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Autore: Son Gohan    01/03/2014    3 recensioni
Salve a tutti!
Questa è la mia prima fan fiction, quindi vi prego: siate buoni! Ho tante cose da imparare!
Allora, questa fan fiction parlerà principalmente di Gohan e Videl, ma in un Universo diverso da quello che conosciamo tutti (ma non è quello Mirai)... diciamo che quest' Universo è quasi una "fusione" tra il nostro e quello di Dragon ball (ovviamente più qualche cosina creata dalla mia testolina)... i personaggi abitano in Italia, ad Asti (una città in Piemonte), ma dopo qualche capitolo...
Ah! Sto andando troppo avanti con la storia! Se siete curiosi, venite e leggete!
E se qualcuno di voi volesse, può lasciarmi una recensione! Basta che sia costruttiva e che mi aiuti a migliorare come scrittore!
Ci vediamo!
Ciao Ciao!
Son Gohan.
P. S. Nelle note ho messo l' OOC per precauzione.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La malattia fu solo l’ inizio
Capitolo 11

 
Terra, Corso Dante (AT)
Ore 3:15
 
Gohan correva, correva a perdifiato per scappare lontano da quelle persone che avrebbero dovuto credere in lui e che avrebbero dovuto, almeno secondo il ragazzo, aiutarlo a salvare Videl, o perlomeno rassicurarlo dicendogli che sarebbe andato tutto bene e che la ragazza sarebbe tornata sulla Terra sana e salva. E invece no, invece loro dicevano che non ce l’ avrebbe fatta e che si doveva arrendere, ma questo Gohan non l’ avrebbe mai accettato, per nulla al mondo. Era sicuro che ce l’ avrebbe fatta in un modo o nell’ altro, anche a costo di rimetterci la pelle, l’ avrebbe riportata sulla Terra; ormai se l’ era promesso e lo aveva fatto anche a Videl, e lui le manteneva le promesse, sempre.
“Se pensano che me ne resti qui con le mani in mano si sbagliano di grosso! Andrò su Terra-Nova e la riporterò a casa! Anche se dovessi rimetterci la vita non mi interessa, se dovessi morire l’ avrei fatto per inseguire il mio sogno!” questo era quello che la mente del Saiyan continuava ad urlargli, sicura che ce la potesse fare, a qualsiasi costo.
 
Ore 3:30
 
Dopo un quarto d’ ora di corsa, Gohan si dovette fermare per riposarsi, da quando quella maledetta malattia l’ aveva colpito si stancava molto in fretta, alle volte bastavano anche solo le scale che lo portavano in camera da letto per fargli venire il fiatone. Trovò una panchina della fermata dell’ autobus e vi ci sedete, poggiando la schiena allo schienale per stare più comodo e per riprendere fiato meglio, aveva un fiatone da far paura, quindi doveva regolarizzare il respiro prima di tutto e quella posizione lo aiutava un po’.
“Questo posto lo conosco… ma certo, qui è abbastanza vicino a quel maledetto vicolo… magari se andassi lì potrei trovare qualcosa che mi aiuti… tra un po’ ci vado, adesso devo riposarmi qualche minuto.” disse il ragazzo a voce bassa e con ancora il fiato corto.
Appena si fu rimesso un po’ Gohan partì alla volta di quel vicolo, non aveva bisogno di stare molto a cercare perché conosceva a memoria la strada, e non avrebbe mai dimenticato qual’ era il vicolo, anche se ce n’ erano molti lì.
“Trovato, e adesso vediamo se c’ è qualcosa… se va beh, se magari prendo una luce è meglio, non ci vedo una mazza” e detto questo prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni e cercò l’ applicazione della torcia
“Sapevo che mi saresti tornata utile! AH! Magari se non me la punto negli occhi…! Accidenti… adesso però, al lavoro” disse mettendosi a cercare qualsiasi cosa potesse aiutarlo, in quel momento sembrava quasi un detective, anche se non era esperto come Sherlock Holmes nella ricerca di indizi o oggetti non se la cavava poi così male, in fondo aveva fatto pratica cercando qualsiasi cosa non metteva a posto, lasciava tutto in giro, poi passava Videl e metteva apposto ed il Saiyan non trovava più nulla, quindi gli toccava cercare bene, aveva imparato a cercare come i detective, e poi aveva anche letto tutti i libri del grande Holmes e aveva visto i film, quindi non poteva che saper cercare.
“E quella pozza di sangue? Ah già è vero, è mia” ricordò il Saiyan sfiorandosi delicatamente la ferita, attento a non farsi del male da solo.
“Uffa, qui non c’ è niente di interessante… che barba… yaaaawnn….! Sarà meglio se vado a casa. Qui magari ci torno domani con la luce, ma tanto se non ho trovato niente adesso  che speranze ho di trovare qualcosa domani? Va beh, ritentar non nuoce.” pensò a bassa voce il mezzosangue Saiyan mentre si alzava in volo per tornare a casa, sdraiarsi sul divano e dormire, l’ idea di andare in camera sul letto non gli piaceva affatto, si sarebbe sentito ancor più solo.
 
