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Autore: _8Happily    02/03/2014    0 recensioni
*Preso da uno dei capitoli*
-"E tu invece? Tu ti ricordi di lui?"-
-"Si me lo ricordo. e fa male. Ci penso spesso, a quello che mi ha fatto, ma penso di più alle volte che mi chiamava “amore mio” alle volte in cui mi abbracciava e sussurrava un “ti amo”.
Penso molto di più a quelle volte in cui mi ha promesso di non andare via, anche se l'ha fatto.
Continuo a sperare di ricevere un suo messaggio, una sua chiamata.
Penso più a questo, alla felicità che non ho più.
E quindi mi manca. Nonostante tutto , mi manca."-
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Eravamo in macchina da circa quattro ore, avevo perso la sensibilità al sedere e alle gambe -che non stendevo dalle nove di questa mattina- non ce la facevo davvero più, avrei preferito scendere da quella macchina e proseguire il viaggio a piedi, ma purtroppo sapevo che non era possibile.

Ma oltre allo strazio dello stare seduta, c'era anche mia sorella che aveva alzato lo stereo quasi al massimo, facendomi venire un mal di testa insopportabile.

Ma la cosa davvero insopportabile era lei :Cindy.

Continuavo a chiedere di abbassare il volume, visto che cercavo di leggere un libro, ma sapevo che era una battaglia persa in partenza -visto che i miei genitori danno sempre ragione a lei-

Quanto manca?”-Chiese Cindy “devo assolutamente sgranchirmi le gambe”

Per una volta davo ragione a lei, anche io volevo scendere per stendermi un attimo.

>>>>

Sveglia ragazze”-Fece mio padre con un tono abbastanza soddisfatto. “Benvenute a Holms Champel”

Non ero riuscita a leggere, ma almeno avevo fatto un sonnellino, non chiedetemi come, visto il volume -ancora altro- dello stereo.

E noi ci siamo trasferiti da Baverly Hills per venire in questo postaccio?”-Disse mia sorella scrutando il paesaggio dal finestrino.

Come fai a definirlo 'postaccio' se non hai visto ancora niente?”-Dissi io ammirando ciò che vedevo.

La cittadina di Holmes Chapel non era niente di che, ma mi piaceva nella sua seplicità.

Sin da bambine, io e mia sorella, avevamo vissuto in grandi città, come New York e Baverly Hills, quindi -si può dire- eravamo abituate a vedere delle città caotiche, colme di gente che non si preoccupava di venirti addosso per la troppa fretta.

Io sono una ragazza semplice, totalmente il contrario di Cindy, e per stare bene non ho bisogno di vivere in città così 'importanti' o che godono di grande fama, per i troppi vip che ci sono.

Quindi ero contenta, che per una volta, avrei vissuto in una cittadina quasi sconosciuta alla maggior parte della gente.

Non ho bisogno di vedere questo posto per definirlo postaccio. Qualunque città, paragonata a Beverly Hills è insulsa.”-Disse Cindy.

Bhe, come avrete capito mia sorella ama lo sfarzo, le cose maestose e che non passano in osservato alla gente.

Lei era la classica ragazza che sosteneva che i diamanti sono i migliori amici di una donna, e non capiva che nella vita c'è ben altro che diamanti e vestiti di alta moda.

Quando usciva di casa, brillava come una stella, ma nel vero senso della parola; metteva talmente tanti gioielli o abiti impreziositi da paiette e brillantini, che per guardarla bisognava mettersi gli occhiali da sole.

Insomma, l'andare a scuola per lei rappresentava andare ad una sfilata sul red carpet.

Possibile che non capiva che il troppo storpia?

Ma quando avevo bisogno sapevo che lei c'era e che per me ci sarebbe sempre stata.

>>>>

Quella è la nostra nuova casa.”-Disse mio padre, indicando una villetta arancione con un ampio giardino contornato da alte siepi e un albero sempre verde, di quelli che non perdono le loro foglie durante l'inverno.

Almeno la casa è accettabile, certo la vista non è niente di che ma posso farmela piacere.”-Disse mia sorella, parlando come un architetto professionista.

Allora fattela piacere, perché questa sarà la nostra casa definitiva.”-Disse mamma scendendo dalla macchina.

Purtroppo io e la mia famiglia, cambiavamo spesso casa a causa del lavoro di mio padre.

