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Autore: Akira Yuki    26/02/2014    3 recensioni
Cupido decide di andare all'Inferno e lo attraversa tutto per poi recarsi da Hades, non mancando però di tentare i giudici. Ma proprio mentre Cupido e Hades parlano... Violate e Lune entrano di scatto, spaventati. Cupido aveva lanciato freccie a tutti gli specter!
Ma, quando Cupido raggiunge il limite facendo innamorare i gemelli, Hades lo costringe a far tornare tutto normale.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Garuda Aiacos, Grifon Minos, Hades
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno come tanti nell'Ade, eppure un personaggio inaspettato verrà quest'oggi a far visita al sommo Hades.

-Ripetimi un pò Minos, perchè Cupido deve venire negli inferi?- la voce del cavaliere della viverna rieccheggiava nel lungo corridoio che lui e Minos stavano percorrendo per arrivare all'uscita del castello di Hades.

-Certo che ce ne metti di tempo per capire, Radamante. Cupido ha deciso di venire per la prima volta a vedere come se la passa la gente negli inferi- come al solito la voce di Minosse era calma.

-Si, ma ha un milione di anni e proprio ora decide di ''venire a farsi un giretto''?-

-Che vuoi che ti dica...gli dèi sono strani-

Stettero fuori dal castello per qualche minuto, in silenzio. Poi, dal nulla, videro un ragazzo giovane, con i capelli riccioluti e castani, era veramente carino, con se portava un arco e delle frecce che teneva in una faretra dietro la schiena , ai piedi aveva dei sandali, aveva dietro la schiena un paio di ali ed era vestito con solo una gonnellina.

Una volta atterrato disse:

-Hi! Voi dovete essere Minos e Radamante...mmh...-

Si avvicinò con un lesto scatto a Minos e guardando tutta la sua figura disse:

-Però sei proprio un bell'uomo, sai? Saresti il tipo perfetto per me!-

Radamante fece un passo indietro rispetto a Minos e Cupido mentre pensava ''adesso ci toccava anche il dio gay''.

Minos stava cercando di tenere lontano Cupido che stava cercando di abbacciarlo.

-Dai! Diventa il mio nuovo fidanzato!!!- Cupido lo pregava, mentre cercava in tutti i modi di abbacciarlo.

-Col cavolo! Statemi lontano!-

Alla fine Cupido si arrese, e diresse lo sguardo verso Radamante e quest'ultimo sbiancò di colpo.

Cupido si avvicinò velocemente a Radamante e cominciò a guardarlo con ammirazione.

-Oh...! Mi sbagliavo, sei tu che saresti il tipo perfetto per me!-

-Al diavolo...CASTIGO INFERNALE!!!-

Un potente accacco scaraventò Cupido a qualche metro di distanza da Radamante e da Minos.

-Uuh...Ma vi sembra il modo di trattare un dio?!-

I due non risposero, si fecero solo due risate sotto i baffi.

-Sù, venga, Cupido, lo accompagnamo dal sommo Hades- le parole di Minos fecero rinsanare Cupido che si avvicinò ai due.

-Prego, fatemi strada- disse con un sorrisetto sulle labbra.

I due giudici si guardarono e capirono subito che pensavano la stessa cosa.

-Gli dèi devono sempre camminare prima degli uomini e comunque deve solo seguire il corridoio-

Radamante trovò la scusa perfetta per evitare che i loro sederi subissero qualche cosa indesiderata.

Così Cupido, ormai rassegnato, si avviò seguito dai due giudici.

Dopo qualche minuto di assoluto silenzio. i tre arrivarono difronte a un'enorme porta che i due giudici aprirono per far sì che il dio entrasse nella grande sala dove, in cima alle scale, lo aspettava Hades. Una volta entrato i due richiusero la porta e si avvicinarono, sempre con Cupido davanti, all'alta scalinata dove in cima vi si poteva vedere un'alta figura.

Eaco, che era rimasto in compagnia di Hades, si avvicinò ai suoi compagni; tuttavia Cupido non gli saltò addosso come aveva fatto con Minos e Radamante, anzi, continuò a guardare incantato la possente figura che era seduta su un trono.

