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Autore: Bibi97_    27/02/2014    5 recensioni
Ciao a tuttii!! Questa è una one shot uscita direttamente dal mio cuore. Spero vi piaccia.
In questa SonAmy, Amy riflette sulla sua vita sentimentale, a suo parere non corrisposta, maa...LEGGETE E BASTA! ;)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amor, ch'a nullo amato amar perdona,

mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m'abbandona.

[Inf. V, 103-105]

 

Oh, santi numi. Quante volte aveva letto questa terzina? QUANTE?! Mille, duemila? Non lo sapeva.

 

Si era perfino fatta stampare un poster da appendere in camera, ma era sempre rimasto chiuso nello stanzino delle scope. Sentiva che se avesse attaccato alla parete, così forte e robusta, quella frase fragile, letta da lei, persona fragile, sarebbe stata un'ipocrita.

 

Una ragazza che aveva bisogno di una frase scritta secoli prima per farsi coraggio.

 

Avrebbe dato tutto ciò che aveva perché lui l'amasse, ma non sarebbe bastato tutto l'oro del mondo, in realtà. Questo lei lo sapeva: al cuor non si comanda. Ma quei tre versi le facevano sempre ricordare che l'amore non permette ad un'anima di non essere ricambiata, quei tre versi andavano contro tutto ciò che le dicevano ogni giorno: ''Lascialo andare!'', ''Devi farla finita con questo amore non corrisposto!''.

 

''Un giorno ti sveglierai e non proverai più niente, te lo assicuro.''

Beh, lei aspettava quel giorno da cinque lunghi anni.

Non era mai arrivato.

 

No, quell'amore non sarebbe mai finito. L'avrebbe corrosa fino all'ultimo atomo, ma la fiamma non si sarebbe mai estinta. Prima sarebbe dovuto terminare l'universo.

 

- Ciao, Amy!-, le disse una voce, mentre ragionava sotto un pino. Era lì da due ore, con gli occhi chiusi, e non si era accorta di niente. Credeva che quella folata di vento fosse un segno dell'arrivo dell'autunno, invece era l'aria spostata da un oggetto che giungeva ad alta velocità. E non un oggetto qualsiasi.

 

-Oh, hey...ehm...ciao Sonic!-, urlò, sobbalzando a sedere.

-Che fai di bello? Ti godi gli ultimi raggi di sole?-

 

- Sì. In realtà stavo per appisolarmi, quando la tua voce mi ha destata dalla veglia. -

 

- Mi dispiace, ti ho vista in lontananza e ho pensato di venire a farti un saluto. E' un po' che non ci vediamo.-

 

-Tre giorni e sedici ore...-, sospirò lei, sottovoce.

-Cosa?-

-Niente...pensieri in libertà. Tu invece che fai in giro?-

 

Lui era così raggiante, così fiero.

Se il sole si fosse spento in quel momento, lui l'avrebbe potuto tranquillamente sostituire.

Ad Amy non sarebbe importato nulla.

 

-Stavo facendo una commissione per...un amico.- Si grattò dietro la nuca e guardò il cielo. Anche lei seguì il suo esempio, ma vide solo il limpido mare blu che c'era di solito in quelle giornate. Niente che valesse la pena di guardare.

 

-Amico? Quale amico?!- Si era insospettita. E mica poco! Come si permetteva di tenerle un segreto?!

 

Oh, giusto. Non era la sua ragazza: era appena un'amica. Che motivo aveva di fare la gelosa?

 

-Nessuno...nessuno.- Si sdraiò accanto a lei. I loro fianchi erano uniti e le gambe quasi combacianti. Amy divenne rossa come un pomodoro maturo. Si mise supina anche lei. Girò la testa verso il suo amore.

 

Lui chiuse gli occhi e mise le mani dietro la testa, come suo solito. Il respiro era regolare, come se dormisse, lo si notava dal ventre che si alzava e si abbassava ritmicamente. Sorrideva, come se stesse facendo un bel sogno. Forse lo stava facendo davvero, forse era solo sereno.

