Crossover
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Autore: mydaimonissnake    01/03/2014    2 recensioni
Come si stabilisce se qualcuno è buono o cattivo? Le creature della luce sono davvero tutte buone? E quelle dell'oscurità tutte malvage? La verità è che chiunque è libero di scegliere da che parte stare. Solo scacciando tutti i pregiudizi e guardando veramente nel cuore di ognuno si può capire gli altri. E nel momento del bisogno, quando il destino della Terra è in pericolo, i veri eroi si uniranno, indipendentemente dalle razze a cui appartengono.
I personaggi della fic saranno quasi tutti tratti da telefim, anime, libri e quant'altro, alcuni manterranno i loro veri ruoli altri invece avranno una storia diversa che spiegherò man mano.
Grazie in anticipo a chiunque leggerà.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I VAMPIRI CACCIATORI
Un nuovo caso
 
Una volta che si furono tutti seduti intorno al tavolo, fecero silenzio, spostando la loro attenzione alla donna in piedi davanti alla parete, dove il proiettore stava già mostrando le immagini di quella, che un tempo, era stata una bella famiglia. In alto ce n’era una dove il bimbo più piccolo era impegnato a soffiare le sei candeline della sua torta di compleanno, con i genitori dietro di lui e il fratello di fianco. Più sotto le foto li ritraevano seduti sui divani della loro casa, tutti privi di vita. Prima di cominciare a parlare anche Penelope Garcia si girò per vedere le foto, fece un sospiro, si sistemò una ciocca di capelli che era sfuggita ad una delle sue mollettine colorate, dietro l’orecchio, poi iniziò a spiegare al resto della squadra di agenti investigativi federali di cosa si sarebbero occupati quel giorno.
-La famiglia Peterson è stata trovata morta due settimane fa, a Boston. Padre, madre e due figli, di 6 e 9 anni. Quella sera erano tutti in salotto a guardare la televisione.  L’ S. I. si è introdotto in casa attraverso la portafinestra del balcone e li ha uccisi tutti.- Garcia fece una pausa per cambiare le immagini, ora accanto alle foto della famiglia Peterson apparvero quelle di un’altra famiglia, anch’essa bene in posa che mostrava i tre componenti sorridenti e allegri in quella più in alto, mentre sotto trovavano posto quelle scattate dopo la loro morte. Poi riprese – Questi sono i Wright, genitori e figlia sono stati ritrovati morti proprio come i Peterson nella loro casa, nel quartiere di Beacon Hill. L’aggressione è avvenuta una settimana fa, di sera. La signora Wright stava finendo di preparare la cena, mentre il marito apparecchiava. La figlia, che aveva 14 anni, era in camera sua a fare i compiti. L’S. I. ha sorpreso i genitori in cucina, poi ha raggiunto la ragazza e ha ucciso anche lei. Ascoltava della musica con gli auricolari, per questo non si era accorta di niente. La polizia teme fortemente che il killer possa riprovarci anche questa settimana per questo ci ha chiamati.-
-La polizia ha ragione, ci riproverà sicuramente.- Intervenne il capo della squadra, l’agente Aaron Hotchner, -in che modo li ha uccisi?- L’attenzione dei presenti tornò a spostarsi su Garcia, che a quella domanda indicò loro i fascicoli che ognuno aveva davanti. –Come potete leggere anche nei referti delle autopsie, il metodo usato è un po’ strano.- A quel punto però prese la parola Spencer Reid, il più giovane del gruppo aveva sfogliato i fascicoli non appena si era seduto e grazie alla sua memoria eidetica era riuscito a leggere e memorizzare tutto.
-Non è poi così strano, in passato ci sono stati molti altri casi di persone che sono state uccise per dissanguamento. Per esempio…- l’uomo di colore al suo fianco lo interruppe, -ehi, ma qui c’è scritto che tutte le vittime hanno i segni di un morso sul collo, chissà che stavolta l’S. I. non sia un vero vampiro.-
-Non dovresti scherzare su certe cose Morgan, tanto più che probabilmente questo pazzo crederà di esserlo veramente.- Morgan guardò il collega che lo aveva ripreso, con un sorriso di scuse –era solo una battuta Rossi- si giustificò. Ignorandoli Hotchner esortò Garcia a riprendere il discorso. La donna spiegò che le vittime erano state tutte prese di sorpresa e che nessuna aveva lottato molto per difendersi. L’assassino aveva colpito tutti i componenti della famiglia con un colpo ben mirato alla testa, facendoli svenire, poi li aveva morsi e dissanguati portandoli così alla morte. Aveva fatto tutto con molta precisione e cura per i particolari, e a parte una piccola traccia di saliva sui corpi, non aveva lasciato nessun’altro segno di sé.
Una volta finita la discussione la squadra prese il jet a loro riservato e partì per Boston, tutti ad eccezione di Garcia che come al solito sarebbe rimasta nel suo ufficio, aiutando gli altri facendo ricerche al computer.


