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Autore: Ramosa12    28/02/2014    6 recensioni
Percy Jackson è uno dei ragazzi più popolari della scuola,simpatico e affascinante.
Annabeth Chase è una ragazza dai seri disturbi alimentari.
Eppure le loro vite si incontreranno e forse veramente il rotto si potrà riparare solo grazie all'amore.
{Percabeth}
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Percy Jackson fu svegliato dal rumore assordante della sveglia,che da tale spavento,cadde a terra con un tonfo.
I capelli corvini erano sparsi per tutto il viso e gli occhi verde mare guardarono male quell'oggetto elettronico che lo svegliava così ogni giorno.
Con un sospiro, il ragazzo si alzò dal parquet freddo e un grosso sbadiglio lo accompagnò per tutto il percorso verso la cucina.
Sally Jackson in Bolfis era impegnata a preparare la colazione per il suo unico figlio mentre canticchiava allegramente.
-Buongiorno mamma!-mugolò con voce assonnata Percy che si accomodò su uno sgabello del tavolo a penisola.
-Caduto dal letto?-domandò Sally osservando suo figlio con un sorriso divertito sul volto.
-Andiamo lo so che stai ridendo sotto i baffi!Lo sai che cado sempre!-esclamò Percy osservando la mamma.
Sally era,ad occhi suoi,la mamma più bella e dolce del mondo.
Aveva lunghi capelli marroni e occhi del medesimo colore.
Odorava sempre di caramelle gommose e forse quell'odore la rendeva ancora più buona di quanto non lo fosse già.
-io?Ridere di te?Non lo farei mai,tesoro!-rise con la sua voce cristallina Sally per
poi avvicinarsi al figlio e baciandoli la fronte.
-Ah mamme!-sospirò il ragazzo ma questa volta sorridendo.
Amava sua madre,era una donna stupenda e loro avevano un bellissimo rapporto.
-Oh!e io che dovrei dire!-disse la donna guardando divertita suo figlio che si ingozzava di biscotti blu.
Era un loro gioco,fin da quando Percy era piccolo,Sally cucinava sempre blu che era
tra l'altro il colore preferito del ragazzo.
-Dovresti dire che sono un figlio esemplare!-masticò il ragazzo a bocca piena.
-Percy!per piacere mangia a bocca chiusa!-lo rimproverò Sally senza però usare un tono duro e onestamente non sembrava nemmeno un rimprovero.
-Paul dove è?-chiese Percy ingoiando il boccone.
Paul era il nuovo marito della madre,insegnante di lettere e il marito perfetto per sua madre. 
-È andato a lavoro presto.-sorrise la donna -E ora che ci penso dovresti muoverti Percy se non vuoi fare tardi.-
-Agli ordini capitano!-disse Percy facendo il saluto militare.
Sally rise -Ahahah!Vatti a lavare prima che ti ammutini!-
-E come? mi sequestri il computer?-domandò con tono di sfida il ragazzo.
-Mmh...non ti preparo più i biscotti e il cibo blu!-rispose Sally battendo il cucchiaio di legno sul palmo della mano.
-Nooo!Mi vado a lavare!Arrivederci!-e detto questo Percy corse per le scale inciampando nei suoi stessi piedi per la fretta e lì Sally scoppiò in una grossa risata.



Annabeth Chase sospirò guardando il piatto ricco di frittelle che era posto davanti ai suoi occhi grigi tempestosi.
Con la forchetta giocò con esso ma non aveva nessuna voglia di ingerirlo.
-Che fai Annabeth non lo mangi?-domandò suo padre mentre chiudeva la valigetta da lavoro baciando poi la fronte della figlia.
Annabeth annuì e ingoiò un pezzettino che le bastò a disgustarla.
-Senti torno stasera tardi,se vuoi puoi ordinati una pizza o se preferisci puoi cucinarti qualcosa.Ora scappo,buona scuola.-salutò suo padre correndo verso la porta e sbattendola dietro di lui.
Federick Chase era tutt'altro che un genitore premuroso.
Era così disattento da non accorgersi dei problemi della figlia, che a volte si chiedeva se quell'uomo fosse veramente suo padre o era un completo estraneo.
Annabeth guardò per l'ultima volta il piatto prima di correre in bagno.
Si accasciò sul water vomitando il cibo che aveva appena ingerito.
Un sapore acre e forte gli attraversò tutta la gola facendole provare un dolore pazzesco in quella zona.
Annabeth era anoressica.
Ogni volta provava a ingerire qualcosa di nutriente finiva sempre in un bagno chiusa a vomitare.
Tutto era iniziato un anno e mezzo fa quando un ragazzo dell'ultimo anno,Luke Castellan,le mise in testa di essere grassa offendendola davanti a tutta la scuola.
Così incominciò ad evitare il cibo provando un senso odio verso esso.
Strinse più forte la tavoletta e quando terminò quella tortura si alzò in piedi osservando allo specchio il suo riflesso.
I capelli biondi le incorniciavano il viso pallido e gli occhi grigi erano stanchi e rossi per lo sforzo.
Era magra così tanto da notarsi sotto il sottile strato di pelle le ossa.
Eppure lei non si vedeva magra come una ragazza normale ma tutto il contrario:obesa.
Senza offesa per gli obesi per carità!
Ma lei si sentiva così,grassa e pesante.
Morsicandosi il labbro inferiore si sciacquò con le dita sottili il viso e poi si spazzolò i denti con uno spazzolino elettrico.
Indossò poi un grosso pullover nero che le arrivava a metà coscia,per coprire il suo fisico,e un jeans skinny grigio.
Poi infilò gli anfibi neri nei piedi ossoluti e buttò le frittelle nella spazzatura,mettendoci tutta se stessa a non annusare il mangiare.
Aveva un olfatto molto sensibile e quindi annusare il cibo le faceva venire la nausea.
Dopo aver posato il piatto sporco nel lavabo afferrò a volo la giacca a vento grigia e la sua borsa di pelle nera e,uscendo di casa,si avviò verso la Goode High School.


Angolo autrice:
Salve a tutti gente!
Allora vorrei dirvi che questo è un prologo,giusto per presentarvi i personaggi e un po' della loro storia e perciò è piccolo.
Chiamiamolo un intro và!
Spero vividamente che vi piaccia!
Avevo questa storia da mesi ormai in testa da mesi ormai e finalmente ho avuto il coraggio di metterlo su tastiera!
A presto 
Bacii Ramosa12
  
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