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Autore: Eleanor_    27/02/2014    2 recensioni
One shot su un finale alternativo. Vent'anni dopo la fine della guerra, cosa sarebbe successo se...?
Se vi piace fatemelo sapere, essendo questa la mia prima Fan Fiction sul mondo di Hunger Games, grazie:)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cinna, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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This Is a Happy Ending


Non è che leggo perché non ho una vita.
Leggo per viverne più di una.
Cit.

 
Lascio che Rue mi intrecci i capelli con dei fiori. È una bambina straordinariamente brava, intelligente e bella, pur avendo solamente dodici anni. Quando finisce mi sussurra all’orecchio –Mamma, sei bellissima. Vorrei essere come te-.
Un flashback mi appare limpido in mente: il giorno della Mietitura, vent'anni fa. La prima volta in cui il mio nome venne estratto dalla boccia. Il giorno in cui capii che sarei entrata nell’arena degli Hunger Games, e probabilmente non ne sarei mai uscita, se non a bordo di un hovercraft. Mia madre mi aveva vestita e pettinata.
“Sei bellissima” sussurra Prim.
“Non sembro neanche più io” dico.
-E lo sarai, piccola-. Mio marito arriva alle nostre spalle con Tristan.
Mi limito a sorridere, non sapendo cosa rispondere. Il piccolo mi sale in braccio e mi chiede, con un espressione felice: -Mamma, oggi viene anche Sam?-.
-Sì, tesoro. Saranno qui tra poco-.
-Ma… ma… un giorno, possiamo andare a casa sua? Se Annie e Finnick sono d’accordo- mi sorride.
Fisso lo sguardo su quegli occhi, uguali ai miei. Sono così innocenti, così puri.
-Certamente-.
Sentiamo il campanello che suona e subito Peeta mi avverte che farà lui.
Non mi fermo ad ascoltare le voci all'ingresso: mi sto già allontanando.
Prendo Rue per mano e salgo le scale. Arrivata nella mia camera da letto, apro il cassetto del mio comodino e ne estraggo una spilla.
-Questa è per te, Rue Mellark- le dico, ridendo.
-Cos’è?- chiede perplessa.
-Una ghiandaia imitatrice. Mi ha protetta durante tutti questi anni. E ora voglio regalarla a te- spiego.
Le appunto la spilla al vestito verde acqua che mette in risalto gli occhi azzurri del padre.
Lei sorride e io faccio l’occhiolino, ma non posso aggiungere altro perché la porta si apre di scatto: sull’uscio uno sgargiante Cinna ci rivolge il suo sorriso migliore.
Apre le braccia, aspettandomi.
-Ragazza di fuoco- sussurra in modo che solo io possa sentirlo.
-Cinna- sospiro.
Mi getto tra le sue braccia e affondo la testa nella sua spalla, inalando l’odore di pelle della sua giacca.
-Vedo che i miei insegnamenti ti sono serviti- ride sciogliendo l’abbraccio. Non è più giovane come quando l’ho conosciuto, si vede dalle rughe attorno agli occhi, ma è ugualmente straordinario e pieno di vita.
Ho imparato a vestirmi come una vera donna, durante questi anni, ma infondo sono ancora quella ragazza semplice che preferisce indossare dei vestiti larghi e comodi piuttosto che abiti che vanno a fuoco.
Scendiamo insieme e vediamo che sono già arrivati Haymitch ed Effie, che si tengono per mano e si sorridono dolcemente. Lei mostra l’anello di fidanzamento a mia madre, la quale, sorridendo, sta preparando il pranzo per tutti. Mentre il mio mentore resta a parlare con lei, Effie si avvicina, facendo tintinnare i vari bracciali che indossa.
-Dov’è tua sorella, Katniss?- domanda, esuberante come al suo solito.
-Oggi è di turno all’ospedale, nell’8. Arriverà questo pomeriggio-.
-Oh, cara, lavora parecchio, dev’essere stressante-.
-In realtà le piace molto-.
-Ne sono felice! Oh, Cinna, come procede la tua linea di abbigliamento?- trilla allontanandosi.
-Dolcezza, sei favolosa-. Haymitch, da quando la minaccia degli Hunger Games è sparita, è riuscito, lentamente, a disintossicarsi dall’alcol, nonché a riscoprire l’amore.
-No, Haymitch, qua non abbiamo liquore- lo prendo in giro. Lui mi lancia un’occhiata furente ma vedo che sta trattenendo un sorriso, e conoscendolo da tanti anni, non ce la fa molto bene.
 
Sono distesa sul Prato. È pomeriggio, così, dopo aver pranzato abbondantemente e aver fatto una lunga passeggiata nei miei amati boschi, abbiamo deciso di fermarci un po’ a riposare. Peeta mi coccola e mi bacia dolcemente i capelli. Mia mamma sta cogliendo dei fiori, mentre, poco più in là, Tristan, Rue e Sam Odair giocano con Gale, il quale li rincorre dappertutto. Sua moglie Madge è distesa sotto un albero, accarezzandosi la pancia che ospita loro figlio. Annie e Finnick, intanto, parlano e ridono come una coppia di adolescenti al loro primo appuntamento. Cinna, anche lui sotto un albero con Haymitch ed Effie, sta disegnando. Vedo Johanna Mason e mia sorella Prim arrivare attraverso i boschi.
Johanna non è sola: sta tenendo la mano al suo ragazzo. Lui viene dal distretto 3 e si sono conosciuti circa un mese fa, quando tutti noi abbiamo fatto visita a Beetee, molto impegnato col lavoro. Prim invece è bellissima come sempre. È cresciuta moltissimo ed è diventata un medico molto promettente che per ora pensa solo alla carriera.
-Grazie- dico a Peeta. Se non fosse per lui non sarei lì, se non fosse per lui non avrei due splendidi figli. Se non fosse per lui sarei, molto probabilmente, morta. Ci sono mille motivi per cui dovrei ringraziarlo ma non mi escono le parole. Lui, conoscendomi da tantissimo tempo, riesce a cogliere i miei pensieri e, nel più dolce dei modi risponde: -A te-.
-Peeta, insieme?-.
-Insieme- sussurra e poi mi stringe forte tra le sue braccia, facendomi capire che quello è il posto giusto per me.

 

 

(824 parole, titolo e citazione esclusi)

  
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