Domenica 16 Febbraio 2014, Terra, casa di Gohan e Videl
Ore 9:58
 
*DRIIIIIIIIIIIIINNNNN*
“AH!” urlò Gohan spaventandosi e cadendo dal divano sul quale aveva dormito fino ad un istante prima “Chi cacchio è che chiama a quest’ ora?” si auto domandò il Saiyan alzandosi dal pavimento  ed andando a rispondere al telefono:
“Si?” disse con voce ancora impastata dal sonno il figlio di Goku
“Gohan? Sono Bulma” rispose la turchina dall’ altra parte del telefono
“Mh? Ah sì… ciao Bulma… dimmi pure”
“Ho saputo di quello che è successo ieri… mi dispiace molto per Videl, non si può fare nulla per riportarla sulla Terra?”
“Ah beh... veramente era quello che sarei venuto a chiederti io tra un po’… non so che cosa si possa fare… se non lo sai tu!”
“Beh allora che ne dici di venire qui tra un po’?”
“Certo! Allora mi preparo e vengo, ok?”
“Ok, allora a dopo!” salutò la turchina
“A dopo” e detto questo il Saiyan si precipitò in bagno per farsi una bella doccia rilassante e prepararsi ad andare alla Capsule Corporation da Bulma.
“E’ meglio che vada prima a prendermi la roba pulita, questa non lo è più molto….” Constatò il ragazzo andando prima in camera a prendere i vestiti, per poi fiondarsi in bagno, accendere la stufetta per non congelare, ed entrare nella doccia.
 
Ore 10:17
 
“Aaaahh… ci voleva proprio una bella doccetta rilassante! E non ci ho messo neanche tanto! Nemmeno un quarto d’ ora, calcolando che di solito ci resto un’ ora se non di più. Ho fatto a tempo di record! Bene, ora mi asciugo, mi vesto e me ne vado.” Detto questo il Saiyan aumentò l’ aura così da asciugarsi col calore prodotto, spense la stufa che aveva riscaldato già abbastanza, si vestì e volò a casa di Bulma.
 
