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Autore: aris_no_nami    22/02/2014    1 recensioni
"Non riesco ancora a spiegarmi perché quel giorno ti seguii e credo che non lo saprò mai. Forse furono quei capelli così chiari, o forse la tua camminata leggera. So solo che fu lo sbaglio più bello di tutta la mia vita.
Mi manchi."
L'incrociarsi casuale di più vite, uno strano e nuovo sentimento nell'aria, la consapevolezza dell'impossibilità della cosa ma la travolgente forza per farla ugualmente, la perdita, la vita, la morte...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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California

E il primo giorno di scuola era andato bene. Nessuna cheerleader, bullo o professore contro… o all’incirca… Un gruppo di ragazze mi avevano guardato con due occhi che sembravano fiamme sin dall’inizio, dei ragazzi mi stavano uccidendo a son di fischietti e di offese e la professoressa di matematica mi aveva definita una cipolla senza un motivo vero e proprio. Ok, il primo giorno di scuola era andato uno schifo!
Uscii velocemente dall’aula sentendo tutti gli occhi puntati addosso. Appena fui fuori da quell’infernale scuola non esitai a chiamare subito Amber.
-AMBER!
Urlai appena sentii rispondere.
-Oh, Sulli sei te?
Mi chiese un po’ assonnata.
-Si si si! Tu dove sei? Avevi detto che mi aspettavi fuori scuola!
Urlai isterica.
-Hei, calma ragazza. Che ore sono?!- si chiese, per poi non strozzarsi per poco –Cristo! E’ già l’una! Aish, io sono ancora a letto… Senti Sulli, non preoccuparti.
Cercò di tranquillizzarmi lei ma con scarsi risultati visto che cominciai ad urlare ancora più forte.
-Non dovrei preoccuparmi? Ma che cavolo stai dicendo?! Non so niente di questo posto e sono sola e tu mi dici di non preoccuparmi?!
-YA! TRANQUILLA!- urlò a sua volta –Ascoltami attentamente: nella palestra della scuola dovrebbe esserci una partita di basket. Vai la e cerca due ragazzi. Kai e Chanyeol. Kai ha la tua stessa età mentre Chanyeol ha 22 anni e dovrebbe essere in campo a giocare. Digli che sei la mia amica Sulli. Io intanto li avviso.
Spiegò molto lentamente Amber.
-Ok, ma vado da loro e…
Non potei finire la frase che mi riattaccò in faccia.
-…e che faccio?
Mi chiesi riponendo il cellulare in tasca, sconsolata. Stetti ferma un attimo, indecisa sul da farsi ma alla fine mi avviai a passo spedito verso la palestra. Da fuori si sentivano urla, fischi, un caos tremendo. Feci un profondo respiro e aprii di poco le porte, giusto per dare un occhiata… il campo era pieno zeppo di ragazzi a dir poco enormi che correvano di qua e di la in calzoncini.
-Ma siamo matti?!
Dissi tra me e me richiudendo la porta e dandole le spalle.
-Mh… ma dopo dove vado?- mi girai nuovamente verso quelle porte pesanti –Si, però non li conosco e non so come sono fatti…- mi girai nuovamente dal lato opposto, -Ok, ma non conosco San Francisco e non so camminare per le sue strade…
Avevo il cervello che mi fumava! C’era la coscienza e l’impulso che stavano combattendo e io non ci capivo proprio nulla. Poi, un lampo di stupidità si fece spazio nella mia testolina e l’impulso prevalse sulla ragione e la coscienza.
-Ah! O la va o la spacca!
Spinsi con tutte le mie forze le porte e mi ritrovai gli occhi di quasi tutti addosso. Dopo aver mugugnato qualche scusa mi avviai lentamente verso gli spalti poco distanti dalle porte cercando con lo sguardo qualcuno che avesse sembianze asiatiche.