 

Anche Amy non poté fare a meno di sorridere. I suoi occhi giada splendevano come stelle, mentre osservava la cosa più perfetta che esistesse. Un pezzo di cielo era caduto vicino a lei, in quel momento, e le nuvole li guardavano, guidate dal vento estivo.

 

Passarono due minuti. Minuti che sembrarono ore.

 

Ore di perfetta felicità per Amy, che aveva timore di sbattere le palpebre e perdere un istante di quel momento magico.

 

Sonic aprì gli occhi molto lentamente e i tipici rumori che un dormiente emette quando si sveglia uscirono dalla gola del riccio.

 

Amy fu presa dal panico: 'Non può vedermi mentre lo guardo o si spaventerà. Che faccio?!?'

Sentendosi osservato, Sonic girò la testa nella sua direzione.

Il primo istinto di Amy fu quello di fuggire e di cambiare nome e residenza.

 

L'idea geniale arrivò all'ultimo secondo.

 

Chiuse gli occhi e regolarizzò alla bell'e meglio il respiro.

 

Lei non poteva vederlo, ma Sonic sorrise. Avvicinò la bocca al suo orecchio e le sussurrò parole tenere. Lei sorrideva e arrossiva. Labbra di fuoco scaldarono la guancia di Amy.

 

Il suo intero corpo aveva una temperatura di poco inferiore a quella del nucleo solare.

 

Il riccio lasciò la zona ombreggiata del pino e si allontanò a tutta velocità.

 

Amy aprì gli occhi e fece appena in tempo a vedere la familiare scia blu che si allontanava. Ormai lui era lontano e aveva portato con sé i suoi sogni dolci.

 

***

Era il tramonto. Il cielo era tinto di pesca, arancione e oro. La faccia di Amy era rossa quasi quanto la linea dell'orizzonte. Stava camminando sulla via di casa, saltellando e giocherellando con il vestito, quando sentì qualcosa che proveniva da un cespuglio vicino l'entrata. Si muoveva, ma non nel verso del vento, anche perché non ve ne era neanche un filo nell'aria. Si avvicinò lentmente, brandendo il suo martello Piko Piko e, sempre con cautela, sferrò ai rami un colpo micidiale.

 

Dall'arbusto uscì la figura dolorante del riccio di sua conoscenza, quello che fino a pochi minuti prima l'aveva resa felice come una pasqua.

 

-SOONIC!! Cosa ci fai qui a quest'ora!?- Era furiosa!! Insomma, avrà perso dieci anni di vita per uno scherzo così infantile.

 

-Andiamo, Amy! Non sono mica le due di notte. E poi volevo farti una sorpresa.- disse, massaggiandosi il bernoccolo.
-Sorpresa?! Stavi per farmi venire un...aspetta, sorpresa hai detto?- Adesso era davvero confusa.

 

-Sì! Potrò anche fare sorprese ogni tanto, no?-

-Sì, ma...ma...perché?-, chiese quasi con le lacrime agli occhi per la commozione: lui le stava concedendo attenzioni. Lui, che Amy aveva sempre dubitato sapesse davvero dove abitasse.

 

-Perché so quanto ti piacciono. E poi...non c'è un vero motivo.-

-Il tuo 'amico' ti ha dato buca, vero?-

-Beh...ehm...forse.-

 

Sì, chissà che vergogna per un riccio della sua portata ammettere che una delle tante ragazze di cui era circondato, manco fosse fatto di miele, gli aveva dato buca.

 

-Che vuol dire forse?- chiese lei.

-Sei gelosa?- chiese Sonic, sorridendo. Il sorriso era sempre più bianco e smagliante ogni volta che i suoi denti perfetti erano rivolti verso di Amy.

 

Uuuuuuuh!! Gelosa lei?? E perché mai!! Infondo era solo super-aggressiva verso ogni persona che osasse posare lo sguardo su di lui. Cosa glielo faceva pensare?

 

-No, solo non capisco. Tutto qui. Io odio non capire...-, disse, abbassando lo sguardo.