Capsule Corporation
Ore 10:20
 
Gohan suonò al campanello ed un Trunks con un’ asciugamano sul collo gli aprì la porta
“Ciao Trunks!” salutò Gohan
“Ciao Gohan!” salutò il bambino, più allegro del solito. Il Saiyan maggiore se ne accorse e così gli chiese “Come mai tutta quell’ allegria Trunks?”
“Beh, oggi mentre mi allenavo con papà lui mi ha proposto una sfida: se riuscivo a colpirlo in faccia senza trasformarmi in Super Saiyan mi avrebbe portato alle giostre e avrebbe fatto tutti i giri che volevo con lui!” rispose il bambino con un sorriso che mancava poco gli andasse da un orecchio all’ altro per davvero.
“Oh bene hahaha! Mi immagino Vegeta sulle autoscontro: ‘Ehi tu! Guai a te se ci vieni contro un’ altra volta chiaro?! Se lo fai ti disintegro! Io sono il Principe dei Saiyan!’” disse Gohan imitando il tono di Vegeta
“Hahahaha! Già, è lì che lo voglio portare appena arriviamo!”
I due Saiyan risero per un po’, fino a quando una donna dagli occhi e dai capelli turchini arrivò
“Ehi ragazzi, che cos’ è che vi fa ridere tanto?” chiese sorridendo la donna
“Oh? Ciao Bulma! Niente è solo che Vegeta porta Trunks alle giostre e stavamo immaginando le possibili reazioni del Principe. Hahahah!” rispose ancora ridendo Gohan
“Guardate che vi ho sentito razza di idioti!” urlò Vegeta dal bagno, era appena uscito dalla doccia
“Oh ma che bello, allora farai così” gli chiese in risposta Bulma con tono di chi stava prendendo in giro, si divertiva sempre a farlo, soprattutto con suo marito
“Smettetela! Soprattutto tu donna! E a proposito di te, dove diamine hai messo la mia tuta?!” continuò ad urlare Vegeta
“Te lo sogni di metterti la tuta, bello! Ti ho lasciato i vestiti puliti sulla lavatrice, ti metterai quelli!” gli rispose a tono Bulma
“No! Io questa roba non me la metterò mai! Io sono…” ma Vegeta non ebbe tempo di finire la frase, che Bulma lo fece al posto suo:
“…il Principe dei Saiyan…. lo sappiamo… quando la pianterai con ‘sta storia eh?”
“Grrr!” Vegeta grugnì solo, ciò significava che aveva vinto Bulma, che infatti fece il segno della vittoria con le dita.
“Su ragazzi, non vorrete restare qui per sempre no?” disse la turchina entrando in casa e facendo accomodare Gohan sul divano, mentre Trunks invece si era congedato.
Arrivati nel salotto, Gohan si sedette sul comodo divano rosso mentre Bulma iniziò a parlare per vedere che cosa si poteva fare per risolvere quella situazione:
“Allora Gohan, se non ho capito male vorresti che ti costruissi una navicella che ti permetta di andare su Terra-Nova, giusto?”
“Esattamente” confermò il ragazzo sul divano
“Bene… per la navicella non dovrebbero esserci molti problemi, visto che non sarebbe la prima che costruirei, però il problema rimangono le coordinate ed il pianeta, potrebbero esserci, che so, degli agenti atmosferici differenti ai quali i materiali terrestri non possono resistere, o magari qualcos’ altro al quale la navicella potrebbe non resistere…” disse con l’ espressione un po’ preoccupata la scienziata
“Lo so, ma correrò il rischio, non me ne importa nulla di quello che potrebbe accadermi, l’ importante è che raggiunga Videl, anche se questo mi costerà la vita non me ne può fregare di meno, se dovessi morire l’ avrei fatto per una buona causa, no?” cercò di convincerla Gohan, sapeva che la scienziata non voleva farlo desistere, sarebbe stato inutile, ma lo fece lo stesso
“Ok… vedrò che posso fare… bisognerebbe ritrovare i progetti per la navicella con cui Goku è andato su Nameck e anche quelli di quella con cui siamo andati noi… magari riusciamo a farne una resistente abbastanza, questa mattina i tuoi genitori e Bardack sono venuti a dirmi quanto è successo e tuo nonno mi ha anche spiegato la storia tra Saiyan e Terranoviani… e ha detto che le navicelle Saiyan non avevano alcun genere di problema, quindi magari se usiamo quei progetti riusciamo a costruire una bella navicella che ti porti fin laggiù. Però il problema delle coordinate rimane lo stesso”
“Per quelle c’ è tempo, magari chiedo a nonno se le sa, cosa difficile ma potrebbe essere…”
“E’ quasi impossibile sapere le coordinate di un pianeta a memoria, però prova, magari avendole inserite diverse volte sulla sua navicella l’ ha imparata.”
“Speriamo… sarebbe troppo bello, ma la speranza è l’ ultima a morire, no?” chiese Gohan
“Giusto!” rispose la scienziata con un sorriso, sapeva che quel ragazzo quando voleva sapeva essere molto testardo, quasi quanto lei, Chichi e Videl, e per essere così testardi ce ne vuole!
I due restarono a parlare ancora un po’ de più e del meno, ma poi il Saiyan se ne andò a casa dei suoi genitori, dove c’ era anche Bardack, l’ unico essere, a sua saputa, che avrebbe potuto conoscere le coordinate di Terra-Nova.
 