Cupido riuscì a vedere il sommo Hades in tutta la sua bellezza: vide il bellissimi capelli corvini e lunghi, gli ipnotici occhi color smeraldo, il corpo muscoloso, la sua pelle color latte che sicuramente aveva assunto quel colore perchè negli inferi la luce del sole non poteva entrare e notò anche il suo portamento nobile.

-Allora, Cupido, il giretto negli inferi te lo sei fatto. Adesso puoi anche andartene-, ma le parole del signore dell'Ade non servirono a nulla, il dio dai capelli castani continuava indisturbato a guardare Hades e dentro di sè un fuoco cominciava a crescere.

I tre giudici non si lasciarono sfuggire il calore che il dio davanti a loro stava emanando, così Radamante cercò di farlo smettere visto che non solo stava emanando calore ma vicino al dio si potevano vedere dei cuoricini che gli svolazzavano a torno ed era uno spettacolo che faceva irritare tutti e tre i guidici.

Cominciò a scuoterlo da dietro con una mano e gli diceva:-Ma vi svegliate?!-

Cupido tornò di colpo alla realtà e tutti i cuori sparirono; in seguito si girò verso Radamante e con un sorrisetto maligno gli disse:-Poverino...Sei geloso Radamante?-

Minos e Eaco si misero a ridere mentre il povero Radamante stava sbiancando.

-Figuriamoci se posso essere geloso!- disse completamente rosso in volto.

In seguito Cupido si avvicinò ad Hades, salendo l'alta scalinata che li divideva. Una volta arrivato adavanti a lui ci fu qualche secondo di silenzio assoluto poi con un salto stava per abbracciare il re degli inferi se non si fosse bloccato per da piccolo particolare: Hades gli teneva la spada puntata al collo.

-Non ci provare neanche- disse Hades cercando di mantenere la calma, tutta l'eccitazione che il dio difronte a lui stava provando lo metteva terribilmente a disagio.

-Suvvia...Sei un uomo così bello, è un peccato non condividere la tua bellezza con qualcuno-

-Si, hai ragione; ma dicerto non la condividerò con un altro uomo!-

-Già, il sommo Hades deve decidere da solo con chi dividere le sue cose-, a dir questo su Pandora, che era rimasta ai piedi della scalinata.

D'un tratto, le porte si spalancarono: era stata Violate, seguita da Lune. Entrambi richiusero immediatamente la porta e la bloccarono. Si notava benissimo che scappavano da qualcosa.

-Che state facendo?-, stavolta fu Minos a parlare.

Lune fece un inchino seguito da Violate, poi parlò:

-Perdonateci, ma tutti gli specter sono impazziti!-

-Che intendi dire?-, dopo la domanda di Eaco, da dietro la porta si sentivano le urla degli specter che dicevano cose tipo:-Dai vieni, Lune, ci divertiamo un pò!- -Di che hai paura, Violate, vedrai che ti divertirai!-

Minos e Eaco rabbrividirono a sentire certe parole, ma dentro di loro la rabbia stava crescendo, infondo Lune era il miglio amico di Minos e Violate era, forse, qualcosa di più del comandande dell'armata di Eaco.

Subito dopo, però, fu Radamante a rabbrividire, sentendo altri specter che dicevano:-Pandora! Pandora, vieni che ci divertiamo!-, naturalmente, la stessa Pandora sbiancò.

-Che diavolo sta succedendo?- Hades aveva ripreso a parlare ed aveva abbassato la spada dalla gola di Cupido, anche se era ancora sulla difensiva.

-Ah! Già! Mi sono dimenticato di dirti, Hades: prima di venire al castello ho lanciato qualche freccia, visto che sapevo che qui vi sono solo tre donne, ho fatto in modo che tutti gli specter si innamorino di almeno una di loro...Anche all'inferno c'è il diritto che ci sia l'amore-

Hades era avvolto da un'aura più nera e profonda del colore dei suoi capelli: era terribilmente arrabbiato!

Poi, gli specter riuscirono ad aprire la porta ed ad entrare tutti ammassati.

Prima che Lune e Violate potessero fare o dire qualcosa, furono subito presi in braccio e trasportati vicino ad Hades rispettivamente da Minos ed Eaco. Mentre Radamante aiutò Pandora a salire più in fretta le scale.