Amber mi aveva detto che si chiamavano Kai e Chanyeol quindi dovevano essere per forza asiatici… però il nome Kai sembrava tanto americano…
-Ah… che casino…
Mi dissi grattandomi la testa confusa.
-Hei cipolla!
Mi sentii chiamare ad un certo punto. Mi girai e vidi sedute poco distanti da me il gruppetto di cheerleader che avevo in classe. Non le badai e continuare a camminare ma una di loro mi bloccò per il braccio.
-Cosa fai? Ci ignori?
Mi liberai della sua mano e continuai la mia ricerca quando, per poco, non mi ritrovai con la faccia spiaccicata per terra. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo che mi stava tenendo per le spalle. Mi raddrizzai subito e lo ringraziai a bassa voce, facendo un piccolo inchino.
-Non preoccuparti. Piuttosto, tu ti sei fatta male?
Scossi la testa continuando a guardare per terra.
-E alza la testa che stai facendo bella figura con me accanto…
Mi sussurrò all’orecchio. Feci come mi aveva detto e vidi che tutte le ragazze vicine ci stavano guardando con uno sguardo scioccato.
-Avete qualcosa contro di lei?
Chiese loro il ragazzo dagli occhi a mandorla. Aveva una bella carnagione abbronzata e i capelli neri. Dovevano andargli dietro molte ragazze…
-L-la conosci?
Chiese quella che mi aveva bloccata.
-Come potrei non conoscere Sulli? Tutti la conoscono da noi!
-A-ah si?!
Il ragazzo mi mise un braccio intorno alle spalle e mi fece sedere accanto a lui, distanti da quelle arpie. Quando fui certa di non essere più nel campo visivo delle streghe feci un profondo respiro stravaccandomi sulla sediolina.
-Dio grazie! Stavo per morire!
Dissi ad un tono di voce parecchio alto causando le risate del ragazzo. Lo guardai storto per poi scoppiare a ridere con lui. Quando ci fummo liberati finalmente gli chiesi.
-Come facevi a sapere che mi chiamo Sulli?
Il tipo ridacchiò tirando fuori dai jeans il cellulare.
-Amber mi aveva mandato un messaggio dicendo che sarebbe arrivata una sua amica di nome Sulli e aveva allegato una tua immagine.
Mi spiegò passandosi una mano tra i capelli e guardando attentamente la partita.
-Quindi tu sei Chanyeol…
Dissi tra me e me.
-Hem, no. Io sono Kai mentre Chanyeol è in campo.- rispose avvicinandosi e puntando il dito verso un tipo alto che stava tirando a canestro –Lo vedi quello spilungone con i capelli rossicci legati in una coda?! Ecco, è lui.
Cercai di spostare la testa per vederlo meglio ma era troppo lontano…
-CAZZO CHANYEOL! MUOVI QUELLE GAMBE!
Urlò d’un tratto un biondo seduto davanti a noi con uno accento coreano. Io guardai con uno sguardo sconvolto Kai, il quale si mise a ridere.
-Tranquilla, è un mio amico. Vero Sehun?
Il biondo si girò rivelando alcuni ciuffetti rosa tra i capelli.
-Che vuoi?!
Gli urlò in risposta facendolo ridere ancora di più.
-Vedi cara Sulli, anche lui giocherebbe a basket ma, visto che si è rotto la gamba ballando, non potrà giocare per varie settimane.
Mi spiegò Kai.
-No! Non è rotta! È solo un frattura…
Precisò un altro ragazzo asiatico, girandosi verso di noi.
-Già… una frattura perché è talmente stupido da inciampare nei suoi stessi piedi!
Se la rise Kai insieme all’altro ragazzo dai capelli castani e dall’inglese incerto.
-Aish! Non badarli. Io di solito non vado male nel ballo. Quello che fa sempre casini quando si muove è Baekhyun!
Disse indicando il tipo che continuava a ridere.
-Chi? Io? Ma che sei scemo?! Guarda che non sono così male! Quando sbaglio è perché sono distratto e basta!