Monti Paoz, casa Son
Ore 11:15
 
*DLIN DLON*
Il campanello di casa Son suon improvvisamente e una Chichi indaffarata a mettere apposto la camera del secondogenito urlò dal piano superiore
“Goookuuu!! Va’ a vedere chi è!”
“Uffa ma perché proprio io?!” si lamentò il Saiyan che stava giocando con Goten alla Play Station
“Perché sì, e ora fila!” continuò ad urlare Chichi
“Uff…” il Saiyan non fece nemmeno in tempo a lamentarsi, che il figlioletto gli aveva già fatto un gol su Fifa
“NO! Non è giusto Goten! E’ da annullare! Tua madre mi ha distratto!” protestò Goku
“Hahaha! Evviva! Ho segnato un’ altra volta! Yeppiii!!” esultò il bambino per festeggiare il suo settimo gol contro il padre, che dal canto suo ne aveva fatto uno per miracolo
“Non è giusto però!”
*DLIN DLON*
“Goku vuoi andare ad aprire?!”  urlò Chichi scocciata
“Uff, e va bene… comunque Goten, era da annullare” disse invano il Saiyan, dato che il figlioletto, dopo aver messo in pausa il gioco, aveva iniziato a ballare per festeggiare
Goku andò alla porta ancora sbuffando, ma quando aprì e vide Gohan quasi non rimase spiazzato, non se lo sarebbe mai immaginato che suo figlio si sarebbe fatto vivo entro breve, soprattutto dato l’ episodio della sera prima
“Oh, ciao figliolo” disse un po’ spiazzato
“Ciao papà, c’ è il nonno?” chiese il ragazzo in tutta risposta
“Beh, adesso non c’ è, ma se aspetti un po’ magari torna.”
“Ok, posso aspettarlo qui?”
“Certamente! Vieni pure” disse Goku entrando in casa e dirigendosi verso il salotto, seguito da Gohan
“Fratellone!” esclamò il più piccolo dei Son vedendo l’ adorato fratello entrare
“Ciao piccolo!” disse sorridendo e prendendo in braccio Goten “Che hai fatto a papà, lo vedo un po’ indispettito…” continuò poi, facendo sghignazzare il più piccolo
“E’ perché l’ ho battuto a Fifa, gli ho fatto sette gol mentre lui ne ha fatto uno per grazia dell’ arbitro, gli ha dato un rigore praticamente inesistente!”
“Non era inesistente! Mi hai praticamente scaraventato a terra Kudo! E per buttare giù lui ce ne vuole! E comunque ringrazia che l’ arbitro non ti ha dato nessun cartellino, perché sei entrato da dietro e ti saresti meritato come minimo il rosso!” cercò di ribattere il padre, convinto di quello che diceva
“Se se, come no…” fece Goten
“Hahaha! Dai, adesso basta su, non è il caso di litigare per un gol” s’ intromise Gohan
“Giusto!” disse il secondogenito di Goku
“Uff… e va bene… che pizza però, non è giusto!” fece imbronciato Goku
“Fratellone…” disse all’ improvviso Goten, attirando l’ attenzione del fratello “…facciamo una partita io e te?”
“Certo, perché no, se papà è d’ accordo per me non c’ è problema” disse in tutta risposta Gohan guardando il padre
“Fate pure, vedi di vendicarmi però, e fa’ attenzione che tuo fratello bara, io vado un po’ da vostro nonno per vedere che combina” rispose Goku dando il suo joystick al primogenito ed andando a cercare il padre che era andato a fare una passeggiata sulle colline e a cercare qualcosa da mangiare.
“Ok Goten, usiamo le stesse squadre di prima?”
“Io uso sempre la mia, ma tu sei sicuro di voler usare la squadra di papà? E’ scarsa, non ci sarebbe gusto a batterti”
“Punto primo: non è una squadra debole; punto secondo: con Kudo c’ è il pericolo che ti sfondi la rete e punto terzo: pensa alla tua di squadra, che tanto vinco io” disse un po’ con aria di sfida Gohan
“Ok, allora iniziamo!” disse il più piccolo dei Son dando così inizio alla partita.
 
