Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: arangirl    27/02/2014    0 recensioni
*ATTENZIONE SPOILER per chi non ha letto "La Danza dei Draghi"*
Un AU/What if? in cui Arya Stark ha passato la sua adolescenza allenandosi nelle arti dell'assassinio nella Casa del Bianco e del Nero, diventando una delle migliori assassine in tutta Essos. Ormai la ragazza è diventata una spietata macchina da guerra, senza sentimenti e con pochi ricordi del doloroso passato e della sua famiglia. Ma all'improvviso un nuovo e inaspettato incarico sconvolge il suo mondo, catapultandola di nuovo in un universo che aveva a lungo dimenticato, facendo nascere nel suo cuore di nuovo dei sentimenti, facendole desiderare di tornare indietro.
Premetto che questo è il mio primo tentativo di ff, perciò non so cosa ne uscirà. La storia mi ronza in testa da un po', e prevedo che ci saranno parecchi capitoli! Consigli e commenti sono assolutamente bene accetti!
Genere: Angst, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Arya Stark, Brienne di Tarth, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

La ragazza sedeva nell'oscurità della sua stanza, fissando il vuoto davanti a lei. Un nuovo giorno, una nuova missione, un nuovo sacrificio all'unico vero Dio. Sospirò pesantemente, giocherellando con la fibia del pugnale. Da quanto tempo non le importava più di uccidere? Da quanto tempo togliere la vita a qualcuno era per lei poco più che una formalità, un'abitudine giornaliera? Obbedire agli ordini, svolgere missioni senza porre la più piccola domanda, perché lei non aveva opinione. Bisogna avere un'identità per possedere un'opinione, e lei aveva perso la sua molto tempo prima. Ne aveva indossate molte altre si, ma finte, flebili, sfuggevoli e ingannevoli per lei stessa come per gli sconosciuti.

Si alzò, ormai doveva essere l'alba. Di solito si accontentava di un sonno leggero, un paio d'ore a notte, a volte nemmeno quelle. Con l'oblio del sonno arrivavano i ricordi sotto forma di dolorosi incubi, visioni di un volto amato troncato di netto, di una foresta oscura, un branco, una famiglia, i campanelli che trillavano nella sua mente... Ma quella in fondo, non era più lei.
L'eterna bambina la guardò camminare nei lunghi corridoi oscuri, di cui ancora sapeva il numero esatto di passi a memoria, regalo del suo periodo di completa cecità. Si stava avvicinando alla sala delle maschere, il luogo in cui le molteplici identità usate per i loro omicidi riposavano, aspettando con impazienza di essere richiamati dal limbo. Il vecchio l'aspettava davanti alla porta, le braccia conserte e lo sguardo vacuo che non sembrava nemmeno vederla. Aspettò in silenzio finché lui non si accorse della sua presenza, e la guardò con quell'espressione benevola che le era sempre risultata sospetta. "Mia cara, un'altro giorno è sorto, ho un compito molto importante da affidarti." Lei si mosse verso la stanza, ma lui la bloccò con il braccio "No, non questa volta. Questa volta dovrai usare l'identità che portavi quando venisti qui per la prima volta..." la guardò negli occhi "Sarai Arya Stark di nuovo."

Andarono nel tempio, in cui i gemiti dei morenti si mescolavano con le preghiere dei disperati e il profumo dell'incenso. L'uomo guardò davanti a se e incominciò a spiegare "C'è una persona che dobbiamo eliminare, ma questo sarà diverso da tutti i compiti che hai svolto prima. La persona in questione è potente, amata e circondata da un esercito. Non sarà facile, ma per questo ho scelto te. La donna che deve morire, fino a questo momento era rimasta in silenzio a Meereen, ma ora che si trova in viaggio verso i Sette Regni rischia di mandare all'aria il fragile equilibrio che si è creato da quando Stannis Baratheon è morto alla Barriera. Dovrai ucciderla prima che i suoi piani portino il caos." si girò a guardarla negli occhi "Hai qualche domanda?" Arya lo guardò con occhi freddi e inespressivi, nonostante il leggero brivido che aveva provato sentendo nomi a lungo sepolti nella memoria "Qual'è il suo nome?" "Daenerys Targaryen".

Si alzò, per andare a prepararsi per il viaggio; come al solito le informazioni dell'uomo era inaccurate, e avrebbe dovuto informarsi da sola. Anche quello faceva parte del gioco. Si domandò come sarebbe stato, tornare veramente nei panni di Arya dopo tanto tempo. Il dolore sarebbe stato troppo forte, o gli anni di allenamento come assassina sarebbero riusciti a ammorbidire i ricordi? Si girò un'ultima volta verso l'uomo, quella creatura dai mille volti, come i suoi, che le era stato accanto negli ultimi nove anni "Valar Morghulis". Riuscì a sentire la risposta mentre si allontanava, nonostante il rumore "Valar Dohaeris". 
  
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