Hades creò una barriera intorno a loro, e Cupido contrariato disse:

-Perchè lo hai fatto?! Levala immediatamente! Devi lasciare che l'amore si diffonda!-

Hades lo guardò con un espresione più dura e paurosa che avesse mai fatto, Cupido non potè far altro che sentire la morte vicina con quello sguardo, ma parlò comunque:

-C-che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-

-E lo chiedi anche? Falli immediatamente tornare come prima!-

-No! L'amore è una cosa fantastica! Non lo farò mai!-

Ma prima che Hades poterre ribattere, tutti sentirono due cosmi incredibilmente potenti provenire da dietro di loro: erano Hypnos e Thanatos.

-Ma che sta succedendo?- Hypnos era curioso di sapere come mai tutti gli specter si erano riuniti qui e perchè si stavano ammassando per raggiungere il gruppo davanti a loro.

-E' stato questo idiota!- disse Hades.

-Idiota a chi?! E comunque...- Scrutò entrambi i fratelli da cima a fondo, poi continuò-...Siete veramente bellissimi! Mmh...E sarebbe anche divertente se voi due vi innamoraste l'uno dell'altro! Una cosa taboo tra gemelli!!!-

Cupido stava sognando ad occhi aperti ed Hades sperava che non facesse niente al suo braccio destro e al suo braccio sinistro. Ma quando Cupido ritornò con i piedi per terra, disse:-Si! Si! Voi vi dovete innamorare!-

I due non fecero in tempo a fare niente che Cupido gli aveva colpiti con due frecce esattamente uguali.

In un batter d'occhio i due si stavano abbracciando, coccolandosi e dicendosi parole anche troppo sdolcinate.

Hades rimase di sasso.

Prese Cupido e cominciò a strangolarlo, dicendogli:-Brutto idiota di un dio! Fai tornare quei due com'erano!-

Cupido non riusciva a dire nulla. Ma visto che Hades lo stava veramente per far fuori, decise di schioccare la dita e tutti i presenti ritornarono normali.

Hypnos e Thanatos, quando si risvegliarono si stavano baciando e, aprendo gli occhi e notanto che si stavano baciando, si spinsero via e cominciarono a sputare:-Blah! Ma che fai?! Pervertito!- cominciò Hypnos.

-Sarei io il pervertito?! Se eri tu quello che mi stava baciando!-

-Non è vero! Eri tu!-

Hades colse l'occasione per dire, con grande calma:- Guardate che la colpa di tutto ciò è solo sua-, indicando Cupido.

I due gemelli si voltarono di scatto verso Cupido avvolti da un'aura omicida.

-Tu! Maledetto bastardo!-cominciò Thanatos.

-Eh? Me? Io non ho fatto niente di male!-, ma dopo aver detto ciò riaprì gli occhi per guardare i due: la loro aura omicida si stava espandendo oltre ogni limite.

-Sommo Hades possiamo...- chiese Hypnos, anche se Hades non lo fece finire intuendo quale fosse la domanda e rispondendo con infinita felicità e persino con un sorriso sulle labbra:-Certo, è tutto vostro-

I gemelli presero Cupido, uno per un braccio, l'altro per l'altro braccio, si diressero verso la porta e dissero:-Torniamo subito, sommo Hades-

-Fate con comodo-

-Eh? Cosa? No! Lasciatemi! Nooo!!!-

Dopo che i tre sparirono, tutti gli specter si chiedevano cosa ci facessero in quella stanza; così, volendo domandare ai loro capitano cosa fosse successo, alsarono lo sguardo verso di loro e qui diventarono tutti di pietra dalla paura, non ebbeno il coraggio di dire niente e dopo un cordiale ''con permesso'', se ne andarono ancora sotto gli occhi dei giudici che sembrava li stessero giudicando l'anima e volessero mandarli nel bosto più lurido e doloroso dell'inferno.

 

Dopo tutto questo, negli inferi tornò tutto normale (tranne per il fatto che Hypnos e Thanatos decisero di non uscire più dai Campi Elisi e i tre grandi dell'inferno cominciarono a guardare con aria assassina tutti i loro sudditi) e Cupido fu bannato per sempre dall'inferno.

  
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