Sull’aereo gli agenti ripresero a parlare del caso, discutendo di varie cose finché una donna bruna, Emily Prentiss non esternò un dubbio che le era venuto mentre ricontrollava il rapporto sulla famiglia Wright. Aveva notato un particolare curioso che non sapeva spiegarsi. –Ragazzi avete notato che in entrambi i casi l’S. I. è entrato dalla portafinestra del balcone?- gli altri la guardarono annuendo, così proseguì  –Bè per quanto riguarda i Peterson, visto che abitavano al primo piano non è strano che abbia scelto questo modo, ma i Wright erano al quarto, come ha fatto a raggiungerli?-
-Anch’io l’avevo notato- le rispose Rossi –ma forse il palazzo è dotato di una scala antincendio.- A Prentiss però questa opzione non convinceva. –Se fosse stato così, il rapporto della polizia avrebbe dovuto riportarlo- gli fece presente. Rossi scrollò le spalle –forse se ne sono dimenticati, a volte capita.- L’occhiata che Emily gli lanciò mostrò che lei non era affatto convinta, ma non disse niente. Restarono tutti in silenzio per un po’ a riflettere sulla cosa, finché Jennifer Jareau, più comunemente chiamata JJ, l’unica altra donna presente nel gruppo, non si alzò per andare a prendere un caffè chiedendo agli altri se ne volessero uno. Hotch e Rossi accettarono l’offerta ringraziandola mentre Prentiss e Reid rifiutarono. Morgan invece si alzò e la seguì per prenderselo da solo. Tornarono dai loro compagni con due caffè per uno, tenendosi il proprio e consegnando l’altro ai colleghi che l’avevano chiesto. Una volta che si fu risieduto Morgan espose l’idea che gli era appena venuta. –E se in realtà l’S. I. non fosse entrato dai balconi, ma dalle porte? I vetri avrebbe potuto romperli in seguito per far credere di essere passato da lì.- JJ aggrottò le sopracciglia dubbiosa mentre soffiava sul suo caffè –perchè avrebbe dovuto fare una cosa simile?- gli chiese. –Perché lui vuole farci credere di essere un vampiro, e i vampiri passano dalle finestre, questo lo sanno tutti.- le rispose l’amico con un gran sorriso. Sembrava che questo caso lo divertisse parecchio, ma lei lo conosceva troppo bene e sapeva che in realtà Morgan si comportava così solo per non pensare ai piccoli Peterson. Il loro lavoro era sempre piuttosto duro, ma quando c’erano di mezzo dei bambini era molto più difficile da sopportare. Volò per un attimo col pensiero al suo piccolino, in quel momento all’asilo, ma poi lo ripose accuratamente da parte, ritornando a concentrarsi sulla conversazione in corso.  -Sai- stava dicendo in quel momento Prentiss rivolta proprio a Derek Morgan –non credo sia una cattiva ipotesi. Chiaramente si è dato molto da fare per allestire tutta la scena, mordendo le vittime e non lasciando la minima traccia di sangue, rompere i vetri delle finestre è quel particolare aggiuntivo che rende tutto più verosimile.-
-Credo anch’io che sia possibile- aggiunse la sua opinione Reid, stupendo i colleghi che lo credevano immerso in una rilettura del caso, visto che mentre loro parlavano lui stava sfogliando i fascicoli che aveva in mano. Hotch sorrise scuotendo un poco la testa, riflettendo su quanto Reid riuscisse sempre a sorprendere tutti, finì il suo caffè ancora abbastanza caldo con un lungo sorso, poi riprese il controllo della situazione. Ricordò a tutti che per il momento era ancora troppo presto per scartare un’ipotesi a favore dell’altra e che ne avrebbero riparlato dopo aver visitato le scene del crimine. Disse a Morgan e Prentiss che sarebbero stati loro due ad andare a controllarle, e a Rossi e Reid che loro avrebbero dovuto fare un salto all’obitorio per controllare i cadaveri. Lui e JJ invece sarebbero andati direttamente alla stazione di polizia per parlare agli agenti che si stavano occupando dei casi. Gli altri li avrebbero poi raggiunti lì.
 
  
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