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Autore: uadjet    01/03/2014    0 recensioni
Una ragazza proveniente dal nostro mondo catapultata nella Hogwarts del 1942, il mago più oscuro di tutti i tempi a diciassette anni, la Camera dei Segreti aperta ..... questa è la mia storia. Spero che vi piaccia e che commentiate
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Nel 1942….

“Nel 1942 … nel 1942!” Poteva dirlo in tutti i modi possibili ed inimmaginabili, ma il succo era sempre quello: lei, Cassandra Peters, si trovava ad Hogwarts nel 1942, ovvero quando …

“Tom Riddle era a scuola, con il preside Dippet e Albus Silente come insegnante di Trasfigurazione e Vice-preside” concluse da sola, mentre faceva avanti indietro nel corridoio d’entrata alla Sala Grande.

Male.

Ma male, male, male.

“Non c’è nessun problema” si sostenne, “sono Capo-Scuola, no? Questa spilletta varrà pur qualcosa … E poi, fortuna che ho giocato a Pottermore”

Già, peccato che fosse sempre stata la peggiore; non un buon modo per iniziare gli studi, no? E poi non si era nemmeno accorta che la cosa che Ben Prewett (così si chiamava la matricola che aveva fermato poco prima) stava fissando fosse proprio la sua spilla, e non i suoi seni. Pensava sempre il peggio …

Una cosa era certa: aveva fame. Ma come sapeva chi fossero i suoi amici? E se le avessero fatto domande strane? E se l’avessero investita con battute magiche? Lei non conosceva i loro usi e costumi fino a quel punto!

Simulare e dissimulare, pensò lei mentre entrava, la treccia ondeggiante dietro la schiena, devo fare finta, sorridere e parlare il meno possibile … farò il mio lavoro di Capo-Scuola, no?

Ma non era proprio abituata alla bellezza che le si ripresentò sul capo, e non fece a meno di osservare incantata il soffitto della Sala, di nuovo; lo osservava così ammaliata che non si accorse di essersi avvicinata al tavolo dei Serpeverde, sbattendo il fianco contro lo spigolo e rovesciando una portata sporgente dal tavolo di non-so-che addosso ad uno studente.

“Ugh!” Merda! Non posso proprio evitare di fare le mie figure!

“Ehi, ma che hai fatto, imbecille!” disse una ragazzetta con i capelli corvini arruffati e il viso imbronciato e arrogante. Ma che educazione le avevano impartito i suoi genitori? Avrebbe tanto voluto avere da loro il permesso di usare le mani per darle una lezione in quello stesso istante. Ma non è così che si comporta un Capo-Scuola, giusto? Deve essere un punto di riferimento per tutti, e soprattutto per i nanerottoli come lei, riflettè la giovane con un sorriso biricchino.

“Oh, scusa, ehm … Gratta e netta”

A quanto pare però l’incantesimo non doveva esserle venuto benissimo, perché chissà come un getto di acqua, fuoriuscendo dalla bacchetta, colpì la malcapitata investendola in un getto incessante, sotto le risate dei Grifondoro (loro eterni nemici).

E per fortuna che sono Corvonero …

“OH MIO DIO I MIEI CAPELLI!!!!” gracchiò la bambinetta, mettendosi le mani nei capelli per l’orrore: adesso si rendeva conto del perché non sopportava i bambini.

“Beh, ti sei pulita, no?” cercò di confortarla la giovane, “è questo l’importante, no?”

Non si era accorta di una presenza alle sue spalle finchè non sentì una voce vellutata sussurrare al suo orecchio: “Peters, speravo di meglio … Gratta e Netta!”

Mentre la ragazzina pulita si esibiva in un sorriso civettuolo, Cassandra si voltò per osservare il suo interlocutore con un brutto presentimento; quello che vide non la fece sentire meglio.

“Tom … Riddle!” bisbigliò lei come se ciò potesse rendere quello che le stava capitando, e il ragazzo stesso, ancora più reale di quanto già non fosse, e l’altro la osservò con sguardo indecifrabile.

“Tutto bene, Cassandra?” le chiese una ragazza appena sopraggiunta, con espressione preoccupata; doveva essere una sua coetanea, sebbene fosse più bassa di lei. Di certo apparteneva alla sua Casa: anche lei portava gli stessi colori sulla cravatta e sui calzini, e aveva anche una spilla, sebbene di forma e dimensione differente dalla sua.

“Io …” stava rispondendo la ragazza quando due infermiere comparvero in Sala seguite dalla Mummia dirigendosi verso di lei. Le sfighe non tardano mai ad arrivare, pensò infastidita la bionda, quando la ragazza che l’aveva chiamata poco prima non le bloccò.

“Che succede? Cass?”

E che vuoi che ne sappia io, voleva rispondere, ma chissà come le parole non le uscivano; quello di fronte a cui si stava trovando era troppo da sopportare, e aveva scacciato perfino la fame che aveva. Decisamente.

“Devo … devo avere la febbre” mormorò confusamente, “meglio che torni nel Dormitorio ….” Continuò guardando la sua compagna di Casa incerta.

“Sì, certo, ti accompagno io” affermò decisa, e dopo averla presa sottobraccio si diresse fuori dalla Sala.

Sebbene non fosse abituata a certi comportamenti con i suoi coetanei, come per esempio ad abbracci o buffetti, si lasciò guidare verso la Sala Comune, che, per inciso, non sapeva nemmeno dove si trovasse.

“Certo che sei proprio fuori fase, Cass” la rimproverò affettuosamente la giovane (di cui non conosceva ancora il nome), e così la neo-Corvonero si permise di osservarla più da vicino: sebbene fosse bassina, infatti, aveva un corpo molto flessuoso, nonché un bellissimo viso, reso sbarazzino dalle efelidi sul naso e sulle guance. In più aveva una tonalità di colore dei capelli che aveva fatto sempre impazzire la ragazza, il mogano, in perfetto equilibrio con gli occhi verde smeraldo; Cassandra si ritrovò a pensare che la giovane fosse molto sensuale, e che di certo avesse molti pretendenti.

“E per di più hai catturato l’attenzione di Riddle, tu che non vuoi avere nulla a che fare con lui” continuò la giovane catturando, in questo caso, l’attenzione della sua interlocutrice: perché lei non voleva avere nulla a che fare con lui? Questo le fece sorgere una nuova domanda: ma lei lì che stato di Sangue aveva?

Da come la guardò la sua compagna, le sue domande avrebbero avuto una risposta più avanti, perché, dopo averla lasciata passare, la accompagnò in camera, e le augurò buon riposo, promettendole che avrebbe preso gli appunti delle lezioni anche per lei e raccomandandole di non alzarsi finchè non si fosse rimessa del tutto.

E ne aveva proprio bisogno.

 

Ciao a tutti! Volevo solo ringraziare coloro a cui è piaciuta fin da subito la fan fiction, in particolare Ilovefandom per averla recensita, e poi Caren Aiiro e Gildasev per averla messa tra i preferiti e Caren Aiiro, Coccinella75, Delta_MI, Gildasev, Marty Evans e Hayley_chan per averla messa tra le seguite XD a presto

Uadjet

 

 

 

 

 

 

  
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