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Autore: Harrypotter77    24/02/2014    5 recensioni
la storia comincia nell'estate del 1976, Lily si ritrova senza il suo migliore amico, la guerra incombe e lei sta diventando grande, James grande , invece, lo non vuole diventare, è ancora il ragazzino arrogante e immaturo, ma l'uomo coraggioso e buono che diventerà è dietro l'angolo...
dal testo: "e quel bacio, quel bacio si prese tutto, c’era dentro tanta rabbia, tanto astio accumulato negli anni passati, c’erano i Lily e James di prima, c’erano tutti gli inviti declinati, i capelli tirati, le urla, i dispetti e le litigate, quello era il bacio che si sarebbero dovuti dare quel primo settembre sul treno, sei anni prima"
dal testo:
“non è questo che sto dicendo” disse contraddittoria Lily
“e cosa stai dicendo?” chiese, calmo, James.
Lei si ostinava a guardare da un'altra parte “Lily spiegami” le prese il volto tra le mani
“nelle lettere sembrava che tu volessi di più” spiegò lei
“Lily sembrava? Sembrava dici? Sono cinque anni che ti imploro di darmi di più,di darmi un opportunità” le lasciò il volto, e il tono calmo andò a farsi benedire
“appunto per questo…”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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  1 agosto 1976

Quell’anno faceva particolarmente caldo, i giardinetti adiacenti alle case, di solito così curati, erano, ora, aridi ed ingialliti, ma per Lily, tutto era degno di nota: quando tornava a casa, passava il tempo a imprimere tutto quello che, giunta ad Hogwarts, le sarebbe mancato.
Prima, quello che vedeva dalla sua finestra, era la normalità, che lontano da casa le serviva per chiarire tutta la confusione che quella nuova esperienza le portava, ora, la normalità, era il mondo magico, che le mancava da morire, più che mai, ora che tornata a casa si sentiva sola…
 
"Com'è che quell'insulso del tuo amico strambo non è più attaccato alla tua gonna? Sua madre ha finalmente deciso di andarsene lontano da suo padre?" disse sprezzante Petunia,dallo stipite della porta, richiamando l’attenzione di sua sorella che era incantata a guardare fuori, come se, all'improvviso, fosse giunta ad un illuminante verità. Lily alzò gli occhi, cercò di focalizzarsi su quel ciuffo biondo che usciva dalla crocchia austera di sua sorella, per non guardarla negli occhi e quindi perdere tutta la compostezza, che stava ostentando da quando si era tirato in ballo Severus.
"Io e Severus non siamo più amici" rispose, lapidaria, ma sua sorella, che lesse negli occhi di Lily tutta la sofferenza che le causavamo quelle parole, stampo sulla sua faccia il sorriso più largo che aveva e le chiese " come mai? "sedendosi sul letto di Lily.
"Ha cominciato a frequentare delle persone davvero orribili, poi mi ha insultato pesantemente, una cosa sulla purezza del sangue, qualcosa tra noi si è rotto, irreparabilmente" smise di parlare per non scoppiare a piangere.
"Se anche lui ha capito che sei un mostro, un fenomeno da baraccone, digli di passare a prendere un tè. Finalmente abbiamo trovato qualcosa di cui parlare" disse sua sorella con tutta la cattiveria di cui disponeva,si alzò, lasciando Lily basita, e trotterellò giù per le scale .
Lily capi che anche lì , con sua sorella, qualcosa si era appena rotto. Lily pianse, pianse per Severus, pianse per Petunia, pianse per la guerra che incombeva, pianse per la paura che provava per i suoi genitori, che avendo lei in casa rischiavano la vita continuamente, pianse perché lei era forte, ma pur essendo così forte, non riusciva a smettere di piangere.
 
A distoglierla da quei pensieri tristi, arrivò un piccolo gufo grigio, che lei riconobbe come quello di Alice, questo la fece sorridere, diede un biscotto al gufo e si sedette a leggere la lettera.