 

Erano tante le cose che non capiva: perché lei non gli piacesse era la prima. Perché ogni singola volta che lei pensava a lui tutto il resto del mondo iniziasse a non avere senso. Perché non potesse essere la stessa cosa per lui.

 

-Io odio non capire te.-

-Cosa non capisci di me?- Amy credeva che una domanda migliore sarebbe stata: "cosa capisci di me?".

 

-Perché ti piaccio?-, chiese lui a bruciapelo. Amy rispose d'istinto.

 

-Beeeh...credo che tu sia la mia...come si dice...anima gemella.- rispose, imbarazzata. Non l'aveva mai detto ad alta voce, soprattutto non a Sonic in persona. Quelle parole si trovavano solo sulle pagine del suo diario.

 

-Non credo sia una risposta sufficiente.-

-Perché dovrei darti una vera spiegazione? Infondo è così e basta.-

 

-Perché se mi risponderai...cederò a te-.

-Cosa cederai?- Le tremavano le gambe.

-Tutto. La mia vita, il mio tempo, il mio pensiero. Il mio corpo e la mia anima. Sarai parte di me, e io parte di te. Per sempre.- Il suo sguardo si indurì. -Allora...perché ti piaccio?-

 

Lei spalancò gli occhi e la bocca. Non avrebbe mai pensato di ricevere una domanda così. Cercò di riflettere...le veniva da chiedere se avesse tempo o numero limitato di tentativi, ma credette che sarebbero state domande sciocche. Le lacrime salate inumidirono i suoi occhi e poi le sue guance, fino ad arrivare alla sua bocca.

 

Non aveva idee.

 

Pensa, Amy, pensa. L'occasione che aspetti da tutta una vita. E' qui. Devi solo cogliere l'attimo.

Carpe diem...

 

Gli aprì il suo cuore:

 

-Non credo neanche io a quello che sto per dirti e forse non ha neanche un senso logico tutto questo. Forse sto solo sognando e tra poco mi sveglierò nel mio letto, col cuscino zuppo di lacrime. Questo sarebbe comunque il sogno migliore che potrei mai fare...e non mi stupisco del fatto che il protagonista sia tu-.

 

Fece un sospiro profondo, per schiarire le idee.

 

-Tu non mi piaci. Io ti amo. Penso di amarti non per quello che sei, ma per quello che io sono quando sono con te. A dirla tutta, non sei perfetto: sei vanitoso, antipatico, asociale, spocchioso, permaloso e apatico. I tuoi difetti mi fanno irritare ma, quando penso a te, non riesco a non immaginarti con essi. Senza...non saresti tu. E non ti amerei così tanto. So bene anche che non sono il massimo, ma sto cercando di modellare tutto di me per assomigliare ad una donna che tu potresti amare almeno la metà di quanto ami le ragazze che hai intorno, come il tuo 'amico' che non hai visto oggi. Ma non ci riesco...perché...perché...-

 

Amy cadde a terra, piangendo. Le sue lacrime si univano al terreno. Sentiva dentro di sé che il suo discorso non aveva colpito il suo amato. Non aveva senso niente di ciò!! Come poteva amare i suoi difetti se per essi continuavano a litigare? Come poteva anche solo sperare di essere paragonata ad una sola di quelle ragazze che lui guardava?

 

I piedi di Sonic, lei li vedeva, erano incollati al suolo. Lei affogava nel suo squallore e lui restava immobile. Era finita.

 

Se prima avrebbe potuto anche solo sperare di stargli vicina, adesso era una possibilità legata al passato. Non certo al suo futuro.

 

Sonic l'avrebbe odiata, non l'avrebbe mai più voluta vedere. Probabilmente la parole pronunciate da lui erano solo uno scherzo, un modo per metterla alla prova. E lei c'era cascata in pieno.

 

Come poteva l'amore farle questo?! Infondo, lei era una brava ragazza, che voleva solo vivere una vita spensierata. Solo avere un 'per sempre felici e contenti'...con l'uomo che amava.