Mamma non era molto d'accordo sul fatto di cambiare casa sosteneva che non era molto d'aiuto per la nostra adolescenza, visto che a ogni cambiamento dovevamo lasciare i nostri amici e cercarne dei nuovi -cosa non facile per me visto che sono abbastanza timida-

Forza, scendete e andate a scegliere le vostre camere, portando anche qualche scatolone, se è pesante lasciatelo pure qui, ci penseranno gli addetti al trasloco.”-Disse con tono autoritario mamma.

Vai pure con calma Hope, la mia camera sarà quella più grande!.”-Disse mia sorella correndo, solo con la sua borsetta visto che aveva paura di rompersi un unghia nel prendere uno scatolone, verso la sua nuova stanza.

>>>>

Presi uno scatolone, che conteneva quasi sicuramente i miei peluche, visto che era abbastanza leggero.

Salì verso la mia camera, i mobili erano già dentro, dato che i miei genitori avevano pensato di farli arrivare prima che arrivassimo noi.

Volevo solo stendermi sul mio letto e godermi un po' di pace senza quella musica che mi trapanava il cervello e rompeva i timpani.

>>>>Narratore esterno<<<<

Hope era seduta sul parquette marroncino che ricopriva il pavimento della sua stanza, davanti a lei aveva uno dei tanti scatoloni che doveva svuotare.

Stava depositando le sue cose accanto a lei, dividendole in due pigne: quella delle cose da tenere, e quella delle cose 'inutili' da accatastare in cantina.

Tutto il lavoro procedeva abbastanza bene, fino a quando non si trovò per le mani un vecchio diario rosa, con qualche macchiolina gialla dovuta ai troppi anni di quest'ultimo.

Quello era il diario di sua mamma biologica, che l'aveva abbandonata quando aveva compiuto circa due anni.

Hope non si ricordava quasi niente della sua vera madre, e tutto quello che le rimaneva di lei era quel diario, che leggeva ogni volta che stava male o che aveva qualche problema, così poteva 'sentirla vicino' nonostante tutto.

Lei non riusciva ad odiarla per quello che aveva fatto, abbandonare una figlia è grave, e questo Hope lo sapeva bene, ma sosteneva che se lo aveva fatto un motivo infondo ci doveva essere.

Non ricordava come si chiamasse la madre, anche se l'ultima pagina del diario era firmata dalla donna, ma purtroppo il troppo tempo passato aveva reso illeggibile quella firma, si leggeva solo la lettera iniziale: 'A'.

 

Nulla nella vita di Hope è stato facile: dall'abbandono del padre -che era andato via prima della sua nascita- a quello vero e proprio di sua madre.

Ma dopo tutto quello che aveva passato, Hope era forte, o almeno cercava di esserlo, quando stava male diceva a tutti di stare bene per non dover raccontare il motivo del suo dolore.

Ma adesso cercava di voltare pagina, per quanto le fosse possibile, adesso sentiva che poteva essere felice, con una mamma e un papà nuovamente al suo fianco e una 'sorellastra' che amava, anche se delle volte la odiava con tutta se stessa.

Hope era combattuta sul dafarsi: Tenere quel diario e quindi rivivere tutti i 'ricordi' possibili, o accatastarlo in cantina e quindi voltare pagina?.

Ma improvvisamente qualcosa, anzi qualcuno la fece distrarre dai suoi pensieri.

>>>>Hope>>>>

Sono venuta a vedere se la tua camera ti piace, hei...ma va tutto bene?”-Disse mamma asciugandomi una piccola lacrima.

S..si è solo che...”

Ricordi?”-Disse Rose, era incredibile come finiva le frasi di Hope, cosa che accadeva spesso.

Hope annuì riponendo quel diario sul suo letto per abbracciare la donna.

Secondo te d..dovrei tenerlo o..oppure dimenticarmi d..di”-Anche questa volta Hope non fini la frase.

Tesoro mio, i ricordi non si cancellano, magari ti sembrerà di non pensarci più, ma non sarà così i ricordi ti rimangono sempre qui” -Disse indicando il mio cuore “e anche qui”-Disse Rose indicando la mia testa.

Ma non posso certo stabilire io se questo ricordo lo devi cancellare oppure no,ma qualunque sia la tua decisione io sarò con te amore mio”-Disse infine dandomi un bacio per poi lasciarmi nuovamente sola con i miei dubbi.

'I ricordi sono nel tuo cuore e nella tua mente'

Già, ma è proprio questo il problema, la mia mente e il mio cuore spesso non vanno d'accordo, hanno idee contrastanti, sempre!

Quindi cosa dovevo fare? Mente o cuore?

Forse è meglio non pensarci adesso.

Insomma questa è la mia nuova vita no? Avevo tanto a cui pensare, un problema alla volta Hope, una alla volta.

 

  
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