"cara Lily,
spero tu sia sotto la maledizione imperius e a tenere le redini del tuo subconscio sia il professor Lumacorno, perchè non vedo come sia possibile che tu lo difenda, visto la mole di compiti che ci ha lasciato, come facciamo a ricordarci gli aspetti peculiari di tutte le pozioni che ha preparato in classe???? Voi pozionisti siete pazzi!!Mi chiedevi del primo incontro con la mamma di Frank? dopo che ho parlato per mezz'ora, del ridicolo cappello con un avvoltoio impagliato in cima, di una signora vicino a noi, Frank me la presenta come sua madre... volevo morire!!!
ma comunque… Che fai raggiungi Mary a Londra? Io penso di si, il fatto che lei non possa ricevere gufi è snervante..Lily bella rispondimi presto... un bacio grandissimo.

Alice"
 
Lily sorrise, cominciò a scrivere, pian piano il sorriso si spense, quando le raccontò di quello che era appena successo con sua sorella, ma si ripromise di non soffrire più per quella storia, sigillò la lettera,l’ affidò al gufo e lo guardò scomparire altre i tetti, poi raggiunse i suoi genitori e sua sorella per la cena, un po’ più leggera e meno triste.
“se potessi usare la magia finirei i piatti in un secondo” sbuffò Lily.
“è davvero un peccato… ti avrei potuto mettere sotto a pulire tutta casa” rise sua madre.
“come se tu non lo stai già facendo” disse Lily, offesa, spingendo piano sua madre con la mano insaponata.
“ma non dire scemenze” disse sua madre, spingendola a sua volta.
“ti ho mai parlato degli elfi domestici?”
“si…” disse sua madre interessata.
“bene, da quando sono tornata a casa mi sento un elfo domestico” disse Lily fintamente risentita
“va bene elfo domestico, finisci, io vado a letto” disse sua madre prendendola in giro.
“Lily c’è uno stupido uccello nella tua stanza, ma non potete usare la posta come le persone normali?” gridò sua sorella, dalla tromba delle scale.
“tua sorella è normale, Petunia” la riprese il padre, severo.
“si Tunia grazie, finisco e vengo a vedere” disse Lily, ma nel suo tono niente era più lontano dalla gratitudine.
 
 
"mia cara ,carissima e troppo buona Lily,
com'è possibile che tu e lei siate sorelle??? ho già mandato un gufo a Mary ( ehm... lo so non avrei dovuto) veniamo noi da te, se ci ospiti passeremo lì il prossimo fine settimana, così salutiamo la tua splendida mamma e io mi faccio insegnare da tuo padre a guidare. A presto 

sempre tua Alice"
 
Lily cominciò a pensare che non doveva essere così male, se aveva due splendide amiche come Mary ed Alice, con questo pensiero si addormentò, con ancora la lettera in mano.
Fortuna volle che quel giovedì Petunia era in partenza:si sarebbe trasferita a Londra per seguire, a settembre, un corso per diventare dattilografa, salutò la sorella, con freddezza, e partì il giorno prima dell'arrivo di Alice e Mary, per Lily fu un sollievo.


"Ma voi babbani siete pazzi! quelle macchine sono delle trappole" disse Alice,con fare melodrammatico.
"Alice sei tu che sei totalmente negata, io so guidare perfettamente" disse Mary, ridendo ancora come una matta.
"Avrai imparato per andare a qualche appuntamento , perché sennò non si spiega" disse Alice risentita, mettendo su un broncio ridicolo. Mary fece finta di non sentire, ma poi colpì Alice con un cuscino, si trasformò in una vera e propria guerra, che durò finché tutte e tre non furono troppo stanche, e tra chiacchiere, risate e tanti pettegolezzi trascorsero uno dei più piacevoli weekend che ricordassero, fuori da Hogwarts.
 
 
Angolo Autrice:
autrice, che parolona!!! E’ la prima storia che scrivo, cosa ne pensate? capisco che ancora sia troppo presto per dei giudizi, ma spero comunque in qualche recensione. Per adesso mi fermo così... incrocio le dita, e spero vi piaccia :)
  
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