono le due nuove misteriose minacce che incombono sull'agenzia? (Uhm, difficile...)A chi portano questi petali neri? (mah...) Riuscirà Gosunkugi a far notare la sua presenza e a farsi liberare? Riuscirà la J.I.A. a sopravvivere alla prolungata assenza della direttrice? Riuscirà l'autrice a porre domande che non abbiano una risposta ovvia?
Lo scoprirete nella prooooooooossima puntata!
  
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