 

Mentre i suoi pensieri vagavano, gli occhi erano chiusi e i sensi intorpiditi. Non faceva caso a ciò che le stava capitando intorno. Non si accorse delle mani che si avvicinavano alle sue spalle finché non si posarono soavi. La presero con forza e avvicinarono il suo busto a quello solido di lui.

 

Rimase a sorreggerla finché le piante dei piedi di Amy non furono sulla terra. Dopodiché, non la lasciò andare, ma la abbracciò, posando la guancia destra sulla sua spalla sinistra.

 

Amy continuava a piangere, stringendo i denti e i pugni sui fianchi.

 

Sonic si accorse che l'abbraccio non serviva per farla rinsavire, quindi le sussurrò la frase che gli girava nella testa:

 

-E' sufficiente.-

 

Non se ne era accorta prima, ma Amy aveva trascorso la sua intera vita aspettando lui. I giorni trascorsi prima di incontrarlo erano solo l'anticamera della vita vera. Lui era stato il raggio di speranza che aveva trasformato la sua esistenza in vita. E quel momento...quel momento, non se lo sarebbe mai dimenticato.

 

 

Note della pazza maniaca :

 

Sììì, sono passata anche io dal lato oscuro degli autori! :D IO che mi sono limitata solo a recensire. Il mondo non sarà più lo stesso :)

Pretendo un caldo benvenuto, amici. E della pizza.

Oooh! Mi scuso subito. Forse la maggior parte di voi fan SonAmy avrò voluto un bacio a fine storia, ma sarebbe stato...TROPPO. Infondo, la fic mi sembra già densa: un bacio sarebbe stato la cigliegina sulla torta, ma anche un tripudio di emozioni che è difficile descrivere.
Da come finisce tutto, però, si deduce che il bacio c'è stato ;))

Oh, e ''l'amico'' era tutta una fandonia di Sonic. Mi sono accorta all'ultimo che non si capiva MOOOOLTO bene (anche se si poteva capire dal fatto che Sonic gioisce della gelosia di Amy...ma forse è un particolare troppo nascosto :P), quindi lo dico qui, poiché non sono riuscita a cambiare la trama in modo che si capisse (volevo che poi Sonic glielo spiegasse, ma la fine mi sembrava perfetta con la frase dolce – awwww -). E' stata una mia svista, chiedo pietà.

Dunque, questa è una storia senza senso che nasce dal mio studio della Divina commedia (faccio il primo liceo classico. Che poi sarebbe il terzo anno. Dettagli)...ma soprattutto dal mio cervello alle 23.30, cioè il rimanente di 4 ore di studio diurno, di 3 ore di lettura di un libro il cui scrittore scrive ESATTAMENTE come scrivo io in questa fic ed è stato per me fonte di ispirazione (un bell'applauso per Jason Mott - e il suo "The returned" - e in minor parte per Tahereh Mafi - leggete il suo "Schegge di me" perché è un miracolo divino -) e 2 recensioni di Yotobi. Potete immaginare la mia materia grigia che ribolle e i miei neuroni che fanno le valigie per trasferirsi alle Hawaii.

 

- Se parole sono usate a sproposito, delle doppie sono sbagliate ecc. vi prego di farmelo notare nei commenti, perché non ho testa, a volte, così posso correggere l'errore e rendere la lettura più piacevole e comprensibile per chi leggerà dopo sempre se ci sarà qualcuno DOPO;

- Se, a vostro avviso, ciò che scrivo non sta né in cielo né in terra, commentate, perché così potrò imparare qualcosa anche io (anche perché è la mia prima fic, finora non ho mai avuto il coraggio di postarne. Ne ho centinaia nella mia pennetta D:);

- Se la fic vi è piaciuta, commentate e fatemi vantare un po' della mia inesistente capacità di inventare storie;

Se la fic non vi è piaciuta, commentate ugualmente, tanto posso sempre scoprire dove abitate U.U #uuuuuhMINACCEEE!!

Seriamente, sono una ragazza fragile, non trattatemi male xD

Baciononioni ∞

   
 
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