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Autore: JoshPaperson    25/02/2014    2 recensioni
"Sto per iniziare la mia avventura.
Sto per iniziare il liceo. Non capita molte volte nella vita.
Sarà una parte essenziale della mia vita.
Ho paura. "
Il liceo, o scuola superiore, è una parte importante nella vita di ogni persona. É il periodo dei cambiamenti, é il periodo in cui si fanno esperienze positive o negative, il periodo in cui accadono tante e forse troppe cose.
Un vortice di emozioni che trascina.
Tutti prima o poi affrontiamo delle prove nella vita, e questa è la prima prova importante che Matteo incontra nella sua vita.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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     4. La perfidia. 

“Va bene tesoro, cercheremo di recuperare” questo è ciò che pensa mia madre sull’impreparato in geografia. Non ha tutti i torti, cercheremo di recuperare sì, ma ci riusciremo? Dipende da me. Non da lei.
 
-Onestamente non riesco a capire come hai fatto! Avevi tre pagine da studiare, tre!- urla mio fratello maggiore. Ha ragione, ma non può permettersi di sminuirmi in questo modo, così decido di rinchiudermi in camera con le cuffiette.
Ho deluso tutti, il che mi rende infelice. Infelice con me stesso perché non sono stato responsabile come avrei dovuto, e infelice verso gli altri poiché ho alzato un grande polverone verso mia madre, la quale ha sempre riposto grande fiducia in me.
Oggi pomeriggio studio storia, nel qual caso mi dovesse interrogare anche là.
 
-Oh mattè, ma ieri quanto ti ha messo?- mi chiede Andrea nel mentre saliamo le scale. Andrea è un ragazzo poco più basso di me ed ha il viso molto gonfio, sembra quasi un pesce. Ha i capelli corti e rialzati come il novantacinque percento della popolazione tra i dodici e i diciotto anni. Lui è il classico ragazzo che cerca di imitare e seguire il normale flusso di gente per passare inosservato. Il contrario esatto di me. Ad ogni modo, non riesce molto bene nel suo intento.
-Due- sussurro.
-Oddio che stronza, cioè te lo poteva mette almeno quattro eh-
Certamente, come se la situazione cambiasse. Due o quattro sarebbe stato comunque un impreparato e, a mio malgrado, preferisco un voto sincero.
-Vabbè dai, scialla, vedrai che recuperi- mi incoraggia Andrea. Sì, staremo a vedere.
Mancano due gradini alla fine della scala principale quando intravedo una persona che mi sta fissando. Mi auguro con tutto il cuore che non sia quella persona che penso.
-Mattè…. C’è Alessia che vuole parlarti- enuncia Andrea. Cazzo, no! Non voglio più saper nulla di quella persona malefica e falsa! Credo di averglielo anche espressamente detto un mese fa quando abbiamo litigato nel bel mezzo della ricreazione. Forse avrei fatto meglio a scriverglielo sulla mano, in tal modo che si ricordasse per sempre che non avevo intenzione di parlargli.
Alessia è il massimo esponente della categoria degli ex-amici perfidi. Dopo che abbiamo litigato per motivi personali validi, ha messo in giro voci su di me tutt’altro che positive. Molto spesso ho avuto l’impulso di giocare sporco come faceva lei, ma mi non mi sono mai abbassato ai suoi livelli.
Alessia è alta per essere una femmina ed ha l’aspetto di tutte le ragazze d’oggi; capelli lisci ben curati, fisico slanciato e un filo di trucco. In faccia aveva però una vena esposta appena sotto l’occhio, il che mi permetteva di riconoscerla in mezzo a tante ragazze “copia e incolla”.
Mi avvicino lentamente verso di lei.
-Che cosa diamine vuoi?- il mio tono di voce risulta amaro e innervosito, spero capisca che non è la benvenuta.
-Volevo solo dirti che ci manchi a tutti… Ti prego, torna ad uscire con la tua vecchia comitiva…-
Credo che questa sia la battuta più simpatica che abbia mai sentito in vita mia. Dopo giorni interi in cui si è divertita a parlare male di me vuole che io torni con quella comitiva? Quella comitiva in cui non si fa altro che fumare e bestemmiare? Mi dispiace ma io non sono come loro. Non sono un ragazzo così poco intelligente e immaturo da permettermi di fare cose del genere. Ringrazio il mio cervello per aver funzionato e avermi fatto capire chi erano realmente.
-Rifiuto l’offerta, ringrazio il Dottore e vado avanti.- Dico con tono scherzoso per farla innervosire. Ho sempre battute a portata di mano per ogni situazione.
Dopo aver detto questo, mi dirigo verso la mia classe con Andrea che nel frattempo ha iniziato a ridere senza fermarsi.
Per ora nessuna interrogazione. La Verretti interroga due ragazze di nome Martina e Viola.
 
Al suono della campanella mi precipito verso la busta e prendo la mia pizza bianca, poi mi accodo dietro Luca e Andrea ed insieme andiamo fuori dalla classe, verso altri amici.
-Mattè oggi sei circondato- sussurra Luca.
Una frazione di secondo dopo spunta davanti ai miei occhi Gaia, anch’essa ex amica perfida, che meglio di tutte incarna la monotonia dell’adolescenza.
-Ti prego… Mattè….- inizia.
-No, basta, stai zitta, evapora, smolecolati, non voglio più vedervi, vi è chiaro o avete bisogno di un disegnino?- urlo quanto basta per farmi sentire anche da Alessia, a tre metri di distanza.
Con nonchalance evado rapidamente dal triangolo della tortura e raggiungo Luca ed Andrea.
-Te la faremo pagare, brutto stronzo!- urla Gaia.
Me la faranno pagare? Quale altra voce metteranno in giro adesso? O peggio, come agiranno? Ho forse alzato troppo i toni con quelle arme a doppio taglio?
Merda.
  
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