-Certo! E basta! Ti pare poco?
E continuare a bisticciare, però in uno strettissimo coreano.
-A parte gli scherzi sono delle brave persone.
Mi rassicurò il moro vedendo il mio sguardo un po’ scettico.
La partita continuava e la squadra di Chanyeol stava vincendo soprattutto grazie a lui. I due coreani davanti a noi avevano smesso di bisticciare ma Baekhyun parlava in continuazione, anche da solo.
-Kai, ma com’è che ci sono così tante persone coreane a San Francisco?
Chiesi ad un certo punto.
-Be, Sehun è arrivato qua sei mesi fa per fare un anno all’estero, Chanyeol si è trasferito in America circa tre anni fa ed io sono arrivato un annetto dopo di lui.
Mi spiegò tenendo lo sguardo sempre fisso sulla partita.
-Ya, bello! E io sono Mr Invisible?!
Disse Baekhyun facendo l’offeso.
-Ah già. Lui è il quarto incomodo.
Disse mandandogli una bacio che l’altro fece finta di evitare. A quella scenetta scoppiai a ridere. Quanto scemi potevano essere?!
-In verità Baekhyun è un amico del fratello di Kai ed è arrivato qua un paio di mesi fa chiedendo ospitalità ad una tipa.
Spiegò Sehun mangiandosi dei pop corn che prima non avevo proprio notato. Tutti e tre lo guardammo come delle civette.
-E quelli?
Gli chiese Baekhyun.
-Che c’è di male?!
-Lascia stare.
Lo liquidò velocemente tornando a guardarmi.
-Comunque non è andata come ti ha detto Sehun. Si, sono amico del fratello di Kai e si, ho chiesto ospitalità ad una ragazza, ma la storia è più complicata…
-Occhio che comincia.
Mi sussurrò Kai, ricevendo occhiatacce dall’altro, il quale scavalcò la sediolina e si sedette sopra il moro.
-Hei! Ma che cavolo fai?!
Baekhyun lo guardò con fare innocente e fece spallucce. Un attimo dopo Kai si era catapultato acanto a Sehun che lo guardò male per poi tornare a mangiare i suoi pop corn.
-Allora… due anni fa Kai si è trasferito qua insieme al fratello e alla madre. Io ero incavolato nero perché volevo venire anche io in America solo che in inglese facevo schifo così mi misi sotto e cominciai a studiarlo fino allo svenimento. Un paio di mesi fa ho fatto una specie di test e diciamo che l’ho superato così mi sono precipitato subito qua, dove sapevo c’erano anche loro.- disse indicando con un cenno della testa i due davanti a noi –Sta di fatto che quando sono arrivato ho scoperto che il fratello di Kai era in Cina per vari motivi mentre lui viveva con sua madre. Visto che non li volevo disturbare ho chiesto ospitalità a delle mie vecchie conoscenze che sapevo che erano tornate a vivere in America da un po’ di tempo.
Mi spiegò guardandomi dritta negli occhi.
-E queste tue conoscenze sarebbero questa ragazza, giusto?!
Chiesi conferma.
-Be, diciamo di si. Lei non la conosco proprio benissimo mentre l’altra persona con la quale vive si.
-E come si chiamano? Magari li consoco…
Chiesi sperando che li conoscessi veramente così da avere un tetto sopra la testa e poter andarmene dall’hotel dove alloggiavo da ormai due notti.
-Lei si chiama Amber e il ragazzo che conosco è Kris.
Quando sentii il nome della mia amica per poco non cominciai ad urlare.
-E per caso vivono insieme ad un altro ragazzo che si chiama Henry che in questo periodo è in Canada?
Chiesi tutta euforica. Lui annuì mettendosi a guardare la partita.
-SIII!
Urlai per poi vedere che anche tutti gli altri si misero ad urlare, ma per un altro motivo: la squadra di Chanyeol aveva vinto.

 

  
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