Ore 11:38
 
“Haha! Che ti avevo detto Goten? Che vincevo io! E così è stato! Yuppiiii!!” esclamò Gohan divertito e gioioso, aveva appena vinto per quattordici a undici contro il fratellino e non poteva che essere contento
“Uffa, non è giusto! Vinci sempre tu!” si lamentò il piccolo
“Oh eddai, se vuoi poi ti do la rivincita, ma adesso sta per arrivare il nonno e dovrei palargli” disse Gohan cercando di consolare il fratellino
“Promesso?”
“Promesso!”
“Ok allora non farti attendere, voglio la rivincita!” disse Goten andando in camera sua a cercare i suoi giocattoli, ogni volta che Chichi metteva a posto lui non trovava più nulla, e gli toccava cercare a lungo.
Mentre Goten saliva le scale che portavano alla sua camera la porta dell’ ingresso si aprì, lasciando entrare due uomini praticamente identici, se non per il fatto che uno aveva una cicatrice sulla guancia sinistra, come se in quel punto fosse stata squarciata per qualche motivo, magari era una ferita di guerra.
“No, è più grosso il mio!” si sentì dalla porta
“No, il mio!”
“Il mio!”
“Il mio!”
Gohan, sentendo i due uomini litigare, decise di alzarsi dal divano e andare a vedere il motivo di quella discussione
“Papà, nonno, che vi prende? E poi tu papà non ne hai avuto abbastanza con Goten? Adesso devi pure litigare col nonno?”
“Lui dice che ha preso il pesce più grosso, ma non è vero! Il più grande è il mio! Guardalo anche tu figliolo, il mio se lo potrebbe mangiare il suo!” disse Goku indicando due enormi pesci fuori dalla porta, quello a destra era il suo, quello a sinistra quello che aveva preso il padre
“Ma se sono uguali!” disse il ragazzo
“No, il mio è più grande” disse Bardack
“No il mio!”
“Il mio!”
“Il mio!”
“Piantatela! Volete che chiami la mamma?” minacciò il mezzo sangue
“No per favore!” risposero all’ unisono Goku e Bardack, spaventati alla sola idea
“Bene. Allora, quei due pesci sono quasi uguali, ma, non riattaccate a litigare, uno dovrà pur essere più grosso dell’ altro no? Quindi adesso facciamo una prova, li appendiamo ad un bastone lungo e resistente e vediamo quale parte va più giù, quello sarà il pesce più pesante.” era una soluzione un po’ estrema, ma se non avessero fatto così i due Saiyan avrebbero continuato a litigare fino a quando non fossero morti di vecchiaia, e la vita di un Saiyan è molto lunga
“Ok, ma dove lo troviamo il bastone?” chiese Bardack
“Io ce l’ ho, è un ricordo di mio nonno, dovrebbe essere nel tempio qui accanto, vado a prenderlo” disse Goku scomparendo in quella sorta di piccolo tempio dove erano conservati i ricordi del vecchio Son Gohan, colui che si era preso cura di Goku fino alla morte, causata proprio da quest’ ultimo per un incidente. Poco dopo il Saiyan era già di ritorno, trionfante e col bastone in mano.
 
