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Autore: needlukeshug    01/03/2014    1 recensioni
Ci sono due cose da cui sono dipendente.
L'eroina.
E la seconda, forse ne sono dipendente anche più della seconda: Luke Hemmings.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eroina.

"Eroina." dissi ad alta voce. La sala venne riempita da un "ohw" di massa.
"Ma tesoro- disse una donna sulla sessantina- quanti anni hai?" 
"Sedici, Signora." un altro ohw riempì la sala. 
Mi alzai senza dire una parola e lasciai la parola a un dipendente da non so che cosa. La signora che mi chiese l'età, ad esempio, beveva alcol di continuo dopo che suo marito la tradì con una più giovane di ventanni.

"Mamma, ti prego non lasciarmi qui!" implorai al telefono.
"Claire, ci sei dentro ormai. Devi disintossicarti." la freddezza gelava le sue parole.
"Tu ti stai sbarazzando di me. Non puoi abbandonarmi in questo centro di pazzi. Ci mettiamo in cerchio e iniziamo a parlare dei nostri problemi ma vaffanculo! Che ne sanno di me? Fammi tornare a casa."
Per un attimo sentii solo un suo sospiro.
"Non puoi, Claire, resta lì e leva quella merda dal tuo corpo." iniziò ad alterarsi.
Chiusi il telefono con tutta la forza possibile e scivolai per terra. 
"E' già la terza chiamata che fai oggi, Richards." eccolo, il dipendente da hashish più coglione del mondo.
"Voglio un buco, Clifford." lui sorrise. 
"Giusto, tu sei solo un fumato, che ne devi sapere di noi, bucomani." lui rise.
"Ti stai mica vantando di essere una bucomane, Richards?"
"Io sono una bucomane e me ne vanto!" gridai.
Scivolò accanto a me e poggiò la testa sulla mia spalla.
"Scappiamo, Richards?" per un attimo mi sorprese e ci credetti davvero a quello che diceva poi ricordai che Michael è comunque uno che preferisce non mettersi nei guai. E' stata una delusione quando ha iniziato a fumare per i suoi genitori per questo hanno pensato al centro. Ma che coglioni, pensai. C'è bisogno di rinchiudere il proprio figlio per un po' di roba leggera?
"Dico sul serio, Richards. Voglio evadere. Uno di quelli che lavorano qui in mensa è mio amico, mi passa pasticche di nascosto. Ci può aiutare." faceva sul serio.
Gli sorrisi.
"Stasera si evade, Richards! Andiamo a fumarci un po' di marjiuana!" 
Lui pensava alle canne, io pensavo esclusivamente al buco che mi sarei fatta e alla magnifica sensazione di essere completamente sballata. 

L'amico di Michael era un tipo veramente forte, prima di farci uscire dalla prigione ci diede un po' di hashish e Michael se lo fumò tutto d'un botto, non me ne diede neanche un po'.
Pensavo mentre camminavamo che era da un sacco che non stavo a rota e che nel momento in cui avrei di nuovo fatto un buco, sarebbe cominciata ancora tutta la merda. Ma non mi importava, volevo quell'eroina ed ero disposta a fare di tutto per averne un po' e non mi sarei mai più disintossicata, sarei morta con la siringa al braccio, il destino di tutti i bucomani. 
Io e Michael andammo al Soft, la discoteca dove potevi entrare in qualsiasi giro, potevi fumarti e infilarti nelle vene qualsiasi sostanza. 
Io e Michael  eravamo piuttosto amici, una volta lui si era sniffato l'ero che mi era rimasta ed era completamente sballato e voleva fare sesso con me, io gli dissi di no ma poi mi feci un buco e allora gli feci solo un pompino.
Michael era un tipo troppo forte e tutti gli andavano dietro ma solo io ero veramente sua amica. Mia madre lo odia perché pensa sia stato lui a farmi finire nel giro dell'ero ma non è vero, io ci sono voluta finire.
Michael la sniffava solo a volte quando era troppo triste o troppo felice ma niente dipendenza. Solo io ero la cogliona che c'ero finita dentro nel giro dell'ero.
Mi feci quella maledetta pera e finalmente andai al centro della pista tutta sballata. Ballavo come una tossicodipendente e ridevo da star male per le coglionate di Michael che s'era fatto di hashish.
Pensai che il centro di disintossicazione avrebbe chiamato mia madre domattina e lei mi avrebbe trovata subito perché sapeva i posti dove andavo a farmi i buchi quindi dovevo trovare un posto sicuro. 
Mi avvicinai al bancone degli alcolici ma non mi andava niente, volevo riuscire a pensare qualcosa.
"Porca troia, sei completamente sballata." disse un ragazzo, biondo, capivo solo questo. 
"Non rompere, devo trovare un posto in cui dormire o domani mia madre mi ammazza di botte."
"Mi dispiace."

Lo guardai per bene.
"Quanti anni hai?" gli chiesi.
"Se stai pensando di venire nel mio appartamente, non si può. Anzi questa discoteca fa schifo."
"Porcodio, stai calmo, dormirò per strada, se è questo che ti preoccupa."
"Per strada?" 
"Ah-ah"
"Prendi il tuo cappotto, stasera dormi da me."
 
Presi l'eroina che mi rimaneva dal quartino che avevo comprato così domattina me ne sarei fatta un'altra e il mio cappotto. 


Buongiorno, amici miei! Che primo capitolo di merda, non trovate? Ma vi prego, recensite, mettete tra i preferiti, qualsiasi cosa ma fatemi capire che vi è piaciuto, voglio assolutamente continuare. 
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CLAIRE RICHARDS, AH.
 
  
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