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Autore: draconianApathy    03/03/2014    2 recensioni
Un altro incantesimo, un'altra Flash-Fic abbastanza significativa.
O forse no.
Fatto sta che è ambientata nell'infanzia del piccolo Malfoy. ( Ma quanto mi ispira questo personaggio? )
Mentre una famigliola "felice" trascorre parte della mattinata in una colazione abbondante, si può scatenare l'inferno.
Motivo? Un libro babbano.
Per quanto possa essere sciocco, per Lucius Malfoy conta.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Incantesimi.'
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Crucio.




Lucius Malfoy stava prendendo un caldo e vaporoso thè con sua moglie Narcissa Black.
Il suo continuo tossire non gli faceva per nulla piacere, perciò cercò di placare il tutto con una bella bevanda invernale.

Ad un tratto sbucò fuori il loro giovincello di otto anni con fare stanco e ancora assonnato.
La piccola figura si avviò verso la madre, scoccandole un affettuoso bacio sulla candida guancia.

Dopodiché sussurrò un “Buongiorno” con la voce impastata dal sonno e sedendosi accanto al padre.
Lui lo salutò di rimando, un po' freddo e distaccato, con una voce roca a causa della tosse.

<< Dormito bene? >> azzardò Narcissa, tendendo la testa di lato e osservando meglio il figlio, ma pur sempre con fare premuroso.

Ella notava un velo pensieroso posarsi sul volto chino del figlio, il quale giocherellava col cucchiaino dimenticato dal padre.

<< Veramente non ho chiuso occhio tutta notte. >> confessò Draco con la sua voce ancora da infante e volgendo gli occhi verso la madre, mostrandole le profonde occhiaie scure.

A quel punto Lucius si rivitalizzò, voltando il viso verso il figlio.
<< Motivo? >> intervenne quindi, con uno sguardo tra il severo e l'accorto.

Al piccolo biondino veniva difficile svelare ciò che aveva eseguito quella notte.
Esitò un po' cercando una scusa intelligente, ma vanamente.

Il signor Malfoy lo fulminò con uno sguardo tagliente, avvicinandosi al ragazzo.
<< Lo sai che non puoi mentirmi. >>.

Il pargolo rabbrividì, non sapeva cosa dire, fare o insinuare.
Non osava muoversi e il terrore regnava sovrano sul momento.

<< Ho-Ho letto un libro. >> spiegò il ragazzino, guardando negli occhi vuoti del padre e cercando una qualunque ancora di salvezza.

L'uomo cambiò espressione, non aveva idea a quale libro si riferisse, ma la paura che trovava insediata nel corpo del bambino, gli fece intendere che il titolo non gli avrebbe fatto piacere.

Continuò a fissare il povero figlio indifeso, il quale tremava sotto il suo sguardo.
Quell'occhiata torva, l'espressione irata in volto, non poté che terrorizzare di più Draco.

<< Che tipo di libro? >> chiese con la calma più possibile Lucius.

Quella domanda, quella frase.
Poche semplici parole possono provocare un'ondata di malignità e di scontri che nessuno poteva immaginare.

L'uomo sapeva che vi si potevano trovare manoscritti babbani, nella libreria del proprio Maniero, ma che il suo figlio Purosangue ne leggesse uno ... Oh non poteva permetterlo.

Draco prese a tremare violentemente, chinando la testa e preparandosi al peggio.

<< CRUCIO! >>.

Nel frattempo Narcissa era tornata con la colazione del figlio andata in frantumi sul pavimento.
  
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