Dopo che Gohan ebbe costruito quella “macchina” appese i due pesci ai lati, e calcolò quello con la maggior pendenza con una bolla.
“Papà, il tuo è quello più pesante, ma neanche di un chilo… quindi per una colta hai vinto tu.” annunciò Gohan
“Evviva! Ho vinto io!” esultò Goku
“Sì, ma di poco” gli ricordò il padre
“Però ho vinto io”
“Sì sì, hai vinto tu papà, ma adesso non riattaccare!”
“E va bene, però sono felice lo stesso”
“Quello non te lo vieta nessuno” disse Gohan, per poi rivolgersi a Bardack dicendo: “Ah, nonno, potrei parlarti?”
“Certo, dimmi pure”
Il volto di Gohan si fece serio ed attaccò il discorso:
“Ecco, io volevo sapere se eri a conoscenza delle coordinate di Terra-Nova”
“E a che ti servono?”
“Lo sai, non fare il finto tonto, devo andare da Videl” rispose secco Gohan
“Gohan, non parlare così a tuo nonno” lo rimproverò Goku
“Papà, per favore, non mettertici anche tu, te ne prego”
“Ehi ma che ti prende eh? Da quando ti comporti così?” il tono di Gohan non era mai stato così, ora sembrava quasi nervoso, no, quello non sembrava nemmeno più lui, quello non era il ragazzo gentile ed educato di qualche giorno prima, in quel momento non sembrava più lui.
“Lascialo stare Kakaroth, è scosso da quello che è successo quindi lascialo in pace” s’ intromise Bardack
“Ma…”
“Niente ma, ora va’ a vedere a che punto è Chichi con il pranzo, ho fame” ordinò Bardack con un tono che non ammetteva repliche, a volte doveva essere duro anche con suo figlio
“E va bene, uffa però” detto questo Goku se ne andò in cucina da Chichi come avrebbe fatto un bambino offeso dopo essere stato sgridato dal padre
Una volta accertatosi che Goku non si sarebbe più intromesso, Bardack prese il nipote e lo invitò a seguirlo fino all’ albero vicino a casa. Una volta arrivati si sedettero e dopodiché il maggiore prese la parola:
“Mi hai chiesto se conoscevo le coordinate del pianeta giusto? Bene, sarò sincero con te, non le so a memoria, ma posso dirti con assoluta certezza che sono identiche a quelle della Terra, cambia solo la Galassia: noi siamo in quella del Nord e loro in quella dell’ Ovest. Tutto qui.”
“E quindi non è poi così difficile arrivarci, giusto?” chiese speranzoso il ragazzo
“No, però devi fare attenzione perché lì la gravità e come sul pianeta Vegeta: dieci volte quella terrestre, quindi l’ astronave dovrà essere molto più solida del normale, altrimenti si accartoccerà a terra”
“D- Dieci volte la gravità terrestre?! M- Ma… e Videl? Lei è forte ok, ma una gravità dieci volte superiore schiaccerà anche lei! Perfino papà aveva fatto fatica sul pianeta di Re Kaioh! Come farà lei?” il mezzo-Saiyan era spaventato all’ idea che Videl, una volta arrivata su Terra-Nova, potesse essere schiacciata dalla forte gravità del pianeta, ma per fortuna intervenne suo nonno a rassicurarlo
“Tranquillo nipote, lì hanno una tecnologia moto avanzata, forse anche più di quella Saiyan, ed hanno anche un dispositivo con la forma di un collare che fa diminuire il peso della gravità sull’ individuo che lo indossa, lo metteranno a Videl e così lei non sentirà la differenza che c’ è tra qui e lì.”
“Meno male… ah e, sai per caso quanto ci vuole da qui a Terra-Nova?”
“Da qui non lo so, e poi bisogna anche vedere com’ è la navicella, se va tutto bene durante il viaggio e un mucchio d’ altre cose”
“Peccato… va beh, grazie lo stesso nonno”
“Aspetta Gohan, devo dirti una cosa”
“Dimmi pure”
“Scusami per ieri sera, non volevo che rischiassi la tua vita per cose inutili, ma poi ci ho pensato e ho capito che non puoi veramente stare senza quella ragazza… scusami se mi sono comportato da idiota” disse con tono dispiaciuto Bardack.
Gohan era stupito dalle parole del Saiyan: non era da lui scusarsi! Anzi, non l’ aveva mai visto scusarsi con nessuno da quando l’ aveva conosciuto, e poi sapeva che era orgoglioso, quindi chiedere scusa era per lui come un disonore, come se avesse accettato di sottomettersi a qualcuno, ed il fatto che lo stesse chiedendo a lui, suo nipote, lo aveva lasciato alquanto stordito.
Per fortuna le urla di Chichi che richiamavano i due Saiyan per avvisarli che era pronto fecero distrarre Gohan e Bardack scattarono in piedi e corsero come due fulmini verso casa, pronti per gustare i deliziosi manicaretti di Chichi.











Altolà! Non mi uccidete! So che ne avete voglia, ma vi supplico, non fatelo! Al limite avete il diritto di mandarmi all' ospedale, ma non di uccidermi definitivamente (altrimenti se proprio non riuscite a trattenervi poi dovete farmi resuscitare) 
Ok, mi ripresento dopo più di un mese con 'sta schifezza che non so nemmeno io da dove viene fuori, credo di iniziare a capire come mai il computer mi da' problemi... vuole suicidarsi ecco il perché, è tanto semplice (chi non lo farebbe con 'sta roba?)
Akkora dunque (?) tanto per cominciare voglio ringraziare
 Giulia Pierucci per quello splendido banner lì sopra *.* Grazie Infinite! Non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che fai *.* 
E poi voglio anche ringraziare tutti quegli altri Santi che recensiscono pazientemente questa roba qui ed i lettori silenziosi. Grazie.
Ok, non ho altro da aggiungere e quindi me ne torno su Facebook.
Ciao ciao.
                             Son Gohan

 
   
 
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